«Vogliamo rimetterci in discussione in un campo nuovo. Vogliamo costruire una nuova forza della sinistra italiana e, allo stesso tempo, offrire il nostro contributo per riorganizzare, in modo plurale, il campo dell’alternativa alla destra in Italia e in Europa» ha detto Roberto Speranza.
In realtà l’esperimento LEU non ha funzionato. Alle elezioni andò male. Molto male. E nella società ancora peggio. E’ sembrata, oggettivamente, un’operazione verticistica, tutta interna ad un certo ceto politico, fatta per assicurarsi qualche seggio in parlamento. Un’operazione senz’anima e senza prospettiva. Come dentro a Potere al Popolo, anche dentro Liberi e Uguali si è consumata una frattura tra le diverse componenti: quella degli ex Pd appunto come Speranza, D’Alema e Bersani e quella di Sinistra Italiana, ex Sel capeggiata da Fratoianni.
E il nodo sembra essere essenzialmente uno: i primi, ora che il Pd si sta derenzizzando, vorrebbero riavvicinarsi al Pd se non addirittura rientrare all’ovile, soprattutto, appunto, se al prossimo congresso la spunterà Nicola Zingaretti. Insomma quelli di Art.1 Mdp vorrebbero “riconnettersi con il Pd in una rinnovata prospettiva di sinistra che non sia marginale e velleitariamente radicale”, mentre Sinistra Italiana e pure Pietro Grasso la vedono diversamente e non hanno la minima idea di riallacciare rapporti con il Pd, guardando piuttosto ad altre situazioni come il Movimento DEMA del sindaco di Napoli De Magistris.
LEU ha sempre detto di ispirarsi a Corbyn, ma a differenza del leader del Labour inglese, ha parlato più ai sui “quadri” che alla gente, ai lavoratori, ai disoccupati, al popolo della sinistra delusa e dispersa… E la leadership di Pietro Grasso non ha certo scaldato i cuori, come Corbyn…
All’inizio dell’estate Grasso aveva annunciato un congresso fondativo. L’impressione è che ormai non ci sia più bisogno. I 14 deputati rimarranno comunque al loro posto e in parlamento la sigla continuerà a vivere, probabilmente. Le dimissioni per fallimento politico non sono contemplate.
La scissione di Potere al Popolo e ora di Leu, la discesa in campo di De Magistris e anche lo stesso imminente congresso PD disegnano uno scenario ancora più frammentato che alla vigilia delle politiche del marzo scorso. Tra l’altro tra le componenti “scisse” non se le mandano a dire. Non si intravede nulla che possa far pensare, oggi, qui e ora, ad una formazione unitaria a sinistra e neanche ad una formazione unitaria a sinistra del Pd. Roba che Gramsci e Berlinguer si staranno rivoltando nella tomba…
E tutto ciò sembra passare come acqua fresca, nell’indifferenza generale, anche a livello locale. Il Pd non favella su niente di niente. Le formazioni a sinistra del Pd, laddove esistono (qualcuna ce n’è: vedi Possiamo a Chiusi, Progetto Democratico a Castiglione del Lago…), sembrano totalmente assorte in altri pensieri. O in letargo.
Le amministrative di primavera non sono lontane. Il Pd rischia di perdere molti comuni se non tutti. E il soccorso rosso sembra avere tutte le ambulanze fuori uso con gli infermieri che litigano tra loro.
m.l.
Uno dei tuoi pochi post che ultimamente mi trova totalmente d’accordo,ma dico altresì che non sia difficile essere d’accordo con quello che dici.Guardando la cosa da un angolo visuale da sinistra, si dovrebbe notare subito una cosa e che è quella che dovrebbe dirimere le questioni innanzitutto: chi era nel PD non ha nulla a che spartire con la sinistra e difatti -come lasci sottintendere- ecco evidenziati i cosiddetti ”furbini del deserto” che corrono sotto l’aereo per stare all’ombra….Il degrado delle menti e degli intenti si manifesta innanzitutto in queste occasioni.Si sono salvati per il rotto della cuffia nel senso di stare allineati e coperti gente come Migliore che hanno odorato da subito cosa sarebbe bollito in pentola nel futuro ed hanno preso la chiave per entrare dalla porta,mentre coloro che sono usciti dalla porta e che vorrebbero rientrare dalla finestra ora trovano le finestre chiuse,anche se con algoritmi e giravolte verbali cercano di passare dall’intonaco permeabile di un PD a pericolo di frazionamento esasperato se non a pericolo di estinzione. E certamente Berlinguer e Gramsci si stanno rivoltando nella tomba perchè questa è gente che non è affidabile prima di tutto dal lato politico e poi da quello personale e ricordiamoci che al cospetto delle scelte del governo attuale questi fanno ancora gli schizzinosi.Questi se fossero stati in Cina al tempo del ”grande balzo in avanti” di maoista memoria, sarebbero andati nelle comuni a dedicarsi all’allevamento delle anatre e frorse nemmeno in quelle condizioni avrebbero capito cosa gli fosse stato addebitato.Si sarebbero sentiti vittime.Purtroppo questo passa il convento….nel PD c’era anche questo.Ho detto c’era perchè attualmente un caro amico mi ha recapitato via What’s up un filmato di una intervista girato fuori della Leopolda nel quale il cronista intervistatore chiede agli intervistati in attesa di entrare se i renziani conoscano Renzi, sciorinando frasi extrapolate da discorsi fatti da Renzi e che gli intervistati invece attribuiscono a Salvini e a Di Maio.Ed allora quando vediamo che nella rete 7 alle 20,30 dalla Gruber c’è la sfilata dei personaggi tutti protesi da una parte sola al commento di fatti impostati in modo che si abbiano le risposte che si aspettino,nelle quali vengono messe sotto osservazione con la lente di ingrandimento i colori delle mutande di Di Maio e di Salvini( non c’è una sera che si parli d’altro da mesi ormai) ho ancorpiù la certezza che il governo che dicono che si muova all’arrembaggio e che sia sconclusionato e che possa provocare la catastrofe economica dell’Italia abbia invece imboccato il binario giusto se vediamo chi sia che gli dia contro.Purtroppo parlando del punto al quale siamo arrivati in italia si nota che il sentimento di vergogna che è subentrato a quello della rabbia, la faccia da padrone.Gramsci e Berlinguer si rivoltano nella tomba ed è vero,ma con loro si rivolta anche chi ha lottato per decine e decine di anni per avere una italia migliore ed in parte c’era anche riuscito, ma Andreotti disse una cosa talmente vera ed anche in qualche modo grave quando diceva che il potere logora chi non ce l’ha.E da questo punto di vista poche cose sono cambiate, anzi nulla per il semplice fatto che coloro che volevano cambiare il mondo8cosa naturale ed apprezzabilissima e sacrosanta) sono stati cambiati da quel mondo e da quel sistema che volevano essi stessi cambiare.Secondo me una volta meritavano tanto per le loro lotte e per le loro istanze, questi di oggi meritano ancor meno che nulla.