MONTEPULCIANO E TORRITA: DOPO IL REFERENDUM LA DESTRA PRESENTA IL CONTO E LANCIA L’ASSALTO AI DUE COMUNI
MONTEPULCIANO – Era prevedibile (e previsto). Adesso, dopo la mancata approvazione popolare al progetto di fusione dei due comuni, con la schiacciante vittoria del NO a Torrita di Siena e l’alta astensione a Montepulciano, è la destra la prima a presentare il conto e a chiedere dimissioni e passi indietro a sindaci e dirigenti Pd e anche a quegli esponenti delle opposizioni che si cono accodati alla cordata fusionista.
In una nota congiunta, i dirigenti di Fratelli d’Italia Gianfranco Maccarone ed Emanuele Andreucci dichiarano:
“Dopo la tornata referendaria di domenica e lunedì, le due comunità di Montepulciano e Torrita di Siena hanno certificato l’inconsistenza della proposta di fusione fra i due comuni. Un risultato, quello delle urne, che non lascia spazio a dubbi o interpretazioni: il PD ha perso il consenso della stragrande maggioranza della cittadinanza. Le percentuali dei voti a favore del Sì sono meno della metà dei voti presi dal Partito Democratico alle elezioni amministrative che hanno visto diventare sindaco Grazi, per questo crediamo che il primo cittadino di Torrita e per dovrebbe, perciò, rassegnare le dimissioni. A Montepulciano, dove l’astensionismo l’ha fatta da padrone, a riprova della mancanza di interesse per la proposta di fusione in sè considerata, il distacco è stato meno ampio ma comunque il NO ha prevalso, specialmente nel capoluogo. Anche i poliziani, evidentemente, non seguono più la maggioranza che ha proposto questo scellerato progetto. Che Rossi e Grazi si assumano le proprie responsabilità politiche e si dimettano. Non meno meritevoli di lasciare gli scranni del consiglio comunale, sono le cosiddette “opposizioni” che hanno da sempre appoggiato questo progetto, nello specifico: Daniele Chiezzi, Giorgio Masina e Valerio Coltellini che, a nostro avviso, dovrebbero fare un passo indietro. Per questi consiglieri l’aver tradito l’elettorato, in particolar modo quello di centrodestra, che li ha portati in consiglio comunale non ha pagato e vogliamo sperare che nessuno di loro tenterà di ‘riciclarsi’ alle prossime elezioni amministrative! Per adesso, come i primi cittadini, dovrebbero togliere l’imbarazzo e dimettersi, così come dovrebbe fare chiunque abbia sostenuto questo infelice progetto, che dopo aver diviso entrambe le comunità, è stato nettamente rifiutato dalla cittadinanza”.
Non solo Fratelli d’Italia, ma anche la Lega canta vittoria. La senatrice Tiziana Nisini, da poco nominata portavoce provinciale su indicazione della fedelissima di Matteo Salvini, il sindaco di Cascina e Commissario nazionale Susanna Ceccardi, scrive: “Ringrazio a nome di tutta la Lega i nostri militanti che negli ultimi mesi hanno messo in campo tutti loro stessi per informare le cittadinanze sui rischi di questi progetti. Sono risultati importanti che confermano un’inversione di tendenza politica chiara e netta rispetto al passato anche in un territorio difficile come il nostro. Sulle fusioni abbiamo saputo ascoltare i cittadini interpretandone nel modo corretto il pensiero. Anche i cittadini ci hanno ascoltato ed hanno capito la bontà della nostra posizione contraria e il disinteresse diretto nel portarla avanti. Adesso il prossimo obiettivo sarà quello di vincere i comuni alle prossime elezioni. Il progetto che fino a pochi mesi fa era stato scelto come cavallo di battaglia per la politica territoriale del PD è definitivamente naufragato, confermando una spaccatura profonda tra cittadini ed il partito che fu egemone in terra Toscana”.
