PROGETTO ACEA, L’ASSOCIAZIONE PIEVESE ‘IL RICCIO’ E BETTOLLINI AI FERRI CORTI. LA QUESTIONE FINISCE IN TRIBUNALE?

CHIUSI – Rischia di finire davanti al giudice di un Tribunale prima ancora che si concretizzi, la questione dell’impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione proposto da Acea nell’area dell’ex centro carni di Chiusi. Con un comunicato stampa diffuso ieri, l‘associazione ecologista pievese “Il Riccio” afferma che il sindaco di Chiusi Bettollini “avrebbe presentato addirittura un esposto alla Procura della repubblica di Siena” per denunciare una presunta intimidazione da parte dell’associazione stessa. Il primo cittadino chiusino insomma si sarebbe sentito “intimidito” e avrebbe deciso di adire le vie legali per difendersi. Il tutto in seguito alla richiesta (e ad un sollecito dopo 71 giorni) con la quale l’Associazione il Riccio chiedeva di essere inclusa nei procedimenti decisionali riguardanti il progetto Acea nel complesso immobiliare dell’ex Centro carni con la sottolineatura che “in difetto di ciò, l’Associazione avrebbe fatto segnalazione all’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione)”. Il Riccio fa anche sapere che pure il WWF Perugia ritene l’atto del sindaco Bettollini un “atto intimidatorio che potrebbe assumere anche rilievo penale” e che le due associazioni (Riccio e Wwf) “si riservano ogni azione al fine di tutelare l’interesse pubblico … affinché condotte così gravi non abbiano a ripetersi…”
Bettollini, per la verità non ha denunciato nessuno. Ha semplicemente inviato, in copia alla Procura, sia la richiesta perentoria inviatagli da Il Riccio, sia la risposta che egli ha fornito al sodalizio ambientalista pievese, nella quale risposta si legge che “si potrebbero ravvedere il reato di cui all’art. 612 del c.p. (…) così come il reato di cui all’art 340 c.p. E cioè “minaccia” e “interruzione di pubblico servizio” ciò in relazione alla corrispondenza mail con la quale l’Associazione ha impegnato gli uffici del Comune di Chiusi su procedimenti non in essere. E scrive, Bettollini, che la nota inviata alla Procura costituisce formale esposto. Quindi formale richiesta alla Procura di “attenzionare” la questione.
Probabilmente si tratta solo di una esibizione di muscoli, da una parte e dall’altra. Il Riccio ha forzato un po’ la mano minacciando il ricorso all’Autorità Anti Corruzione (perché l’Anac? se ha dei dubbi che si siano verificati fatti corruttivi dovrebbe denunciarlo alla Magistratura, non minacciare di rivolgersi all’Anac solo se il Comune ha fatto o farà decorrere i termini…). Il sindaco di Chiusi ha voluto far capire all’associazione pievese che a Chiusi, “non si scherza” e nessuno può adombrare sospetti gratuitamente o imporre l’agenda, tanto più su questioni non ancora ufficialmente sul tappeto. Due forzature.
Succede quando la politica imbocca la via giudiziaria. Quando cioè da una parte si pensa di affrontare questioni che sono anche di principio e riguardano temi fondamentali come l’inquinamento, la tutela ambientale e della salute, il riuso dei rifiuti ecc. con le carte bollate, i ricorsi, le richieste burocratiche e dall’altra si risponde con la stessa moneta, accettando di giocare su un terreno minato.
Quando accade una cosa del genere è la politica che ne esce sconfitta. E’ una abdicazione a favore di atteggiamenti tecnicistico-giustizialisti e di risposte muscolari, altrettanto tecnicistiche e poco politiche.
Secondo noi di certe questioni più se ne discute e meglio è. Basta farlo senza pregiudizi, senza forzature, senza scivolare nell’allarmismo ingiustificato da un lato o nel “giustificazionismo” a prescindere dall’altro.
