PARTENZA IN SALITA PER IL FESTIVAL CHIUSI NELLA DANZA, STASERA TANGO…

CHIUSI – Non è cominciato bene il festival “Chiusi nella danza“. Colpa del tempo incerto, forse. Delle temperature quasi novembrine. Fatto sta che le prime due serate, spostate in teatro, con le performances del Balletto di Siena, peraltro godibili, hanno registrato una partecipazione piuttosto scarsa. Anche l’ingresso a pagamento (10 e 12 euro) non ha aiutato, probabilmente. La cosa più evidente però è l’assenza totale del “clima da festival”…
La città, sempre più sonnacchiosa, amorfa, distratta, sembra del tutto indifferente. Allo Scalo non c’è la minima percezione che sia in corso un festival di danza. Unica traccia un manifesto attaccato ad un lampione nel mezzo della rotonda di fronte alla stazione. Poi il nulla. E anche nei dintorni, da Cetona a Città della Pieve, da Chianciano a Sarteano, da Castiglione del Lago a Montepulciano per citare i paesi confinanti, il festival ‘Chiusi nella Danza’ non è argomento di conversazione o curiosità.
Si spera ora nelle due serate rimanenti, stasera con il Flamenco-Tango Neapolis, in piazza Duomo, tempo permettendo, naturalmente e domani, domenica con “Ballando nelle piazze” a ritmo di swing, milonga, salsa in varie location, da Piazza Duomo a Piazza del Comune, alla Tensostruttura nel complesso San Francesco (ex scuole elementari). Ci saranno anche letture, presentazioni di libri, stages e degustazioni… Insomma il festival entra nel vivo. Deve risalire la china dopo una partenza flop. Probabilmente ci riuscirà.
Il festival rock di metà giugno riuscì a sconfiggere il maltempo, e a superare l’imprevisto del trasferimento da Piazza XXVI Giugno al palcoscenico del Mascagni, ce la faranno probabilmente anche Samuel Peron e i suoi ballerini, che sono bravi. Ma dovranno fare un po’ di chiasso in più, per far uscire la gente di casa. La musica e la danza a volte sono contagiose, ma serve il “clima” giusto. Quello che finora è mancato.
E se a Chiusi il clima giusto non c’è quasi mai, una ragione ci sarà. Chi organizza e tira le fila degli eventi – la Fondazione, il Comune, le associazioni… – il problema dovrà cominciare a porselo. Seriamente.
Nella foto: un’immagine del Flamenco Tango Neapolis, stasera in piazza Duomo.
Veramente impensabile che una provincia come quella di Chiusi/Chianciano dove in contemporanea risaltano due eventi importanti come “Chiusi nella Danza e la Rassegna Excelsior” non trovino risonanza nel territorio anzi permettetemi di dire, la totale indifferenza delle Istituzioni. Nessuna informazione all’ufficio del turismo è stata fatta dai Comuni di Chianciano e di Chiusi, nonostante fossero a conoscenza degli eventi che, se pur privati, portano gente, soldi e lustro. Che dire se non Grazie alle organizzazioni così dette “private” come quelle portate avanti da Samuel Peron e la Fondazione Orizzonti e Marco Batti dell’Ateneo della Danza”
In effetti il “battage” promozionale non è stato esplosivo (come del resto si legge nell’articolo). Però non è esatto definire “privato” un ente come la Fondazione Orizzonti d’Arte che è finanziata in massima parte dal Comune di Chiusi, e ha consiglieri di nomina comunale. Anche l’evento Chiusi nella Danza è tutt’altro che “privato”, per la stessa ragione. Non lo è nemmeno per gli amministratori chiusini che l’hanno presentato anche in comunicati ufficiali come evento organizzato dalla Fondazione Orizzonti con il sostegno e il patrocinio del Comune… Quindi e istituzioni, almeno nel caso di Chiusi nella Danza sono pienamente coinvolte, come lo saranno nel festival Orizzonti e come lo sono state per il festival Rock di metà giugno.