Il Consigliere regionale Marco Casucci parla di “severa lezione a quei Primi Cittadini che li hanno fortemente promossi” (i progetti di fusione, ndr).
Anche il responsabile dell’Alta Valdichiana della Lega nonché consigliere comunale di Torrita Lorenzo Vestri esprime la propria soddisfazione per il risultato del referendum: “è evidente che la popolazione di entrambi i comuni ha rifiutato l’offerta referendaria del PD, non piegandosi ai diktat del partito da sempre egemone sui due territori, ma ragionando con la propria testa ed il proprio cuore, forte anche della martellante informazione ricevuta in questi lunghi anni sia dalla Lega che dalle altre forze politiche schieratesi apertamente per il NO, oltre che dal Comitato NO FUSIONE di Torrita di Siena. Oltre che alla schiacciante percentuale di voti contrari fatta registrare a Torrita, un dato significativo su cui riflettere è la bassissima partecipazione al voto dei cittadini di Montepulciano, un disinteresse che certifica il fallimento del PD nell’interpretare i bisogni dei suoi cittadini”.
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda anche i 5 Stelle. Sulla pagina Facebook del Movimento di Montepulciano si legge: “Un doveroso ringraziamento a tutte le persone che nel corso di questa campagna referendaria hanno contribuito a questo risultato: semplici cittadini che, insieme a rappresentanti di vari schieramenti politici, hanno dimostrato di voler partecipare attivamente alle iniziative che coinvolgono le proprie comunità, informandosi, raccogliendo ed elaborando dati, presentandoli e condividendoli, nelle varie serate, con tutti i cittadini che hanno sentito l’obbligo morale e civico di comprendere meglio i cambiamenti proposti. Questa è stata la vera vittoria di tutte le vicende legate alla fusione e al referendum appena conclusosi. Un grazie particolare va all’agguerrito e superorganizzato Comitato del No Fusione di Torrita di Siena e ai portavoce ed attivisti del Movimento 5 Stelle di Montepulciano e Torrita di Siena che hanno seguito assiduamente tutte le vicissitudini nei rispettivi consigli comunali, nelle commissioni speciali e nei dibattiti politici e tematici.
Si ringraziano, altresì, tutte le altre forze politiche (Lega, Forza Italia, Comunisti Italiani) che hanno vigilato nei seggi e contribuito alla riuscita referendaria”.
Naturalmente nel fronte del NO non c’erano solo la destra e i 5 Stelle (anzi i 5 Stelle a dire il vero dopo l’iniziale appoggio al comitato sono rimasti abbastanza sottotraccia, senza spendersi troppo nella campagna contro la fusione). C’era anche una parte di sinistra, con qualche “dissidente Pd”, il Partito Comunista (che non è quello dei Comunisti Italiani, che non esiste più) e alcune figure storiche dell’area a sinistra del Pd come Piero Cappelli, Mauro Paolucci, Alessandro Angiolini i quali, anche loro festeggiano, ma da una sponda diversa “e ben distinta”, tengono pure a precisare.
Se la fusone avrebbe aperto scenari nuovi anche in vista delle elezioni amministrative, l’esito del referendum ha sicuramente aperto la campagna elettorale. Con la destra (Lega in testa) pronta a lanciare l’assalto al Palazzo d’Inverno e a conquistare i due comuni, magari sull’onda del “tutti contro il Pd”. In effetti il Pd appare abbastanza isolato, avendo dalla sua solo la pattuglia socialista. Non è detto che gli ex Forza Italia (come Masina o Camastra) che hanno appoggiato il Sì alla fusione appoggino il Pd anche alle elezioni. Il nodo è rappresentato dai 5 Stelle.
