CHE FARE DELL’EX CENTRO CARNI? PERCHE’ NON UN GRANDE PARCO FOTOVOLTAICO?
CHIUSI – Sabato prossimo, 27 febbraio, i 5 Stelle locali terranno una conferenza pubblica sul “piano d’azione per l’energia sostenibile”. In sostanza un piano energetico locale. Il movimento grillino continua a prenderla larga rispetto alle elezioni comunali, preferendo parlare di questioni specifiche. Dopo la sanità, l’acqua, i rifiuti affrontati rispetto al quadro normativo e gestionale regionale, stavolta parlerà di energia. E l’iniziativa ci stimola a lanciare sul tappeto un’idea, che riguarda sì l’energia sostenibile, ma anche specificatamente il territorio di Chiusi. L’idea che vorremmo porre all’attenzione (lo faremo anche all’iniziativa pubblica promossa da Primapagina per venerdì 26 febbraio) è semplice ed è questa:
esiste, nel territorio comunale, un’area industriale di grandi dimensioni, su cui insistono dei manufatti avviati a demolizione. Ma per la quale non c’è al momento alcun progetto di utilizzo. Per la verità un progetto c’era, quello della stazione in linea sopraelevata per l’alta velocità, ma per fortuna non se ne farà niente, perché la stazione, se sarà fatta, verrà fatta altrove, quindi quell’area è ad oggi senza una precisa destinazione. Una volta demoliti gli edifici esistenti, cioè tra qualche mese, sarà anche completamente libera. Parliamo dell’area dell’ex centro Carni, in piena zona industriale, al confine con i comuni di Città della Pieve e Cetona, e a poche decine di metri dall’area dello stadio incompiuto che dovrebbe ospitare a breve il nuovo palasport. Ecco la nostra proposta è di utilizzare l’area dell’ex centro carni – tutta o in parte – per realizzare un grande parco energetico, fotovoltaico, eolico ecc.? L’area in questione è di circa 12 ettari, del tutto pianeggiante e servita da infrastrutture viarie. Creare lì dentro un parco fotovoltaico potrebbe consentire: 1) di attrarre imprese interessate al progetto e alle energie rinnovabili; 2) produrre energia per la zona industriale e/o per il palasport; 3) evitare il consumo di ulteriore suolo agricolo per impiantare distese di pannelli fotovoltaici, come sta accadendo adesso; 4) recuperare e rimettere i produzione un’area dismessa e senza destinazione precisa.
Quanti comuni hanno nella propria disponibilità un’ara di 12 ettari libera, praticamente da subito come quella dell’ex centro carni? Pochi. E forse qualche impresa del settore potrebbe trovarla appetibile, se ci fosse un bando in tal senso…
Del resto, il Comune di Chiusi, insieme agli altri dell’Unione dei Comuni ha approvato nell’ottobre scorso un Piano per le Energie Sostenibili, ovvero le linee guida per interventi nel settore secondo le normative nazionali e comunitarie. Ci sembra che la nostra proposta possa rientrare in quel quadro…
Ci piacerebbe che i 5 Stelle, nella loro iniziativa di sabato prossima, ma anche il Comune, le forze di maggioranza (i Pd) e quelle che intendono presentarsi alle elezioni ci dicessero che ne pensano… Intanto venerdì 26, l’occasione per parlarne c’è…
m.l.
Mi sembra una buona idea. DA valutare, se fossi il Comune
Quando in consiglio comunale l’ex Sindaco Scaramelli diede la lieta notizia,io da consigliere dell’opposizione esternai il mio dissenso.Dissi che il comune si era caricato di un’altro peso morto,che saremmo andati incontro a delle noie che il comune non poteva sobbarcarsi e che l’unico rimedio sarebe stato ” raderlo ” al suolo a spese, non del comune, ma della Regione.Qualcuno dai banchi della maggioranza inveì contro di me dicendo che quello era stato un baluardo dei Chiusini e che tante persone avevano lottato per averlo.Ma lottato per cosa ? Oggi è li,monumento all’inefficenza,scomodo,degradato una vergogna munumento di soldi sprecati.Mettiamolo a disposizione dei giovani vediamo se possibile trasformarlo in una Città della Musica o in cantiere per le IDEE,un punto di aggregazione multi-politico.Il frigomacello è rimasto soltanto un ” Macello ” un macello di soldi pubblici e del MPS. Facciamoci il nuovo Palasport ! Lasciamo solo ” Pania “a rappresentare il monumento alle idee sbagliate alle megalomanie (coi soldi degli altri). Ci vogliono nuove idee,nuove persone e tanti soldi !! Dove trovarli dopo la fine dell’albero della cuccagna MPS ?
