TORRITA DI SIENA: SQUADRA CHE PERDE NON SI CAMBIA. IL PD RICANDIDA GRAZI
TORRITA DI SIENA – A volte ritornano. Oppure ci ripensano. Era il 2 dicembre scorso quando il sindaco d Torrita di Siena Giacomo Grazi, dopo la batosta rimediata al referendum sulla fusione del Comune con Montepulciano perso malamente soprattutto a Torrita, faceva un passo di lato coniando una nuova “opzione politica”, quella delle “quasi dimissioni”. Non si dimise Grazi, ma si mise, diciamo così in aspettativa per una pausa di riflessione, lasciando la scena e le chiavi del Comune alla sua vice Sara Maccioni. Sembrava l’esito ineluttabile di una battaglia giocata malissimo e persa in casa, con punteggio simile al 7-1 beccato dalla Roma contro la Fiorentina, in Coppa Italia, solo che i giallorossi almeno giocavano in trasferta. Quel passaggio di consegne al vicesindaco Maccioni sembrava una vera e propria investitura in vista delle imminenti amministrative, con Grazi pronto a tornare alla vita precedente…ù
E invece no. Venerdì 8 febbraio ecco il colpo di scena. L’Unione Comunale del Pd di Torrita rinnova la fiducia a Giacomo Grazi come candidato sindaco alle comunali di primavera. Il passo di lato è già finito. O al massimo durerà fino alla fine del mandato, tra un mesetto e mezzo. Grazi è pronto a tornare in pista e a tentate il bis.
La mossa del Pd ha spiazzato tutti, anche noi commentatori. Grazi è stato il principale sostenitore della fusione, un vero e proprio pasdaran ed è stato quindi anche il principale sconfitto. A Torrita il 77% dei votanti gli voltò le spalle. Per un sindaco in carica una mazzata di quelle che butterebbero a tappeto anche Mike Tyson. E riprovarci, metterci di nuovo la faccia, dopo un cazzotto del genere, è indubbiamente un gesto di coraggio. O di incoscienza. Oppure di… resa. Come se il Pd torritese l’avesse messa persa a prescindere e quindi meglio che si bruci uno già bruciato. Se a perdere fisse un altro candidato, gli sconfitti in casa Pd sarebbero due: Grazi al referendum e il nuovo candidato alle amministrative. Una scelta utilitaristica quindi, da parte del partito di maggioranza, quindi.
Certo essere il sindaco che consegna le chiavi del Comune alla destra o ai 5 Stelle non è una prospettiva allettante. Ma Grazi sembra avere un forte sprezzo del pericolo.
Perché perdere a Torrita per il Pd sarebbe come perdere la strada di casa. Per decenni Torrita di Siena è stata la roccaforte delle roccaforti rosse nella provincia più rossa d’Italia. Quando a Chiusi o a Cetona o a Sarteano che erano fortini inespugnabili della sinistra, il Pci prendeva percentuali bulgare tra il 65 e il 68%, a Torrita il Pci superava sempre il 70… Retaggio delle lotte mezzadrili e poi di quelle dei fornaciai tra il 1948 e il ’55, ma anche di quella tradizione che “fedeltà alla linea” che poi, dalle campagne e dalle fornaci si trasferì nelle fabbrichette artigiane, nei cantieri edili degli anni del boom. E a Torrita i comunisti hanno sempre avuto più certezze che altrove, hanno tentennato sempre meno che altrove, si sono posti sempre meno domande che a Montepulciano, o a Chiusi o a Chianciano. A Torrita “il partito” è sempre stata un monolite compatto e senza scalfitture… Fino al referendum del novembre scorso, quando di fronte alla possibilità di chiudere il comune e diventare una frazione di Montepulciano (perché questo sarebbe successo) i torritesi in massa hanno detto di NO anche se il sindaco diceva di sì…
Doo quella scoppola, il Pd avrebbe potuto candidare qualcuno dei suoi tra quelli che sostenevano il Comitato del NO, oppure avrebbe potuto candidare una figura neutrale, qualcuno che non si era espresso, non in modo deciso… Avrebbe mostrato attenzione alla volontà del popolo, e alle lezioni della storia… Invece, come ai vecchi tempi, il Pd di Torrita rimane fedele alla linea, come quei vecchi compagni che rimasero stalinisti anche dopo Cruscev e il XX Congresso del Pcus… e qualcuno anche dopo l’invasione di Praga. A Torrita ce n’erano forse più che altrove. Ed evidentemente ci sono ancora. Dopo aver coniato l’espressione delle “quasi dimissioni” ecco che a Torrita cambiano anche le regole non scritte del calcio, secondo le quali quando la squadra perde il primo che salta è l’allenatore. A Torrita l’allenatore non salta. E quindi cambia anche il proverbio, squadra che perde non si cambia.