E se i 5 Stelle dovessero fare come a Siena nella primavera scorsa, cioè togliersi di mezzo da soli, l’operazione della destra potrebbe anche riuscire. E nei 5 Stelle non tira una bella aria. Proprio in questi giorni sui social è esplosa una polemica furibonda tra l’ex capogruppo senese Michele Pinassi e la consigliera comunale chiusina Bonella Martinozzi, con quest’ultima che in veste di “guardiana della rivoluzione” ha espresso giudizi feroci sulla credibilità politica di Pinassi, accusandolo di cercare nuove sponde politiche. Pinassi, dopo la citata vicenda senese che ha privato i pentastellati della possibilità di correre alle comunali, è ormai piuttosto critico con il movimento anche per la deriva fascio-leghista che ha imboccato, come tanti altri del resto in varie parti d’Italia, mentre Bonella Martinozzi è una fedelissima alla linea, una di quelle della “guardia speciale”, sempre pronta a rintuzzare ogni attacco e a rilanciare il verbo dei vertici del movimento. E in questo somiglia sempre più a quei grigi funzionari della federazione Pci che venivano nelle sezioni a richiamare alla disciplina e a processare i dissidenti, i non allineati e gli irregolari. O a quei “craxiani di ferro” neofiti del socialismo da bere che accusavano uomini come Riccardo Lombardi di essere vecchi e stantii e succubi dei comunisti…
Niente di nuovo, quindi, roba già vista e rivista. Attaccano pure la stampa, come gli stalinisti, come i craxiani, come Berlusconi. Fanno la lista dei buoni e cattivi, come all’asilo. Il problema è che i 5 Stelle dicono di essere il nuovo. Di essere diversi. E invece sono “antichi” pure loro e hanno tutti i vizi della peggiore politica del passato. Altro che nuovo!
M.L.
Nella foto, gli esponenti di Fratelli d’Italia Andreucci e Maccarone (foto Centritalia news)
La bela la va al fosso, ravanei e remulass, barbabietul ‘e spinass, daghel al terun daghel al teruuuuuuuuuuuuuuuun… (Aldo, Giovanni e Giacomo).
¡No pasarán!
…e mi pareva strano che tu non li attaccassi i 5 stelle….diceva un aneddoto : ”gratta, gratta, gratta, dallo stallino esce sempre il maiale”.Ma perchè chi ha ridotto l’italia in questo stato sono i 5 stelle ? Ti arrovelli facendo le giravolte che decidi di fare per dimostrare l’indimostrabile.Cerca di andare oltre alle diatribe fra le persone, che pur ci sono e sono ineliminabili, e parlaci dello scatafascio e dell’allontanamento della base del PD nelle sue roccaforti, ne hai parlato, ma cerca di dirne le ragioni che hanno condotto a questo. ”Deriva fascio leghista” ? Me la spiegheresti e scusa la mia cecità ma non la sò vedere…sò invece vedere che un potere strutturato nel territorio e nelle persone, per il proprio assoggettamento alle direttive tipiche del riformismo che hanno conquistato la sinistra e che la sinistra stessa ne ha fatto il proprio pane quotidiano, si trovi a malpartito di fronte al proprio elettorato.E non c’è da portare gli esempi per rimestare la pasta dentro la pentola su Craxi o Lombardi, lo sappiamo bene quali siano gli snodi attraverso i quali passano i cambiamenti ed anche quali siamo gli snodi attraverso i quali passino le fibrillazioni di chi vuol resistere ma che ha purtroppo per lui armi spuntate proprio a causa del proprio decadimento morale e politico. Sono tutti refrattari a parlare di capitalismo perchè pronunciare tale parola sembrerebbe di prendere per i fondelli le persone, ma chi si sottopone ed accetta quelle logiche contenute dentro tale sistema, prima o poi ne fa le spese.Un motivo di più per riflettere, ma oggi il riflettere è materia per pochi mentre si preferisce dare del leghista-fascista ai 5 stelle che di fascista mi sembra che abbiano poco o nulla.E’ una strategia ormai invalsa in ogni angolo della nazione codesta. Difatti guarda i media che nella loro totalità non attaccano Salvini se non in certe occasioni ma attaccano i 5 stelle sempre.Il timore di perdere il ”privilegio” da chi sempre lo ha avuto viene dai 5 stelle, non da Salvini.Salvini alla fin fine con le sue parole d’ordine rappresenta il sistema ed anche abbastanza ”trito” e dalle discussioni in TV sempre fatte dai soliti noti, scaturisce il fatto che non lo si possa accusare di fascismo, magari di cercare ”ordine” a proprio modo seguendo le regole della legge(difatti hanno provato ad accusarlo del fatto