FUSIONE-INCORPORAZIONE COOP CENTRO ITALIA-UNICOOP TIRRENO: IL PD DI CASTIGLIONE DEL LAGO CHIEDE CHIAREZZA E CERTEZZE PER IL TERRITORIO E PER I LAVORATORI

FUSIONE-INCORPORAZIONE COOP CENTRO ITALIA-UNICOOP TIRRENO: IL PD DI CASTIGLIONE DEL LAGO CHIEDE CHIAREZZA E CERTEZZE PER IL TERRITORIO E PER I LAVORATORI
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CASTIGLIONE DEL LAGO. Una delle più grandi e importanti aziende del territorio sta per passare sotto altre insegne. Come è noto, Coop Centro Italia che ha sede a Castiglione del Lago, dopo aver ceduto un paio di anni fa i punti vendita della provincia di Siena a Coop Firenze, ha avviato un processo di fusione per incorporazione con Unicoop Tirreno. In sostanza anche il colosso della grande distribuzione e presidio del commercio “solidale e di sinistra” sta facendo ciò che hanno fatto e fanno le banche. Ma questi processi, sia per le banche che per le imprese di altro tipo, non sono mai indolori per chi ci lavora, per l’utenza e anche per i territori. E infatti a Castiglione del Lago c’è in giro una certa preoccupazione, non solo tra i dipendenti di Coop Centro Italia, che non sono pochi. Anche il partito di maggioranza nel paese lacustre e un po’ in tutta l’area del Trasimeno ha drizzato le antenne vuole vederci chiaro. In una nota diffusa in queste ore, il Pd castiglionese, tramite il segretario Alessio Meloni, scrive:

“Come Partito Democratico di Castiglione del Lago stiamo seguendo con grande attenzione il processo di fusione per incorporazione di Coop Centro Italia con Unicoop Tirreno e chiediamo certezze sul futuro della nuova Cooperativa, dei Soci, dei Lavoratori e delle attività presenti nel territorio. Il PD – scrive ancora Meloni – ha recentemente incontrato l’Amministrazione Comunale e tutti i soggetti coinvolti per esprimere il proprio sostegno a tutte le iniziative volte a tutelare e salvaguardare l’occupazione e a garantire la continuità della presenza del mondo cooperativo nel nostro territorio, tradizionalmente legato alla cooperazione, che rappresenta un patrimonio socio-culturale ed economico fondamentale. Ad oggi, non risulta che la nuova Cooperativa abbia presentato il piano aziendale, strumento indispensabile per qualsiasi valutazione. Come Partito, saremo parte attiva nel coinvolgere tutti i livelli politici e istituzionali affinché il piano contenga linee strategiche chiare, politiche di innovazione e di sviluppo che garantiscano il consolidamento e la vita dell’azienda nel tempo. Un piano che tuteli gli interessi del territorio, dei lavoratori e delle attività connesse. “La Coop” è sempre stata un pilastro fondamentale della nostra comunità e dell’economia locale, e per tale motivo è necessario monitorare con attenzione la situazione per evitare che scelte aziendali, per quanto legittime, mettano a rischio la stabilità occupazionale e la qualità dei posti di lavoro. Pur riconoscendo la necessità di evolversi e di adattarsi ai cambiamenti del mercato, si chiede che la Cooperativa presenti alle Rappresentanze Sindacali dei Lavoratori e alle Istituzioni Locali e Regionali un piano aziendale che confermi chiaramente il ruolo strategico del sito di Castiglione del Lago, per il quale chiediamo garanzie concrete per l’oggi e per il domani. È essenziale che le decisioni, oltre che discusse a livello nazionale, vengano valutate attentamente e ratificate a livello locale considerando le esigenze dei lavoratori e tenendo conto delle peculiarità del territorio, che altrimenti potrebbe subire un serio arretramento sui livelli occupazionali diretti e indotti. Il Partito Democratico ribadisce la volontà di sostenere i lavoratori e di monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, rimanendo aperto al dialogo con tutte le parti coinvolte. Per il bene della nostra comunità, della cooperativa e dei lavoratori coinvolti, si ritiene fondamentale che le decisioni vengano prese con il massimo rispetto per il territorio e per le persone che lo abitano”.

Insomma anche il Pd sembra essere piuttosto preoccupato per una operazione che non è al momento chiarissima in tutte le sue sfaccettature e che, per l’importanza dell’azienza e il numero di lavoratori e cittadini coinvolti, non può essere gestita solo dall’alto, senza il coinvolgimento delle istituzioni e dei corpi sociali locali.  L’impressione è che della questione fuzione-incorporazione Coop Centro Italia-Unicoop Tirreno sentiremo parlare e non poco in queste settimane.

 

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