Però, diciamolo: a cambiarla son capaci tutti, è provare a vincere con un allenatore così, che è difficile ed esaltante…
m.l.
Da esterno e totalmente disinteressato, ma solo per commento al tuo Post, io non starei tanto a vendere il vitello nel corpo della vacca….Ci si potrebbe trovare di fronte a sorprese ed alle quali il PD non è nuovo. Se ancora non è entrata in testa che talvolta non sia redditizio il fatto di ciò che mettono in atto e cosa attivino le giravolte nella testa dell’elettorato a forza di passettini a sinistra, io credo che stia al popolo del PD giudicare e staremo a vedere, tutto è aperto.Ma -e questo è un mio parere – ritengo che sia opportuno ,non solo per il PD ma anche per tutti che la riaffermazione di quello che uno pensi politicamente sia molto più apprezzata dalla gente che una giravollta per farsi odorare in odore di sinistra quando di sinistra non si è e non lo si è stati. E…lo capisco sono cose che lasciano un po’ interdetti, ma come vedi non tutti la possono pensare che siano migliori i saltimbanchi. Poi sai, con l’elettorato odierno non si può giurare su nulla, perchè ad ogni cosa diversa c’è subito un allineamento mediatico della stampa, nemmeno si fosse in presenza di una macchinetta che distribuisce i biglietti per entrare in un parcheggio, ma cosa vuoi sembra si mormori che i sistemi di lettura ed interpretazione siano un po’ cambiati e sembrerebbe che i ”Pasdaran” siano più apprezzati talvolta che gli ”Adegueran” (permettimi la licenza verbale). M’ah, staremo a vedere disse il cieco….di certo anche se ho sempre detto che in quella diatriba dell’accorpamento a Montepèulciano anch’io se fossi stato del PD avrei votato NO e ne dissi le ragioni.Poi sai…è materia di altri che si presenta a seconda dei ruoli che uno possa anelare a ricoprire,perchè non mi si parli di ricerca del benessere della gente perchè sennò s’inizia qui e si finisce domattina(ed a me riesce bene lo sai).Spesso si viene premiati indipendentemente dalle idee di bontà o meno della politica che si vorrebbe perseguire,anche solo perchè si dimostri di essere fedele alla propria visione.Eh… sono tempi duri per coloro che dicevano di essere di sinistra e poi fare le politiche di destra,tant’evvero a livello nazionale come ben vedi l’altro ieri era in piazza anche la confindustria insieme ai sindacati. I sindacati posso capirli che reclamino di essere ascoltati, ma quando si era mai vista una cosa del genere. Non dice nulla a nessuno tale segnale? Sono tutti protesi verso uno sviluppo per tutti ? Che anime pie……Sono opinioni le mie, ma dovrebbero far riflettere chi sia per e chi sia chi. Tutti uniti perchè si affermi quella stessa concezine dello sviluppo che ha portato a tutto quanto vediamo fino ad oggi.”Cambiare è un casino,si va a sbattere”, questo è il mantra che risuona ogni sera. L’ho sempre detto sul famoso manifestante che esibiva quel cartello ”senza soldi, senza casa, senza lavoro, senza paura !”. Ed oggi in unione con i sindacati confederali, insieme a quelli che hanno votato per l’eliminazione dell’Art. 18( CISL ed UIL ) ci si vede Confindustria a dar loro man forte ed a condividere quelle istanze che non hanno mai condiviso nella loro storia. Non è semplice la questione,altro che i Pasdaran del PD,che fra l’altro hanno in cuor loro approvato gli 80 Euro di Renzi.Ma bene così, se tutto piace alla loro base, si accomodino. Ma la questione è che spesso non lo sà nemmeno la loro base di quello che hanno bisogno. E si trovano imboccati dai vertici e sembra che oggi sia il terzo partito.E’ una cosa da nulla codesta.Le riflessioni sono cosa rara sembra….perchè cercano tutti di allargare la loro base di voti…in tutti i casi non è un segnaccio codesto nei confronti di quelle ragioni esposte in quel cartello che dicevamo prima?