Chiaro che come le dichiarazioni di Salvini e Di Maio possono “turbare” i mercati e indurre gli investitori a considerare l’Italia un paese poco tranquillo, anche certe prese di posizione e il battage contrario possono indurre i promotori di un progetto come quello di Acea a titubanze e ripensamenti. Può succedere. Ed è normale e comprensibile che il sindaco e la giunta, che su quel progetto hanno mostrato di credere, sentendo addosso una pressione eccessiva, tentino di gettare acqua sul fuoco, cercando di spegnere i focolai di dubbio e ogni possibile illazione.
Con la risposta “stizzita” e la comunicazione alla Procura Bettollini forse ha gettato benzina, non acqua, sul fuoco. Perché ora si ritrova nel mirino delle critiche. E ci sarà chi prenderà la palla al balzo per attaccarne l’arroganza. La solita “arroganza del potere”. Termine che è già circolato sui social… Un invito a nozze per chi non aspetta altro che l’occasione per poter sferrare l’attacco.
Come abbiamo più volte scritto e ribadito, noi siamo per il confronto aperto e continuo, non per la politica degli esposti e delle carte bollate. Non ci piace la politica ragionieristica quando di parla di bilanci o di eventi grandi o piccoli, non ci piace il tecnicismo che è utile, ma non può sostituire le valutazioni politiche e di pensiero sulla opportunità, i pro e i contro di una scelta; non ci piace lo scontro politico ridotto a battaglia tra avvocati e periti di parte.
Su questa vicenda del Progetto Acea, che qualcuno chiama carbonizzatore, per ora di cose da discutere ce ne sono poche. Per ora è stato solo acquistato un terreno pubblico, da parte di un’azienda pubblico-privata. Questa azienda ha allegato all’offerta di acquisto una relazione di massima nella quale spiega cosa ci vorrebbe fare. Ovvero un impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione e la trasformazione di essi in una sorta di “lignite” (biolignite) da vendere come ammendante agricolo o materiale da combustione. Il tutto secondo una certa specifica tecnologia. Ma un progetto vero e proprio Acea non l’ha ancora presentato. Nel frattempo il Comune ha anche approvato una delibera che fissa una serie di paletti su cosa si possa fare o non fare nell’area dell’ex Centro carni. Area dove già oggi opera un depuratore che tratta 80 mila tonnellate anno di fanghi di depurazione, reflui industriali e percolato di discarica.
Insomma si può discutere, ad oggi, su una relazione di massima. E sui paletti fissati dal Comune. Al massimo sul depuratore che già c’è (ma questo nessuno lo fa).Non su altro.
E certe “intimazioni” come quella contenuta nella richiesta de Il Riccio, appaiono forse un po’ eccessive rispetto allo stato dell’arte. Ma comunque è legittimo che l’associazione metta le mani avanti e chieda di essere ascoltata e resa partecipe dei processi di partecipazione e decisione sull’argomento. Anzi è un bene che qualcuno lo chieda. I toni perentori e i richiami puntigliosi a regolamenti e normative sull’accesso agli atti sono altrettanto legittimi, ma forse controproducenti e tradiscono una modalità di approccio che il confronto sembra volerlo evitare…
Intanto il Comitato cittadino che si è costituito qualche mese fa e ha già tenuto alcune iniziative pubbliche sull’argomento ha cambiato nome, non più Comitato No Carbonizzatore, ma “Comitato Aria”, che riecheggia il comitato che si formò con quella denominazione quando nacque la Metalzinco, all’inizio degli anni ’90. Un allargamento del fronte, per uscire dalle secche di un problema specifico e forse proprio per non rimanere inchiodati al nulla o ad una discussione solo virtuale.
E intanto nel Decreto Genova (quello sulla ricostruzione del Ponte Morandi) è stato inserito un emendamento che consente, anzi allarga, la possibilità di smaltire i fanghi di depurazione spargendoli nei campi. Una norma che i Verdi con il loro leader Bonelli hanno definito pericolosissima e che anche i giornali meno ostili al governo giallo-verde come il Fatto Quotidiano hanno criticato duramente. Una norma che potrebbe spostare la prospettiva anche relativamente al Progetto Acea di Chiusi, visto che uno dei motivi addotti a sostegno dell’iniziativa era proprio quello di rispondere all’esigenza di smaltire i fanghi evitandone lo spargimento in agricoltura, soprattutto dopo che la Toscana aveva vietato tale pratica. Che succederà adesso, anche la Toscana riaprirà la questione sulla base della norma nazionale?
