IL 4 MARZO SI VOTA. GIA’… MA PER CHI? RIFLESSIONE PERSONALE (E AMARA) DI UN ELETTORE DI SINISTRA
Non credo di essere mai stato un estremista. Neanche quando a 17 anni preferivo i “gruppetti” al grande e glorioso Partito Comunista di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer… Però il primo voto, nel ’75, lo diedi al Pci. Convinto. E così per una decina d’anni, fino alla morte di Berlinguer. Poi un po’ meno convinto, ma ancora Pci finché è esistito con qualche “croce” sul Pdup o sui Verdi in determinate circostanze. Il Pds qualche volta l’ho votato. Come l’Ulivo. I ds non ricordo, ma non credo. Il Pd mai. Eppure confesso che ci avevo quasi creduto, all’inizio. L’idea di un partito che mettesse insieme ciò che era stato l’Ulivo e le due culture post comunista e cattolico-democratica e di sinistra non mi sembrava del tutto campata in aria. Ma il modo in cui fu fatta la “fusione” ancor mi offende… Nel 2008 votai per la Sinistra Arcobaleno, non capendo che i capataz già giocavano un’altra partita.
Nel 2013, ultime politiche, mi divisi in due: un voto a Ingroia (per testimonianza) e uno ai 5 Stelle (per dare il classico segnale di disagio). A conti fatti mi sono poi pentito di entrambe le scelte. Una perché del tutto inutile, l’altra perché la cultura di fondo dei 5 Stelle non mi appartiene, non riesco a sentirla mia, non condivido niente, né metodi, né toni, né proposte. Un partito che è gestito da una Srl, dove uno diventa dirigente influente per successione ereditaria e diritto societario, non per un qualche passaggio democratico (vedi Casaleggio Jr) è cosa che più lontana dal mio modo di intendere la politica non c’è. Un “pensiero”, né lungo, né corto, i 5 Stelle non ce l’hanno. Il “mantra” dell’onestà non mi pare sufficiente quando si sbagliano anche due congiuntivi su tre. Insomma per quanto mi riguarda c’è poco da condividere.
Ho fatto questo riassuntino personale, non perché ritengo sia interessante sapere come ho votato io negli anni. Assolutamente no. L’ho fatto come premessa per dire che ad oggi – a meno di un mese dalle elezioni – non so per chi votare il 4 marzo. Che ormai è dietro l’angolo. E perché credo di non essere il solo in questa condizione. Io sono un anziano di sinistra. Ambientalista, terzomondista, antirazzista, pacifista e antifascista. Anche anticapitalista, nel senso che ritengo il capitalismo non il migliore dei mondi possibili, e neanche l’unica strada percorribile tra quelle conosciute. Non sono mai stato filosovietico o filocinese e il turbocapitalismo in salsa comunista di Pechino mi fa più paura e mi sembra peggiore di quello di Marchionne. O meglio: Marchionne non mi pace per niente, il capitalismo cinese meno. Sono per la libera circolazione, per la solidarietà e l’accoglienza verso chi sta peggio, quindi anche verso i migranti, economici o politici che siano, per l’istruzione e la sanità pubblica, per la tutela dei beni comuni e contro le privatizzazioni selvagge. Ho terrore di chi in nome della sicurezza chiede di potersi armare e di sparare per legittima difesa. Che poi non si sa mai dove comincia e dove finisce la legittima difesa…
Quindi un voto alla Lega e alla Meloni è escluso a prescindere. Un NO di default, diciamo. Berlusconi lo abbiamo visto all’opera e solo chi non ha memoria non ricorda le sue pessime figure internazionali, le condanne per evasione fiscale, i processi per una infinità di reati, dalla prostituzione minorile all’associazione mafiosa e al concorso in strage (è indagato per le stragi di mafia del ’92-93). Il “populismo” tanto vituperato non lo ha inventato lui, ma di sicuro lo ha eletto a sistema. Quindi escluso anche Berlusconi. A prescindere, anche lui.
Il Pd non l’ho votato quando era ancora una speranza ed era ancora, almeno formalmente, un partito di sinistra. Adesso non è più né l’una né l’altro. E’ un partito a immagine e somiglianza di un leader che ha esaurito tutta la sua spinta propulsiva ed è rimasto la caricatura di sé stesso. Un uomo solo al comando di una truppa che si è assottigliata e democristianizzata. Con un consenso che è alla metà di quella delle ultime Europee. E’ difficile pensare ad un voto al Pd anche come ‘voto utile’. Utile a cosa? E a chi? Difficilissimo che possa arrivare anche secondo. I sondaggi lo danno in caduta libera, ormai intorno al 20% poco più. Come può sperare di governare e con quali alleati? Se il risultato finale deve essere un governo Renzi-Berlusconi, con le estreme tagliate fuori, meglio niente. Già vedere Casini candidato Pd un certo effetto lo fa… Votare la lista Bonino-Tabacci o quella dei Socialisti-Verdi può dare l’impressione di votare centro sinistra senza votare Renzi, ma in realtà è un voto al Pd per interposta persona…
E allora quale potrebbe essere il voto utile?
