ARBITRO COLPITO IN CAMPO. BRUTTO EPISODIO NELLA PARTITA ATLETICO PIAZZE-MONTALLESE

martedì 13th, novembre 2018 / 19:11
ARBITRO COLPITO IN CAMPO. BRUTTO EPISODIO NELLA PARTITA ATLETICO PIAZZE-MONTALLESE
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PIAZZE – La notizia del giovane arbitro Riccardo Bernardini aggredito a Roma al termine di una partita di Promozione ha fatto il giro di tutti i Tg, gionali e social media. Il ragazzo (24 anni) ha rischiato la vita, perché dopo un paio di schiaffi, molto forti, è caduto a terra ed ha battuto la testa, perdendo i sensi. Lo ha salvato l’intervento tempestivo del preparatore atletico della squadra ospite che lo ha rianimato evitando che potesse soffocare… La partita, come dicevamo era appena finita, il finale però era stato concitato: due espulsi bella squadra di casa e gol ospite nel recupero… Da lì la rabbia degli ultras. Due di questi hanno scavalcato la recinzione e hanno raggiunto l’arbitro, colpendolo con violenza. Lo stesso preparatore atletico che è intervenuto in soccorso era stato allontanato dalla panchina poco prima… Il giovane arbitro è stato poi trasferito in ospedale dove è stato sottoposto a due TAC e ha passato la notte in osservazione…

Un episodio grave di violenza sportiva nei confronti dei direttori di gara. Un tempo ci si limitava a qualche improperio, magari con riferimento alla moglie o alla madre dell’arbitro. Adesso, sempre più frequentemente si passa alle mani. La Seconda Categoria è quella in cui certe cose avvengono più frequentemente.

E’ successo domenica pomeriggio anche a Piazze, frazione del Comune di Cetona, durante la partita Atletico Piazze-Montallese, di Seconda Categoria Toscana (Girone N). Appunto.

Ha vinto la squadra di casa 2-1. Ad un certo punto della gara, quando l’arbitro Antonino Longobardi di Arezzo ha estratto il secondo giallo e quindi il cartellino rosso in faccia al giocatore dell’Atletico Piazze Baraldo, questi lo ha spintonato, prendendolo per il collo e sbattendolo a terra. Altro che la scenata di Higuain in Milan-Juve… 

Per fortuna, a differenza dell’episodio di Roma, a Piazze la questione è finita lì, non ci sono stati strascichi “sanitari”, l’arbitro aggredito si è rialzato e dopo aver sospeso la gara per una decina di minuti  ha poi ripreso il gioco e portato a termine la partita, dando però l’impressione di essere un po’ frastornato, incerto. Forse impaurito o semplicemente scosso.

In Seconda categoria non ci sono i guardalinee federali, la funzione è svolta da esponenti delle due squadre, quindi l’arbitro non ha potuto consultarsi con i collaboratori. Qualche conciliabolo con giocatori e allenatori c’è stato,  direttore di gara è anche rientrato per un po’ negli spogliatoi…  Poi, al rientro in campo non si è mostrato vendicativo, concedendo ai padroni di casa anche un rigore che gli ospiti hanno ritenuto dubbio. E ha espulso pure un giocatore del Montallese (Bussolotti). Ma non è questo il punto. Il punto è il “fattaccio”. Quella “manata” assolutamente vietata all’autorità costituita.

Higuain ha preso 2 giornate di squalifica. Il giocatore dell’Atletico Piazze ne prenderà probabilmente qualcuna in più. Parecchie di più. Perché non si è fermato all’invettiva e in questi casi il regolamento prevede pene salate: da 8 giornate a 4 mesi di squalifica, ma si può andare anche oltre e ci può scappare addirittura la denuncia penale. La società a cui è affiliato l’autore della violenza può essere condannata al pagamento di una multa pari alle spese arbitrali per tutta la stagione.

Nel caso specifico verificatosi a Piazze, molto dipenderà, come sempre, da ciò che l’arbitro ha scritto nel referto a fine gara.

Al termine di una gara di Coppa nello scorso settembre, il giocatore dell’Atletico Piazze Morgantini fu squalificato fino al 7 ottobre “per essersi avvicinato all’arbitro a gioco fermo, protestando con foga e toccandolo al petto con il pallone che teneva in mano rivolgendogli frasi offensive”. Borja Valero ai tempi in cui giocava nella Fiorentina  prese 4 giornate solo per aver “toccato” l’arbitro con la mano durate una concitata discussione. Figuriamoci una spinta con le mani addosso, anzi con una stretta al collo…

Baraldo rischia quindi una squalifica esemplare. Quelli del Montallese, non gettano benzina sul fuoco, ma lasciano intendere che per loro la partita era finita al momento della sospensione. Poi “è stata una partita surreale”, dicono alcuni tifosi…

Gli arbitri a volte eccedono con il protagonismo, commettono errori grossolani, dirigono le partite a senso unico, in certi casi si mostrano moto fiscali, ma non per questo possono essere aggrediti in campo o fuori. Sanno benissimo anche loro di non essere la figura più amata del calcio, sanno bene che il più delle volte sono considerati i colpevoli delle sconfitte o dei “venduti”… ma questo fa parte del gioco. E’ così da quando un pallone ha cominciato a rotolare, preso a calci, su un campo rettangolare con due porte. Ma niente autorizza o giustifica la violenza. Neanche quella verbale, figuriamoci quella fisica!

 

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