PROGETTO ACEA: SI APRE LA FASE DI PARTECIPAZIONE, MA LA DEVE FARE LA REGIONE NON IL COMUNE. IL COMITATO PERDE UN ARGOMENTO…
CHIUSI – La telenovela relativa al Progetto Acea per l’area dell’ex Centro Carni di Chiusi si arricchisce di un altro capitolo. La tanto attesa e richiesta “fase partecipativa” sotto forma di “inchiesta pubblica” si farà. E giustamente il Comitato ARIA e altri soggetti che sono contro tale progetto cantano vittoria. Ma la vittoria non è nemmeno una vittoria mutilata, è quasi una sconfitta. Sì perché “l’inchiesta pubblica, infatti, è un procedimento che impegna la Giunta regionale, quale organo competente sul procedimento in questione e non il Comune di Chiusi, affinché i cittadini possano partecipare, acquisire consapevolezza ed essere protagonisti dell’analisi e della sostenibilità ambientale dei progetti in esame. Lo strumento di maggiore garanzia, previsto dalla normativa regionale, per assicurare trasparenza e condivisione dei processi. La Regione Toscana, da sempre è impegnata nel perseguire gli obiettivi dell’economia circolare producendo processi di sostenibilità ambientale importanti ed anche a Chiusi lavorerà unicamente in questo senso”. Lo hanno affermato due giorni fa il capogruppo Pd in Consiglio regionale Ricardo Marras e Stefano Scaramelli, consigliere-presidente della Commissione Sanità, dopo che è stata approvata all’unanimità una mozione dei 5 Stelle. Un obiettivo, quello di aprire un confronto pubblico sull’argomento, è stato raggiunto, ma chi ha finora ha accusato l’Amministrazione comunale chiusina di sordità e arroganza verso le istanze della popolazione e di sottrarsi ad un obbligo di legge, si ritrova con un argomento in meno. O quantomeno con un argomento spuntato. L’Amministrazione chiusina infatti ha sempre sostenuto che la fase partecipativa doveva aprirla la Regione e non fosse compito del comune. La Regione ha dato ragione a Bettollini. Evidentemente l’obbligo non era il suo…
“Il Comune di Chiusi, finora, si è comportato in modo corretto e come sempre siamo al fianco delle amministrazioni locali per gestire al meglio situazioni importanti, come in questo caso, spiegano Leonardo Marras e Stefano Scaramelli, sottolinenado che “il gruppo del Partito Democratico, di norma, è sempre a favore dell’inchiesta pubblica quando si tratta di impianti industriali come quello che vorrebbe realizzare Acea a Chiusi. Il voto del gruppo Pd è stato determinante anche in questo caso per aprire l’inchiesta pubblica senza indugi al fine di coinvolgere i cittadini tutti a disporre della più ampia informazione possibile ed essere compartecipi del processo decisionale”.
Bettollini dasl canto suo ha colto subito la palla al balzo, rilanciando: “Ringrazio i consiglieri regionali per l’appoggio, questa partita per la nostra città è molto importante e vogliamo continuare a gestirla al meglio . Per questo chiederemo che il Comune partecipi al procedimento con un proprio tecnico a rappresentare le chiare istanze che abbiamo sempre manifestato. Vogliamo l’assoluta certezza che l’attività industriale proposta sia compatibile dal punto di vista ambientale e che non generi alcun inquinamento o rischi per la nostra città: un solo dubbio che dovesse emergere dal lavoro dell’inchiesta e la mia amministrazione boccerà ogni iniziativa. Parimenti chiediamo che allo stesso tavolo regionale d’inchiesta pubblica possa prendere parte anche un tecnico in rappresentanza di quei gruppi di cittadini che da tempo manifestano perplessità sulla realizzazione dell’impianto”.
Il sindaco dunque mostra di non tenere il confronto pubblico, anzi sembra sicuro di vincere, tanto che è lui stesso a chiedere che il Comitato venga coinvolto.