Nell’articolo si parla del riuso dell’area, tutta o in parte… quindi l’idea di un parco energetico (fotovoltaico per lo più) non esclude altre possibilità di insediamento: 12 ettari sono una bella superficie…
Secondo me-forse apparirò il bastian contrario a tutto-questi sono tempi duri, duri perlopiù per la metodologia con la quale vengono ricercate ed evocate le cose da fare .Mi sembra che siamo al punto in cui uno al mattino si alza e decide cosa fare in un area, indipendentemente dal sondare le necessità di un paese o di un area anche più grande.I pannelli fotovoltaici consentirebbero un risparmio energetico non indifferente con una spesa forse non tanto grande rispetto all’utlità che se ne debba trarre.Occorre però sondare le possibili alternative tenendo presente altre possibilità di sviluppo.Ed in questo ci includerei ben altro che un nuovo stadio che serve solo allo sport ed alla ricreazione, ma ben altro.Tale ”ben altro” potrebbe riguardare un centro direzionale, un centro dove venissero soprattutto fabbricate idee innovative applicabili alle nuove tecnologie, inclusa scuola o laboratori per tali studi, spazi per la cultura, mostre e rapresentazioni.Un area insomma che si differenzi dalle altre e che nessuno- in nessuna direzione si guardi il problema- oggi possieda.Chiusi così avrebbe la speranza-non la certezza- ma la speranza di ritornare al centro di una grande area come succedeva 40 anni fa.Occorre credo pensare a tale natura di cose e non a centri commerciali che esistono come funghi in una fungaia e che non rappresentano più nè innovazione,ne soddisfano un commercio sempre più ridotto al minimo e che per sua natura non crea nulla,ma solo acquisto e rivendita di prodotti, concorrenza, e basso profitto e tasso di sviluppo ancora più basso.L’Italia ne è piena all’inverosimile di queste cose.
Certo quello che tu dici Marco riguardo al parco fotovoltaico potrebbe riguardare un parziale utilizzo dell’area,ma potrebbe anche essere una sorgente di energia che faccia funzionare delle strutture all’intorno di esso.Signori, siamo nel 2016 e non si può più pensare agli Stadi di Calcio, costruirli, porsi il problema di chi li amministri e di chi li possa mettere a reddito( ed in questo lasciatemi anche dire che tutta la natura di tali iniziative sarebbe il varco per far perpetuare ancora da parte della politica il clientelismo che sarebbe inevitabile vista la situazione, perchè a tale fatto si sovrapporrebbe l’associazionismo ma non solo questo ed il pompaggio di risorse pubbliche a beneficio di tali destinatari che sappiamo spesso porta beneficio a pochi svantaggio di tanti, altre che ad essere un discreto serbatoio di voti.Le finalità materiali sono queste e non altre, tutte le altre attività riguardano scopi secondari secondo me.Si vedano a tale proposito le uscite in tale direzione del flusso finanziario di spesa dell’ente pubblico.L’Auser a Chiusi-tanto per citarne uno mi domando a cosa serva? Non dico che è inutile attenzione,ma se è utile a cosa serve? Mi consta che l’attività più presente sia il ritrovarsi e giuocare a carte e fornire un momento di ricreazione ai frequentatori. Questo non dovrebbe essere cancellato ma impostato su altre basi,che sono basi di risparmio e di maggior fruizione dei servizi,anche di diverso genere e rivolti verso forme di cultura che non siano solo quelle del ballo e delle carte,ma l’incrementare partecipazione per esempio a conferenze e tematiche che riguardino la vita di tutti non solo degli anziani.. Manca per esempio un centro espositivo in questa nuova edificanda area, un centro dove possano essere fatte conferenze.Guardate che non si sta parlando di poco e che le cose si costruiscono passo per passo ma occore una progettazione con idee che tengano più presente l’inseguire fatti concreti e forieri di sviluppo e di cambiamento di mentalità.La fucina delle idee non può per sua natura essere di dimensioni finite ma ha anche bisogno di contenitori fisici.Il ”pensatoio” può risultare anche attrazione da parte dell’esterno, in una sinergia di forze progettuali che rappresentino anche il meglio dell’esistente intorno a noi.Tante volte è l’inaspettato a segnare il percorso futuro, ma non occorrono voli pindarici nè pensare ad immediati ritorni sia in termini di profitto sia in termini di immediatezza produttiva.Credo che tutto questo potrebbe rappresentare senz’altro un buon investimento per il futuro per il semplice motivo che questa di cui si parla è cultura.Di campi di calcio è pieno il mondo e non portano nulla, solo e spesso alienazio- ne, oltre che assorbire il tempo mentale a disposizione degli uomini nel corso della loro vita.
la proposta è proprio quella di realizzare un “parco fotovoltaico” nell’area dell’ex centro carni (area industriale dismessa) proprio per fornire energia alla zona industriale circostante e al nuovo palasport. Questo, utilizzando la superficie ex centro carni in tutto o in parte. Sarebbe, secondo me un investimento produttivo a costo relativamente basso e a basso impatto (stop al consumo di suolo agricolo) per rendere in qualche modo produttiva un’area dismessa e senza precisa destinazione. Se arrivassero delle imprese con centinaia di posti di lavoro forse sarebbe meglio. Ma questa mi pare un’ipotesi fantasiosa. Il parco fotovoltaico tanto fantasioso non sembra visto che di distese di pannelli sono pieni i campi… anche intorno a Chiusi. Per realizzare invece u “pensatoio” come lo chiami tu, forse non c’è bisogno di un’area di 12 ettari, con strutture avviate alla demolizione e quindi di edifici da ricostruire di sana pianta. Ci sono decine di capannoni e strutture vuote e inutilizzate, tra l’altro… Insomma il “parco” non esclude il pensatoio o l’incubatore o altre iniziative… Ragioniamone…
lSe questa è la situazione, la proposta pare andare nelle direzione giusta…
https://www.primapaginachiusi.it/2016/02/consumo-di-suolo-nella-zona-chiusi-sinalunga-testa-meglio-montepulciano-citta-della-pieve-castiglione-del-lago/