UMBRIA, DOPO GLI ARRESTI, ZINGARETTI COMMISSARIA IL PD. I PARTICOLARI DELL’INCHIESTA E QUEL DNA DEMOCRISTIANO CHE HA GENETICAMENTE MODIFICATO IL PARTITO
PERUGIA – Dopo gli arresti di ieri del segretario regionale Bocci , dell’assessore regionale Barberini e del direttore della Asl Duca e all’iscrizione nel registro degli indagati di 35 persone tra le quali anche la governatrice Catiuscia Marini il Pd, scosso ai massimi livelli in Umbria, sta cercando di tappare la falla che si è aperta: Boccie Barberini si sono subito autosospesi, Barberini ha anche annunciato le dimissioni da assessore regionale alla sanità. Ma è intervenuto anche il segretario nazionale Zingaretti che ha immediatamente “commissariato” la Federazione regionale del partito in Umbria, affidandolo a Walter Verini, presidente del partito e sconfitto al congresso proprio da Bocci. Una sorta di rivincita che probabilmente anche lo stesso Verini avrebbe preferito evitare. Intanto la Lega gioca il carico da 11 e con il ministro Salvini scrive: «Senza entrare nel merito degli ultimi arresti, i cittadini dell’Umbria sono malgovernati da troppo tempo: elezioni regionali subito». E “elezioni subito!” è anche il grido dei leghisti umbri. Il deputato 5 Stele Gallinella si domanda se Zingaretti espellerà dal partito Bocci e Barberini. Certo, per il Pd, una bomba di questo genere, ad un mese e mezzo dal voto per le europee e le comunali può essere devastante. Anche se i più “incazzati” sono adesso i militanti di base, impegnati nella campagna elettorale, nella composizione delle liste, i quali non ci stano proprio a passare per “ingranaggi di un sistema clientelare diffuso”.
Per esempio, ieri sera a Po’ Bandino, frazione di Città della Pieve, l’incontro con la candidata del centro sinistra Simona Fabbrizzi su alcuni temi programmatici, ha registrato una partecipazione che non si vedeva da decenni e il clima che s respirava era proprio non di scoramento, ma di rabbia verso dirigenti “infedeli” beccati con le mani nella marmellata.
Dall’indagine tra l’altro emergono i primi particolari. E sono particolari che denotano come il sistema fosse effettivamente radicato e finalizzato al potere e al consenso personale dei personaggi coinvolti. Per esempio sembra che il direttore della Asl Duca, abbia compiuto “atti contrari al proprio dovere di ufficio in cambio di favori sessuali da una delle candidate al concorso” (anche se i due si conoscevano da tempo ed erano in rapporti di amicizia anche prima); dalla carte risulta che una candidata raccomandata da Bocci, ex potentissimo sottosegretario nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, non abbia superato la prova, neanche con la raccomandazione pesante e avendo avuto le tracce in anticipo. Cosa questa che significa una cosa sola: che a Bocci interessava far assumere quella persona, cioè una “capra” (come direbbe Sgarbi), non una candidata brava e meritevole. E fosse al Ministero sarebbe solo una malversazione, ma nella sanità assumere una “capra” può risultare un… attentato alla salute dei cittadini. E se a questo si aggiunge – sempre secondo l’indagine – che non solo si tentava di far assumere persone poco qualificate, ma si allontanavano quelle brave, ma scomode come la direttrice di pediatria, Susanna Esposito, sospesa dal servizio a fine anno, solo perché si era messa in contrasto con la Direzione dell’Azienda Sanitaria. .
Non solo, sempre dale indagini, è emerso, che Bocci e Barberini avevano saputo dell’inchiesta e si sono attivati con tutti i mezzi per avere informazioni in merito, Barberini, dopo la soffiata di Bocci, fece anche bonificare i suoi uffici dalle microspie fatte installare dai magistrati inquirenti, facendo fatturare l’intervento a carico dell’Azienda Sanitaria.
Bocci avrebbe aiutato Barberini, Duca e Valorosi (gli altri arrestati) ad eludere le investigazioni usando le proprie conoscenze ed entrature ministeriali.
Proprio questa loro capacità e possibilità di interferire con le indagini ha portato alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
La sanità pubblica umbra è e resta una delle migliori d’Italia. Ma la gestione – è evidente – è stata per molto tempo in mano a personaggi che all’ombra di un potere consolidato e inamovibile, hanno fatto il buono e il cattivo tempo, con grande attenzione alle loro carriere, ai loro orticelli, ai loro vizi, più che alle necessità reali dei territori, degli ospedali, delle strutture sanitarie. Ed è una fortuna, che nonostante questo, ospedali e strutture sanitarie abbiano comunque funzionato meglio che altrove. Segno che era marcio il sistema, la gestione, non la struttura stessa.
