CHIUSI, FINISCE LA DIATRIBA SCUOLA-COMUNE SU PRIME CLASSI E SETTIMANA CORTA. VINCE IL COMUNE SU TUTTA LA LINEA
CHIUSI – Manca poco più di un mese all’avvio del nuovo anno scolastico. E sembra arrivata ad una conclusione la diatriba che ha visto il dirigente scolastico Sergio Marra e il Comune (sindaco e assessore) l’un contro l’altro armati. L’ipotesi, prevista dalla scuola, di accorpare tutte e tre le prime classi elementari concesse a Chiusi Scalo, sopprimendo la prima a Chiusi Città sembrerebbe scongiurata. Affissa all’albo pretorio comunale c’è una delibera di giunta del 26 luglio che recepisce e approva una precedente deliberazione della Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione che taglia per ora la testa al toro e sospende la richiesta avanzata dall’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi relativa alla formazione delle classi e all’istituzione del tempo pieno.
In sostanza la Conferenza zonale che è l’organo deputato dalla legge regionale a concertare gli aspetti tecnici legati ai servizi dei comuni rispetto alle richieste degli istituti scolastici ma in ottica di area, rinvia la discussione sul tempo pieno e settimana corta alla stesura del piano scolastico per l’anno 2020-2021. Per quest’anno resta tutto come prima. Non solo, ma la stessa conferenza sancisce che non sono ammesse decisioni unilaterali o fughe in avanti e che nella formazione degli orari di deve tener conto di tutte le condizioni relative all’accesso, come ad esempio quella del trasporto pubblico, sollevata a suo tempo dal Comune. E impone che il tutto avvenga sempre previa concertazione tra tutti gli enti e soggetti interessati, su base di area. In modo da evitare anche “migrazioni” da un comune al’altro in seguito a forzature o scelte che le famiglie non condividono o non possono praticare.
Quindi ad oggi sembra che la diatriba sia finita con la vittoria del sindaco e dell’assessore Sara Marchini e la sconfitta su tutta la linea del preside Marra e di chi ne ha sostenuto le posizioni.
Quanto alle classi prime delle elementari, il Provveditorato ne ha concesse tre, come annunciato, ma con 4 moduli. Il che tradotto significa che di fatto le classi prime saranno 4. Tre a Chiusi Scalo e una a Chiusi Città. Battaglia vinta dunque anche per tutti coloro che si sono espressi e battuti per mantenere la prima nel centro storico ed evitare la progressiva chiusura della scuola. Quanto al tempo pieno/settimana corta le classi a tempo pieno saranno 2, entrambe a Chiusi Scalo, dove ci sarà anche una a tempo normale. Quella di Chiusi città sarà a tempo normale.
Tutto resta insomma come prima. Il prossimo anno se ne riparlerà, ma in sede di stesura del Piano scolastico, e su base comprensoriale, come previsto del resto da apposita legge regionale.
Gli alunni iscritti alla prima di Chiusi città sono 12. Numero inferiore ala soglia prevista per poter formare una classe, ma con lo “stratagemma” delle 3 prime con 4 moduli, è stata presa la decisione politica di salvare la prima e la scuola nel centro storico. Anche questa è una vittoria. Precisamente una vittoria della politica sulla burocrazia applicata ragionieristicamente. Con buona pace di chi si trincerava dietro i numeri scarsi per di avallare la forzatura del preside. Compresi alcun esponenti delle opposizioni consiliari.
La conclusione della vicenda ha già fatto saltare una testa. Sembra infatti che il presidente del Consiglio di Istituto Marco Cortellessa, che aveva spalleggiato il dirigente scolastico, abbia già presentato le proprie dimissioni. Anche il preside Marra sembra destinato a lasciare l’incarico. Chiusi aveva il posto di preside vacante, il prof. Marra era reggente. Ma adesso il Ministero ha sbloccato l’assegnazione dei presidi di ruolo sulla base di un concorso pubblico già espletato. Da quel concorso arriverà il 1 settembre un dirigente di ruolo. La cosa è indipendente dalla “guerra”con il Comune, diciamo che è una circostanza “parallela” che cade a fagiolo. Ma dato il clima pesante che si era creato, forse è una soluzione favorevole anche per lo stesso Marra.