più eclatante della ” Diciotti” ma come vedi tutto è finito in una bolla di sapone.. ma c’è stato anche altro per accreditarlo come fascista).Non lo sai inquadrare tutto questo che è il sistema creato fino ad oggi che si difende? E che nella sua difesa spasmodica compie atti che paga a caro prezzo come è giusto che sia? E se da tali iniziative che prende solo a difesa piagnucolando e stracciandosi le vesti perchè l’italia secondo loro piomberebbe in un caos ed i 5 selle come dici tu siano dei fascio-leghisti, allora se non si è capaci ad inquadrare le situazioni e le condizioni, si affibbiano come verità quelle che verità non sono davvero.Gli improperi che ha detto Di Maio all’assoluzione della Raggi se le poteva risparmiare di certo ed è sintomo senz’altro di una inesperienza politica che può portare anche ad altro, ma la stampa è sempre esente e lontana dall’essere il cane da guardia del sistema come si vorrebbe accreditare? E’ quella l’etica imparziale che hanno seguito coloro che hanno trattato la Raggi come fosse quasi una prostituta? Riflettere non fa mai male.Fanno male le levate di scudi a difesa di quello che qualche volta e sempre più spesso è indifendibile.Ma appunto, per me e le mie idee è il sistema che si difende ,perchè sà che è in giuoco la sua vita.Ma se la sua vita ci ha condotto fino a tutto questo che vediamo vuol dire una cosa sola: stare dalla parte che resiste vuol dire pesare sul piatto della bilancia perchè il cambiamento non avenga o possa essere ritardato,attendendo l’improbabile recupero dello stesso sistema, e consentirlo attraverso anche il riciclarsi degli uomini e delle idee.Questo recupero è quello, quello sì che sà di fascismo, nascosto dalle parole, dalla parola fiume della democrazia alla quale tutti aspirano e che il ”leviatano” vorrebbe togliere ….Personalmente non ho da guadagnare nulla nè in nessun caso nè nell’altro, ma vedo e osservo che anche in periferia la gente che dice le cazzate non manca, e guardare il panorama si capisce quanta gente ne sia stata e ne è legata tutt’ora al sistema vigente.Più di quanta si creda certamente. I sistemi non muoiono con il voto conteggiato nelle urne, muoiono nel tempo e si estinguono quando la gente nella sua maggioranza decide che sono inopportuni e non c’è bisogno di essere fascio-leghisti per capirlo, perchè spesso la gente messa di fronte alle contraddizioni prodotte dalla politica,dimostra di essere più avanti della politica stessa, e non è regressione, acidità, o rabbia rancorosa, come è stato detto da qualcuno sulle pagine di questo giornale. E’ questa gente che poi fà da base al risentimeto che esplode nelle piazza da parte della borghesia illuiminata di Torino che tifa per un TAV che in tempo di recessione trasporterebbe solo le carote dalla Romania al Portogallo permettendo che si prosegua nel dissanguamento dei miliardi istituito dai precedenti governi che adesso sono in minoranza. Si chiama fascio-leghismo dei 5 stelle perchè ci si oppone al fatto che si prosegua in un dissolvimento di miliardi di soldi pubblici dopo aver fatto l’esame dei costi-benefici? Le cause del degrado hanno le ragioni lontane come si vede ma se si giuoca in difesa del sistema che ha prodotto tutto questo, il fascio-leghismo mi sembra che stia tutto da un altra parte. Lo capisco che cambiare possa essere duro,anche duro per tutti, anche per coloro che non sono legati a nessun carro-che sono i più – ma l’alternativa oggi è cambiare o perire.In questo dualismo la risposta è una sola, ben sapendo che quando si toglie l’osso di bocca al cane che l’ha sempre avuto, il cane diventa mordace. I segnali dell’antidoto alla mordacità alla fine li dà la gente, lo si voglia o no.Populismo questo? Si, ma non mi sembra negatività ma la ricerca di uscire da una impasse globale e generale dalla quale la politica così condotta ha cacciato l’italia.Chi lo guidava tale carro? I fascio-leghisti dei 5 Stelle o l’alternanza PD-Berlusconi-Monti-Letta-Renzi-Gentiloni ? Ma dico io- si può più sopportare una cosa del genere-di fumo e di bugie per indurre la gente a cambiare consenso e perpetuare ciò che è stato fin’ora e chiamarla questa dei 5 Stelle una politica fascio-leghista ? Sarà dura la lotta ed i rischi che ne conseguono, ma alla fine veramente come si diceva nel 68 ” una risata vi seppellirà”.