Quanto alle due figure politiche finite ai domiciliari, ovvero Giampiero Bocci e Luca Barberini, diciamolo: entrambi vengono dall’area ex Dc, non da quella Pci-Pds-Ds. Non che gli ex o post comunisti siano stati e siano immuni da certi scivoloni, ma il “sistema clientelare” e l’uso del potere in modo clientelare sono aspetti che fanno parte del Dna della cultura democristiana, soprattutto della cultura democristiana di governo. Era così ai tempi di Fanfani, Andreotti, Rumor, Bisaglia e Gaspari. Lo è stato con Forlani. Ed evidentemente è rimasto in circolo anche tra chi è venuto dopo.
Il Pd, imbarcando la componente ed Dc, ne ha assunto anche i vizi e difetti di fabbrica. Non solo in Umbria, ovviamente. Ma il Pd dell’Umbria, ovvero il maggior partito della sinistra in una delle tre storiche regioni rosse, poteva avere come segretario regionale un superdemocristiano come Giampiero Bocci?
m.l.
In effetti è da un po’ che per i gonzi viene spacciata la favoletta che i truffaldini sono tutti “democristiani” che hanno snaturato un partito sano.
Per chi ha poca memoria segnalo il libro, del 2013, “I padrini dell’Umbria” di Claudio Lattanzi, in cui si raccontano le malversazioni della classe dirigente “rossa” finita ripetutamente all’attenzione della magistratura.
Lattanzi, che è giornalista orvietano e che al “sistema Umbria” ha dedicato diversi libri, parla, con dovizia di nomi e particolari, di un ceto politico finito sotto inchiesta già allora!
E amaramente registra: “L’analisi degli atti giudiziari delinea i contorni di un ceto dirigente sfrontatamente e sistematicamente abituato a piegare la cosa pubblica agli interessi dei propri clan elettorali, a truccare i concorsi, a gestire un sottobosco di assunzioni, favori, promesse e compromessi vari che appare la quintessenza occulta ma sostanziale di un sistema politico ingessato da decenni”:
Altro che -DNA DEMOCRISTIANO CHE HA GENETICAMENTE MODIFICATO IL PARTITO-.
La storia viene da lontano e, precisamente, nasce con la costituzione dalla Regione.
“
io non ho scritto che truffaldini sono solo i democristiani. Ho scritto “Non che gli ex o post comunisti siano stati e siano immuni da certi scivoloni, ma il “sistema clientelare” e l’uso del potere in modo clientelare sono aspetti che fanno parte del Dna della cultura democristiana, soprattutto della cultura democristiana di governo”. Il che vuol die che la deriva neodemocristiana del Pd ha accentuato e moltiplicato gli effetti della mutazione genetica già in corso. E comunque che Bocci e Barberini siano di area e cultura democristiana è un fatto.
Mi sembra che quello che dice Fiorani sia la realtà, la realtà provata dai fatti e da chi i fatti li abbia analizzati. Poi è senz’altro vero che i binari sui quali corra la corruzione ed il piegare la ragione della cosa pubblica all’utilizzo clientelare siano sempre gli stessi e perpetrati con le stesse modalità poichè gli aspetti di come si svolgono le corruttele sono aspetti che hanno in comune il poter vendere sul piano amministrativo un favore per ricavarne un appoggio politico.Questi aspetti di illegalità il nostro paese Italia ce li ha da vendere anche se chiaramente esistono anche negli altri paesi ma comunque in misura minore.Da noi esistono in maniera più marcata perchè la classe dirigente una volta arrivata al potere non si è rinnovata ed ha preferito proteggersi in modo clientelare favorendo gli uni a scapito degli altri.Un fatto culturale e comportamentale tipico della sottocultura politica italiana che viene da lontano,ancor prima della costituzione del paese in repubblica.In questo senso il ventennio fascista è stata la zavorra più pesante perchè ha educato la popolazione alla visione ed alla considerazione che nulla si possa opporre al sopruso.Tale mentalità è diffusa ancora oggi e fa sentire impotente e rinunciatario il cittadino con i suoi comportamenti per i quali ha paura di esporsi, è refrattario a parlare liberamente delle proprie idee perchè ritiene che possa essere per queste ricattato da un potere che funziona solo a senso unico dei politici che se ne servono.
Per certi aspetti ha ragione ma la subalternità e la negazione della libertà di poter esprimere le proprie idee dovrebbe essere una molla che dovrebbe spingere in maniera molto più forte della rinuncia ed al tenerle soffocate.E noi che viviamo nei paesi questi fatti che non sono marginali li possiamo constatare ogni giorno nei rapporti dei singoli con il potere pubblico.Quante volte abbiamo sentito il discorso che si dice che certe idee eticamente e socialmente siano giuste ma che comunque ”è meglio non esporsi” per non andare contro il potere politico vigente e costituito, ma che invece sia necessario tenerselo buono,tante volte si avesse bisogno di chiedere qualcosa in via individuale…..”pensate davvero che tutto questo non succeda regolarmente? Ma tutto questo oltre che ad essere fondato sull’ignoranza è fondato anche sul bisogno,perchè tanta gente ha sempre dato il proprio consenso politico a quei partiti che poi non hanno rispettato la teoria e l’etica che hanno alla base,facendo passare nella società tutte le istanze che non erano proprie e che venivano da altri schieramenti.E tutto questo caratterizza il caos che viviamo oggi.
