CHIUSI: ANCHE IL M5S CHIEDE LE DIMISSIONI DEL SINDACO. LA DESTRA CAVALCA LA PROTESTA ANTI ACEA. E IL NO DEL SINDACO PASSA QUASI INOSSERVATO. STRANO…
CHIUSI – Dopo Possiamo, anche i 5 Stelle chiedono ufficialmente le dimissioni del sindaco di Chiusi, con le medesime motivazioni: “mancata informazione ai cittadini, scarsa considerazione delle opposizioni, superficialità e approssimazione”. “È il momento di dire basta ad una politica approssimativa, che non ha una visione lungimirante del futuro, che, per salvaguardare la salute delle persone, non prende in considerazione il principio di precauzione, che non coinvolge tutta la popolazione nei processi decisionali, che potrebbero cambiare il volto ad un intero territorio, e che non conosce il rispetto nei confronti delle istituzioni
PERCHÉ TUTTO QUESTO ABBIA FINE QUINDI CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DEL SINDACO E DELLA SUA GIUNTA” scrivono i 5 Stelle chiusini (il maiuscolo è loro) che forse si sono ricompattati, perché solo qualche mese fa la consigliera Martinozzi schierandosi contro il progetto Acea e in sintonia con una iniziativa sul tema del PC, parlò a nome di una “maggioranza del Movimento”, lasciando intendere che c’era una minoranza non allineata sulla stessa posizione.
Intanto anche la destra si muove intorno alla vicenda Acea. E intorno a Chiusi. Il consigliere di Fratelli d’Italia a Montepulciano Gianfranco Maccarone annuncia una mozione al Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdichiana per costituire una apposita commissione; a Città della Pieve, venerdì 29 si terrà una iniziativa pubblica per il No al carbonizzatore, organizzata da Lorenzo Berna, leader storico e riconosciuto della destra pievese. Iniziativa annunciata inizialmente con la presenza dei due tecnici che hanno rappresentato i Comitati all’Inchiesta Pubblica, poi senza più quei nomi, quindi senza l’avallo o l’ausilio dei Comitati stessi (vedi commento sotto l’articolo). Prime fibrillazioni anche su quel versante con qualche affiorante timore di strumetalizzazioni da parte di partiti e movimenti.
Insomma la questione sta prendendo sempre più una piega politica. E in questo caso, il quadro è diverso da quello nazionale e anche da quello che si è registrato alle recenti regionali umbre del 27 ottobre. Estrema destra, Lega, estrema sinistra e 5 Stelle tutti contro il progetto e anche contro Bettollini e l’amministrazione di Chiusi. Qualche altro sindaco Pd idem. Qualcuno forse già pensa alle elezioni chiusine, magari anticipate.
Eppure il fatto nuovo uscito dalla seduta di sabato scorso dell’Inchiesta Pubblica, al teatro Mascagni, non è la contestazione puntuale dei comitati all’esposizione dei tecnici Acea. Il fatto nuovo è la “presa d’atto” per certi versi clamorosa e imprevista del sindaco di Chiusi che ha detto “Così non ci sono le condizioni per procedere”. Una presa d’atto che è in sostanza un “No grazie” ad Acea. Cosa peraltro confermata dalla dichiarazione rilasciata da Bettollini al Corriere della sera con la quale dice chiaramente che con queste premesse, la Variante al Prg necessaria e anzi indispensabile per far andare avanti il progetto Acea non può essere approvata.
E’ strano e fa specie che i Comitati e quanti si sono battuti con una mobilitazione formidabile per stoppare la realizzazione del carbonizzatore, ora che anche il sindaco dice che “così non si può fare” prendendo nettamente le distanze dalla presentazione di Acea, facciano finta di niente e continuino a parlare dei camini mancanti, invece di sbandierare la svolta di Bettollini come una loro vittoria . Come una vittoria del NO.
Stesso discorso per le forze politiche anch’esse schierate per il NO, che invece di prendere al balzo l’assist (inusitato) del sindaco di Chiusi, invece di lavorare per assicurarsi che non ci ripensi nel caso in cui Acea tenti di aggiustare il tiro sabato prossimo (e lo farà), lo mettono sotto accusa e ne chiedono le dimissioni.
Sembra quasi che sabato scorso al Mascagni, nell’Inchiesta Pubblica, sia successo il contrario di ciò che invece nella realtà è avvenuto. Sembra quasi che Bettollini abbia avallato il progetto nonostante i rilievi dei comitati. Non è andata così.