Il sindaco Bettollini e l’assessore Sara Marchini non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in questo momento.”Parleremo a tempo debito”, ha detto Bettolini. Ma i fatti sono questi. Ed entrambi – diciamolo – sembravano tutt’altro che turbati o amareggiati.
Ma di quali vittorie stiamo parlando?? Di certo a perderci sono solo gli alunni e le loro famiglie! Aver paura del cambiamento non è una cosa positiva per nessuno. Smettiamola con questi proclami !
Un articolo che non dice niente. Parole vane per celebrare la vittoria dell’amministrazione comunale. La vittoria di cosa? I bambini e i ragazzi che sono gli utenti della scuola e che sono finiti nel bel.mezzo di uno scontro istituzionale hanno vinto o hanno perso? Di questo non si parla. Cosa sarebbe meglio per loro? Quale orario avrebbe garantito di più la continuità nell’insegnamento. Chi se ne importa tanto i bambini e gli adolescenti non votano, sono carne da macello in mezzo a due fazioni. Che tristezza, l’informazione che va a farsi friggere per sventolare la bandierina di parte.
Quale informazione di parte? La notizia è che la vicenda si chiude con la vittoria di chi voleva salvare la scuola elementare a Chiusi città, il diritto di scta delle famiglie (che avevano iscritto i figli al tempo normale a Chiusi città) , il principio he queste cose vanno concordate e non si decidono unilatrralmente, applicando cslcoli burocratici. E anche il principio della parità di accesso e il rispetto degli enti che debbono garantirla. Non mi sembrano cose da poco. Né tantomeno propaganda. Tu invece questa battaglia l’hai persa. Succede. Ma invece di criticare la stampa, forse sarebbe stata più opportuna da parte tua, un po’di autocritica o quantomeno una riflessione. Un temmpo la sinistra dopo una sconfitta si interrogava: dive abbiamo sbagliato?
mi associo al commento.Vittoria? Ma vittoria di cosa? sconfitta direi. sconfitta su tutta la linea: sconfitta dei valori fondanti della ns societa’, sconfitta della volonta’ di volere essere aperti al dialogo, al voler trovare una soluzione, al desiderio di cambiare, sconfitta per i ragazzi. Ancora una volta il tutto e’ stato messo sul piano dei giochi di forza. Ma mi chiedo: quali sono gli effettivi impedimenti oggettivi a non voler distribuire l’offerta formativa su 5 gg per garantire una maggiore continuita’ e trasversalita’ (sembrerebbe un improvement alla formazione)? Conferenza zonale? Invito chi legge a riflettere sul nome… Invito anche chi legge a riflettere sullo sviluppi di questa vicenda fatta di tira e molla che si sono protratti per quasi un anno…sugli interventi, sulle loro tempistiche, sull’uso e modo della comunicazione “elettronica”, sui toni e le parole usate. Beh, se si ha ancora il coraggio di parlare di vittoria….
Un’informazione corretta dovrebbe far sapere che, per quanto riguarda il salvataggio della prima classe della scuola elementare di Chiusi Città, la vittoria, se la vogliamo mettere sul campo agonistico, è di tutti perché nessuno voleva impedirne la formazione.
Pensare che gli organismi direttivi di una scuola vogliano impedire la formazione di una classe è da pazzi. Vorrebbe dire, infatti, andare contro gli interessi che quegli organismi invece sono chiamati a difendere e cioè quelli degli alunni, quelli delle famiglie, quelli degli insegnanti, che perderebbero il posto di lavoro, e quelli della collettività che ne risulterebbe impoverita.