Ecco, più che sul braccio di ferro giudiziario (ammesso che si arrivi ad un epilogo del genere) tra Bettollini e gli ecologisti pievesi a noi piacerebbe discutere della norma sui fanghi per esempio e di quello che significa spargere i fanghi dei depuratori nei campi dove si coltivano mais, girasole, grano, peperoni, meloni. Che ne pensano ad esempio i 5 Stelle locali, che non erano e non sono contrari al progetto Acea?
Quanto al braccio di ferro legale tra Il Riccio e Bettollini ci auguriamo che finisca qui. Perché con le intimidazioni reciproche (vere o presunte) si va poco lontano. Bettollini ricorderà – lo abbiamo scritto più volte – che anche altri sindaci suoi predecessori, usavano minacciare querele ai giornali ogni qualvolta ricevevano una critica. Ceccobao lo ha fatto con noi in varie occasioni. Quella sì, era intimidazione, perché difendersi dalle querele costa e un giornale con poche risorse rischia di chiudere… E ricorderà pure Bettollini che quando lui era solo assessore e sindaco di Chiusi era Scaramelli, la giunta chiusina minacciò essa tessa esposti e ricorsi al Tar, oltre all’occupazione della sala consiliare del Comune di Castiglione del Lago per impedire la realizzazione di un impianto a biomasse nei pressi di Villastrada. Anche quella fu una esibizione di muscoli, una forzatura, addirittura tra istituzioni confinanti e dello stesso colore. Ma allora c’era da far valere la rottamazione renziana rispetto alla vecchia guardia Pd che in qualche modo Batino rappresentava. Tutto serviva alla causa…
Oggi la situazione è cambiata, l’uragano renziano è diventato un venticello sempre più fievole e umidiccio. Bettollini talvolta sembra rendersene conto, talvolta no. Certi vecchi clichet resistono. I 5 Stelle all’epoca movimento marginale apprezzato dalla sinistra dispersa, ora sono al governo insieme alla Lega di Salvini. Oggi l’Italia è un altro mondo.
In Germania invece il populismo non sfonda, anzi crescono i Verdi che sono la nuova sinistra giovane, pragmatica, non ideologica, antagonista rispetto al modello dominante, ma senza indulgenze verso l’antipolitica, il nazionalismo muscolare e il tecnicismo. Ci piacerebbe che la questione Acea venisse affrontata, a Chiusi e dintorni, con lo spirito dei Verdi tedeschi. Troppo complicato?
ma esistono,in europa,impianti simili ?
Sì, uno a Valencia usa la stessa tecnologia. Lo abbiamo scritto più volte. Ma il problema non è quella tecnologia o un’altra, è che ad oggi non esiste alcun progetto, c’è solo una relazione di massima allegata all’offerta per l’acquisto del terreno. E c’è una delibera del C. Comunale che fissa dei paletti su cosa è possibile fare o non fare in quell’area. Un po’poco per infognarsi in diatribe tecnicistiche. Quando Acea presenterà il progetto si vedrà…
Questo chilometrico articolo, se non ho saltato qualche passaggio, non dice una cosa molto semplice: l’Amministrazione comunale aveva l’OBBLIGO di rispondere entro trenta giorni alla comunicazione de il Riccio. Dopo 70 giorni si ricorda che si doveva rispondere. L’interessamento dell’ANAC si sarebbe attivato in assenza di risposta. Questa è la procedura e non si mostrano i muscoli nel ricordarlo. La comunicazione per conoscenza alla procura si risolverà nel nulla. A soffrirne purtroppo sarà l’istituzione. La mia solidaretà comunque agli amici de Il Riccio.
Nell’articolo c’è un riferimento, anzi due, ai tempi e al ritardo nella risposta del Comune. Io continuo a ritenere che su questa vicenda si stiano imbastendo molte tempeste in un bicchiere d’acqua. Perché, come ho cercato di spiegare, ad oggi c’è poco o nulla su cui dibattere.