Sembra a questo punto che se per alcuni in buonissima fede l’obiettivo era e resta quello di fermare la costruzione di un impianto quantomeno dubbio, per altri l’obiettivo sia solo quello di far saltare il fortino Chiusi, una delle ultime roccaforti del “potere rosso”, con Bettollini capro espiatorio e simbolo di quel potere da abbattere. Come i Romanov nel ’17 o come Ceasescu in Romania nel 1989. O Gheddafi.
La cosa però è singolare perché, dopo aver detto “così non si può procedere”, adombrando quindi abbastanza chiaramente una exit strategy dal progetto Acea, con le richieste di dimissioni e le accuse pesanti che le accompagnano, Bettollini potrebbe essere indotto – per stizza, rabbia, contrapposizione – a ripensarci. Cosa che gli potrebbe costare cara in termini di consenso, ma che potrebbe però far andare avanti il progetto.
Ci sembra insomma una strategia controproducente quella che il fronte del NO sta adottando in questo momento. Cioè dopo che si è ritrovato anche Bettollini e l’Amministrazione di Chiusi non tanto nel fronte avverso, ma neanche nel fronte del NI, del “vediamo le carte e poi decidiamo”.
Il sindaco di Chiusi cui spetta l’ultima parola (insieme al Consiglio Comunale che deve approvare o meno la variante al Prg), ha fatto intendere che adesso, dopo la presentazione lacunosa di Acea, dopo le osservazioni e prescrizioni copiose di 16 enti preposti ai pareri di merito nella fase istruttoria, dopo i rilievi dei comitati, non ci sono le condizioni per procedere. Di fatto ha dichiarato il progetto poco chiaro e Acea interlocutore non credibile. Che cosa deve dire di più il sindaco di Chiusi?
Fare finta che non abbia detto niente o che abbia detto il contrario, solo perché al’inizio non ha fatto un’assemblea pubblica, suona davvero strano. Al posto dei comitati avremmo stappato uno spumantino.
La consigliera comunale dei Podemos Daria Lottarini fa notare che Bettollini ha cambiato troppe volte strada, prima avallando o sostenendo scelte scellerate, poi cambiando direzione (sull’alta velocità, sul renzismo e adesso sul caso Acea). Beh, cambiare idea a seconda del vento che tira non è molto edificante. Cambiare idea o posizione sulla base di precise considerazioni e precise motivazioni, è cosa buona e giusta. “La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare, quando è necessario” disse una volta Einstein. Se lo avessero fatto anche Renzi o altri le cose sarebbero andate meglio. Quando Bettollini si lasciò alle spalle l’idea balzana della stazione volante e cominciò a lavorare per le fermate dei frecciarossa nella stazione esistente, noi che eravamo per quest’ultima soluzione da sempre, tirammo un sospiro di sollievo e fummo felici della svolta di un sindaco che veniva sulle nostre posizioni. Ce lo avevano insegnato Gramsci e Berlinguer ad apprezzare anche i piccoli passi, i ripensamenti, le svolte utili alla causa… Oggi non funziona più così evidentemente.
A me sembra di sognare,ma come si fa a scrivere articoli su articoli,cercando di convincere i cittadini che il percorso fatto da Bettollini sia stato quello più limpido possibile??!!adesso dovremmo essere contenti che dopo aver provato a calpestarci la testa in tutti i modi e non essendoci riuscito faccia marcia indietro?io non mi sono mai espressa a riguardo,ma in questa fase,mi sento veramente presa in giro da questa amministrazione. Un’amministrazione che dovrebbe avere il dovere di tutelare gli abitanti e invece ha provato fino alla fine a fare soltanto i propri interessi,e che adesso vorrebbe farci credere pure che non fossero a conoscenza delle lacune del progetto?ma chi l aveva valutato e appoggiato fino ad oggi?c era bisogno che la gente si facesse sentire come è successo sabato per fargli aprire gli occhi??!!non credo..credo semplicemente che a questo mondo ognuno rema dalla parte che più gli conviene a discapito di ognuno di noi. Le dimissioni non andrebbero nemmeno richieste..ce le dovrebbe! Non continuiamo però a cercare di difendere l indifendibile per favore!
