L’ITALIA CHE NON CI STA: LA PROTESTA CONTRO LA LEGGE ELETTORALE E IL VOTO DI FIDUCIA
Sono in corso a Roma e in altre città d’Italia manifestazioni di protesta contro il cosiddetto Rosatellum bis. Ovvero la nuova legge elettorale che il governo ha deciso di far passare a colpi di fiducia. E proprio la decisione di porre la fiducia su una materia che dovrebbe essere invece discussa e approvata con il consenso più largo possibile, trattandosi delle regole del gioco, è il motivo scatenante principale delle proteste. In piazza davanti a Montecitorio, ma anche davanti a diversi Consigli regionali e prefetture ci sono i 5 Stelle, i movimenti a sinistra del Pd, da Rifondazione a Mdp-Art.1 a Sinistra Italiana… I parlamentari inizieranno insomma le procedure per la fiducia in un Palazzo assediato…La fiducia è vista come un gesto di imperio, antidemocratico, autoritario. C’è anche chi evoca il fantasma del fascismo. Ovviamente anche contenuti della legge sono oggetto di forte contestazione. Anche questa volta ci sono dubbi sulla costituzionalità delle legge elettorale e c’è la percezione che Pd, Forza Italia, Alfaniani, Lega abbiano voluto cucirsi addosso il vestito, per salvarsi il culo e evitare sorprese e ribaltoni… In effetti il Rosatellum bis (dal nome del deputato Rosati, del Pd) appare come una legge fatta per favorire le coalizioni e, ancora una volta, che non rispetta gli standard democratici, assegnando due terzi dei seggi per via proporzionale ma con liste plurinominali (ovvero, i futuri deputati e senatori verranno poi scelti dai partiti).
Ma sembra soprattutto fatta apposta per mettere fuori gioco i 5 Stelle che potrebbero essere il primo partito (ma senza coalizione perché loro no si alleano con nessuno) e anche per bloccare sul nascere una eventuale lista unica di sinistra. In sostanza, dice qualcuno è come se nel campionato di calcio, con il Napoli primo in classifica, Juve, Milan e Inter si mettessero d’accordo per cambiare le regole del gioco e favorendo alleanze tra loro o magari anche con Roma e Lazio o con altre squadre purché abbiamo la maglia a strisce…
La questione della legge elettorale che appassiona e divide il mondo politico, non è che appassioni più di tanto gli italiani, i quali hanno altri pensieri, come i licenziamenti annunciati all’Ilva di Taranto, alla Perugina e alla Colussi di Perugia per dire le situazioni che negli ultimi giorni sono balzate agli onori della cronaca… C’è il problema della ricostruzione post terremoto, quello delle strade malmesse, quello annoso e irrisolto delle liste di attesa infinite per una visita specialistica o una risonanza magnetica, c’è il problema non secondario, anche per questioni di integrazione e convivenza civile, dello ius soli, cioè di dare cittadinanza agli stranieri nati nel nostro paese, c’è il problema della sicurezza rispetto ai femminicidi (sempre più frequenti) e agli episodi di vandalismo e violenza gratuita. C’è il problema di fermare il decadimento del tessuto economico nelle città e nei territori, quello di valorizzare le risorse e i beni culturali, di far crescere la ricerca, di difendere e tutelare il paesaggio con azioni robuste di manutenzione e messa in sicurezza… insomma la legge elettorale sembra l’ultimo dei problemi. Ma si tratta, come dicevamo, delle regole del gioco. Delle istruzioni per l’uso del fondamentale esercizio democratico che è il voto. Per questo ogni forzatura – come la fiducia – di fatto è una forzatura del sistema democratico. Da anni, ogni volta che si avvicina la scadenza elettorale si va avanti a forza di “porcate”: nel 2006, 208 e 2013 si votò con il “Porcellum” (dalla definizione di porcata data dallo stesso primo firmatario, il leghista Calderoli); nel 2015 è stata approvato l’Italicum dichiarato incostituzionale… ora spunta il Rosatellum… Anche i soprannomi fanno piuttosto schifo, come le leggi stesse.
I partiti che sentono scricchiolare le loro poltrone si ingegnano e disegnano un quadro normativo a proprio vantaggio e anche quelli che si sono combattuti per decenni su questo si trovano sempre d’accordo, passando sopra a differenze e distinguo, in una grande mefitica marmellata. Ma un paese che non sa darsi regole condivise neanche su come giocare la partita e va avanti con questi stratagemmi può considerarsi un grande Paese? O è più semplicemente… un paese di merda, come dice quel personaggio del film “i Compagni” di Mario Monicelli?