C’è da discutere molto a partire dalla variante al Piano Operativo senza la quale l’impianto ACEA non sarebbe autorizzabile.
Certo,Ma la variante al P.O. non riguarda solo il progetto Acea (L’assciazione Il Riccio invece ha chiesto di essere coinvolta nei processi decisionali relativi a quel progetto specifico). Io comincerei a discutere anche della questione “smaltimento fanghi” e di come farla, dato che il Governo attuale ha allargato la possibilità di spargerli nei campi, alzando anche le soglie relative a inquinanti e diossine, con grande allarme dei Verdi e della stampa nazionale, compresa quella non del tutto ostile al governo, come il Fatto Quotidiano. Se i fanghi si possono smaltire nei campi, il progetto Acea potrebbe anche non servire più. Ma è giusto spargere i fanghi di depurazione nei campi? http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2018/10/24/verdi-fermare-norma-dl-genova-su-fanghi-depurazione_3971197a-63d4-4d5a-ac16-90c5ab1a60b7.html
È quanto mai ovvio che la variante interesserà soprattutto quell’area. Comunque c’è una mozione approvata all’unanimità da parte del Consiglio regionale che impegna la Giunta regionale a una collaborazione con azienda e Comune ad un confronto. Quindi il Comune verrà coinvolto anche prima del deposito del progetto e si dovrà preparerà al processo partecipativo. Credo che dire che hanno chiesto “soltanto” di essere coinvolti sul progetto ACEA per giustificare un colpevole lungo ritardo nella risposta e la necessità da parte del Riccio è come nascondersi dietro il classico dito. Segnalare poi anche alla Procura che si sia trattato di intimidazione perché in caso di ulteriore silenzio si sarebbero rivolti all’ANAC è una sonora stupidaggine. Ma che ci possiamo fare, questo passa il convento.
Questa associazione ecologista di Citta’ della Pieve IL Riccio,attiva da anni e molto impegnata sulla educazione ambientale dei giovani, a quel che si legge ,da tempo e’ nel mirino delle Amministrazioni Comunali locali,prima di Citta’ della Pieve ed ora di Chiusi.Sembrerebbe una azione concordata a leggere sui vari siti web,queste diffide..E’ infatti stata recentemente rampognata dal Sindaco pievese Franco Scricciolo ,per richieste di accesso agli atti relativi ad una campo sportivo costruito anni fa con ceneri o terre sospette e minacciata di sfratto dalla sede ed anche qui di interferire con la vita amministrativa comunale,ed ora da Bettollini chiusino.Si sa che i movimenti ambientalisti sono sempre puntigliosi.Forse bisognerebbe avere con loro maggiore dialogo e pazienza.
Si l’atteggiamento è quello del “non disturbate il manovratore” che si leggeva una volta sugli autobus. Bisognerebbe avvertire i nostri amministratori che la “proprietà” degli atti è di tutti e ci sono norme che la regolano. Almeno a Città della Pieve hanno avuto la buona idea di nominare un’assessora all’ambiente che queste cose le conosce bene.
ma non si è mai visto né sentito, purtroppo
Chi e’ ?Cosa fa?
L’assessore all’ambiente Katia Buiarelli, Italia Nostra.
https://www.primapaginachiusi.it/2017/12/citta-della-pieve-scricciolo-nomina-assessore-di-italia-nostra-gestire-la-grana-san-donnino-preludio-passo-indietro/
Averlo anche a Chiusi un assessore all’ambiente con l’esperienza di Katia Buiarelli!! Almeno ci si confronterebbe con una persona competente.
Katia Buiarelli, a Chiusi seguì la vicenda Nichel per conto del Comitato. Quando Scricciolo la nominò assessore, come primapagina salutammo quella nomina come un segnale positivo. Da allora però non mi è mai capitato di ascoltare o leggere una sua presa di posizione o dichiarazione su niente. Mai vista neanche alle iniziative ufficiali. E’ passato quasi un anno, era dicembre 2017. Tra qualche mese il mandato della giunta Scricciolo finisce. Se l’assessore vuol dire qualcosa sarà bene che si sbrighi. La competenza se mixata con l’assenza serve a poco.