L’unica differenza è che qualcuno lavorava in silenzio per cercare una soluzione nelle maglie della legge, mentre qualcun altro scatenava la rissa sui social perché oggi il modello Salvini, purtroppo, sta facendo scuola in tutte le parti politiche.
La ricerca del consenso a tutti i costi ormai esce sempre più spesso dai limiti della decenza e il mito dell’uomo forte al comando fa sempre più proseliti.
Chi però condanna questi comportamenti in Salvini, per coerenza dovrebbe condannarli anche in chiunque altro li adotti e chi politicamente osteggia il leader leghista dovrebbe evitare di adottare i suoi stessi metodi.
Purtroppo oggi tutto si riduce a opposte tifoserie che parteggiano per partito preso, a prescindere dagli atti che vengono compiuti. E’ la fine della politica “nobile” e il ritorno al medioevo culturale dove la “prepotenza” prevale sull’argomentazione.
E’ anche per questo che alla fine si vuole trovare per forza un perdente e uno sconfitto in una competizione che non è mai esistita, dal momento che tutti gli attori lavoravano per lo stesso obiettivo, anche se con metodi e percorsi diversi.
Sarebbe bastato alzare il telefono e consultarsi, prima di scatenare la guerra, e tutta questa misera vicenda sarebbe stata evitata.
Una soluzione troppo semplice, però, per essere attuata e che non avrebbe dato la visibilità che si andava cercando.
Per quanto riguarda il tempo pieno, non essendo all’altezza di dare una valutazione pedagogica, su un argomento in cui invece tutti sono diventati professori universitari, posso solo dire che la vera sconfitta è la “democrazia” dal momento che è stato fatto un referendum tra i genitori in cui i favorevoli sono stati la maggioranza, quella maggioranza che, per le stranezze del destino, cinico e baro, come si diceva una volta, deve soccombere alla minoranza.
Nell’epoca della “politica liquida” può succedere anche questo, come può succedere che chi si è sempre richiamato ai principi della “sinistra”, tutto preso com’è ad infierire astiosamente contro quelli reputati perdenti, come farebbero gli alunni di quella prima classe elementare salvata, non si renda conto che la democrazia non può essere mai messa in secondo piano.
Deve essere bello e appagante, dopo tanti anni di sconfitte, lavorare per sentirsi finalmente dalla parte dei vincenti.
Te Marco non meriti nemmeno più una risposta perché non sai nemmeno di cosa stai parlando, di questo argomento non sai niente, io non ho perso proprio niente e non mi devo interrogare, hanno perso gli utenti della scuola, bambini di 6 anni. Fai tenerezza più che rabbia.
Giorgio concordo pienamente con le tue argomentazioni che sintetizzano in poche righe tutta la vicenda ma argomentare così si può fare con gente che ragiona non con ultras con il paraocchi che avallano certi metodi e vogliono dare lezioni di sinistra.
La classe a Chiusi città era stata soppressa. Le prime erano state previste tutte e tre allo Scalo. Questo è un fatto. E c’erano famiglie che avevano scelto il tempo normale a Chiusi Città e avrebbero dovuto mandare il figli allo scalo. Parli di quei bambini lì? La scuola (il suo dirigente) non voleva chiudere la prima classe a Chiusi città? e chi ha proposto la soluzione delle tre prime allo scalo? io? Non credo proprio. C’era un problema di numeri? No. C’era una applicazione burocratica e ragionieristica delle norme… Secondo me la democrazia e il rispetto di certi principi (cari alla sinistra) hanno vinto e ha perso l’arroganza, l’idea che chi è in un ruolo dirigente possa fare e disfare a proprio piacimento… Secondo me è andata bene, non male. E ad essere sincero, in tutta questa vicenda, le persone più scontente che ho sentito sono quei genitori che avevano iscritto i figli a Chiusi Città e si son sentiti dire a giugno che la classe non si poteva fare e dovevano andare allo Scalo. E comunque se è andata a finire così, e non nel modo opposto, una ragione ci sarà. O no?
