I SINDACI DELLA VALDICHIANA: NOTTOLA E’ UN’ECCELLENZA NON UN OSPEDALE IN CUI SI MUORE FACILMENTE!

Il sindaco di Montepulciano Rossi: “non vorremmo che dietro i dati allarmistici ci sia una campagna denigratoria per favorire volontà di accentramento volte a impoverire questo territorio”
MONTEPULCIANO – Dopo il direttore generale della Asl 7 Pestelli, anche i Sindaci della Valdichiana esprimono la propria opinione sugli indicatori del “Piano nazionale esiti” AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Nazionali) che suionano come una bocciatura dell’ospedale di Nottola. “Dati che – secondo i sindaci – improvvidamente derubricati al rango di notizia, sono stati diffusi senza spiegazioni tecniche né un approccio critico, traducendosi in una sorta di bocciatura per gli Ospedali Riuniti della Valdichiana “.
E’ Andrea Rossi, Sindaco di Montepulciano e Presidente della Società della Salute Valdichiana senese, a intervenire a nome di tutti i suoi colleghi dell’area, in difesa d Nottola. Ecco la dichiarazione che ha diffuso oggi:
“La prima reazione è stata di autentico stupore perché Nottola, nella percezione comune (elemento che nella sanità ha enorme valore), è una struttura che trasmette fiducia agli utenti e garantisce loro sicurezza. Il nostro ospedale si è meritatamente costruito questa fama che trova riscontro oggettivo anche nella forza di attrazione che esercita sull’utenza proveniente dai territori circostanti. A Nottola noi abbiamo numerose punte di eccellenza che negli anni sono andate aumentando e consolidandosi. Dunque pochi numeri, “sparati” per fare sensazione, non possono e non devono cancellare il lavoro attento e costante del personale che opera in quell’ospedale, della direzione dell’azienda USL 7 e delle amministrazioni locali, sensibili alle esigenze di salute del territorio”.
“Se entriamo poi nel merito – continua Rossi – ci rendiamo conto che lo stesso dato statistico presenta delle criticità, in particolare quello relativo alla mortalità a 30 giorni in seguito ad infarto del miocardio, considerato non nello specifico della Cardiologia, ma nella globalità dei reparti dell’Ospedale. Le ricerche effettuate a Nottola rivelano infatti che in questa casistica sono rientrati pochissimi casi di mortalità in pazienti ultraottuagenari, a fine vita, a cui purtroppo concorrono, in maniera spesso decisiva, altre severe patologie ed in cui l’infarto rappresenta una complicanza e non la causa specifica dell’exitus. La qualità del servizio offerto dalla Cardiologia è allineata a quella rilevata nel 2011, quando proprio per questa patologia Nottola si classificò tra i migliori reparti a livello nazionale”.
“Ribadiamo quindi con forza – conclude Rossi – quanto già affermato dalla USL 7 nella sua nota e cioè che il dato statistico va saputo leggere e che in una realtà fatta di numeri relativamente contenuti, pochi “errori” possono provocare grandi scostamenti con conseguenti equivoci e danni di immagine. Noi sosteniamo – anche come cittadini – che Nottola è e rimane un’eccellenza e che non può essere additata impunemente come uno dei peggiori Ospedali d’Italia, appellativo risibile se non fosse indice di una drammatica leggerezza nell’informazione. Come Sindaci – infine – ci chiediamo se dietro quest’informazione ci sia stata solo superficialità o anche malafede; in ogni caso siamo compatti nel difendere un servizio che è un fiore all’occhiello della Val di Chiana. Ma dietro a facili allarmismi non vorremmo che si nascondessero ricorrenti e mai sopite volontà di accentramento volte ad impoverire il nostro territorio da un servizio pubblico d’eccellenza. Ringraziamo quindi l’azienda sanitaria senese per la sollecita presa di posizione e invitiamo anche l’autorità regionale ad esprimersi a difesa dei territori marginali e a prendere nettamente le distanze da facili giudizi denigratori di servizi invece efficienti”.
Non riesco a concepire da quale parte possano provenire le volontà di accentramento tese a impoverire questo territorio come recita il titolo, semprechè tutto questo sia vero. Ma spesso oltre alla facile denigrazione di cui parla il Sindaco di Montepulciano esiste anche l’opposto, e cioè la facile demagogia..Se ci fosse tale volontà denigratoria tesa a spostare decisioni che vadano verso la migrazione e l’accorpamento probabilmente ritengo possano venire dalla politica ed in primo luogo dall’interno del suo partito,visto il restringimento economico della sanità toscana (Prato ne è un esempio corrente) ma non il solo.Personalmente ritengo che la tendenza sana e giusta dovrebbe essere in direzione contraria a quanto avviene ed investire in luoghi come Nottola magari per specialità di interventi,ferme restando le caratteristiche di Ospedali anche generici di cui non si può fare a meno oggi in certe zone e che serbino certe operatività in settori come la diagnostica radiologica, ortopedia ed altro.Mi sembra tutto questo una tendenza a cercare di difendersi prima che siano prese le decisioni per indurle e direzionarle come si voglia.Non conosco nè i dati nè le statistiche a cui fa riferimento il Sindaco,ma ritengo che l’AGENAS per addivenire ad una decisione di cui il sindaco stesso parla in rappresentanza anche dei suoi colleghi debba anche spiegare il contenuto che viene fuori dalla lettura dei dati e le ragioni del risultato di tale osservazone. E’ quello che contiene la ragione vera, credibile e non smentibile..E come dice un proverbio oggi ”carta canta”.Tutto il resto da tutte e due o tre le parti in giuoco prende il significato di difesa ad oltranza del proprio orticello.Ed è sintomatico del caos in cui tutti ci troviamo.
Certo, Carlo. Il sindaco di Montepulciano adombra proprio il sospetto (suo e dei sindaci) che dietro alla ‘campagna denigratoria’ ci sia la volontà di smantellare l’ospedale di Nottola, cosa più volte ventilata del resto. Volontà della politica, dei vertici regionali. E di chi sennò? Quanto ai dati Agenas, qualcosa abbiamo pubblicato in altri articoli. Alcuni dati relativi all’ospedale di Nottola sarebbero preoccupanti (mortalità dopo 30 giorni post infarto, per esempio o per alcuni tumori). A questo proposito (l’aumento di certi tipi di tumori e malattie) ricordo che proprio su Primapagina, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, lanciammo un allarme abbastanza circostanziato. La Asl 7 con il direttore Pestelli rispose, come adesso, che tutto rientrava nella norma… Evidentemente non proprio tutto. E che a Nottola siano successi casi di aggravamento o decesso per cause poco chiare, anche di pazienti non ultraottuagenari è un dato di fatto: ne hanno parlato le cronache… Senza gettare la croce addosso a nessuno credo siano situazioni da tenere presenti e valutare attentamente. E spero che la presa di posizione di Andrea Rossi,a nome dei sindaci della Valdichiana, non sia solo la classica difesa d’ufficio, che come è noto è garantita anche ai peggiori imputati…