Se la minestra non mi piace io dico che non mi piace. E non la mangio. Tu ormai digerisci di tutto, anche cose che qualche anno fa ti avrebbero fatto inorridire. Sui 5 stelle ho citato la vicenda senese e la polemica Martinozzi-Pinassi. Sono episodi smentibili? Non credo proprio. Così come le posizioni della destra sono riportate da comunicati e dichiarazioni.Quindi? Quindi le tue sono farneticazioni. Farnetica pure. Puoi anche dire che la minestra è buona, ma se il brodo è di dado si sente… P.S. Con l’amico e compagno Storelli ci facemmo una letturina teatrale sulla “sagra del brodo di dado”, qualche anno fa. Mi sa tanto che quella sagra va più forte delle feste de L’Unità…
I 5Stelle a Montepulciano e a Torrita hanno fatto gazebo settimanali fin dall’inizio per il No alla fusione, ma Lorenzoni preferisce star dietro alle diatribe personali tra me e il Pinassi ex candidato di IDV e poi 5Stelle che andare nel territorio a vedere cosa fanno i 5Stelle
No, Bonella, nell’articolo è riportata la posizione ufficiale dei 5 Stelle di Montepulciano. Poi, a seguire, la diatriba tra te e Pinassi (che è stato consigliere eletto e capogruppo, non solo candidato dei 5S a Siena). Siamo precisi.
Ah sarei io che digerisco tutto? Questa è proprio bella.Ho cercato di spiegarti a parole mie cosa sia che è cambiato, e non è solo esteriorità ma sostanza. E siccome sembrerebbe che tale sostanza tu lo sappia cosa sia e quali siano le ragioni e del perchè si sia formata-che sono quelle che io ti ho detto- se io difendo chi voglia cambiare dici che questo ”si sente che è brodo di dado”.E’ plateale da questo che si evinca che chi non voglia cambiare sia ben altro che Carlo Sacco. Bisognerebbe vedere chi difende chi. ” Io anni fà sarei inorridito ?” Eh certo, è vero che sarei inorridito,se non avessi visto la fine che ha fatto la sinistra spinta da quelle forze che l’hanno fatta non essere più sinistra e che resistono asserragliate dentro al fortino ed alle quali a te sembra sembra giusto portargli acqua e viveri e che qualche volta scrivi che le detesti e qualche volta nei tuoi scritti scendi a loro difesa quando vengono attaccate e scrivi….anzi dici in parole povere e senza nominarlo che in pratica lo sfascio proviene e verrà per il futuro dal consesso leghista-fascista dei 5 stelle…perchè è questa la tua conclusione se non erro, una conclusione comune nella testa di molti oggi… Una volta eri tu ad essere contro il sistema se ricordo bene e tali erano le tue posizioni, adesso sei per il sistema, mentre sono io che dovrei innorridire per aver cambiato casacca. Ah Marco, finiamola qui sennò si cade sul ridicolo….è il fatto che non hai più argomenti per contrastare una realtà che hai sposato.E se l’hai sposata significa che ti piaceva, non è mica un atto da sprovveduti, è un atto di coesione con i pensieri e l’etica della quale tu stesso oggi dici che il contrario non ti piace e lo dici.E mica ci si può vergognare delle proprie idee quando idee sono però ! Per carità, qui non si tratta di destra o di sinistra, si tratta di essere coerenti. Io come mi sono sforzato di dire in tutte le salse già da più di due anni ho cercato di spiegare il