Renzi, Berlusconi, Alfano, Salvini, tutti insieme, con la benedizione di Gentiloni e Mattarella. Secondo il sindacalista Giorgio Cremaschi “è la stessa operazione incostituzionale che abbiamo vissuto con l’Italicum e prima ancora col Porcellum, con la differenza che questa volta la porcata la fanno assieme gli autori delle due precedenti. Alla fine si sono trovati. Prima di loro leggi elettorali truffa erano passate con la prevaricazione della fiducia nel 1953, con Scelba, e nel 1923, con Mussolini. Giusto quindi chiamare la nuova legge elettorale “Fascistellum”. Ora, cambiano ancora le regole del gioco prima della partita, sperando di spartirsi il bottino. Sono nient’altro che dei bari e l’Italia potrà cominciare a riprendersi solo quando saranno spazzati via!”. Parole dure che oggi echeggiano, al di là delle differenze, in tutte le manifestazioni a Roma, a Milano, a Firenze. Ovunque. Evidentemente la lezione del 4 dicembre 2106, con la vittoria del No al referendum a Renzi & c. non è bastata. E francamente rimane anche da capire cosa pensa di guadagnarci il Pd da un accordo di questo genere con Berlusconi, Salvini e Alfano.
Parlamento, pd, Rosatellum
…purtroppo non appassiona gli italiani….purtroppo non solo perché si tratta delle pure importanti regole del gioco ma perché è un chiaro segno di una casta che non vuole mollare i suoi privilegi e che pretende di nominare direttamente i rappresentanti del popolo a cui poi – essendo nominati e non votati – viene ordinato di votare la fiducia rinunciando alle loro prerogative parlamentari.
Questo è intollerabile e questo, da solo, sarebbe un buon motivo per votare i 5 Stelle al di là del loro valore politico. Astenersi non serve, votare piccoli gruppi nemmeno, mentre dare una spallata servirebbe a resettare il sistema, sperando che dopo riprenda a funzionare almeno decentemente.
Quando si affacciò Berlusconi molti pensarono la stessa cosa. E con Renzi pure…
Berlusconi e Renzi li abbiamo visti cosa hanno prodotto alla guida. I 5 stelle invece no e quasi quasi è diventato un mantra di dominio pubblico che non siano preparati al governo. Una parte di questo lo posso anche accettare poichè partito giovane, ma l’alternativa sono quelli che hanno già governato, l’uno contro l’altro protesi e che adesso hanno loro stessi spianato la strada per incontrarsi ed emettere la manfrina che sono alternativi l’uno all’altro. berlusconi da parte sua ha già futato l’affare perchè per reggere ha bisogno di renzi e renzi di lui. Quindi chi stiamo a difendere ? Il loro terrore è che il Movimento 5 stelle possa prevalere ed è per questo che tessono trame sulle regole per continuare a governare loro, oppure pensate che siano sciocchi? Lo sanno benissimo come funziona l’italia e come pensano almeno il 70% degli italiani per non dire ancora di più.Ammansiti dal ”nuovo che avanza” sotto l’egida di una sinistra che chiamato centro-sinistra fa passare gli aspetti più deteriori di una politica destrorsa,hanno costruito il loro potere e lo difendono con le unghie e con i denti. Basterebbe solo questo anche a far preferire l’incertezza alla certezza del continuo scivolamento verso il basso. Tranne che non si pensi di rissollevarsi come loro proclamano.ma l’avete visto negli ultimi 20 anni che hanno governato quaòe risollevamente vi sia stato? Se siete convinti che ci si risollevi votateli pure, ma farete parte ancora della zavorra che porterà a fondo l’italia com’è stato da venti anni a questa parte.Perchè si potrà dire tutto ma non che abbiano portato l’italia fuori dalle secche.I discorsi tanti ma i fatti pochi.
Personalmente non ho mai votato, neanche per sbaglio, né Berlusconi, né Renzi. Neanche il Pd a dire il vero. Quindi non li difendo. Ma dei 5 Stelle non mi fido (e ho scritto tante volte perché: di loro non mi piace niente, né il linguaggio, né i metodi, né tantomeno la struttura con una Srl a cui tutti debbono sottostare), anche se le alternative credibili sono prossime allo zero. Di gente che si è proposta per dare una spallata al sistema per poi tornare a dialogare seriamente ne abbiamo vista parecchia, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non vedo alcun motivo per pensare che i 5 Stelle sarebbero meglio. Ma questa è una mia opinione. Mi auguro pure di sbagliarmi…