Signora, ognuno può pensarla come vuole, può chiedere le dimissioni che ritiene di chiedere. Ma non è che può dire ad un giornale cosa deve scrivere. Se non le piace non lo legge. Ne legge altri. Stop. Però stia attenta a dire e scrivere che qualcuno “ha fatto solo i propri interessi”, perché codesta è una frase da querela. Reato di diffamazione a mezzo stampa. Essere contro un progetto, per quanto scellerato, non dà diritto a nessuno di fare illazioni o di adombrare situazioni oscure e malavitose. Fare solo i propri interessi, per un sindaco sarebbe atto malavitoso. ha chiaro questo concetto? Detto questo, lei saprà che l’unico NO che conta alla fine sarà quello del Comune di Chiusi, non certo quello dei comitati. Quindi mi domando e le domando: come mai adesso che anche il sindaco si è orientato per il NON LUOGO A PROCEDERE, questo fatto viene praticamente ignorato? Per i comitati e per chi è contro è una vittoria. Eppure si fa finta di niente. Non dico che il sindaco debba essere beatificato, né che non si possano criticare certe sue esternazioni o atti precedenti, ma la sua “svolta” o “presa d’atto che non ci sono le condizioni per procedere” mi sembra assolutamente dirimente e decisiva rispetto all’obiettivo di evitare la costruzione dell’impianto Acea. Può dire il contrario? Perché minimizzarla? fore perché l’obiettivo alla fine non era il No al carbonizzatore, ma un altro. Come è scritto nell’articolo, noi, nei panni del comitato avremmo stappato lo spumante, i comitati e le opposizioni fanno tutt’altro. E questo, se permette, non quadra.
Ho commentato ed espresso il mio pensiero perché il suo giornale da la possibilità di farlo,poi posso essere più o meno in linea con quello che leggo,credo sia un mio diritto.Anche perché oggi come oggi se non sei abbastanza social sei tagliato fuori dalla maggior parte delle informazioni..e io purtroppo non lo sono.Mi piacerebbe però, leggere articoli “neutrali” per cui cercherò altre fonti visto lei si permette ,GIUSTAMENTE ,di esprimere il suo punto di vista ma non accetta critiche. Comunque da libera cittadina e sopratutto da mamma di due bambini mi permetto di esprimere il mio disappunto per la gestione generale da parte dell amministrazione. Poi se ho usato termini non appropriati mi dispiace,volevo solo esprimere un mio parere. Per il resto..l aver fatto retromarcia,per quanto mi riguarda non lo vedo come un successo..anzi.
Io parlo da semplice cittadina e non da membro di un comitato.. semplicemente la gente di Chiusi che fino ad oggi l ho ha appoggiato e che ha visto in lui una figura sulla quale poter contare,proprio a fronte di questa retromarcia credo si sia sentita presa in giro.credo che così forse possa quadrare.
E’ uscito oggi sui social un nuovo manifesto invito all’iniziativa pievese di venerdì 29, dal quel sono stati depennati i nomi dei die tecnici Ing. Bazzocchi e ing.Marocchi, gli stessi che avevano rappresentato i comitati all’inchiesta pubblica regionale sabato scorso al Mascagni. Alcuni esponenti dei comitati fanno sapere che i due nomi erano stati inseriti a loro insaputa e l’iniziativa promossa dal leader della destra pievese Lorenzo Berna non era affatto concordata con i Comitati. Ne prendiamo atto, anche se quando uscì il promo manifesto, coi nomi dei due ingegneri alcuni esponenti noti e attivi dei comitati si erano premurati di promuovere l’iniziativa e di far sapere che loro sarebbero stati presenti. Il problema è tutto dei comitati e degli organizzatori. Noi abbiamo solo riferito di un evento per come è stato presentato. Prendiamno atto del fatto che forse i due tecnici dei comitati non ci saranno. E che i Comitati non hanno gradito l’iniziativa di Berna.
Caro lorenzoni aver visto in questi due anni finire così la tua parabola di informatore mette una tristezza incredibile. Raccolgo il tuo invito, leggeremo qualcos’altro perché qui ormai piuttosto che cambiare opinione, come ti ha scritto qualcuno, ti taglieresti un braccio.
Delle supercazzole con cui rispondi ai commenti ne ho piene le tasche vai per la tua strada.