mio appoggio ad una parte politica pur non essendone iscritto e pur riconoscendone diverse discrasie, perchè ho reputato che questa stessa possa avere la forza insieme ad altre di cambiare musica, tu che eri dalla mia parte e cioè di quelli che volevano cambiare musica quando si tratta di vedere che la materia cresce, crescono i consensi per cambiar musica ti schieri dall’altra parte di chi resiste al cambiamento, ed il bello è che tu questo lo chiami cambiamento.Chi è di fuori io o te ? Un altro piccolo esempio di coerenza alla quale vorrei richiamare te-se mi permetti e l’anima etica dei tuoi scritti: Ti ricordi la polemica sul ”Mostro delle Torri” che hai tirato avanti per un bel pezzo,anche da me stesso condivisa in certi punti anche contro le inespresse posizioni dei 5 stelle ? Ora che Bettollini ha festeggiato l’ampliamento dell’area con tanto di fascia tricolore, guarda caso non è più un mostro ma forse un mostriciattolo, anzi una mascherina del carnevale di venezia alla quale se finito il carnevale si toglie la mascherina tutto ritorna nel silenzio ad essere come prima, nulla hai scritto. Perchè? Ti è mancata la tastiera del computer o c’era qualche tasto di lettere che non ti funzionava bene ? Eh caro Marco, per certe cose ti capisco ma non puoi parlare di certe cose e non parlarne di altre e farne silenzio e parlarne con certi toni, poi dire che sono gli altri che sarebbero inorriditi qualche anno fa al cospetto di certe cose e che digeriscono tutto.Se permetti sono io che inorridisco di fronte a certe cose e di fronte a quelle che vengono digerite mentre la lavanda gastrica la vorresti far fare agli altri.Io sono e rimango me stesso e non ho cambiato le mie idee e credo di appartenere ad uno di quelli che hanno votato Mov.5 stelle perchè si sono accorti che la sedicente sinistra non era sinistra e che troppe volte ha fornito tale fotografia e sostanza molto comune alla democrazia cristiana di una volta e nè io nè te se ben ricordo abbiamo mai votato per quel partito.Oggi dici che non l’hai mai votato ma guarda caso ne prendi le difese dei suoi uomini e riguarda un altra volta caso per essere tu più credibile gli faresti fare altri passettini a sinistra, guidandoli e pensando di essere come in un teatro che davanti i primi attori hanno il suggeritore nascosto dal pubblico sotto il palcoscenico.Sei tu ad esserti adeguato, io no,e purtuttavia intigni a voler dimostrare il contrario, essendo lontano e non parlando mai di sostanza, ma chi si contenta alla fine gode.E qui la chiudiamo.
Ma adeguato a che cosa? ma dai, Carlino, fammi il piacere… Puoi pensare quello che vuoi, ma se commenti un articolo devi commentare quello che c’è scritto nell’articolo. Qui si parla di alcune forze politiche che cantano vittoria e presentano il conto a quelle che hanno perso, anche in funzione delle imminenti elezioni amministrative. E di alcune polemiche – incontrovertibili – tra esponenti di una stessa area, anche in questo caso con proiezioni verso le amministrative. Dove è l’adeguamento? Occhio che gli specchi deformanti danno un’immagine errata della realtà… Sul fatto che sia meglio chiuderla qui, concordo in pieno.
