CHIUSI, IL MINISTERO ALLUNGA IL MANDATO DI SONNINI. SI VOTERA’ NEL 2027 NON NEL 2026.

UNICA TORNATA CON TREQUANDA, SARTEANO E MONTALCINO
CHIUSI – Le elezioni comunali che a Chiusi avrebbero dovuto tenersi tra settembre e ottobre 2026, slittano alla primavera 2027. Lo ha stabilito Il Ministero dell’Interno con una circolare diramata nei giorni scorsi. Circolare che allunga dun que il mandat elettorale dei sindaci che, causa Covid, andarono alle urne in autunno negli anni 2020 e 2021, fissando le date delle prossime elezioni amministrative di questi enti.
Il provvedimento ministeriale stabilisce che:
“Considerato che il mandato quinquennale dei Comuni in questione si esaurisce nel secondo semestre del 2025, nel caso delle elezioni tenutesi nel 2020; e nel secondo semestre del 2026, per le elezioni tenutesi nel 2021, il rinnovo elettivo di quegli Enti dovrà rispettivamente svolgersi, ai sensi dell’unica disposizione applicabile, ossia l’art. 1 comma 1, della L. 182/1991, nella finestra temporale ordinaria del 15 aprile-15 giugno dell’anno successivo al compimento del quinquennio e, quindi:
– nella primavera del 2026, per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020
– nella primavera del 2027, per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2021“.
Il Comune di Chiusi pertanto, come dicevamo in premessa, andrà al voto nella primavera del 2027, vedendo così allungare il mandato del sindaco di almeno 6 mesi rispetto alla scadenza naturale. In provincia di Siena saranno 4 i Comuni che voteranno nella finestra tra 15 aprile e 15 giugno 2027: Chiusi, Trequanda, Sarteano, e Montalcino. Per questi ultimi due però sarà scadenza naturale avendo votato nel 2022.
Per quanto Chiusi e Trequanda che votarono nel 2021, i sindaci Gialuca Sonnini e Andrea Francini avranno un po’ di tempo in più per portare a termine il programma di 5 anni fa. In entrambi i casi si tratta di amministrazioni a guida centro sinistra. A Chiusi però, come è noto, la maggioranza che uscì dalle elezioni di 4 anni fa si è sfaldata quasi subito con l’uscita dalla coalzione prima dei socialisti, poi di M5S e dei Podemos, unico gruppo rappresentato in consiglio, oltre al Pd che adesso di fatto è l’unico partito di governo. Quello che doveva essere un “laboratorio politico” capace di fare scuola, sulla “edificabilità” del campo largo si è dimostrata sul piano locale una scommessa persa. Vedremo se i sei mesi in più di tempo, consentiranno al Pd chiusino di riannodare i fili strappati in questa legislatura. Noi crediamo non sia solo questione di tempo. Ma a volte il tempo aiuta. Vedremo chi sarà nel 2027 a sfidare il Pd. Al momento le due liste di opposizione al di là del lavoro consiliare, non sono riuscite nessuna delle due a diventare soggetto politico vero e proprio. Una, la Lista Barbanera, di stampo renziano (fu appoggiata apertamente da Italia Viva) pur avendo preso nel 2021 molti più voti dell’altra (900 circa contro 600) non ha lasciato finora traccia alcuna. Chiusi Futura si è mossa di più, ha presentato parecchie interpellanze, interrogazioni e mozioni, ma fuori dall’aula consiliare non è riuscita a strutturarsi e a diventare presenza tangibile nella società locale. Si è capito che le liste messe in piedi all’ultimo momento come “alternativa” al centro sinistra hanno una autonomia limitata e la benzina la esauriscono quasi subito. E’ successo anche altre volte in passato. Praticamente sempre.
I partiti di centro destra (che appoggiarono Chiusi Futura) e che a livelo nazionale hanno il vento in poppa sono totalmente assenti dalla scena. Del tutto invisibili. Fratelli d’Italia deciderà di scendere in campo con le proprie insegne puntando sull’onda lunga del governo Meloni? Ma con chi altri e con quali figure?
Il M5S ha ancora qualche referente, ma oltre qualche iniziativa di taglio nazionale non va. Rimane il Gruppo Possiamo che non è più in maggioranza, ma non è neanche all’opposizione. E’ in una sorta di “Aventino”. Tra tutti è la presenza più concreta, oltre al Pd. Ogni tanto qualche iniziativa sopratutto sui grandi temi riesce farla. Ma anche i Podemos non sono mai riusciti, dal 2016 ad oggi, a diventare soggetto politico reale, riconosciuto e riconoscibile, con un gruppo dirigente e anche una base.