Tu ed altri mi avete accusato di essere favorevole all’impianto Acea (e anche di voler avvelenare le persone), ora che ho scritto che l’unica cosa da fare è fermarsi, non siete contenti? Prima ero per il NI (“guardiamo, ascoltiamo il confronto e valutiamo”),dopo la seduta di sabato sono per il NO anche io, perché le condizioni non sono tali da poter procedere, I dubbi non son stati fugati e i pareri sono tutti problematici, se non contrari. Sono per il no, ma ritengo che la guerra a Bettollini, in questo preciso momento, dopo la sua “presa d’atto” sia controproducente rispetto all’obiettivo. Su questo evidentemente abbiamo posizioni distanti. Non mi pare un gran problema…
credo che le due vicende vadano tenute separate. Un conto è che si sia giunti a più miti consigli su ACEA (ma ancora non è detta l’ultima parola, quindi bisogna stare in guardia) e quello è un risultato. Altro tema da esaminare è come sono stato trattati i cittadini in questi ultimi mesi e anche su quello prima o poi bisognerà “fare i conti”, perchè qualcuno dovrà risponderne. Non si può fare distrazione di massa dicendo: “vi ha accontentato no?” allora basta e amici come prima e “volemose bene”. Bisogna andare fino in fondo anche alla seconda questione. O NO?
Francesco, ai fini del risultato finale (lo stop al progetto) il NO che conta ed è decisivo è quello del Comune, non altri. Se l’obiettivo era quello di stoppare il progetto, serviva arrivare al NON LUOGO A PROCEDERE del Comune… In questo senso la “presa d’atto” del sindaco è un fatto nuovo e dirompente. Bettollini non ha solo preso le distanze da Acea, ha detto a chiare note “che con queste premesse il progetto non può essere approvato. E nemmeno la variante che serve a farlo andare avanti”. E’ molto diverso. E se i comitati e chi si è battuto contro l’impianto non ne tengono conto fanno un errore madornale, nel merito, ai fini del risultato. I “conti” con gli aspetti politici li dovranno fare tutti: il sindaco, la giunta, ma non solo loro. E si faranno. Ma quello che dice qui sotto Mercanti (e che si dice anche nell’articolo) mi pare piuttosto evidente. E non del tutto secondario.
L’aver ascoltato, sabato scorso, pronunciare le parole del Sindaco sul ripensamento del progetto equivale al minimo valore di una “vittoria”…Certo il lavoro dei Comitati non è finito e la battaglia sarà ancora dura dal punto di vista “tecnico”…ma sarebbe assurdo se di quello che resterà sul “campo” non si terrà conto del valore “politico” che non può andare a vantaggio di coloro che vi hanno messo, oltre al cappello personale, una forte componente di speculazione politica…Occorre che poi, quest’ultima componente, non diventi a sua volta il “problema”…o no?
”Perseverantia premium dedicavit”…a te lo dovrebbero dare scolpito su una roccia ed ogni giorno di ritardo sarebbe sconveniente….lasciando stare il paragone di Einstein con Bettollini ( come ti vengano certi accostamenti poco rappresentativi non si sà…) sul fatto di poter cambiare che rappresenti un indice di intelligenza- spesso intelligenza e pretesa furbizia vengono comunemente confuse tienine conto-vedo che non ti spieghi le ragioni della richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni. E non te la spieghi perchè spargi a piene mano l’idea che l’idea nuova ed il fatto nuovo sia stato quello di Bettollini che abbia preso le distanze da Acea. Ora quando si scherza si scherza ma quando si emette il fumo per intorbidire le acque si rischia ancora di rimestare la minestra e tirare sul il ramaiolo e servirlo nel piatto dei commensali che dovrebbero credere a quello che bevono.Secondo te il fatto dei camini mancanti sarebbe da collocare allo stesso livello di quella che tu chiami”la svolta di Bettolini” e non ti spieghi perchè i partiti ne chiedano le dimissioni.Allora vediamo per sommi capi di riassumere il disegno che fai: le parole di Bettollini sono state quelle che ha sempre detto che se il piano di Acea avesse dato adito a dei dubbi, la realizzazione lui non l’avrebbe permessa.Avrebbe dovuto dire il contrario? Penso proprio di no.In trasmissione televisiva ha accusato i Comitati di spargere paura, di fare terrorismo e che in fondo le menzogne sarebbero arrivate al pettine e si sarebbe visto chi era schierato dalla parte costruttiva e da quella distruttiva.E’ successo il contrario, l’esatto contrario ( contestazioni rumorose-e logiche dico io, a parte ).Ora che sono state tolte le fondamenta al castello di Acea tu dici che non ti spieghi il perchè