La posizione ufficiale con i tuoi commenti sbagliati perché , ripeto, sia quello di Montepulciano che di Torrita hanno fatto gazebi informativi fin dall’inizio e non come hai riportato tu solo all’ultimo momento “Naturalmente nel fronte del NO non c’erano solo la destra e i 5 Stelle (anzi i 5 Stelle a dire il vero dopo l’iniziale appoggio al comitato sono rimasti abbastanza sottotraccia, senza spendersi troppo nella campagna contro la fusione).”. La diatriba tutta personale tra me e Pinassi oltretutto non c’entrava niente con la fusione , l’hai buttata li tanto per mettermi nel mezzo
No, non per metterti nel mezzo, ma per segnalare il clima che c’è tra i 5 Stelle (e dintorni)… Durante tutta la campagna referendaria non è uscito nessun comunicato dei 5 stelle né di Torrita, né di Montepulciano. Qualche gazebo l’ho visto, ma non dei 5 stelle…
X Il sig. Pasquini.Lo conosco codesto slogan;anche nella Spagna del 1936 le brigate internazionali che stavano dalla parte dei repubblicani avevano uno degli slogan ”No Pasaran”.Francisco Franco purtroppo con l’aiuto militare dei fascisti italiani e dei nazisti tedeschi entrò a Madrid insieme al generale Mola e regnò per i successivi 36 anni,prima di morire purtroppo sul proprio letto con una ben nota scia di sangue che si era portato dietro nella sua vita di dittatore fascista nel cuore dell’Europa fino al 1975. Forse lei è un po’ distratto e non si è accorto che coloro che sono ”Pasaran” e che sono appunto già passati senza essere stati eletti ma nominati che prendono il nome di Berlusconi,Monti, Letta, Renzi e Gentiloni sono stati ”pasaran” per qualche anno senza essere stati mai eletti da nessuno e con una parlamento anticostituzionale che nessuno ricorda più.Peccato che la memoria sia così fallace fino a divenire oggetto di consenso per chi ha portato l’Italia a questi punti e che adesso s’indigna e si dispera perchè ha timore che ”pasaran” gli altri, che di quella situazione si sono rotti gli zibidei e che nonostante una legge elettorale che i 5 stelle non hanno votato si sono dovuti mettere d’accordo su certi patti di governo e decidere quindi se l’italia avesse dovuto essere governata o meno. I danni che ha fatto questa sedicente sinistra nemmeno Berlusconi ed ancora ci si indigna col dire ”No pasaran”….Senza polemica, ma il fatto è quello che i signori che ho nominato sono passati e da dove lo si vede…..e si vede anche quello che hanno prodotto.Se la gente al 60% ha suggellato la loro impresentabilità e questo ai livelli che mai è successo in italia che si raggiungessero percentuali simili, mi sembra che dire ”No pasaran” sia una esortazione che la dice lunga che quello che si mette in campo sia tifo ma non politica.Posso essere d’accordo con lei che oggi la politica in italia è quella che è lo sappiamo e l’abbiamo visto, ma almeno una speranza di cambiamento da parte di chi è nato con tale scopo mi sembrerebbe positivo che possa affermarsi.E’ mai possibile che bisogna udire tutti i giorni e tutte le sere ogni tipo di piagnisteo, di insinuazionidel tipo ”se andremo a sbattere”, se vedremo l’italia ridotta come la Grecia e simili amenità a tutto campo da parte di chi veramente l’italia l’ha portata a questi punti.”No pasaran” d’accordo ,ma per quelli che ho detto adesso e che sono quelli si che davvero sono le sirene che avvisano l’opinione pubblica che occora entrare tutti nel rifugio anti aereo perchè fra poco pioveranno bombe.Qualche risultato dicendo così vedo che lo ottengono, ma fortunatamente sempre di meno.