A sinistra del Pd la scelta è ampia, ma proprio per questo anche poco entusiasmante. Un’arcipelago di isolette che rischiano di non figurare nemmeno sulla carta geografica.
C’è Liberi & Uguali, che sembra al momento la formazione più accreditata (6-8%, che non è un granché a dire il vero). Grasso è una persona per bene (ma io non amo i magistrati che scendono i politica) e l’adesione e la candidatura di Anna Falcone, che insieme a Montanari aveva provato a promuovere una aggregazione di tipo nuovo, può essere un valore aggiunto importante. Ma il resto della truppa, cioè Bersani, D’Alema, buona parte del vertice Cgil, Speranza sono anche coloro che hanno costruito il Pd con la fusione a freddo, sono gli stessi che hanno spianato la strada a Renzi e al renzismo, favorendone la scalata e consegnandogli il partito su un piatto d’argento. Sono gli stessi che hanno votato la legge Fornero, la Buona scuola, che hanno approvato le spese militari, che insomma facevano parte della ditta e ora si son messi di traverso. Ma di sicuro non possono essere Grasso, D’Alema e Bersani o la Boldrini gli alfieri della “sinistra radicale e antagonista”. Se mai Liberi & Uguali può contendere al Pd un po’ di elettorato e la leadership della sinistra moderata e di governo, laddove però la prospettiva di andare al governo appare piuttosto labile…
Poi ci sono tre o quattro partiti comunisti. Che evidentemente non ricordano l’esortazione di Marx ed Engels “Proletari di tutto il mondo unitevi!”. Che non voleva dire “dividetevi!.
Ci sono quelli del PC di Marco Rizzo con la falce e il martello nel simbolo e una visione ancora un po’ filosovietica; poi ci sono quelli del PC dei Lavoratori con il simbolo che ricorda quello del Psiup e del Pdup. E infine c’è “Potere al Popolo” che fa riferimento a vari movimenti, ad alcuni centri sociali metropolitani e a Rifondazione Comunista. Quest’ultima lista ha evitato la falce e martello e anche il rosso vivo, ma si dichiara comunque antagonista e alternativa non solo rispetto al capitalismo e al sistema, ma anche al centro sinistra di governo. Sta raccogliendo adesioni e stima in molti ambienti (da De Magistris, sindaco di Napoli al regista Franco “Citto” Maselli, da Lidia Menapace a Giorgio Cremaschi a tanti altri). E’ espressione soprattutto metropolitana, ha a Napoli il suo punto di forza, nei territori e in periferia non esiste o quasi, ma appare una formazione meno “vetero” e più moderna, più al passo coi tempi delle altre a sinistra del Pd. I sondaggi non le danno molto credito, ma potrebbe essere la sorpresa delle elezioni. Quelli di “Potere al Popolo” si ispirano al Partito laburista di Jeremy Corbyn, alla France insoumise di Jean-Luc Mélenchon e agli spagnoli di Podemos, rivendicano la lotta di classe e il sindacalismo di base nato intorno alle vertenze dei braccianti agricoli nell’Italia meridionale, ma anche le battaglie dei lavoratori della logistica e dei call center nel centro e nel nord, denunciano l’esclusione delle donne e dei giovani dalla leadership politica italiana e provano a fare i conti con la complessa eredità politica e culturale del Partito comunista più grande d’Europa: il loro obiettivo è rifondare la sinistra. Le elezioni, in questo senso sono solo un passaggio, più o meno necessario o obbligato, la meta è costruire una rete, qualcosa che sia presente e che si basi sulla militanza attiva, non sui like raccattati sui social…
Naturalmente il rischio è che tutti (Liberi & Uguali, Potere al Popolo, il Pc di Rizzo e gli altri) si facciano guerra soprattutto tra loro, rubandosi elettori a vicenda senza portarne via nemmeno uno al Pd, ai 5 Stelle, alla Lega o alla destra estrema che spesso opera sullo stesso terreno. E questo è insito nel sistema proporzionale. Quindi sarà dura per tutti arrivare al quorum e raggiungere quote tali da poter dire di essere in qualche modo presenti e determinanti. E’ vero che dal 1921 in poi la sinistra in Italia non ha fatto altro che dividersi. Che il “frazionismo” è probabilmente nel dna della sinistra italiana, ma che nemmeno tra “comunisti” si sia riusciti a mettersi d’accordo per fare un cartello unico non è sinonimo di ampia scelta elettorale, ma lo specchio di una follia. Dell’incapacità di far prevalere la ragione collettiva su quella particolare di ognuno. A mio modestissimo parere questo è il dramma. E uno dei motivi per cui la destra può vincere di nuovo.