si chiedano le dimissioni del Sindaco e dici di vivere questo come un errore politico da parte delle opposizioni. Già tale discorso sgombra il campo di per se stesso da interpretazioni di dove possa risiedere l’imparzialità e se questa possa essere un ricordo del passato oppure condizione sempre attuale.”Sembra quasi che Bettollini abbia avallato il progetto nonostante i rilievi dei comitati”. Ecco ci mancava anche questa e se qualcuno avesse avuto dei dubbi sul rimestio creato da te e solo da te ,adesso i dubbi sono fugati. Ed il rimestio caro Marco lo crei consapevolmente accostando Gramsci e Berlinguer ben sapendo che anche se hanno enunciato principi generali, quegli stessi principi non si applicano ad una condizione dove un sindaco al quale le regole giustamente gli hanno assegnato il ruolo di terminale esecutivo di questo progetto non suo, tirato per i capelli sopra una condizione che anche lui ha contribuito a produrre con i suoi dinieghi a dover ascoltare la gente, facendola incancrenire ed andando contro il volere di una notevole parte dell’opinione pubblica ( l’altra parte è stata silente come sempre ed è -questo diciamocela francamente una parte di popolazione che storicamente lo ha sempre sostenuto lui ed il suo partito, tranne qualcuno che di fronte a tale eventualità ha attivato i neuroni ed ha implicitamente riconosciuto che la cosa non era da farsi ).Stai a vedere che andando avanti di questo passo e seguendo ciò che tu dici, Bettollini passerebbe con grande disinvultura come sostenitore del fronte del No perchè aveva detto a suo tempo che se ci fosse stato qualche dubbio l’intervento non si doveva fare e nemmeno chiaramente la variante.Ma ci vuole un discreto senso dell’ equilibrio e contorsione a spingersi a dire questo non spiegandoci come il fronte del No non se la prenda con Acea che invece è stata contestata dal fronte del NO che ha chiamato i propri tecnici di parte ed invece inspiegabilmente se la prenda col Sindaco che come si vede ha mantenuto la sua promessa.Mi sembra di essere in presenza di uno di quei film che parlano dei colpi grossi alle cassette di sicurezza di qualche primaria banca svizzera dove i sistemi di allarme installati producano quei raggi che sono visibili indossando occhiali speciali e che i ladri per superarli indenni debbano fare alto esercizio di contorsionismo…eh si Marco, chi le cerca le trova ed ancora intigni.M’ah, alla fine a Firenze dicono ”fai come faresti” e prosegui pure la tua lotta di sostegno giuocata in parte sul timore che la gente rompa degli schemi che a Chiusi sono storici-e che possa confluire nella braccia del leghismo- ma sono così invecchiati e che hanno prodotto quello che vediamo e che non sono più sostenibili da persone in buona fede a qualunque fazione politica appartengano.E non è solo quello che hai scritto sul post in grassetto riferito alla sola colpa di non aver indetto una assemplea pubblica perchè da questa peccato che ne consegua di aver cercato di assuefare e mitigare il percorso agli occhi della pubblica opinione lo sviluppo degli accordi con Acea ma anche la loro esistenza da quando ha avuto inizio la vicenda data dalla rivelazione dell’introito della cifra iniziale apparente in bilancio che se non fosse stata notata da qualcuno e che avesse chiesto spiegazioni cosa essa sottintendeva, tutta la cosa sarebbe passata forse nel dimenticatoio ? Non lo sò ma me lo chiedo e credo che non faccia male a chiedermelo come cittadino-ed è bene che la memoria sia attiva sennò sai quante anche tu ne passeresti nel dimenticatoio dal momento che pensi e dici di fare informazione- io dico solo quelle che mi ricordo o che ho letto,altro non posso dire, perchè ti ribadisco che per fare informazione c’è modo e modo, e spesso anche cose eclatanti dal punto di vista dell’aderenza alla democrazia ed alla trasparenza occorre veder bene dove si vadano a collocare del punto di vista dell’informazione e come da questa vengano trattate…si tenga presente l’importanza del controllo da parte della gente su quello che viene fatto da parte dell’istituzione pubblica.Quando la gente è assente certe cose possono più facilmente essere oggetto di non rilevanza anche e soprattutto mediatica.Allora caro Marco per l’ennesima volta ti dico che la tua posizione su tale questione non è quella di equidistanza dell’informazione che tu insisti nel dire di rappresentare ma quella di difensore di uno schieramento nemmeno larvato o nascosto bensì palese, che non è un delitto ma è una