A Torrita come altrove, molto dipenderà anche dalle alternative che si presenteranno. Certo la scelta del Pd di riproporre Grazi lascia oggettivamente perplessi. Con un elettorato che al referendum sulla fusione ha votato per il 77% contro il sindaco, sembra un vero e proprio suicidio. Ma i 5 Stelle pare che non si presentino (tu lo sai perché?), quindi l’unica alternativa potrebbe essere l’estrema destra con la Lega o una lista civica trasversale sull’onda del comitato per il NO alla fusione… Ma la destra che si sente “vincente” accetterà di annacquarsi e mischiarsi insieme ai comunisti e a soggetti vari? Per carità, Grazi ha fatto errori macroscopici ed è tutto meno che una figura della sinistra, ma siamo sicuri che un governo locale a trazione fascio-leghista sarebbe meglio? Io qualche dubbio ce l’ho…
Ma perchè fino a ieri Scaramelli era una figura della sinistra ed adesso non lo è più oppure tutto questo era una mascheratura che investiva anche altri che hanno deciso per regnare di riciclarsi a sinistra,pensando che sinistra voglia dire Zingaretti ? I crogetti alias strufoli detto alla chiusina sono buoni ma si fanno per carnevale ed oggi il carnevale è finito.Basta con queste caricature che hanno rappresentato solo loro stesse, perchè i voti che hanno preso li hanno presi sull’onda dell’apparire e non su quella dell’essere.Vuole entrare in testa questa cosa oppure c’è bisogno di altre dimostrazioni anche se oggi -come vedi- sono costretti a far salire la gente sui pulmann e portarli al cospetto di Renzi che presenta libri.Sono pezzi di Democrazia Cristiana nell’animo e nel modo di pensare, allevati al profumo della sagrestia e chi non è stato allevato al profumo della sagrestia che oggi vota Zingaretti, lo vota per sperare di convincere la gente che tutto questo sia ”sinistra”.Basta, non se ne può più ma non se ne può piu nemmeno di coloro che insistono alla giustificazione delle giravolte ed al calcolo dei consensi che sperano di poter prendere.Se avessero governato con serietà non sarebbero a questi punti,e quando parecchi dicevano che di serietà c’era bisogno estremo,questi venivano chiamati ad altri lidi e lasciavano gli incarichi giustificati anche da te che dicevi che” se mancavano il treno che passa solo una volta sarebbero stati dei fessi in qualche modo”.Bella questa idea,che fra l’altro dice tutto dell’idea di politica che uno possa avere.Finchè la politica produce questo,tu che hai criticato pervicacemente i 5 Stelle e che non hai mai risparmiato nulla su di loro (idee lecite per carità) forse sarebbe meglio che osservassi che ritornare sui propri passi e riconoscere gli sbagli sarebbe cosa più sana e comunque che darebbe più affidamento ad una sinistra che non rinnega i propri limiti e che si pone nel contesto politico locale come guida per gli 8500 cittadini di Chiusi. Sarebbe più accettabile ed anche un segno di umiltà, ed anche di credibilità. Ma che si stà a scherzare? Questo mai !! Guarda, alla fine meglio Scaramelli che segue il suo datore di lavoro scout ,cresimato e comunicato a lui con santa devozione, chè un altro che ha preso un altro andazzo( o che tu gliel’ abbia voluto dare descrivendolo nei tuoi post in tal modo ) e che a forza di passettini a sinistra tu dici-parole tue- che è sempre meglio di qualunque altro governo ( attenzione non parlo della persona, quella è altra cosa, parlo della funzione politica e della lealtà politica e valoriale che oggi non esiste e se esiste si possa tirare da ogni parte per dimostrare ogni cosa).Ed allora quando usando quell’inciso forte toscano che usa Panariello quando dice ”maiala cane” dico anch’io ”maiala cane”,voglio anch’io presentare un libro,voglio vedere quanti prendono il pulman per venirmi a fare le lodi ed a mostrarmi la loro solidarietà. Aho, se lo presentano loro il libro lo potrei presentare anch’io, no ? Fra l’altro ce l’avrei anche pronto….maiala cane….ma il mio è su ben altri argomenti che a quelli che prendono il pulman non interessano e così resto a casa….maiala cane…No Marco, non si va da nessuna parte !
Chiedo scusa, l’intervento precedente era destinato al Post titolato ” Renzi lascia il Pd, Scaramelli lo segue,con Bettollini è rottura” e non a questo relativo a Grazi.Ho pensato di rispondere ma evidentemente ero su un altro spazio.