Per Remo. Puntigliosi ? No, è la politica che dovrebbe tendere come prima istanza a salvaguardare l’interesse dei cittadini non le associazioni ambientaliste ad essere malleabiliperchè lo sappiamo come la politica funzioni in queste circostanze che non sono di adesso solamente ma vengono da decenni.Ma si sà, l’interesse privato in italia è intoccabile perchè secondo i principi che valgono anche oggi-e lo vediamo a livello generale-la sacralità dell’iniziativa privata crea posti di lavoro. Il discorso è molto lungo Remo, ma ipotizziamo una volta- solo per ipotesi- che al privato si sostituisca lo Stato, che assume anche più dipendenti che non necessariamente sono lì a scaldare le sedie perchè la politica questo ha realizzato per la collusione col consenso del voto. Domanda. come funzionerebbe la cosa pubblica nei riguardi dell’ambiente? E’ che nessuno la vuole in questo modo, perchè in poarecchi ci mangiano ed in primo luogo i partiti, i sindacati, l’associazionismo anche quando dipende dai partiti che stendono un velo pietoso sulle questioni ma che come si vede sanno difendersi bene quando si parla dei loro interessi che potrebbero essere minacciati. E’ quest l’involuzione dell’italia, ma speriamo che dopo l’involuzione arrivi una rivoluzione, non cruenta ma pacifica ma solida ,e che butti a mare le incrostazioni di tutti coloro che con questo sistema ci mangiano.Ha presente il disegno di Lenin che con la scopa spazza il Globo che faceva parte della etica sovietica al tempo degli anni ’20 ? Pensa in sostanza che quella situazione sia molto diversa da quella odierna come sostanza e contenuti? Oggi si è reso soft il modo con il quale lo stato privilegi il privato e non hard come lo era una volta al tempo di quel disegno , ma la sostanza cambia poco perchè la natura di quegli ninteressi è sempre la stessa,solo che la gente viene confusa e stravolta dai media usati da chi ne ha utilità.Tutto qui, ma non è davvero poco.E pensare che c’è anche gente che s’impegna a dire che le grandi tematiche non abbiano nulla a che vedere con quelle localiste e più piccole.Secondo lei a chi tirano la volata ? Alla comprensione della gente ? Mi sembrerebbe proprio il contrario.
x Lorenzoni. Il consiglio comunale di Città della Pieve ha approvato all’unanimità la mozione suggerita dal Il Riccio. Imagino che in questo l’assessore all’ambiente abbia avuto qualche ruolo.
Premetto di non conoscere bene i termini del progetto ACEA tanto da farmene un’idea propria. Per temperamento non dico mai no a prescindere. Ma l’esposto del Sindaco alla Magistratura mi sembra abbia un chiaro carattere intimidatorio nei confronti di una richiesta di partecipazione attiva, che un Sindaco che dice di richiamarsi ai valori della sinistra non dovrebbe nemmeno pensare. Questo esposto è insopportabile come è stato insopportabile la denuncia di Saviano da parte del Ministro Salvini. Chi è al potere ha già più potere dei comuni cittadini. E’ doveroso che non ne abusi.
per Paolo Scattoni: Se lo ha avuto non si è saputo… e né lei, né nessun altro lo ha fatto sapere… Nei comuni si votano con molta facilità mozioni che chiedono trasparenza agli altri (lo fece anche Chiusi sulle biomasse a Villastrada), con un po’ meno facilità quelle che chiedono trasparenza in casa propria… Per Raffaello Battilana: sì, Bettollini in questo caso ha fatto nella migliore delle ipotesi un autogol, perché si è anche esposto alle critiche e agli attacchi su una questione di fatto inesistente allo stato degli atti. Ha mostrato un nervosismo ingiustificato ed eccessivo. Ma proprio il giorno prima, su queste colonne avevamo scritto della sua “solitudine” politica. Del mutato quadro politico rispetto al 2016, quindi della difficoltà di governare senza più un partito alle spalle. Questo non giustifica le forzature e i nervosismi, ma forse li spiega…
Sarà anche in solitudine ma uno straccio di parere da un esperto no?