Cosa succederà a sinistra tra Pd, Podemos e elettorato scoglionato e non votante (fetta piuttosto consistente) sarà uno dei temi che accompagneranno la marcia di avvicinamento al voto. Sei o sette mesi in più non cambiano poi molto lo scenario.
Una piccola certezza esiste, dopo il trattamento ricevuto dal PD, Possiamo non rinnoverà mai più quell’esperienza, e quando parlo di trattamento ricevuto non mi riferisco a posizioni di potere o poltrone.
e codesta è una notizia. Ed è anche la conferma che a sinistra andrà aperto un cantiere, per capire cosa fare. C’è nell’aria una qualche ipotesi di “alternativa al pd” che non sia la destra meloniana o una destra camuffata da lista civica? I Podemos hanno in sostanza due anni da oggi per provare a costruirla. Il tempo ci sarebbe, insomma…
Per mettere in piedi un progetto serio,al momento mancano le persone, manca chi abbia voglia di sporcarsi le mani, mancano soprattutto le persone giovani che hanno decnni di gronte a loro da vivere in questo paese, che abbiano voglia di inverire la rotta che ha preso questo paese. Marco fai una foto nel cuore di Chiusi Scalo o del centro storico alle 18 di sabato pomeriggio e una foto all’una di notte di un lunedì e vedi se c’è differenza. Non lo dico io lo dicono gli operatori economici, i commercianti, i ristoratori. Solo chi amministra non se ne accorge o fa finta di non vedere. Si vivacchia, si tira avanti, il segnale è dato da tanti piccoli particolari, a Chiusi diventa un evento una cosa pur encomiabile come l’apertura dello spazio giovani. Cosa utilissima per carità ma non si puoʻ celebrare quella come altre cose come se si trattasse di una svolta. Manca un progetto organico, una visione del futuro basata sulle potenzialità del paese che pur ci sarebbero. Si naviga a vista, intanto il tempo passa, nel centro storico sono scomparse strutture di prima necessità, chiudono bar e altre attività, si respira un forte senso di rassegnazione.
Queste cose, Luca, per quanto mi riguarda le ho scritte un sacco di volte. Anche di recente, a proposito del progetto Pop Up e chiusure di attività varie sia nel centro storico che allo Scalo. E stanno venendo meno o si ridimensionano anche quelle attività che per decenni hanno fornito redditi e vitalità urbana (banche, stazione, scuole superiori. Un grande negozio che a fine 2024 ha chiuso i battenti ha esposto sulla verina un cartello con su scritto che “il negozio si è trasferito Foiano dela Chiana nei pressi della rotonda vicina all’Out Let Valdichiana”. Ecco, in quel cartello non c’è solo un avviso alla clientela, ma anche la storia e la fotografia di un declino che sembra inarrestabile. E hai ragione a dire che mancano le persone per invertire la roitta e soprattutto mancano i giovani. E anche questo su primapagina è stato scfritto più volte. Ci sono generazioni del tutto invisibili o che vedi solo i determinate e rare occasioni: penso al Lars Rock Fest e ai 30-40enni. Dovrebbero essere loro a trainare quantomeno il dibattito, a dare delle indicazioni, a proporre soluzioni. Ma se non lo fanno probabilmente non è solo colpa loro.
Probabilmente, per quanto possa sembrare un paradosso, a essere maggiormente motivato a rivitalizzare la nostra cittadina è, o dovrebbe essere, chi tanto giovane non è più. Per un motivo molto semplice : tanti giovani, dopo aver completato il loro percorso di studi, a causa della mancanza di prospettive per valorizzare il loro titolo se ne vanno. Ovviamente non penso agli 80enni, ma a quelle generazioni che, come scritto sopra, pensano di vivere qui ancora per decenni, come i 40enni, 50enni e pure 60enni.
Anche i consiglieri comunali, gli assessori, i referenti di partiti e movimenti son o tutti tra i 30 e i 60 anni. Ma sono pochi. Il grosso di quelle generazioni non si vede, non si esprime, non partecipa se non a pochissime cose… Chiusi ha sotto molti aspetti (musica, teatro, fotografia, pittura-scultura, scrittura…) una vitalità, in termini di quantità e di qualità, non riscontrabile nei paesi limitrofi, compresi quelli più vivaci e più lanciati dal punto di vista economico e turistico. Ha eccellenze autoctone in giro per l’Italia, anche in altri campi (la medicina per esempio). Eppure stenta e somiglia sempre più al deserto dei tartari. Perché non riesce a mettere a frutto i giacimenti che possiede? Perhé non ha mai fatto e non fa squadra. Perché da ultimo baluardo della Repubblica di Siena è rimasta ai Guelfi e Ghibellini, forse perché dai tempi di Dante è abituata e assuefatta al… declino. Sono 700 anni che convive con il declino…E si chiama Chiusi. Non Aperti.