Non volevo intervenire, e forse era meglio perché, da quello che leggo, è stato solo tempo perso.
Ormai parlare con te di queste questioni è come battere la testa contro il muro sperando di far male al muro.
Mi dici chi ti ha detto che la classe a Chiusi Città era stata soppressa?
Se qualcuno te lo ha detto non ha detto un fatto ma ha detto un falso e meriterebbe di essere denunciato perché nessuno ha mai pensato di sopprimere la classe a Chiusi Città e tu hai scatenato una campagna denigratoria sulla base di una notizia falsa che non ti sarebbe costato niente verificare, sarebbe bastato alzare il telefono e parlare con chi si stava occupando della questione.
Il fatto era semplicemente quello che non c’erano i numeri legali per istituirla, come non ci sono adesso, e la scuola si stava adoperando con il provveditorato per arrivare a quella soluzione a cui sono arrivati oggi, grazie al lavoro del preside e degli organismi scolastici, e a cui sarebbero arrivati anche senza le varie guerre sante, che tu hai contribuito ad accendere, perché questo, ripeto, era l’interesse della scuola e chi dice il contrario, ripeto, dice il falso.
Ai genitori non è mai stato detto che la classe era soppressa ma solo che, in base alla legge, non alla burocrazia ma alla legge, non c’erano i numeri per crearla ma che la scuola si stava adoperando per risolvere il problema.
Se tu ti fossi informato queste cose le avresti sapute, come le ha sapute chiunque si sia informato dai giusti canali istituzionali invece che dalle voci univoche su facebook.
Dopo ciò penso che non interverrò più, non per superbia ma perché finalmente, dopo un po’ di ammaccature in testa, ho capito che a battere la testa contro il muro mi faccio male solo io mentre il muro non sente niente.
Veramente i più scontenti sono i ragazzi ed i loro genitori. Siamo scontenti perché da un anno stiamo aspettando che le procedure varie portino alla settimana breve, una scelta che abbiamo esplicitato con una consultazione in cui la maggioranza dei genitori ha fatto una scelta.. Le due istituzioni non hanno trovato un accordo è nata una bagarre.. Risultato… A rimetterci sono i nostri figli. Bruttissimo parlare delle loro vite come se fosse una storia politica. Bruttissimo raccontare i fatti così. Personalmente questa storia non è politica e non doveva essere politicizzata. Quando perde la democrazia e perdono i nostri figli abbiamo perso tutti e ci dovremmo sentire male non parlare di vittorie. Ancora poi devo capire perché alla scuola secondaria di primo grado la cosa non sia fattibile visto che sin dall’inizio pareva l’unico terreno di incontro tra le istituzioni, l’unico obiettivo raggiungibile nell’immediato… Oggi di nuovo tutto in una bolla di sapone. Ripeto grosse sconfitte per gli studenti
Buongiorno,
Vorrei “rubare” questo spazio non per commentare l’articolo del giornalista, ma per portare un esempio pratico di quello che sarebbe accaduto se questa proposta da parte della scuola fosse stata approvata. Tutti quanti noi del comune di Chiusi sappiamo benissimo che ci sono molti bambini che frequentano l’istituto comprensivo, che provengono dalle frazioni circostanti.
Nel caso di un ragazzino iscritto alla secondaria ad es., la settimana corta significherebbe prendere l’autobus alle 7.30 di mattina, farsi ben 6 ore di scuola (di cui solo le prime 3/4 potrebbe avere un livello di attenzione adeguato per seguire le lezioni), farsi due colazioni di cui una alle 12.00 circa, aspettare dalle 14.00 fino alle 14.30 fuori dalla scuola l’autobus per poi arrivare a casa alle 15.00 circa. Pranzare,sempre che abbia fame visto che ha già fatto due colazioni, prendere fiato almeno mezz’ora per poi rimettersi sui libri a fare i compiti e sappiamo bene che i compiti alle medie non sono come quelli delle elementari. Trovare il tempo per fare attività extra scolastiche, sempre che ne abbia le forze e tutto ciò deve essere compatibile con gli impegni lavorativi della famiglia.