Inutile arrampicarsi sugli specchi: è stata un errore gravissimo e ingiustificabile.
Che sia stato un errore e una forzatura c’è scritto anche nell’articolo.
Il sindaco parla di “intimidazione” che proprio non c’è stata. Parla anche di interruzione di pubblico servizio per una richiesta del tutto legittima. Se non è un errore questo.
Che poi Di Maio che non gode comunque della mia stima si senta anche lui solo non mi pare che aggunga molto.
Aridanga co’ sta ” solitudine”, ma per favore, lo dico a mani giunte, siamo adulti tutti e nel ruolo che rivestiamo possiamo anche sbagliare talvolta perchè siamo persone, ma il concetto della ”solitudine” secondo me è forzatamente propedeutico all’assunzione di un altra linea, diversa da quella che è stata e che pian piano attraverso passi, passettini, svolazzi, si possa pensare che debba essere raggiunta. Forse sarebbe meglio rimanere se stessi e credo che Bettollini lo sappia e lo condivida tale pensiero.Avere i bordi della giacca strappati perchè si insiste a tirarglieli non credo sia molto produttivo anche se l’Italia talvolta è strana: ad ogni piè sospinto nascono ” governi ombra” che procurano le condizioni per formare liste civetta,che vorrebbero accompagnare i politici da un campo all’altro,e che vorebbero fare scuola di comportamento accendendo la lampadina su possibili futuri scenari, suggerendo comunque condizioni dalle quali si crede di riuscire rinnovati. I vari Kissinger o Brezinsky siedevano alla Casa Bianca non in Piazza XX Settembre, ma perchè mi esprimo in tal modo? Perchè ad intendere la validità di tali pensieri-semmai ci fossero ma sembra a me che siano latenti e che si ripresentino di volta in volta e che si pensi che possano far aprire nuovi possibili scenari sia per il partito egemone sia per le sue persone-è una materia questa che sottintende un concetto di pochezza politica-null’altro e se si persegue tale cammino vuol dire che siamo ridotti male.Perchè? E’ semplice il concetto ed è quello che la politica deve restare fedele ai propri principi se si vuole essere credibili e dignitosi nei confront dei cittadini e far credere gli altri nelle nostre azioni e non si può pensare che se adesso una corrente rischi di cadere in disgrazia sia giusto che a questo punto si possa prendere un treno che poi non si ripresenterà più. Codesta sarebbe la politica come carriera, percorsa con strattagemmi e con personalismi, offuscata da fumate che di nubi ne sprigionerebbero parecchie ma che poi i fumi non sono così tanti da celare quello che in effetti succede o si vuole che succeda.Ne abbiamo già avuto esempi nelle passate amministrazioni di come funzioni la ruota della fortuna procurata nelle stanze della politica, perchè di fortuna solo si può parlare e non di intelligenza politica o di savoir faire o di professionalità nelle funzioni espletate.Ma ci risiamo con il solito dramma dell’apparire anzichè essere comune alla storia passata, perchè questo è stato in sostanza, non altro.Poi ci si indigna e si evita di chiedersi perchè la gente non ci voti. E ci credo che non ci voti !! Un minimo di memoria non guasterebbe: cosa hanno portato a Chiusi ed alla sua popolazione le due ultime chiamate in Regione? Sviluppo ? Progresso ? Basterebbe chiederlo ai cittadini.Ma ancora stiamo dietro a tali diatribe della politica ? Tutti anti-populisti sono. Ma se proprio questa è la ragione di fondo della nascita del populismo!!… tutto il resto è una conseguenza.O no ? Fra le righe ancora qualcuno ci sà leggere….
Oggi sul Corriere della Sera l’editorialista Francesco Verderami parla della “solitudine” di Di Maio. Che sarà sicuramente diversa da quella di Bettollini. O magari no…
e allora? Fare il sindaco non lo ordina il dottore. D’altra parte quando ha accettato la condidatura sapeva a cosa andava incontro vistoche aveva fatto una prova di un anno come pro sindaco.
