TUTTI PAZZI PER MASSIMO BRAY. RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI IL 14 FEBBRAIO 2014

mercoledì 19th, febbraio 2014 / 08:07
TUTTI PAZZI PER MASSIMO BRAY. RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI IL 14 FEBBRAIO 2014
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Un’ondata di popolarità sta travolgendo in questi giorni Massimo Bray, Ministro della Cultura e del Turismo del governo Letta. A gran voce la Rete ne invoca la riconferma.

41mila e passa followers suTwitter. 17mila su Facebook e più di 5000 fans della neo-pagina “Toglietemi tutto ma non il mio Bray . E va bene, i Socialnet-numeri sono stratosferici di regola ma questa mobilitazione per un ex Ministro è un fenomeno raro. Insomma, chi è questo distinto signore dal sorriso gentile che, in soli 9 mesi, ha conquistato la stima e l’affetto del popolo virtuale (e non solo)?

MINI-BIO:Massimo Bray nasce a Lecce. Nel 1984 si laurea in Lettere e Filosofia; nel 1991 diventa redattore responsabile della sezione di Storia Moderna dell’Enciclopedia La Piccola Treccani. Tra gli incarichi di carattere culturale che ricopre: direttore della rivista ItalianiEuropei e presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione La notte della Taranta che organizza un importante festival europeo di musica popolare. Il 28 aprile 2013, Enrico Letta lo nomina Ministro per i beni, le attività culturali e il turismo.
Alla voce Idee del suo sito, l’articolo La buona politica crede nella cultura, Bray scrive: “la Cultura è elemento costitutivo della personalità del cittadino, della sua capacità di giudizio, elemento centrale per rendere più libero, indipendente il singolo individuo. La Cultura dunque deve essere al centro dell’attenzione di chi ha responsabilità istituzionali”

VALORE CULTURA: nell’agosto 2013 Bray presenta il decreto legge “Valore Cultura”, approvato definitivamente a ottobre. Il decreto stabilisce l’intervento urgente per la tutela, la valorizzazione ed il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali. Tra gli interventi, un posto speciale viene assegnato a Pompei, per cui è prevista la nomina di un direttore generale che individui le emergenze e presieda alla progettazione delle fasi pre e post restauro. 8 milioni di euro vengono stanziati per gli Uffizi, 2 milioni per siti archeologici che necessitano interventi urgenti. Il decreto si occupa anche di rilancio e promozione di cinema e spettacolo e di formazione giovanile.

500 GIOVANI PER LA CULTURA: il blocco dei Bandi di Concorso previsto dalla legge vigente (pre-Bray) non permette nuove assunzioni nella’area Beni Culturali. Mentra lavora su una possibile modifica della legge, Massimo Bray inserisce nel Decreto Cultura il progetto di formazione di “cinquecento giovani laureati da formare, per la durata di dodici mesi, nelle attività di inventariazione e di digitalizzazione del patrimonio culturale italiano, presso gli istituti e i luoghi della cultura statali.”. Successivamente, il Ministro accoglie alcuni suggerimenti dei giovani interessati al progetto e apporta alcune modifiche. Il finanziamento del progetto, secondo il decreto, ammonta a 2,5 milioni di euro.

I BRONZI DI RIACE: a dicembre del 2103, Bray segue dal vivo il ritorno dei Bronzi di Riace al Museo nazionale archeologico della Magna Grecia (chiuso per restauro dal 2009). Promette la riapertura del museo entro i primi mesi del 2014. In quell’occasione, Bray auspica inoltre l’esibizione dei Bronzi all’Expo di Milano perché godano di maggiore visibilità, ma incontra il parere discordante di Francesco Ali (Comitato per la tutela e la valorizzazione delle due sculture). Così commenta Ali la proposta: “Innanzitutto c’è un problema di fragilità dei Bronzi. E’ un fatto scientifico, non è un’opinione. Il loro stato di salute renderebbe altamente prevedibile il loro danneggiamento in caso di sollecitazioni anche minime” Ali sottolinea che , per quanto la notizia non sia del tutto ufficiale, Firenze ha già declinato la richiesta del David di Michelangelo a Milano in occasione di Expo, impegnandosi a inviarne una copia. E aggiunge: “Il punto è l’isolamento di Reggio e della Calabria. Qui è negato il diritto alla mobilità. Pensi alla situazione della Salerno – Reggio Calabria, al ritiro di Trenitalia dal territorio, ai collegamenti interni quasi inesistenti, alle infrastrutture carenti, ai voli costosissimi e rari, ai costi e ai tempi per raggiungere la Sicilia”.

LA REGGIA DI CARDITELLO: Lo Stato riacquista la Reggia Borbonica di Carditello, in provincia di Caserta. Ai festeggiamenti in onore del ritorno del palazzo ai cittadini, è presente il ministro Bray che promette il finanziamento di 3 milioni per il restauro e la costituzione di una Fondazione che comprenda enti locali e Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura per la gestione. Tra i presenti, Don Maurizio Patriciello, la “voce” della Terra dei fuochi che si dichiara “contento che qualcosa di bello comincia a nascere anche qui. Il ministro ha mantenuto una promessa.”

ERCOLANO: un twit di Bray del 23 gennaio annuncia che

Il ministro si riferisce all’accordo tra il MiBACT, la ‘Fondazione Istituto Packard per i Beni Culturali’, il Ministero per la Coesione Territoriale e il comune di Ercolano, firmatari di un progetto che, oltre ad ampliamento e miglioramento del parco, prevede anche il miglioramento dei confini tra il sito archeologico e la città.

VALORE TURISMO: in seguito all’approvazione del decreto sulla cultura, Bray inizia a lavorare sul turismo. Il sole24ore riporta che “secondo il ministro Bray, nei prossimi 5 anni il settore può arrivare a un fatturato di 180 miliardi di euro e creare 500mila nuovi posti di lavoro”. Le linee generali del progetto Valore Turismo prevedono l’istituzione di un fondo nazionale destinato agli investimenti della piccola e media impresa, il rafforzamento dell’Enit, la promozione digitale della destinazione Italia, sgravi fiscali e snellimenti del mostro burocratico per hotel e strutture ricettive.

“Dobbiamo avere fiducia nella straordinaria bellezza di tutto il nostro Paese, che non può essere ridotto alla top ten dei feticci che ormai cedono sotto il peso del turismo di massa: se sapremo raccontarlo con il nostro entusiasmo, riusciremo ad avere allo stesso tempo turisti più felici”. (Massimo Bray)

A inizio febbraio il decreto Valore Turismo è quasi pronto ma in seguito agli avvenimenti del 14 febbraio,che segnano la fine del governo Letta, il suo traballante destino passa nelle mani del governo che sarà.
Resta da vedere se Renzi ascolterà la voce dell’invocazione a furor di popolo o…no.

Elda Cannarsa

immagine:www.primaonline.it

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