Allora quelli che pensano che la settimana corta porti benefici ai nostri ragazzi, dovete spiegarmi dopo aver letto questo esempio veritiero, quali benefici sia dal punto di vista didattico che extradidattico ne trarrebbero i nostri bambini.
Allora qui non si tratta di avere paura del cambiamento, però bisogna essere realistici e soprattutto pensare che il servizio scolastico è rivolto a tutti i cittadini del Comune e non solo a quelli di Chiusi città o allo scalo. Grazie
Giorgio è proprio così, il problema è quando si vuol fare informazione con il sentito dire senza consultare uno straccio di documento, e si che di documenti da consultare su tutta la vicenda ce ne sono. Scelgo anche io la stessa strada tua, purtroppo ho poco tempo e qui ne ho sprecato già troppo.
Come ultima considerazione aggiungo solo, visto che è stato scritto che ho perso: io non ero iscritto a nessuna gara, e considerare una vicenda dove in ballo ci sono interessi dei bambini una gara, è segno oltre che di poca sensibilità, di ignoranza rispetto a tutta la questione, non solo rispetto ai documenti ma proprio rispetto a cosa c’era in discussione, perché prima di tutto sono un genitore che si vanta, senza falsa modestia, di vivere il proprio ruolo in maniera totale e da sempre sensibile e attento alle esigenze che i bambini e i ragazzi hanno.
Ci sono atti formali e atti politici (i comunicati stampa sono atti poltici), per fortuna. A me bastano e avanzano. E se non ci fossero stati quglii atti la Conferenza zonale, il provveditore e il Comune si sarebbero presi la briga di riunisrsi a deliberare ciò che è stato deliberato? Così, per sapere. Siamo tutti grandi e vaccinati, non ci pendiamo per il culo. E poi ognuno fa il mestiere suo. La politica ha armi e possibilità di incidere sulle scelte. La stampa le può solo raccontare.
Mi scuso, prima di tutto con me stesso, ma le provocazioni sono troppo gravi per non rispondere.
Caro Marco, mi sembra che sei proprio tu che vuoi prendere per il culo i tuoi lettori, fra i quali ci sono anche io.
La stampa dovrebbe “raccontare” le posizioni di tutte le parti.
Se racconta solo quelle di una parte si chiama “stampa di regime”.
I comunicati stampa non sono la Bibbia ma sono atti politici unilaterali. Quando li faceva Ceccobao non mi sembra che tu li prendessi per il Vangelo così come non mi sembra, giustamente, che tu prenda per oro colati quelli di Salvini o dei 5 Stelle.
Quindi la credibilità non sta negli atti ma nella simpatia o meno di chi li emette?
Idem vale per la conferenza zonale e per il Comune.
Se non ci fossero stati quegli atti, che tu consideri determinanti, la scuola e il provveditore si sarebbero riuniti lo stesso e sarebbero giunti allo stesso risultato, come è successo tante altre volte negli anni passati senza che nessuno abbia mai fatto tanta propaganda o mostrato i muscoli, come questa volta.
Non è la prima volta che si è verificato un caso del genere e non sarà l’ultima, visto l’andamento delle nascite.
Visto che poi citi gli atti, mi dici quale è l’atto con cui la scuola ha soppresso la prima classe a Chiusi Città?
E poi sul fatto che la minoranza si debba assoggettare alla maggioranza, come la mettiamo?