A livello locale sembra prevalere, a sinistra, la regola del silenzio Neanche chi ha messo la parola sinistra nella propria ragione sociale (vedi i Podemos chiusini) ha detto finora una parola sulle elezioni , qualcuno ha aderito personalmente a Liberi & Uguali, qualcun altro, sempre individualmente, a Potere al Popolo, altri ancora al PC di Rizzo… Uno, addirittura col la Bonino e Tabacci, quindi con il Pd… Ma tutto ciò senza alcuna discussione, senza alcun confronto aperto tra le varie posizioni. Per cui anche formazioni come ‘Possiamo’ rischiano di rimanere triturate in una sorta di frullatore silenzioso con le varie schegge che vanno di qua e di là. Una contro l’altra. Vi sembra normale?
Da elettore di sinistra sono molto deluso dalla deriva imboccata dal Pd (che però era compresa nel prezzo della fusione del 2007, si sapeva che questo sarebbe stato lo sbocco, soprattutto dopo l’ascesa di Renzi), ma anche dalla parcellizzazione e dall’incapacità di parlarsi delle formazioni a sinistra del Pd. Il 4 marzo davvero non so per chi voterò. Mi dispiacerebbe molto non andare a votare per mancanza di convinzione e di rappresentanza. Ma non escludo una gita lontano dalle urne…
Marco Lorenzoni
Meglio un voto inutile che andare al mare. Da quando in qua esprimere il proprio voto è frazionare? Tanto non faranno mai quello che speri, almeno vota chi ti piace, non giocare a fare lo stratega e vota col cuore!
Con codesto discorso, l’alternativa alla gita fuori porta resta solo quella di votare Pd. Hai fatto la mia fotografia dell’escursus di una vita nel passaggio in rassegna ai vari partiti,alle fazioni e raggruppamenti.Tutti delusi, tutti dicono e trovano lontananza od insuccessi ed anche le ragioni reali per non votare tutti coloro che hai nominato,ma sia se non voti quelli che hai nominato, sia se pensi alla legge elettorale totale che andrai a far scattare col tuo voto e soprattutto col tuo non voto e con la merendina al mare-che ricorda tanto Bettino Craxi-l’unica cosa possibile turandoti il naso e’senz’altro il voto al Pd. E che male c’è? Di sbagli li abbiamo fatti tanti,uno più od uno meno cambia poco alla fine.Figurati se ci si possa impensierire per questo….vedi come sono comprensivo….
No, hai capito male. Il voto al Pd io l’ho escluso, come il voto alla destra e ai 5 Stelle. Per le ragioni che ho citato. Il discorso si restringe, se mai, per quanto mi riguarda, al resto del panorama… Ken Loach è inglese, non voterà in Italia, ma si è espresso a favore di Potere al Popolo. La lista della Carofalo non mi entusiasma, credo che sui territori non metropolitani stenterà anche a farsi capire… ma i film di Ken Loach mi son sempre piaciuti e mi piace il suo modo di raccontare il mondo e anche la sinistra. Insomma, non so se voterò Potere al Popolo, ma del compagno Loach mi fido…
È vero, la sinistra che molti vorrebbero in questo momento forse non c’è. Tuttavia, non condivido neanche il sentimento di disillusione su tutto. I voterò Liberi e Uguali perché voglio una base per poter ripartire. LeU è stato fondato dalle persone che da sinistra hanno difeso la Costituzione. Un anno fa questo era un grande valore e un grande merito, oggi non può essere già dimenticato. Voglio credere in un movimento che prova a dare forza a scelte politiche migliori di quelle che probabilmente dopo il 4 marzo diventeranno dominanti. Scelgo una lista antifascista che fa argine alla marea nera, al razzismo, al massacro dei diritti del lavoro, anche se sbagliando alcuni hanno votato il Jobs act. I cambiamenti si attuano anche con l’aiuto di color che rivedono le proprie idee. Dare forza a Liberi e Uguali allontana la possibilità di un governo tra Berlusconi e PD che furtivamente hanno voluto rendere più digeribile agli italiani con una pessima legge elettorale. Non scelgo il meno peggio a sinistra, ma il tentativo di rimettere in moto valori e ideali che hanno guidato due secoli di conquiste sociali. Non sarà facile. Possono esserci altri insuccessi. Tuttavia, preferisco perdere credendo in qualcosa che rimanere indifferente in uno sterile lamento, che poi è ciò che vogliono.