I sostenitori del NO all’impianto Acea, finora molto critici anche sui metodi seguiti da Bettollini & C. adesso dovranno aggiornare la propria posizione e basare l’opposizione al progetto su cose più sostanziai, rispetto alle accuse di arroganza verso l’atteggiamento dell’Amministrazione, che secondo quanto affermano in Regione, non ha derogato ad alcun obbligo.
Ben venga comunque la fase dell’Inchiesta Pubblica, con il confronto anche su basi tecniche e scientifiche tra chi è pro e chi è contro. Se uno degli argomenti dirimenti era la presunta “sordità” dell’amministrazione locale verso i dubbi e le perplessità della popolazione, questo argomento non esiste più.
Poi che il gruppo Pd in regione abbia votato la mozione 5 Stelle per motivi elettorali in vista delle regionali del 2020 (e cioè per non dare l’impressione di essere sempre contro mano rispetto alla gente), come qualcuno ha scritto sui social, non si può escludere. Ma non è detto. Di sicuro non sono stati Bettollini e Micheletti a forzare la posizione del gruppo Pd in Consiglio Regionale. Sarebbero troppo potenti e ancora non lo sono…
Come tu faccia a scrivere certe cose per me è un mistero.
“Se uno degli argomenti dirimenti era la presunta “sordità” dell’amministrazione locale verso i dubbi e le perplessità della popolazione, questo argomento non esiste più.”
Ma è la legge che deve dire a un sindaco di parlare di queste cose con i propri concittadini? Ma sogni?
E secondo te chi ha firmato (quasi in 2.500 c’è chi ancora vuol firmare!) si accontenta di un processino fatto in Regione e non vuole il sindaco in piazza a parlare con loro per decidere cosa fare di questa città?
Comunque, come già è accaduto in altre parti, le chiacchiere stanno a zero, se ne riparlerà alle elezioni e lì vedremo se Bettollini e quelli che vogliono fare di Chiusi un polo interregionale di trattamento dei rifiuti avranno la meglio.
L’amministrazione non ne ha parlato nelle modalità richieste dal Comitato (assemblea pubblica tematica) asserendo di volerlo fare solo dopo aver ricevuto tutti i pareri di Arpat, Asl, regione ecc. La cosa può essere condivisa o no, ma è una scelta legittima. Secondo me un’assemblea pubblica avrebbe potuto farla, ma non ne aveva l’obbligo. L’obbligo ce l’ha la Regione e la mozione approvata all’unanimità impegna la Regione stessa a procedere con l’Inchiesta Pubblica, non il Comune. Che per la verità dell’argomento ha parlato in varie circostanze, alcune delle quali anche ufficiali (Consiglio Comunale, assemblee su bilancio ecc.). Una cosa, Luciano, è il giudizio politico che si può dare sull’atteggiamento seguito dall’Amministrazione, altra cosa sono gli obblighi di legge e dire che c’è un obbligo quando non c’è. Come parlare di polo di raccolta di rifiuti quando si tratta solo di fanghi biologici di depurazione. La parola “rifiuti” evoca giustamente paure e perplessità, quando sappiamo benissimo che se anche i fanghi sono in definitiva dei rifiuti, non sono la stessa cosa di ciò che finisce nelle discariche e negli inceneritori… Così come la vicenda ospedale-scandalo regionale concorsopoli ha pesato sulle elezioni pievesi, può darsi che questa vicenda peserà sulle elezioni chiusine del 2021. Ci sta. Ma anche quello è un aspetto che attiene ai giudizi politici. Ognuno trarrà le conseguenze che riterrà più opportune.
Indipendentemente da come andrà codesta questione, Esopo nella “ volpe e l’uva” era proprio un grande…..
Perché Esopo parlava di fanghi di depurazione? Oppure Bettollini ha esortatola Regione a invitare all’inchiesta pubblica ache il Comitato ARIA perché non ne poteva fare a meno? Non credo proprio…
Ma perché sindaco e bravo giornalista non leggono l’articolo 53 della legge regionale 10 del 2010?
Non riesco a credere alla debole memoria dei fan di Bettollini.