Cerco sempre di non rispondere di impulso…per cercare di essere più obiettiva possibile. Vorrei non rispondere a questo articolo, ma devo farlo per correttezza verso la mia persona. Signor Lorenzoni, mi può gentilmente dire cosa ha fatto la scuola (nella persona del Dirigente e dei suoi collaboratori) per mantenere la prima classe a Chiusi Città nonostante i numeri al di sotto dei limiti di legge? Glielo dico io: lei non lo sa. Perchè deve dire che non lo sa. La scuola ha sempre risposto che i numeri non c’erano ma che avrebbero fatto in modo di risolvere la questione. Che è di legge non del Prof. Marra o di chi altro. Se vuole scrivere un articolo, lo faccia, a mio modesto avviso, raccogliendo tutte le informazioni utili allo scopo. Non bastano le telefonate del sindaco. Se Lei avesse parlato con chi di dovere (Preside o suoi collaboratori) avrebbe avuto un’altra visione dei fatti. O forse no. D’altra parte, quando si scrive per qualcuno non possiamo pretendere l’oggettività dei fatti. E con questo la saluto e continui a scrivere come le pare. Tanto i cittadini non sono mica scemi.
Veramente parlare con chi non vuol sentire è fiato sprecato….ma la cosa assurda è fare articoli per sentito dire…la conferenza zonale perché non è stata richiesta prima…e perché prima era fondamentale sapere il parere delle famiglie e dopo che aveva vinto il sì del loro parere ce ne freghiamo…Age per quanto riguarda gli orari bambini di Colle val d’Elsa e di Castiglione del Lago (per fare due esempi) sono supereroi…da anni vanno a scuola alle 8 anche alementari ma non mi sembra che qualcuno si sia sentito male essersi alzati prima delle 7.30…ma io rimango .. purtroppo c”è gente che per andare al lavoro a quell’ora si sveglia lo stesso e sveglia i figli…della didattica e della compresenza dei prof non frega niente a nessuno!! E a quanto pare nemmeno del calo demografico del comune !!! Avanti così…
QUESTO E’ QUANTO SCRIVE A TAL PROPOSITO IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. MARRA, SUL SITO DELLA SCUOLA: “Al fine di sgombrare il campo da equivoci e dichiarazioni non obbiettivamente valide si comunica ai Sigg. genitori che, dando seguito alle delibere poste in essere dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, in merito all’organizzazione dell’orario su cinque giorni a partire dall’anno scolastico 2019/2020, si dichiara che, come sancito anche dall’Ufficio Scolastico Provinciale, le delibere in oggetto risultano pienamente in regola con tutte le norme di legge in materia, e pertanto la scelta dell’orario su settimana breve risulta essere esecutiva a tutti gli effetti.
Si comunica però che allo stato attuale non sarà possibile dare seguito all’organizzazione di quanto deliberato visto che l’Amministrazione Comunale ha espresso di non poter erogare il servizio di Trasporto Scolastico agli alunni per motivi non esplicitati ma già a suo tempo richiesti dall’Istituzione Scolastica.
Formazione classe prima scuola primaria Chiusi Città
In merito alla formazione classe prima scuola primaria a Chiusi città si fa presente che, a seguito di lunga interlocuzione e discussione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Siena, questa Dirigenza è stata autorizzata a formare la classe prima al plesso di Chiusi Città in deroga alle norme di legge che prevedono un minimo di 15 alunni per classe, visto che il numero di iscritti on line pervenuti all’Istituto Scolastico allo stato attuale risulta solamente di 11 alunni.
Si è addivenuti a questa giusta soluzione applicando le norme legate all’organico dell’autonomia che permettono agli Organi Scolastici Collegiali di deliberare in merito, se in possesso di sufficienti docenti presenti in organico”.
Due sole considerazioni: a me pare che le ragioni delle difficoltà a garantire il trasporto pubblico, nelle lettera a suo tempo inviata dal Comune alla scuola e ai genitori, fossero ben esplicitate. Se la deroga per la formazione della prima classe a Chiusi città era possibile, prché non l’ha proposta il dirigente scolastico?
Forse Lorenzoni ti risulterebbe tutto più chiaro con un disegno.
Ma perché, secondo te, Marco, la deroga per la formazione della prima classe a Chiusi Città chi l’ha proposta?
