FUSIONE MONTEPULCIANO-TORRITA, ECCO LA POSIZIONE DEL PD. SCRIVE GIANCARLO PAGLIAI
Sulla questione della fusione tra i comuni di Montepulciano e Torrita di Siena, oggetto di alcuni articoli recenti e di discussioni nei due paesi, abbiamo chiesto il parere a Giancarlo Pagliai, esponente Pd di Montepulciano. Ecco un suo intervento col quale chiarisce ed espone la posizione del partito di maggioranza. Lo ringraziamo per aver accettato di intervenire:
L’idea di pensare ad un progetto di fusione tra il Comune di Montepulciano e altri Comuni limitrofi del territorio, non è una scelta estemporanea e improvvisata ma frutto di un ragionamento all’interno del Partito democratico di Montepulciano che parte da molto lontano, tanto è vero che in data 11 Novembre 2015, l’Unione Comunale del PD approvava con voto unanime un documento che in breve sintesi impegnava il Segretario Alberto Millacci ad iniziare un mandato esplorativo per individuare un partner che condividesse la stessa linea di indirizzo, stesso tipo di percorso è stato messo in atto anche dal PD di Torrita.
Dopo vari incontri è emersa chiaramente la disponibilità da parte delle due Unioni comunali ad intraprendere lo stesso tipo di ragionamento e la volontà di iniziare un percorso che prevedesse la fusione tra i due Comuni.
In data 1 Giugno 2016 veniva approvato un documento congiunto sia dall’U.C. PD di Montepulciano che dall’U.C. PD di Torrita di Siena, che impegnava i due Segretari Millacci e Pieri, rispettivamente del PD poliziano e del PD torritese a condividere il progetto con le altre forze di coalizione.
Dopo l’approvazione del Documento da parte delle coalizioni Centrosinistra per Montepulciano e Centrosinistra per Torrita di Siena, abbiamo iniziato ad organizzare le prime iniziative sul territorio, la prima alla Pubblica Assistenza di Torrita di Siena e la seconda all’interno della Festa de L’Unità di Montefollonico, entrambe molto partecipate, la prossima si terrà a Montepulciano il 16 di Settembre.
Intanto in data 25 Luglio 2016, il Consiglio Comunale di Montepulciano ha approvato a larga maggioranza una delibera che impegna il Sindaco e la Giunta a procedere allo studio di fattibilità del progetto di fusione tra i due Comuni, a collaborare con la Commissione che verrà istituita e ad impegnare altresì il Sindaco e la Giunta ad intraprendere ogni possibile azione , ad ogni livello istituzionale, affinchè il progetto di fusione si possa realizzare solo ed esclusivamente nel pieno rispetto della volontà popolare espressa a maggioranza dei votanti (50% + 1) in entrambe le comunità coinvolte nella consultazione referendaria.
Il Consiglio comunale di Torrita portrà in approvazione la stessa delibera nel mese di Settembre.
Nonostante l’ufficialità dei documenti e la volontà fermamente espressa dal Partito democratico di Montepulciano e di Torrita, dai Sindaci Andrea Rossi e Giacomo Grazi e da tutta la Coalizione, nelle iniziative già svolte, in tanti articoli di giornale e ripetutamente sui Social, ci piovono addosso critiche pretestuose, false e ingenerose, le più frequenti affermano che non si tratterà di una fusione ma di una annessione, nella quale Torrita diverrà la settima frazione del Comune di Montepulciano, poiché prevarrebbe la supremazia del comune più grande, scomodando il grande “Fedro” una sorta di sopraffazione del lupo sull’agnello, ma se metaforicamente vogliamo paragonare Montepulciano al lupo e Torrita all’agnello, per noi i due avranno lo stesso trattamento che dovrà essere indissolubilmente alla pari!
Le tante insinuazioni ed ironie su quale sarà il nome del nuovo Comune che nascerà dopo la fusione non trovano nessun riscontro oggettivo, il nuovo Comune non potrà che prevedere nel proprio nome entrambi i nomi dei Comuni oggetto di fusione, per eliminare ogni dubbio, non potrà che chiamarsi Montepulciano-Torrita di Siena e pazienza se per alcuni, può sembrare improbabile perché troppo lungo!