Questo il testo del comunicato del Consiglio regionale del 18 aprile sulla mozione di SIToscana a sinistra:
“18 aprile 2018
Firenze – Il Consiglio regionale approva una mozione a firma di consiglieri del gruppo Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, “in merito al progetto Acea di un impianto di carbonizzazione dei fanghi di depurazione di Toscana, Lazio e Umbria”. La mozione impegna la giunta regionale a “concertare con il Comune di Chiusi e Acea Ambiente srl, l’avvio di un confronto aperto con cittadini, associazioni ed esperti” e ad attivarsi “tramite gli organi competenti quali Arpat e Asl, in tutte le fasi di realizzazione del progetto industriale definitivo per una rigorosa verifica dell’effettiva efficacia della tecnologia proposta, escludendo qualsiasi rischio ambientale e sanitario”.
…….
Lo stesso impegno della Giunta regionale è richiesto con indicazione della Inchiesta Pubblica (su emendamento PD). La strumentalismo di certi articoli è evidente e buttare fumo non capiso a chi serva.
L’inchiesta pubblica è una particolare procedura di partecipazione al procedimento amministrativo stabilito da legislatore per la realizzazione di opere , pubbliche e private, che implichino un “notevole” impatto ambientale, non è però l’unica. La legislazione nazionale deve essere esaminata muovendo dalla Dir. n° 85/337/CEE, come modificata dalla Dir n° 11/97/CE e dalla Dir. 35/2003/CE, la quale prevede meccanismi in forza dei quali al pubblico è attribuito un diritto all’informazione nonché un potere significativo di partecipare alla decisione amministrativa, prevedendo, altresì, uno specifico onere di motivazione in relazione alle risultanze della partecipazione.
Di certo le decisioni amministrative e le politiche di partecipazione in materia ambientale conducono all’emersione degli interessi “deboli” quanto più le medesime possano dirsi partecipate ed è innegabile che alla base della partecipazione non può esservi altro che l’informazione “plurale” necessaria per acquisire conoscenza.
Tuttavia alla base di tutto ciò occorrerebbe stabilire il soggetto competente a fornire l’informazione e pertanto rispondere alla seguente domanda : è un progetto di rilevanza regionale o comunale?
Se di rilevanza regionale come può conciliarsi tale concetto con l’attribuzione avvenuta da parte della Regione al Comune dell’area “ex Centro Carni” connessa ad un contributo di € 500.000,00 “ ferma restando la competenza del Comune per utilizzare al meglio l’area per l’esercizio delle proprie funzioni istituzionali” ?
Il progetto “Acea” può dirsi appartenente alle funzioni istituzionali del Comune a vantaggio dei propri cittadini?
Bene se così è sarà il caso che il Comune ne offra spiegazione
L’area in questione fu ceduta dalla Regione al Comune, con annesso contributo di 500.000 euro, molto prima che Acea presentasse il suo progetto e acusistasse il terreno. E quell’area (ex Centro carni) fu messa in vendita con apposito bando. Poteva acquistare qualsiasi altra impresa… No? Quanto alla “inchiesta pubblica” o fase partecipativa, mi par di capire che il Comitato (o meglio, Paolo Scattoni) e una parte delle opposizioni ritengano non del tutto congruo sufficiente che tale procedura venga fatta dalla Regione e non dal Comune. Che dunque ritengano in comune ancora sfuggente rispetto ai suoi “obblighi”. Il Comune dal canto suo ritiene di aver agito correttamente (e due consiglieri regionali Pd dicono che è così). Se il Pd in Regione con l’emendamento citato da Scattoni prima chiiede un procedimenmto di inchiesta pubblica, fatt oda Regione, Acea e Comune, poi lo stesso Pd dice che Bettollini ha agito correttamente, Scattoni se la prenda con il suo partito. Non con chi riporta, fedelmente tra l’altro e con virgolettato, atti e dichiarazioni… Se l’obiettivo era di avere una “fase di partecipazione alla decisione” in modo che i cittadini possano essere informati e appunto partecipi, questo obiettivo è stato raggiunto e dovremmo essere tutti contenti. Che lo faccia la Regione o il Comune sul caso specifico cambia poco. Se invece l’obiettivo era ed è quello isolare e cogliere in castagna l’amministrazione chiusina, questo è un altro discorso. Ma con Acea e le ricadute negative sull’ambiente c’entra relativamente. E’ battaglia politica legittima (un po’ anomala dato che vede protagonisti figure aderenti allo stesso partito), ma non è una battaglia ambientale.Sarà probabilmente materia per la campagna elettorale comunale del 2021, ma ancora c’è tempo… mancano 2 anni.
