TERNI, DUE DETENUTI TENTANO DI EVADERE DOPO RICOVERO IN OSPEDALE. MA LA FUGA DURA POCO
TERNI – Scene da film poliziesco ieri sera all’ospedale di Terni, dove due detenuti (uno del carcere di Terni e l’altro del carcere di Spoleto) ricoverati in camera di sicurezza, hanno tentato di evadere aggredendo prima un’infermiera che stava sistemando una flebo ad uno dei due, poi i due agenti di custodia che erano lì a piantonarli… Ne è nata una colluttazione piuttosto violenta e il più giovane dei due detenuti, Alessio Cesarini, romano di 34 anni, è stato fermato sul posto, mentre l’altro, Luigi Abate, calabrese di 51 anni è riuscito lasciare il reparto, ad attraversare il Pronto Soccorso e a guadagnare l’uscita dell’ospedale. Nel piazzale Abate ha aggredito un’altra donna che stava parcheggiando, prendedola a morsi per impossessarsi della macchina, una utilitaria Peugeot. Gli agenti che lo inseguivano hanno esploso almeno 4 colpi di pistola per fermarlo, ma senza esito. Il detenuto, in carcere a Spoleto per associazione di stampo mafioso e rapine si è allontanato in direzione Roma, probabilmente con lo scopo di imboccare l’A1 a Orte. Ma la Polizia Stradale, allertata dagli agenti aggrediti al’ospedale, hanno individuato l’auto rubata e hanno fermato e arrestato Luigi Abate. La sua fuga è durata poco.
Il tutto è avvenuto mentre era in corso la partita della Juventus con l’Atletico Madrid, alcune persone presenti al bar Caff Terni, proprio di fronte al’ospedale, hanno confuso gli spari con petardi per i gol di Cristiano Ronaldo. L’infermiera, scossa dall’accaduto ha comunque terminato il suo turno di lavoro, mentre i due agenti e la ragazza presa a morsi nel piazzale hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari. Per la giovane derubata dell’auto, prognosi di 15 giorni.
Il detenuto fermato subito era stato ricoverato per aver ingerito alcuni oggetti, tra cui anche una lametta. L’altro, quella che è stato ripreso, durante la fuga verso l’autostrada, era invece finito in ospedale in seguito ad una rissa nel carcere di Spoleto.
Forse contavano, come i “Soliti ignoti”, sul fatto che la partita della Juve potesse distogliere l’attenzione e favorire la fuga. Hanno fatto male i conti e la polizia ci ha messo davvero poco a riacciuffare il fuggiasco.
Nella foto (Umbria 24): l’aera esterna all’ospedale transennata dopo la fuga del detenuto