Torno alla questione di partenza (quella contenuta nell’articolo), ovvero alla “solitudine” di oggi rispetto ai fasti del 2016. IL che significa che oggi Bettollini non è, per sua stesa ammissione, nelle condizioni del 2016. Che adesso la situazione è cambiata e da qui al 2021 lo scenario può cambiare ancora. La domanda è: “aspettiamo la fine del mandato e archiviamo Bettollini, oppure insieme a Bettollini si può provare a costruire qualcosa di diverso a sinistra”?
Ovvio che la prima mossa – come ho scritto – dovrebbero farla lui e i suoi pards, ma questo a mio avviso è il nocciolo della questione. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma il 2021, prima o poi arriva… e una volta tanto sarebbe forse il caso di pensarci un po’ prima degli ultimi due mesi, come si è fato nel 2011 con la Primavera e nel 2016 con i Podemos. Se poi qualcuno pensa che sia meglio dare il via libera all’onda Lega-5 Stelle, senza altre alternative, è cosa legittima pure quella, ma…
Ah, allora è palese che gli si voglia tirare la volata…. ma c’erano da fare tanti salti mortali per farlo capire ? Ma come? Ora che hai sempre detto che il tuo diniego verso il PD era totale lasciando intendere che la verità che soprattutto la corrente renziana rappresentava dentro a quel partito la destra rottamatrice,la curia ed altra natura di potere e che comunque trattavasi di un Renzi battuto sonoramente da un referendum ed una elezione e adesso prospetti l’alleanza con i renziani ? Bettollini è un renziano, e non è un segreto per nessuno e nemmeno un offesa,è una scelta ed un modo di intendere la politica, criticabile quanto si voglia,ma codeste non sono mica scelte leggere?Sono scelte avvedute, ragionate e consapevoli perchè supportate comunque da finalità e da programmi ed anche da valori(di questi ultimi ho comunque dei dubbi seri sulla loro esistenza …) perchè pensi che si dovrebbe spostare a sinistra?Perchè soffra di solitudine perchè è rimasto senza supporto ? Io ti capisco ma almeno avresti fatto prima a dirlo subito-per coloro che non l’avessero ancora capito-non per me oppure per altri eh ?. Io penso che attraverso giravolte si vorrebbe far quadrare il cerchio anche quando si sappia che il cerchio non possa quadrare.Gli uomini per tutte le stagioni c’erano negli anni 70 ed 80 ma oggi ci vorrebbe una bella dose di coraggio a voler fare la sinistra con Renzi ! ” Ah no, non con Renzi” ma come vedi anche dalle tue stesse parole ed anche intenti con un renziano di stretta osservanza,come lo sono stati tutti coloro che gli hanno battuto le mano”. Stai a vedere che dici che non sia così e che trovi la chiave secondo te anche per dimostrarlo.Lo sbiancante per documenti è una bella invenzione ma alla mente delle persone normali non serve,forse non sò se te ne sei accorto. Perchè dici questo ? Se lo dici vuol dire che non ti sembra uno sproloquio, visto che ti dichiari di sinistra. E come fai a validare tale ipotesi? Dicendo che nella vita si possa cambiare idea? E certo che si possa cambiare idea, ma anche nella vituperata politica credo che ci possa essere un limite alla decenza.lo sai per chi non c’è questa? Per parecchi elettori di quel partito ed anche di coloro in libera uscita legati direttamente od indirettamente con gli interessi. E’ una novità questa?Ed i passettini per arrivare a salire lo scalino passano per il sentimento di solitudine e non mi meravigliano.A questo sentimento fra l’altro- che si comprende benissimo come tutto artificiale- che imporrebbe considerazione e comprensione umana perchè non si hanno più i supporti politici di prima ,Scattoni ha annoverato Totò che rispondeva ”ma mi faccia il piacere”, anzi ancor meglio ”accà nisciuno è fesso”.Non è che ci voglia una intelligenza superiore a capirlo.Purtuttavia mi giunge la notizia che dai social-come ben sai che non frequento mai- la prospettiva di cui tu parli abbia trovato apprezzamento.E’ solo una mia considerazione ma questa è l’Italia.