Anch’io alle passate elezioni ho votato col cuore ed ho votato per Ingroia e lo sapevo molto bene che avrei perso.Ma qui mi sembra che siamo al punto che si faccia come ” il sacrificio delle Sati” in India,che si gettano nel rogo dopo la morte del marito perchè per loro quando muore il marito, cioè l’uomo, è normale che sia finito tutto….ed il marito in tal caso è il partito al governo ramoscelli e cespugli inclusi….Tutti si chiedono per chi votare in questo marasma, che diciamolo pure è verissimo che esiste ed è ugualmente verissimo che ogni partito, ogni formazione abbia delle caratteristiche che non ci vadano bene e sempre tendiamo a trovarne le ragioni di questo, come è stato detto e fatto.Lo stesso succede da parte mia ultimamente , con una differenza però, che pur avendo detto sempre il nome della formazione per la quale voterò ed avendo in questa trovato anche molte discrasie e cose che non condivido,mi pongo il problema di quanto possa essere utile o non utile il mio voto sul piano materiale delle sommatorie,perchè ritengo utile che questo sistema fedifrago in Italia debba finire e debba finire per mezzo dell’uso democratico del voto e con la maggioranza della gente che non si faccia fottere, ritenendo che in fondo ciò che più conti al fondo delle questioni sia la sommatoria dei voti e che sia questa che possa fare la differenza nella politica, e quindi in questo caso- anche se non sono del tutto soddisfatto- non mi turo il naso e voto.Anche perchè alla fine è semplice e come me lo possono fare tutti, tutti coloro che dicono di voler cambiare, tutti coloro che dicono di essere schifati, tutti coloro che riconoscono che in Italia bisognerebbe cambiare musica ma che quando entrano in cabina non lo fanno.Ma in italia c’è un detto che parafrasa ciò che dicono gli inglesi quando succede loro di ammirare una bella donna vestita ed assaliti da manie guardoniche la vorrebbero vedere non vestita e che esclamano sempre con un sospiro ” I would like to be a fly” nel senso che ”mi piacerebbe essere una mosca”.Tradotto in soldoni applicato a quanto dicevamo che tutti si turino il naso e non dichiarino di votare per chi gli faccia schifo ma che invece quando entrano in cabina e che nessuno li vede votano la maggior parte delle volte per coloro dei quali dicono di provare schifo.I partiti di maggioranza relativa nella storia d’italia hanno sempre avuto tale caratteristica dei loro militanti e votanti, ed allora anch’io di fronte a tale spettacolo che mi si para davanti ed ai discorsi che vengono fatti ” I would like to be a fly….” perchè vedo, ascolto, valuto, ma poi cerco di ragionare col mio,giusto o sbagliato che possa essere, cercando di tenere ben ferma la questione degli interessi, che per tanti non esistono e dicono che sono solo invenzioni ed astruso modo di ragionare.
Ultimamente nelle risposte ai miei interminabili interventi qualcuno ha detto e scritto che sono animato da tifo e che produca anche farneticazioni.Può darsi,pensavo di no, però meglio essere animato da tifo che non andare a votare e far pesare la bilancia per coloro dei quali si dice si provi schifo, ed appunto sempre inglesizzando alla chiusina ” not being born yesterday I would like to be a fly”; che tradotto in italiano ” non essendo nato ieri mi piacerebbe essere una mosca”…..
Ma il partito di maggioranza relativa non è il Movimento 5 Stelle?
Io credo che unire la sinistra non sia un fatto sentimentale ma invece il risultato di lavoro di massa accompagnato al risultato di contenuti evapori comuni. E’ indubbio che il pensiero il lavoro di massa si sviluppi nello spazio piu’ prossimo ma e’ altrettanto necessario che si intrecci,in un contesto globale,con condizioni esistenti nelle diverse realta’ geopolitiche. Da ciò scaturisce la mia adesione alla formazione “POTERE AL POPOLO”per la cui lista faro’ propaganda elettorale (lunedì emartedi saro’ ai mercati per chi volesse contribuire).