smentita a quanto tu dici di rappresentare col tuo giornale. Un altra cosetta da dire- e chi ha orecchi per intendere intenda- riguardo all’assemblea di Città della Pieve promossa dal Sig. Berna esponente della destra locale.Siamo al punto in quasi tutto il territorio che si sono consolidati due schieramenti: l’uno facente capo al PD e componenti volatizzati e presenti di tale partito e l’altro un raggruppamento di natura civica al quale hanno dato appoggio partiti diversi e gente anche acente parte di spezzoni di ciò che era il PD antecedentemente ed i suoi ramoscelli.A questo punto messi davanti a quanto si profila non credo sia possibile la caratterizzazione di destra o di sinistra dei comitati che devono essere e rimanere nella natura di comitati civici ma se parte di queste componenti pur rappresentando precise idee politiche promuovono iniziative atte a chiarire alla popolazione quanto stia avvenendo e quali siano le forze che tentano subdolamente di ribaltare la frittata che è quella che loro stessi hanno prodotto con le amministrazioni precedenti, allora credo non ci possa essere distinzione fra destra e sinistra perchè la storia insegna che quando dai battaglia sul terreno della democrazia e del raggiungimento del benessere dei cittadini la forza politica ed il colore non conta ed il comitato non deve aver timore di caratterizzare le sue iniziative che sono e rimangono civiche.Qui si tratta di combattere contro una tendenza del sistema a scaricare nelle sue periferie le sue più evidenti contraddizioni e non ci sono colori che tengano e dire di no ad interventi da parte di persone informate e non classificabili come esperessioni partitiche di sorta è un errore madornale che poi a lungo andare si paga amaramente.La politica dovrebbe insegnare le ragioni di molte cose successe in passato ma osservo spesso che le esperienze di altri sono disattese per timori, inesperienze ed anche volontà di non andare a confliggere fino in fondo con chi è la sorgente dele ingiustizie. Chiudo i miei interminabili e prolissi interventi quasi sempre con delle massim ed anche stavolta cerco di farlo dicendo che qualcuno nel passato disse:
”spesso ci si ferma troppo presto dopo i pensieri giusti.Da qui le grandi
discrasie e diversità che sono nel mondo”.Ma spesso man mano che si va avanti mi accorgo che la storia non insegna nulla a chi non la vuole vedere e che nello stesso tempo si ritiene sempre dalla parte della ragione.Non può andare avanti così, e difatti vedi che non va avanti, nè la storia della sinistra, nè la storia di Chiusi e nemmeno ha spazio futuro la futura storia dei figli dei cittadini di Chiusi. C’è da sostenere il sistema allora da parte del rappresentante di tutti i cittadini od è bene che si faccia da parte dopo questi rovesci che tu dici che non vi siano perchè ”è stato di parola?” Ma nemmeno nella repubblica delle banane si tentava di rigirare tali questioni per apparire difensori dell’indifendibile.
Sinistra è una bellissima parola, sta dentro di noi, è un insieme di valori, di passioni. […] Sono di sinistra se, di fronte alla solitudine di un’anziana malata, mi accorgo che anche la mia vita perde qualcosa; sono di sinistra se le rinunce di una famiglia di quattro persone rendono la mia più povera; sono di sinistra se vedo un bambino che muore di fame, e in quel momento è mio figlio, mio fratello piccolo. […] [essere di sinistra] non è appartenere ad un partito di quell’area, ma quello per cui mi batto. Ciò per cui mi batto mi descrive più di ogni altra cosa.”
WALTER VELTRONI. Rifletta su queste parole e scriva meno cazzate, caro direttore, e soprattutto sia più umile, è grazie a persone come lei che la sinistra perde consensi, smetta di fare politica con il suo giornale, nel tempo libero vada a pesca che c’è caso che qualche sardina la chiappa.
Marco a me sembra evidente. Semplicemente a molti non interessava affatto il caso Acea e il Carbonizzatore, ma solo attaccare sindaco e amministrazione con ogni mezzo possibile. Acea e Carbonizzatore sono solo gli strumenti utilizzati per questo attacco. E quindi è normale che questa svolta di sindaco e amministrazione non piaccia. E’ ormai evidente che quello che doveva essere il centro della questione (e cioè il progetto Acea e gli eventuali impatti ambientali) sono ormai diventati un aspetto marginale. Al centro della questione adesso c’è l’attacco al PD chiusino, e venendo a mancare i presupposti iniziali di questo attacco lo stesso prosegue sul piano personale.