Noi non possiamo negare ai cittadini di Montepulciano e di Torrita di Siena l’opportunità di poter scegliere e attraverso il Referendum di poter decidere su una questione così importante.
Noi siamo fermamente convinti che la fusione tra i due Comuni porterà importanti vantaggi alla comunità, sia in termini di efficienza amministrativa che in termini economici, noi siamo convinti che avere oggi la lungimiranza politica di governare un percorso, ad oggi non obbligato, ci eviterà di dover subire nel breve futuro scelte non nostre.
Il progetto di fusione è un progetto semplice, chiaro e assolutamente determinato, basta ascoltare le nostre proposte o leggere i nostri documenti, ma mentre noi ragioniamo sulla fusione, altri cercano la confusione e allora un percorso molto chiaro e lineare lo si vuole rappresentare come il rompicapo di Rubik, difficile da capire e complicato da realizzarsi, noi guardiamo alla realtà e al bene delle nuove generazioni, altri vivono perennemente in un coloratissimo “cubo magico!”
Nell’iniziativa di Montefollonico abbiamo appreso che molto presto nasceranno Comitati a favore del NO alla fusione, bene!, sarà un piacere confrontarsi con chi la pensa diversamente da noi, noi non cerchiamo un plebiscito, ma riteniamo che anche i più scettici durante il lungo percorso che ci porterà al referendum consultivo e nel corso delle tantissime iniziative e dei tanti incontri che saranno organizzati nel territorio, in molti potranno rivedere le loro posizioni nell’interesse della collettività.
Non vorrei sembrare presuntuoso, ma nell’individuazione del progetto di fusione e nel percorso intrapreso, ci sentiamo un po’ come i “Lampadieri” di Tom Benetollo e con quello spirito andremo avanti nella consapevolezza di aver scelto la cosa giusta.
Giancarlo Pagliai
Non viene detto o non viene dichiarato un solo motivo plausibile per cui la fusione sarebbe cosa buona e giusta. Ma solo…”Noi siamo fermamente convinti che la fusione tra i due Comuni porterà importanti vantaggi alla comunità, sia in termini di efficienza amministrativa che in termini economici…”
Qualcun altro camminando nella notte scura potrebbe dire il contrario, cioè che non ci sono vantaggi per la comunità sia in termini di efficienza amministrativa che in termini economici.
Non dimentichiamo che gli sbandierati incentivi economici non saranno eterni (peraltro su questo si potrebbe scrivere molto ma al momento sarebbero solo illazioni) e nessuno ha la certezza che questi siano comunque concessi… Con la volubilità della “politica” c’è da vedere che un prossimo governatore regionale o primo ministro ribalti completamente le situazioni…e allora cosa succede? Ognuno rientra dentro i propri confini?
Morale della favola: il “lampadiere” vede poco davanti a sé…e quando ha la responsabilità dei viaggiatori…sarebbe meglio assicurare loro un cammino più sicuro verso il futuro…altrimenti che “lampadiere” è?
Coalizione politica a Montepulciano significa PD più socialisti visto che Sel in Consiglio comunale non esiste più e a livello provinciale e politico è fermamente contraria alla fusione. Quindi,visto la manciata di voti del PSI Poliziano (per non parlare del totale asservimento del partito del garofano al PD a livello nazionale…), sarebbe più giusto parlare a Montepulciano di governo monocolore PD.
Alessandro, ma le distinzioni capiscilo, servono a gabbare la gente.Il tragico è che c’è gente gabbata che non lo sà e non se ne rende conto e l’altra fetta di gente che si considera non gabbata e preme per tali scelte.Ma alla fine sarà gabbata anche quella.Semprepiù va prendendo l’idea di affermare che gli ”amici dei miei amici siano i miei amici”.Un pout-pourrì dove non si distinguono più interessi, idee, e futuro.Si aderisce sul nulla.Solo sulle istanze di un giuoco che li sovrasta più grande di loro.