Ti prego di non confondere le carte in tavola poichè credo proprio di no per il motivo che la DC,quando si chiamava DC era il partito di maggioranza relativa che oggi e fino ad adesso è il partito reggente il governo dell’Italia, e per il discorso che ho fatto precedentemente per ”maggioranza relativa” s’intende che gli Italiani la pensano anche trasversalmente tutti allo stesso modo,tant’evvero che quel polo trova sempre alleati che lo sostemgono e la fanno diventare maggioranza dell’italia grazie alle leggi fatte appositamente per consentire quella continuità, come è stata fatta quella con la quale andremo a votare fra un mese.Fino a che gli Italiani non lo capiscono questo,il partito di maggioranza relatica sarà quello che c’è e se dovesse venire a mancare-ma ci credo poco anche se i sondaggi danno il Mov.5 Stelle intorno poco più poco meno al 30%-questo non vuol dire che andranno al governo., per cui si evince che maggioranza relativa è quel coacervo di partiti o sedicenti tali che per motivi di interesse si ritrovano e si ritroveranno a governare insieme dicendo che siedono ambedue dalla parte opposta del fiume.Bene ha fatto Di Maio a dire che se il 5 marzo il suo partito avrà la maggioranza chiamerà tutti gli altri a concordare sulla sua piattaforma del loro programma.Tuttavia non m’illudo che questo possa avvenire perchè credo a ragione che tutto l’establishment a cominciare dalla più alta carica dello stato tenteranno di fermare tale processo,favorendo gli accordi fra Renzi e Berlusconi poichè diranno da tutti i media :” sennò il paese va a scatafascio”.Mi pare già di vederli e di sentirli ma non capiscono che così tirano ancora più la corda delle istituzioni rovinate da loro e non solo da berlusconi.Fino a quando non si capirà che l’Italia culturalmente e politicamente non è un paese di sinistra ma un paese di destra il popolo che ha imbastito tale andazzo ne sopporterà tutte le conseguenze, com’è giusto e normale che sia.
Gli altri paesi d’Europa al di là di tutte le loro contraddizioni sono a livello un po’ più alto e non al nostro.Ecco spiegato perchè tale popolo tali politici,è una equazione che torna e quando si dice che si vuole mettere un rattoppo a tale situazione si vede subito che si dice una fandonia.hanno avuto 25 anni per farloe non l’hanno fatto, anzi hanno fatto sempre peggio.Ed allora secondo te, se ci fosse una alternativa democratica a tutto questo perchè non sceglierla invece che sentire le solite menate-alle quali anch’io ci sono rimasto invischiato nel passato e non lo nego- ma ho deciso di provarci a consentire una cosa diversa?
Tu come altri sento che trovi le cause e le ragioni per andare a fare una girata al mare il giorno delle elezioni ben sapendo chi favorisci e dopo aver trovato che non ti stia bene nulla.E’ un giochetto codesto che tenta di salvare capra e cavoli e cadere sempre in piedi, ma alla lunga penalizza anche chi lo sostiene e penalizza anche tutto e tutti.Io la penso così. Non vorrei morire democristiano come si dice….ma vedo e sento che non è facile….
Non mi fare anche te il discorso del voto utile. Non mi piaceva quando lo faceva Montanelli (“turatevi il naso e votate Dc!”), né quando lo evocò Veltroni nel 2008 puntando sulla “vocazione maggioritaria” del Pd… Oggi la “vocazione maggioritaria” identica a quella nefasta di Veltroni ce l’hanno i 5 Stelle (“siamo noi l’unica alternativa, votate per noi”, oppure “noi proporremo un programma e una squadra di governo al parlamento, vediamo chi ci sta”…) e continua a non piacermi. Preferirei che i 5 Stelle cominciassero a fare politica – cioè a cercare alleanze seriamente – e non a negarla ergendosi a unici possibili salvatori della patria. I cavalieri senza macchia e senza paura sono finiti con la fine di Camelot…