Da lettore esterno sembra altresì evidente che tu stesso risulti essere ormai una figura scomoda ad una certa parte dell’opinione pubblica chiusina. Anche in questo caso il solo motivo è che certa gente vorrebbe avere l’esclusiva del dissenso e della narrazione di questa vicenda e di tutte quelle che riguardano l’amministrazione comunale. A queste persone una qualsiasi voce fuori dal coro, poi importante a livello locale come la tua, da molto fastidio. E francamente trovo sempre meno edificanti i commenti che leggo qui e a cui sei costretto a rispondere perché assumono ogni giorno di più l’aspetto di una “litigata” personale invece di quello di una civile discussione tra persone colte, informate e attive dal punto di vista civico quali tutti siete.
E’ certamente positivo che ci sia tutta questa partecipazione alla vita pubblica ma il clima che si è venuto a creare è davvero sgradevole ad ogni livello e se le varie parti non inizieranno ad abbassare i toni sarà sempre peggio e non ne verrà fuori niente di buono! Grazie dell’attenzione.
Per il Sig.Pifferi. Bene, allora il Comitato sarebbe nato con la finalità non di far cessare il pericolo carbonizzatore ma improvvisamente dopo aver avuto qualche ragione sui principi che ha prospettato, ha svelato la sua perfida natura convertendosi in una arma per far fuori la Giunta.Vedo che il ” Lorenzon pensiero” è onnipresente ed ancora conta per la fotuna del Sindaco. Ne prendo atto ed essendo anche in principio dichiaratomi ”contrario a prescindere” esprimo un mio pensiero autentico quando dico che in detto contesto se vogliamo analizzare le posizioni come VALORE OGGETTIVO ED ASSOLUTO vediamo che dopo la descrizione fatta dal Sindaco in televisione, dove ha accusato le opposizioni di fare terrorismo psicologico,impaurire la popolazione e dire che le menzogne troveranno alla fine la strada per essere dimostrate menzogne, ancora c’è gente che imperterrita non pensa che oltre all’errore iniziale da dove è scaturito tutto e cioè quello di non ascoltare la popolazione(lei ci passa sopra questo e forse fa finta di non ricordarselo e/o lo considera poco importante,anzi quasi denigra la perversa azione del comitato che ha avuto soddisfazione e ragione di quello che andava affermando) ma evidentemente non considera che si stia parlando di un Sindaco e che è suo dovere ascoltare la popolazione.A me basterebbe solo questo per decidere da quale parte far pendere il piatto della bilancia. Evidentemente per lei non è così, ma le domando cosa dovrebbe fare un sindaco per essere spinto alle dimissioni dopo tutta l’acqua che è passata sotto i ponti ? Tutte malelingue? Tutte visioni notturne di Luciano Fiorani i contrasti che ha avuto con lui non solo in televisione ma anche in altri momenti e nei mediasull’argomento di cui discutiamo ? Adesso lei Sig.Pifferi presenta la cosa come se il comitato avesse abbandonato la lotta per cui è nato e rivolga la propria clava per fare a pezzi la Giunta che è tutta coesa col Sindaco mentre Lorenzoni gli riconosce solo di aver fatto l’errore che non abbia ascoltato la popolazione e la di lui Giunta tutta dietro a tale decisione come anatroccoli che la sera rientrano nel pollaio.Non le sembra di giuocare in difesa spasmodica di una condizione che è insostenibile ed è sostenibile solo con i voti attuali solo perchè la maggioranza di consiglieri ne conquistò il doppio delle opposizioni a quell’epoca? Bene, tutto regolare, regolare che le opposizioni chiedano le dimissioni del sindaco, regolare la Giunta che per bocca del Sindaco comunica che non si dimetterà e lo puo fare perchè ha la maggioranza. Se questo per lei vuol dire far politica ne prendo atto ed è senz’altro politica di sicuro , ma la parola ” politica” dovrebbe anche comprendere anche il senso – se si voglia fare un buon servizio al proprio partito ed alle proprie idee-,che anche lei prendesse atto che quello che è stato cercato di far passare è stato un atto che la gente non lo dimenticherà facilmente quando entrerà in cabina perchè alla fin fine lei spera che la gente non abbia memoria e la stessa gente che è incazzata e che ha votato per il partito del Sindaco probabilmente credo che diminuirà.Si ricordi che la diminuzione di consensi al partito del Sindaco nel comune di Chiusi dà per costante nelle ultime tornate perdite secche di centinaia di voti ogni volta.Lo sà anche lei questo ma ciononostante guarda caso che paese perverso sia Chiusi,dove chi si incazza, si