Perchè l’attuale formazione ”Chiusi Futura” ti sembra una destra camuffata da lista civica ?
quello che penso sia oggi Chiusi Futura è scritto nell’articolo.
Io credo che occorrerebbe uscire da un ” imbraca storica” e che occorra invece guardare ai risultati.Questo lo dico perchè diversi che hanno votato per Chiusi Futura si sono rimboccati le maniche e si sono impegnati anche insieme a Possiamo ed i 5 Stelle nella funzione di portare il problema della rivitalizzazione di Chiusi così come si impegnarono sul fatto di Acea,certamente insieme anche alle forze di sinistra come Possiamo.E allora solo su questo si può definire nei fatti un impegno civico che stà rendendo abbastanza se si pensa bene e che stà portando piano piano ad un cambio di posizione anche degli organismi regionali su tale questione.In più le due rappresentanti in Consiglio -e lo sanno tutti- si sono trovate come esperienza a partire da zero affrontando impegni con decisione facendo interrogazioni su questioni molto importanti sia per la vita pubblica sia per avere chiarimenti su avvenimenti che hanno caratterizzato la vita trascorsa delle amministrazioni. Io credo che ci sarebbe solo da fare loro un elogio e non classificare la loro politica in un recinto di destra, perchè di destra a livello pubblico mi sembra che il loro operato fin’ora non abbia mai odorato. Poi individualmente è giusto che la pensino come personalmente vogliano,vorrei vedere il contrario…quindi mi sembra di capire che sia stata la spinta di ”civismo” a spingere il loro lavoro e della quale credo che Chiusi debba avere semprepiù bisogno. Ragionare che chi sia contro la sinistra ( si badi bene o sedicente sinistra…) sia di destra mi sembrerebbe al giorno d’oggi un fatto superato dall’etica degli avvenimenti,ma questa cosa mi sembra che stenti a penetrare nella gente che vedo semprepiù distratta e lontana e che va avanti a ragionare per fazioni.Questo è un meccanismo che ricorda la forza che aveva la DC negli anni 60 e 70 che riguardava il principio del ” divide et impera” ed oggi questo tendenzialmente è rappresentato dal partito reggente ma reggente mi sembra sempre di meno però, e di questo se ne dovrebbe prendere atto ma mi sembra che non lo si faccia e si continui su di una traccia che viene da lontano e che ha portato la sinistra ad essere minoranza a livello nazionale. Ma per forza.
Riguardo al fatto di strutturarsi, oggi più che mai la tendenza del come porsi verso la cittadinanza la fanno gli avvenimenti e cioè ciò che la politica faccia uscire dal confronto nelle stanze comunali e che perviene agli occhi della gente.La strutturazione non si può intendere che in tal modo oggi…ma perchè il PD è un partito strutturato ? mi sembra che le sue sedi siano sempre vuole e quando i vertici chiamano la base risponde sempre di meno.Quindi il fervore costruttivo in mezzo alla gente manca del tutto ed il colore delle giunte lo determinano semprepiù in maniera crescente le decisioni prese nel Consiglio Comunale guidate dal partito.E’ la politica che è ridotta a questo perchè manca la discussione dei problemi.E allora come vedi man mano che si va avanti per cambiare colore è sufficiente introdurre una nuova cannella che versi anche un altro tipo di vernice che spinga il vecchio ad andare in minoranza.E se una nuova cannella si veste da portatore civico tale contenitore c’è caso che ci riesca anche con l’aggregazione di altre forze,come del resto è già successo a Città della Pieve.Certo quelli di prima contenti non sono ma se si sbaglia perchè si crede che per ”regnare” sia necessario non provvedere a ciò che la politica ti mette davanti agli occhi, allora succede che i cittadini ti penalizano.
Questo a Chiusi non è successo non perchè non ce ne fosse bisogno ma perchè l’abulia disorganizzativa è da anni penetrata in mezzo ai cittadini e l’iniziativa dei militanti che sono sempre di meno non basta più ed ecco che una cannella aperta che aggreghi e riassuma il rumore civico può fare paura.E fà paura perchè dall’altra parte non c’è nulla se non l’appiattimento ed alla fine i cittadini lo percepiscono e si smarcano dando ciò che resta della fiducia ad altri.O almeno ci provano e tutto questo a parecchi non piace.