Mi sembrava che con tutta l’acqua che è passata sotto i ponti dalla fine della prima repubblica e con tutti coloro che si sono eretti a salvatori della patria in maniera gratuita ,ormai il giuoco fosse chiaro.E fosse chiaro proprio per il motivo che nessuno di questi ha prodotto ciò che diceva di produrre: tutti e due gli schieramenti di destra e sinistra, l’uno sceso in politica per salvarsi le chiappe dalla magistratura con l’aiuto ed il fiancheggiamento e supporto politico di ampie fette dell’apparato già da anni nell’orbita di governo(PSI di Bettino Craxi) e l’altro schieramento che recitando litanie di sinistra ormai appartenenti al periodo berlingueriano e post berlingueriano ha vissuto per circa 15-20 di anti berlusconismo fra quercie, ulivi, ramoscelli degli ulivi che hanno fatto saltare governi e richiamato il cavaliere alla guida.Come vedi la maggioranza relativa è questa e non quell’altra che intenderesti tu.Tale schieramento, per non smarcarsi troppo dal protettore della nipote di Mubarak ,aveva in molte regioni anche il controllo del potere locale e periferico soprattutto all’ombra di banche,associazionismo ed Arciconfraternite.E così caro Marco sono passati almeno 20 anni di stasi e relativo indietreggiamento e rifagocitamento delle conquiste delle classi subalterne.E per concorrere a questo sono stati parte di tale processo la sinistra,il centrismo, l’economia, i vari ministeri nominati da una sinistra che ha fatto e permesso le cose peggiori che se l’avesse tentato la destra si sarebbe rivoltato il mondo.Per fare questo percorso è chiaro che la sinistra si sia dovuta imbastardire e divenire DC chiamandosi con un altro nome.Non mi sembra un ragionamento tanto difficile a capirsi soprattutto sul piano dell’economia e dei suoi valori.Questo non è smentibile e non essendolo non posso accettare il tuo stortcere il naso di fronte ad una verità oggettiva come questa, che in tal senso mi sembra alquanto strumentale,perchè le cose vanno viste da un angolo visuale più alto perchè sennò ne vedi solo una parte,ma attento perchè c’è anche chi è contento che di vederle così e se prima le vedeva in altro modo, adesso per motivi opportunistici è uno di quelli che mai dice che cambierebbe il suo punto di vista, nemmeno se fosse portato alla ghigliottina, perchè ” la colpa è sempre degli altri”…L’altro elemento è il discorso che metta tutti alla stessa stregua,anche per due semplici motivi che sono i seguenti e che non ci vorrebbe tanto a capirli: il primo è quello che tale schieramento a cui tu non dai fiducia(libero di farlo ma dovresti tener presente i risultati di chi il governo della nazione lo ha avuto e diretto per un periodo uguale e se non maggiore al periodo del ventennio fascista, e l’altro schieramento non abbia mai governato. Ti sembra poco questo? E per questo meglio che darlo a gente che non ha mai governato tu vai al mare ? Ma non ti rendi conto come incomincia a serpeggiare la paura negli schieramenti che finora hanno governato e che si ripropongono con la faccia tosta di governare assieme dicendo che debbano figurare l’uno da una parte e l’uno dall’altra ma che poi approvino tutti e due la stessa politica? Ma perchè in Germania cosa succede fondamentalmente? Dopo anni di consociativismo e di larghe intese Schultz ha detto qualche mese fa che non avrebbe mai governato insieme alla Merkel.Adesso è ritornato a sostenere il suo governo avendo ricevuto in pasto i ministeri più importanti furbescamente forniti dalla DC e dalla destra DC. Sono due faccie della stessa medaglia così a Berlino come a Roma con tutte le peculiarità diverse del caso e se tu insinui loro tali domande ti rispondono che non è vero.E tu come altri che storcono il naso evocando passioni, cuore, storia e lotte, lo storci non perchè non ti renda conto della realtà di ciò che hai letto, ma dici di autoconvincerti che sia meglio andare al mare.Ti chiedo:” ma lo sai chi privilegi facendo così oppure tu che dici di aver promosso localmente la lista di Possiamo trasecoli e dici che non sia vero che così facendo si privilegi l’establishment che localmente poi è solo il PD ?Oppure pensi che così facendo avvantaggi un non esistente ” fra c….da velletri ?”. La risposta è quella che dice: coloro che ne traggono vantaggio sono inevitabilmente coloro che tale legge elettorale l’hanno ideata, votata,turandosi il naso. Quelli che dici che siano i miei e per i quali io voterò non l’hanno votata, perchè il sistema di coloro che tu dici che facciano schifo e che hanno ridotto la politica a questi punti che vediamo,l’hanno fatta per il terrore che possa vincere il Mov.5 Stelle.A me basterebbe solo questo per non votarli, ma non per andare al mare.E ti dico dipiù: è bene che debba cessare anche questo ritornello che siano degli incapaci perchè se i capaci sono quelli che hanno governato fino ad adesso quegli incapaci che dicono di autotassarsi e lo fanno non sarebbero cresciuti tanto.Quindi vedi che i motivi fonadamentali non sono nè srl nè grilllo nè le difficoltà che incontrano a fare politica.Fino a quando le maggioranze saranno contro