incazza per storie che in realtà non esistono solo perchè Acea è stata stoppata.I comitati nulla hanno contato come ha detto Lorenzoni che anche lui battaglia contro il mare in tempesta,perchè la storia sarebbe finita così ugualmente. Io sono astemio Pifferi glielo dico prima e la colazione al mattino la faccio col caffè ed un po’ di latte capiamoci… e capiamoci anche sul fatto che tutto questo può anche rientrare nella visione del parallelismo con quanto successo a Città della Pieve se talvolta la lezione non fosse bastata, e si ricordi che alla fin fine invece di tirare la corda e chiudere le porte alla fine la corda si spezza, come si è spezzata in molte altre parti dei territori vicini al nostro. Questo è un ulteriore elemento che dovrebbe far pensare che coloro che si rinchiudono nel proprio fortino facendo la voce grossa, che è difficile fare gli interessi del proprio paese se si pensa con quello degli altri e se per caso non avesse capito chi siano questi ”altri” l’ho spiegato prima negli altri interventi quando ho parlato dei vertici della piramide.Ma si vede che nelle basi di tali piramidi questo hanno scelto, sennò non si ritrovavano come si ritrovano.Ma non c’è nessuno che anche per amore di dibattito e di polemica mi risponda su quanto ho scritto nell’intervento al post titolato: ” Caso Acea, I podemos chiedono le dimissioni del sindaco” ed in particolar modo quando ho parlato a battuta di quella
” tabella puniti relativa al fatto ben più serio della piramide?”.
x Fabio Pifferi. “Certa gente” è facile dirlo perché è tutti e nessuno. Sarebbe meglio specificare. La questione è stata sollevata due anni fa proprio di questi tempi. Non ricordo prese di posizione allora. Eppure volendo gli elementi c’erano tutti perché “certa gente” a Capannori, leggi premio Goldman Rossano Ercolini, l’aveva già abbondantemente detto.
X Paolo Scattoni. Paolo, tu la fai troppo difficile…figurati se gli interessa di saperlo.Possono benissimo scavallare tutto, dare la loro solidarietà da tifosi poi dire che le cose se si versa benzina sul fuoco rischino di incancrenirsi Difatto questo succede. Non vedi come si rigirano le frittate? Prima l’atmosfera che si respirava era quella di contrastare i comitati perchè dicevano che non era quella la strada ( chissà quale doveva essere per loro) e fieri della loro sicumera sono andati avanti. poi quando c’è stata la smentita hanno detto che non avevano vinto i Comitati ma aveva perso Acea. Ora dicono che i comitati siano l’arma per frantumare la Giunta.Lo fanno in maniera accennata, fra le righe, magari mandando messaggi sublimali di acquiescenza e di sostegno psicologico, nel senso ” non ti preoccupare siamo con te”.Poi dicono che ci sia il rischio che questa storia possa trasformarsi in altra natura di storie…alla fine anche questa caro Paolo è la faccia del potere che quando perde perchè la gente gli dà torto arriva a dire che non sempre la gente che vince ha ragione ed anzi se può, distorce le cose sperando di orientare chi la pensa in un certo modo con lo sguardo da altre parti, pronti a fregiarsi di imparzialità ma nello stesso tempo a favorire l’establishment che odora semprepiù di morto ogni giorno che passa. A New York la chiamano in un altro modo che mi esimo da dire….
Ai commentatori “informati” dell’ultim’ora vorrei dire che sono uno dei consiglieri comunali che esattamente due anni fa ha sollevato questa vicenda, che da due anni, sacrificando tanto tempo libero, ho cercato di studiarla in tutti i suoi aspetti, ed è grazie al mio modesto studio che mi sono fatto l’opinione che il carbonizzatore non doveva essere costruito. Nelle ultime settimane, anche attraverso titoloni sulla stampa, assieme ad altri esponenti dell’opposizione mi è stato dato del bugiardo e da più parti si è affermato che le menzogne delle opposizioni e del comitato sarebbero state spazzate vie dall’inchiesta pubblica regionale. Dopo quanto emerso sabato e l’improvvisa retromarcia del sindaco mi consente signor Fabio Pifferi che mi girino un po’ i coglioni, che adesso si tenda ad appiattire tutto e rendere uguali le posizioni di chi certe cose le affermava da un paio di anni e chi improvvisamente se ne è accorto sabato perché dei bravi tecnici gliele hanno fatte notare? Rivestendo il ruolo di consigliere di opposizione, secondo lei signor Fabio Pifferi dovrei fare l’applauso alla maggioranza o devo chiedere conto a chi amministra delle mancanze emerse in questa vicenda?