L’unico che la poteva proporre e cioè il dirigente scolastico nella propria autonomia, perché, se non lo sai, gli organismi della scuola sono autonomi nelle proprie decisioni e sono gli unici che possono avere rapporti diretti con il provveditorato.
Gli altri sono tutti organismi consultivi che in campo scolastico non possono decidere un bel niente.
L’ha proposta quando era sicuro di poterla far accettare e non prima, quando poteva essere rifiutata perché in assenza di elementi certi.
Ma le informazioni chi te le passa?
Oppure vai a tentativi?
Mi sa che ha ragione Luca, ci vuole proprio un bel disegno perché in tutta questa vicenda dimostri di non averci capito niente.
In ogni caso era meglio se ti informavi prima perché una bella figura non ce l’hai fatta di certo.
L’avrà proposta il dirigente scoladtico, nella propria autonomia, dopo le proteste e pressioni dell’assessore e del sindaco. E anche dei genitori. Mettiamola così. E la classe ripristinata e nantenuta non sarà a tempo pieno. Anche questo, mi pare che qualcosa voglia dire. Comunque la soluzionee finale uscita fuori non è quella ipotizata dala scuola. A me sta bene. Mi pare una buona soluzione. Stop.
Sicuramente per quello che ti arriva dentro a quella stanza dalla quale non esci per raccogliere informazioni è una buona soluzione, poi fuori c’è tutto un mondo reale che purtroppo, dato che dovresti fare informazione, ignori.
Puoi sempre leggere la Nazione e il Corriere di Siena o Topolino. Che problema c’è? Comunque io non mi permetterei mai di dire che non sai fare il veterinario o che lo fa in modo sbagliato.Questo per dire che sarebbe meglio entrare nel merito e circostanziare le proprie posizioni, nel merito del problema, invece di criticare chi il problema lo racconta)E per dirla tutta, mi sembra anche strano che esponenti politici delle opposizioni si attardino e accalorino in commenti personali su questa storia della scuola e non abbiano niente da dire su un caso come quello del cambio al vertice della Bcc Valdichiana, principale agenzia economica del territorio…
Mi dispiace, Marco, ma sbagli ancora una volta perché la proposta stava facendo il suo iter ancora prima delle proteste e delle pressioni che per questo sono state inutili e ininfluenti sulla decisione finale ma sono state solo strumentali a mettersi in luce in una vicenda che avrebbe avuto la stessa conclusione senza l’esposizione mediatica a cui è stata sottoposta e che, anzi, ha rischiato solo di comprometterla.
Forse tu che sai tutto mi puoi spiegare perché, quando sono circolate le prime voci sulla vicenda Chiusi Città, è stato fatto un comunicato stampa diffamatorio e istigante nei confronti degli organismi scolastici invece di informarsi con gli addetti ai lavori prima di scatenare il putiferio?
Forse è stata colta la palla al balzo per cercare di regolare beghe personali a discapito del buon nome della scuola, che invece dovrebbe essere interesse di tutti mantenere?
Per quanto riguarda il resto io non sono esponente politico di nessuna formazione ma solo una persona a cui da fastidio che qualcuno, chiunque esso sia, e di qualsiasi parte politica faccia parte, cerchi di procurarsi dei meriti spargendo le cosiddette fake news, che oggi vanno tanto di moda.
Mi dispiace solo che una volta ti stimavo perché su questi argomenti la pensavi come me.
Pazienza, me ne farò una ragione.
Oltretutto conosco personalmente, essendone a contatto quotidianamente, la passione e la dedizione con cui chi lavora nella scuola svolge il proprio compito e conosco la passione e la dedizione che è stata messa nel portare avanti, nel solo interesse della scuola e degli studenti, i progetti di cui si è sparlato gratuitamente e senza cognizione di causa.
Vederli quindi diffamare, solo per la ricerca del consenso politico, da chi invece dovrebbe supportarli, mi procura una rabbia indicibile per cui mi scuso se in qualche passaggio sono andato fuori dalle regole della civile educazione.