di loro e governeranno come hanno governato negli ultimi 20 anni loro saranno destinati a crescere.Anzi, c’è da dire anche questo che se la gente non sia scesa in strada ed abbia rovesciato le macchine ed un nuovo fronte terrorista non sia nato(perchè i motivi ci sarebbero stati)lo si deve a loro che hanno assorbito una gran parte del malessere che coloro che li vorrebbero emarginare riconoscono, ma che quando entrano in cabina ri-ocano sempre lì. Ed allora da questi cosa ti aspetti che siano loro a cambiare le sorti del sistema italia?Ecco perchè il fronte comune che si oppone ai 5 stelle è del tutto strumentale e pervaso di paura.Sentito la nuova DC per bocca del suo Presidente del Consiglio cosa dice e quali messaggi la tv di stato veicola?:” non ci abbandonate proprio ora che l’Italia è in ripresa”.Al mare ci si va d’estate non a Marzo secondo me, ma ognuno di responsabilità porta le proprie.Purtroppo non m’illudo, rigoverneranno ancora,con buona tranquillità di Berlusconi e di Renzi. Altrimenti che italia sarebbe se gli italiani non la volessero così com’è ? Il fatto che fa sorridere è quello che poi s’incazzano, dondolano la testa e sembra che nessuno di coloro per i quali votano corrisponda alle loro aspettative.Avanti col tronco un altrto mezzo secolo di connivenza è li davantia noi. Basta solo avere la paura che alla gente hanno instillato ”avvelenando prima i pozzi”. E li hanno avvelenati perchè se tante le volte per caso cambiasse conduttore della locomotiva, i pozzi li hanno avvelenati dotandoli di quell’acqua che ha consentito di aprire il rubinetto adesso in prossimità delle elezioni, chiudendo contratti che grazie alle loro disposizionie leggi e dell’Europa dentro la quale non hanno mosso foglia perchè cambiasse,le casse dello stato fossero vuote e problematico anche governare il flusso dell’acqua di quei pozzi.Questo ha prodotto il potere. Poi sei libero di andare al mare come tanti che lo faranno ma dopo non vengano a dire che vorrebbero cambiare musica perchè sennò andranno mandati ”a qualche concerto Rock”, un luogo dove in genere dicono che sia molto buio….
Per anni ho votato Pci sapendo che il Pci non avrebbe governato… Magari a votare ci vado anche il 4 marzo e magari voterò per la “sinistra alternativa” e non compromessa. Qualcosa in giro c’è… Non è che chi non vota 5 stelle è un coglione a prescindere. Sarebbe un po’ presuntuoso e pretenzioso pensarlo.No?
Non far finta di non capire, nessuno ha detto che c’è una parte migliore da votare e tutti gli altri devono essere destinati al cesso. Io ho posto il problema che al di là della differenza di idee, questo sia il momento per dare un voto che possa pesare. E ti parla uno che su tale lato ha commesso nel recente passato errori dei quali ero sicuro di pentirmi ma che pensavo che i risultati che non ci sono stati potessero convergere a far cambiare delle politiche.. Mi sbagliavo e non voglio ripassare dallo stesso errore e darò il mio consenso a coloro che alle bande bassotti nel bene o nel male facciano più paura. Perchè darlo alla croce rossa fai godere la banda bassotti.E per favore non mi far ripetere quello che ho già detto nell’altro intervento quando ho scritto ” …not being born yesterday I would like to be a fly”….e potrei anche aggiungere ” I know my chicken” detto sempre alla chiusina….dove di tali chicken ce n’è una cava….anzi un pollaio.
Poi tanto per aggiungerne una, nessuno si ricorda più a distanza di poco tempo che ci sia stato un Referendum nel quale le forze conservatrici e direi in buona compagnia di quelle camaleontiche che si sono fregiate dell’immagine della sinistra,sono state sonoramente battute. Ora si ripropone che lo stesso contadino faccia la vendemmia con la stessa uva,evitando di far ricordare la gente che quella sia uva portatrice di peronospera. La legge elettorale sulla quale non hanno trovato il consenso di nessuno verso l’altro, li ha obbligati ad approvarne una che possa scongiurare di perdere le poltrone e le maggioranze in Parlamento.Poi ci vengono a fare la morale.Una volta di fronte a tutto questo la faccia si perdeva e procurava scossoni per chi aveva cercato di non pagare il conto all’oste.Oggi si cerca di fare come facevano due amici di mia conoscenza che andavano a tutti i matrimoni, comunioni e si mischiavano con gli invitati.Mangiavano a sazietà poi si defilavano ben distintamente salutando i vicini di tavolo e la sposa che baciavano.