Quando il mio partito (PD) abbia promosso forme di partecipazione e dibattito sul carbonizzatore per dire che è una gran bella cosa onestamente non ricordo. Eppure cerco di essere presente a tutte le inziative promosse dal mio circolo. Mi permetto di ricordare che il partito non coincide con gli amministratori che hanno la loro autonomia, ma non possono imporre al partito le loro decisioni come condivise dagli iscritti. La partecipazione dei cittadini tutti ci saebbe dovuta essere prima del bando per la cessione dell’area del centro carni. La cosa i cittadini (almeno la stragrande maggioranza) la notizia della vendita con il documento allegato l’hanno saputo dopo e quasi per caso da una variazione di bilancio. Da chi ACEA abbia saputo del bando e quando, prima o poi dovrà emergere. Anche sull’obiettività della stampa locale ho maturato qualche dubbio.
Non ho scritto da nessuna parte che il Pd ha detto che l’impianto Acea è una gran bella cosa. Ho scritto cose diverse. Non fare finta di non capire. E comunque all’iniziativa PD sulla relazione di Mid Term di Bettollini, al palasport nel gennaio scorso si parlò e parecchio del progetto Acea, con tanto di diapositive e disquisizioni tecniche. Nessuno si alzò a dire che era una boiata pazzesca.. Anche te cominci ad avere problemi di memoria… O di attenzione. Perché su queste colonne ne avevamo pure parlato: https://www.primapaginachiusi.it/2019/01/bettollini-al-giro-di-boa-dallo-stile-renzi-quello-di-fidel-castro/
L’ho scritto migliaia di volte: la stampa obiettiva non esiste (non sarebbe stampa. Nemmeno il televideo è obiettivo). Esiste la stampa corretta e chiara. E quella meno corretta e meno chiara. E su questo, se permetti, per quanto riguarda il mio modo di fare stampa non accetto lezioni. Se non ti piace puoi leggere La Nazione o quello che ti pare. Hai mai letto una riga in cui io dò giudizi su Chiusiblog o dico che Chiusiblog è un blog farlocco? Che mi piaccia o meno è altro discorso. Questa caro Poalo è la differenza tra me e te. Passo e chiudo.
Sento pena per chi aveva cominciato bene tanti anni fa e ora si allinea. Auguri.
Chi è iscritto al Pd (quindi allineato,) io o te? Io no. Non li ho nemmeno mai votati… Anche io sento pena per un sacco di gente che non riconosco più e che mi sembra incattivita e convinta di essere l’unica depositaria della verità. Che ci vuoi fare, sarà l’età…
Io sono iscritto al PD, un partito in cui si puà discutere. Tu forsi ricordi i tempi giovanili del centralismo democratico, un metodo che non mi è mai appartienuto. Tu invece mi sembri iscritto a un carro. Di nuovo auguri.
Purtroppo – e mi dispiace – io tutte ste discussioni nel Pd non le vedo… E ad essere sincero non vedo nemmeno carri….
Il carro è quello di Bettollini. Le posizioni personali nel PD sono ammesse.
saranno anche ammesse le posizioni personali, ma è il confronto che manca. E nelle rare occasioni e posizioni personali non emergono… Quanto ai carri, se ne vedo uno che va nella direzione che ho sempre indicato e sostenuto non mi dispiace, anzi…
Non posso che rinnovare i miei aguri. Hai finalmente trovato il politico di riferimento.