Comunque a questo punto se la vicenda …normalissima e non da giornalata..della prima elementare di è conclusa, quella della settimana breve no…no soprattutto per dei genitori che come me hanno iscritto i propri figli alle medie in base a comunicazioni della scuola e del sindaco dove si parlava di settimana breve alle medie già da questo anno scolastico. Se negli anni passati pur domiciliata in Umbria ho iscritto mio figlio a Chiusi è perché ritenevo che prima o poi qualcuno proseguisse il lavoro fatto dalla dirigente Albani e iniziato con il tempo pieno alle elementari… Purtroppo in questo momento mi ritengo pentita di quella scelta perché in questo momento i venti che tirano in questo Comune toscano d
Sono quelli della mentalità conservatrice e non progressista che tanto prima erano sbandierati…ci passeranno tutti avanti in pochissimo tempo …se la società cambia e si evolve in certe direzioni la scuola sta facendo lo stesso e proclamare vittoria un evento che è solo sconfitta per il ns ragazzi e per le famiglie mi fa veramente ridere. Come genitori alla fine ci sentiamo solo presi in giro ma faremo i ns passi… perché il futuro dei ns figli ci sta a cuore così come la gestione del tempo scuola-famiglia. Purtroppo vedo che tanti la pensano così ma poi si segue il volere di pochi.
Paola basterebbe poco a volte solo la volontà di fermarsi, anzi fare tutti un passo indietro e confrontarsi fino a giungere a una soluzione possibile e condivisa. Purtroppo oggi tutto viene ridotto a uno scontro tra ultras, ma non per fare una metafora nel vero senso della parola, te lo dice uno che le curve degli stadi le frequenta molto, il primo pensiero succeda quel che succeda è infamare e cercare di mettere in ridicolo chi è dall’altra parte. In questa storia sono il primo ad ammettere che anche io in qualche passaggio mi sono schierato a prescindere, anche se la sostanza non cambia, la conseguenza è stata mettere in gioco gli interessi degli utenti della scuola che sono bambini e giovanissimi ragazzi, a questo forse non ha pensato nessuno.
Per quanto riguarda la mia professione caro Lorenzoni in quasi 25 anni di lavoro di errori ne ho fatti, hai voglia se ne ho fatti ma sono sempre stato pronto ad ammetterli, su questa vicenda hai sparato diverse sciocchezze e se uno te lo dimostra, come ha fatto più volte Giorgio nei suoi commenti, sarebbe un bel gesto ammetterlo piuttosto che celebrare vittorie per una vicenda che non era una gara per nessuno. Per quanto riguarda i commenti sulla banca cercali bene da altre parti visto che più volte hai dichiarato che sul tuo giornale non pubblichi comunicati di liste o partiti.
Nel corso degli ultimi tre anni posso dire che il rapporto con alcune insegnanti della scuola elementare di Chiusi Città è stato, per la mia famiglia catastrofico e devastante.Ritengo che sia un’ottima occasione, per il preside ,andare via da Chiusi e sarà molto gravoso per chi lo sostituirà.In quella scuola ci sono insegnanti che farebbero bene a tornare a fare le casalinghe, incapaci di avere un atteggiamento amorevole nei confronti dei loro alunni e razziste. Sono contenta che mia nipote abbia terminato la scuola elementare di Chiusi Città. A settembre sua sorella frequenterà la terza e vedremo cosa succederà. Nei suoi confronti ci sono stati atti di violento bullismo negli ultimi venti giorni di scuola tanto da avere venti giorni di prognosi nel primo ricovero e altri quindici nel secondo. Tutto questo è passato sotto silenzio, sebbene molte persone lo sapessero, compreso il sindaco. Mia figlia ha tempo fino al 21 agosto per sporgere denuncia alla scuola ma non lo farà, perché è più buona di me. Ma il nostro colloquio con il Commissariato rimane scritto.Per questo anch’io penso che non sia una vittoria quanto,invece, una “infantile scaramuccia” per nascondere problemi più gravi.