Ci mancava poco che chiedessero lo ” jus primae noctis”. Forse tutti e due la faccia ce l’avrebbero avuta…..oggi questo non succede più ma di fronte alla mancanza di memoria della gente succede che in politica e con l’aiuto dei media e di giornalisti al libro paga di chi ha interesse che nulla cambi e che appare che invece sia il vero artefice del cambiamento, la messa in scena continui, con molte probabilità di successo.Ricorda un film con Manfredi di cui mi sfugge il titlo dove c’è il bravo attore ciociaro che in un convivio di alta statura sociale e grande borghesia, assaggia un vino e dice rivolgendosi al padrone di casa tutto compiaciuto e sbalordito : ”è meraviglioso, stupendo, irripetibile”, e facendo ogni verso con la bocca nella maniera della quale sono avvezzi i sommelier,anche per far capire ai convitati che fosse un intenditore avvezzo a frequentare mense di alta classe,fino a quando un invitato al suo fianco gli fa, indicando la bottiglia ” Dottò, ma qui c’è scritto Cantina Sociale de Velletri”….come la mettemo ? ”. Ecco, è chiaro che non sia vero che tutti i buoni ed i capaci stiano da una parte sola e gli incapaci ed i furfanti dall’altra(solo un discorso tagliato con l’accetta lo può sottintendere questo) ma vediamo il resto del mondo politico che non finisca di produrre sconcerto di fronte a tale principio enunciato e che vede oggi i 5 stelle essere più realisti di quanto lo fossero prima e dichiarare che se otterranno la maggioranza chiederanno la convergenza di chiunque altro voglia condividere la loro politica. Ora vediamo che i critici e gli ipercritici comincianoad essere titubanti,tentennano ed anche alle trasmissioni in TV puntano su tale aspetto quasi non ricordando che prima erano scettici sul perchè non proponessero alleanze e puntassero al governo da soli. Adesso rilevano che quello che sostengono sulle possibili alleanze sia una discrasia e li colpevolizzano ugualmente. Tale fatto mi dà un po’ di speranza perchè vuol dire- anche dopo ricordando Scalfari come si espresse in TV sulla tema della sua scelta fra Berluscon e Di Maio e sula sua risposta senza se e senza ma che lui avrebbe scelto Berlusconi, tutto questo sta a significare chi sia il vero pericolo per il quale si debba puntare ad una continuità.Ecco, dico io, ma ci vogliono ulteriori dimostrazioni di chi sia chi sostenga il fatidico Renzusconi e di quanta parte d’italia sia pronta ad accettarlo?
Mi sembra che il temtativo di mettere in campo una sola lista di Sinistra RiformistaTout Court, Liberi Uguali,cioe’ il Brancaccio estivo,si sia arenata per la presenza comunque di realta’ piccole ma agguerrite di Sinistra che potremmo definire antagonista e di tradizione comunista (potere al Popolo e PCi di Rizzo).Cosi’ come una coalizione di Centro Destra non va oltre la Meloni,gia’ AN-Msi,vista la altrettanto agguerrita presenza di Casa Pound e dintorni.La valutazione dovrebbe essere tra questi poli,ammettendo che ad ogni votazione la Lista Ideale non esista,
Ho letto tutto cercando di capire il tuo travaglio.
Devo dire che nonostante abbia capito gli inganni e clami dei sinistronzi in effetti sei rimasto incredibilmente alla stessa gente che promette tutto e.non fa nulla per la.classe.sociale.che.dice.a chiacchiere di difendere.
Poi per quanto riguarda i 5S, lascimi.dire che non hai capito un tubo.
E’ il grande partito cresciuto n pochissimi anni. Sai perche’ “piace alla gente profondamente onesta che non vuole.vedere piu’ truffaldoni della.casta.al.potere.
Caro Marco,
sono totalmente d’accordo con te, pur se i nostri personali percorsi politici sono stati molto diversi. Manca però un riferimento al perché la sinistra si è frantumata in tanti gruppetti e i partiti storici sono diventati altri da quello che in origine erano. Socialismo e comunismo, così come il marxismo, filosofia da cui derivano, sono concetti dinamici, dialettici, non possono cristallizzarsi in ideologie; si devono trasformare seguendo le trasformazioni della società, se non lo fanno sono destinati al fallimento (URSS docet). In Italia, ma anche altrove, invece di evolversi trasformandosi, si è preferito prendere la strada opposta, sostituendo al marxismo il liberalesimo e il liberismo. Anche i gruppi che si richiamano al comunismo non hanno saputo trasformarsi, ignorando o sottovalutando i radicali cambiamenti avvenuti negli ultimi 80 anni. Da quanto hai scritto si nota che il tuo cuore batte per Potere al Popolo, mentre la ragione continua ad avere dubbi. Così è la mia situazione. Potere al Popolo mi piace, ma poi mi ricordo che quando militavo in Rifondazione un compagno mi disse che ero io che mi dovevo rifondare, che venivo da esperienze politiche diverse, mentre quelli che erano stati nel PCI non avevano bisogno di nessuna rifondazione. Non credo che i 20 giorni che ci separano dal voto saranno sufficienti a sciogliere i dubbi. Ma la speranza è l’ultima a morire.
Un abbraccio fraterno
Mariano