Caro Marco,se uno votasse perchè i partiti piacciono rimarrebbe a casa ma questo non presuppone che un partito sia migliore di una Srl oppure l’inverso.Il problema è quello dell’alternativa.Si vede che se non ti piacciono non ritieni che possano essere l’alternativa,semprechè tu lo sia per quest’ultima…..Dopodichè credo si ponga il problema del ricambio oppure come sul dirsi, appunto dell’alternativa. E l’alternativa pensi che sia un partito largo che assuma nel suo grembo come dice Renzi ogni specie ittica dell’acquario di sinistra che convivono con i pesci di centro buoni per ogni occasione ed anche con qualche squalo della destra? Di pesci ce ne sono tanti e ce ne sono stati tanti che sguazzano nell’acquario ma ciò ne è uscita è frittura ed ancora oggi si pensa che possa scaturirne qualcosa di meglio che una frittura.E quali sarebbero i discorsi che ti piacciono allora ele relative posizioni tali da poter far cambiare chi è alla greppia? Quelli di Sinistra italiana od altri dello stesso stampo? Perchè le parole sono parole ma poi quando ci si vada a contare col partiti e cespugli del 3 per cento non si va da nessuna parte.E’ il fatto che vedi Marco, ultimamente in questi anni si è abbracciato dalla politica il fatto che non ci si possa distaccare da come sia stato gestito tutto quanto il sistema,anche dalla sinistra, dai vari Fratojanni, da parecchi, quasi tutti insomma,senza passare crisi violente, devastanti, che peraltro già esistono in maniera larga provocate non dai 5 stelle ma da chi ha governato fin’ora. Cosa penserebbero di realizzare senza un partito guida? Il partito guida non esiste ma è una invenzione secondo me di coloro che hanno governato fin’ora e che ancora vogliono continuare a governare sotto falso nome raccogliendo altri ed altre idee sotto il loro manto e dicendo che dentro quel grande partito si possano travar rappresentate tutte le idee, tutte le istanze, un partito che è democratico poichè contiene tutti…Il giuochetto mi sembra che sia palese o no?.Ed allora chiamando le cose come stanno, mi sembrerebbe meglio scegliere un qualcosa che potrebbe essere per molti versi una alternativa,mandarlo al governo e NON ESSERE COME TUTTI COLORO CHE PER SCONGIURARE TALE FATTO DICONO CHE HANNO PAURA DI NON POTER RITORNARE INDIETRO OPPURE DI VOTARE PER UN PARTITO DI NON AFFIDABILI COME SI OSTINANO A DIRE ED A FAR PASSARE TALE IDEA CHE ANCHE TU VAI RIPETENDO. Eppure in un partito o movimento che sia di persone affidabili ce ne sarebbero fra milioni credo. E guarda caso che è da quando sono nati che gli si fa la guerra e chi è che la fà? Coloro che il potere ce l’hanno e lo amministrano e che quando perdono insorgono organizzandosi per non far passare la palla.Eh, non ti sono simpatici per una serie di motivi….l’alternativa di non andare a votare suggella il potere di chi ce l’ha, anche se a votare ce ne andasse il 30% e basta, gli faresti un favore…..bene , allora perchè semprechè tu riconosca che occorra cambiare tu non cambi ? Come tutti coloro che cambiare vorrebbero ma poi ben sapendo che il loro voto dato ai cespugli non conta e non pesa, o non ci vanno a votare ma se ci vanno non votano per la possibile alternativa, che potrebbe essere anche deludente, ma almeno li metterebbero alla prova. Invece non li vuoi nemmeno mettere alla prova,…forse perchè come tanti guardi a Roma ed ascolti anche tu la tiritela che esce dal coro….roma anche se l’avesse presa il padre eterno non sarebbe cambiata in poco tempo ma anzi al punto di dove è arrivata di anni ed anni ce ne vorranno per ritirarla un po’ su.Almeno credo.E come tutti i media coalizzati contro che tuonano che Roma è sporca credono e spargono l’idea che possa cambiare in una legislatura. Il contravveleno iniettato nelle vene della banda bassotti prima di dare segnali di effetto credo che ci voglia del tempo, e non poco, e vediamo quali forze siano mobilitate affinchè non cambi….forze innanzitutto mediatiche,politiche, ed economiche: guarda le reazioni al fatto per esempio della decisione sulle olimpiadi, chi è che si sia incazzato al fatto che si possa cambiare verso davvero cominciando almeno a dare dei segnali di serietà, di diversità.ma tutto questo conta poco, ti dcono che Roma è sporca ed è vero,ma sono passati minimo 25 anni di quelle amministrazioni che l’hanno ridotta al lumicino e cosa volevano che cambiasse in due anni ?
quindi come vedi e non prolungandosi più di tanto, se una alternativa ci deve essere o si è per quella oppure si pensa che sia quella che si prospetti dalle alleanze che usciranno di certo dalla nuova legge elettorale.Altro non lo vedo, nemmeno in un futuro non prossimo, ma anche medio, a meno che non si creda a Renzi e Berlusconi, al loro passato, a quello che hanno detto da anni i loro partiti e le loro persone. Allora mi cheto e chiedo venia….
Marco qui non è un problema di opinioni sul merito politico ma di pura realtà “fisica”. Mi fido poco anch’io ma se sono circondato dal fuoco e vedo solo uno spiraglio con una possibile via di uscita la percorro. La realtà è che siamo circondati e non ci sono alternative.
Su dai! Fare un paragone tra Berlusconi e i 5 Stelle mi pare davvero un paradosso e mi sembra che sia solo un modo per buttarla in caciara. Vai a Roma e, da giornalista intellettualmente onesto, fai un viaggio tra i gruppi parlamentari 5 Stelle e te ne renderai conto personalmente.