La Lorenzetti invece era una santa donna.
qualcuno ha scritto questo?
Un amico più anziano di me quando lavoravo a Napoli, fu fermato nella Via Domiziana da una pattuglia di carabinieri poichè si era accostato con la macchina vicino ad un falò dove stazionavano delle ” lucciole ”. Il brigadiere gli chiese i documenti patente,libretto di circolazione e carta d’identità, poi gli rivolse la seguente domanda : cosa ci faceva signore in quella piazzuola vicino al falò ? Il mio amico gli rispose: ”Brigadiè, tenivo na maronna e’ voglia e’ fumà ed allora agg accostato p’appiccià a sigarett ngopp a o’ falò,nunnè mica proibito ?….”. Il Brigadiere gli rispose riconsegnandogli i documenti: ”iatevenne”, circolate circolate ! ”
Grande Carlo c’è n giornalista che fa la campagna elettorale al PD ma che nasconde la mano ogni volta dopo aver tirato il sasso. La tua ironia ha spiegato meglio di ogni altro commento il suo atteggiamento.
Mi sa che c’avete capito poco. Può suvccedere. Ma io vedo e leggo amici e compagni di una vita che tirano la volata a Salvini. E questo si che mi fa venire i brividi…
A te verranno anche i brividi ma la volata a Salvini io non gliela tiro come pensi e se tu pensi questo lo pensi perchè e dal momento che ho dichiarato che ho dato la mia simpatia ai 5 stelle ho fatto una scelta e non è una scelta fatta così tanto per scegliere qualcosa dopo una vita -come dici tu- e dopo che ho visto l’acqua che è passata sotto i ponti che è di colore motoso invece che limpido.Ho una decna di anni più di te ed ho visto e conosciuto quella che è passato in Italia e credo di sapere orientarmi e distinguere dove sia il fascismo e l’ignoranza politica.Ho questa presunzione che credo di saperlo vedere da me.Si re-insiste sempre sulle stesse cose che nulla producno se non un dibattito sterile perchè non è vero forse che la scelta dei 5 stelle di fare il governo con Salvini sia stata una scelta obbligata? Dimmi l’alternativa dal momento che sono i 5 stelle il partito di maggioranza relativa e da soli non possono governare se non con il fatto di allearsi.Tib divo ripetere chi sia che abbia votato questa legge perchè in odore di morte civile ha deciso muoia sansone con tutti i filistei ? Ed allora la morale della lega che tira la volata a Salvini non regge oggettivamente proprio perchè sono due partiti diversi eticamente e se la Lega è cresciuta per quegli Italiani che hanno sempre quell’impostazione fascista dentro la loro coscenza, questa non riguarda me in ogni caso; hanno fatto un contratto di governo segnando nero su bianco i punti che vogliono perorare,e li stanno perorando, anche attraverso contrasti fra loro, ma lo spettacolo è quello di vedere semmai chi era di sinsitra una volta e si dichiarava tale che appoggi alla fine un partito che di sinistra non ha nulla, non ha avuto nulla fin dalla sua nascita e fin dalla sua nascita coloro che pensavano a sinistra hanno intuito che in quel modo la sinistra si sarebbe estinta, estinta nella deriva, ecco perchè quei dirigenti ex margherita oggi sono tutti schierati non tanto contro Salvini ma la loro paura è verso i 5 Stelle perchè il loro incubo è quello; la Lega è più organica al sistema economico e politico del PD e quindi il guaio per loro è che permanga la condizione che faccia sì che gli sia levato l’osso dalla bocca come al cane che spesso si avventa a chi glielo toglie.Siccome come vedo e sento dalle tue parole dici che nonostante tu riconosca le discrasia di un partito come quello del PD che hai sempre criticato ma che alla fine fai il discorso che faceva Montanelli con la DC che prima di entrare in cabina aveva deciso di turarsi il naso,si vede che a te in fin dei conti tale condizione soddisfa. Non è mica un offesa oppure un qualcosa di negativo per sempre? Io di fronte a tale bivio, pur avendo votato sempre a sinistra e qualche volta-poche- a sinistra del PCI, anch’io sono di quelli che il PD non l’ho mai votato pur partecipando per la prima volta alle primarie con Prodi.ma quelli erano altri tempi anche se è stato chiaro( almeno per me lo è stato) che quella che ne è uscita non era sinistra ed infatti è stata guidata questa da quanto è emerso dopo…ma oggi c’è gente che dice di restare sbigottita per quanto succeda nella pubblica amministrazione e che tende a minimizzzare perchè ha capito che così il partito della sedicente sinistra non può reggere più la baracca ed allora dice che sono tutti euguail sapendo di dire una cosa non vera.E questo è un sintomo che prima di perdere uno scranno le tentano di tutte, figuriamoci quante storielle montano sui personaggi che adesso governano.Ma spero almeno che la gente che li votava prima non sia attratta verso di loro oggi e di ragioni secondo me ne avrebbe a josa.