CHIUSI, IL COMUNE ESPONE LA BANDIERA PALESTINESE
CHIUSI – Importante far sapere da che parte si sta. Esposta oggi, ad una finestra del palazzo comunale, la bandiera della Palestina. “Era un impegno preso nell’ultimo consiglio Comunale a seguito della mozione presentata dal Gruppo “Possiamo Sinistra per Chiusi” sul sostegno alla raccolta firme promossa dall’associazione “Schierarsi” per il riconoscimento dello Stato di Palestina con capitale Gerusalemme est, che nella sola giornata del 2 giugno a Chiusi ha raccolto oltre 150 firme” fa sapere l’amministrazione comunale.
Nella mozione, votata peraltro all’unanimità, si chiede l’immediato cessate il fuoco da entrambe le parti ed il rispetto degli obblighi internazionali di protezione civile con il rilascio immediato degli ostaggi e l’accesso umanitario nelle aree di guerra, in linea con una mozione approvata a febbraio proposta dal Centrosinistra per Chiusi per un immediato cessate il fuoco. Significativa l’unanmità dei 4 gruppi consiliari: Pd-Centro sinisra, Possiamo, Chiusi Futura e Lista Barbanera.
Per il sindaco Sonnini, “un segnale di sensibilità nei confronti dei diritti umani e di richiesta del rispetto internazionale dei diritti umanitari in cui a prevalere devono essere i negoziati per la pace”. Una bandiera non fa primavera. E non risolve certo la questione palestinese. Ma nella situazione in cui siamo, con Israele che anche ieri ha bombardato una scuola delle Nazioni Unite facendo decine di morti, anche i piccoli segnali assumono forte sigificato, soprattutto se vengono dalle Istituzioni democratiche e rappresenative. Un monito in più per votare domani e domenica quelle forze e quei candidati che più decisamente si sono espresse e si battono contro la guerra e l’escalation militare e militarista e a favore di negoziati di pace subito.
Andrebbe messa anche quella di Israele !
Vorrebbe dire : PALESTINA e ISRAELE contro i tagliagole terroristi di Hamas !
IL problema per gli Israeliani non sono i Palestinesi ma, I terroristi di Hamas !!
No il problema per gli israeliani è il govern Netanyahu. Lo dicono migliaia e migliaia di israeliani, tra l’altro…
Migliaia e migliaia di Israeliani che vanno a braccetto con la sinistra,vedi Lerner che,non si espone più di tanto ! Voi non volete mettervi in testa che Netanyahu è stato democraticamente eletto,non ha fatto un colpo di stato ! Come al solito c’è una minoranza che vorrebbe imporre le proprie idee. Come i quattro ribelli che in Italia impediscono alla maggioranza degli studenti di entrare in università per studiare !
La portala elezioni democratiche,non vi va proprio a genio. Hamas tiene in ostaggio i Palestinesi. La Palestina appartiene ai palestinesi ,non si terroristi,talebani di Hamas.
…..la parola elezionidemocratiche….
No Niccolò, il problema sono i Palestinesi perchè i terroristi di Hamas con quello che hanno fatto il 4 di ottobre sono stati stigmatizzati e condannati da tutto il mondo,quindi il problema del terrorirismo teniamolo un momento da una parte e mettiamo sotto la lente il problema Israele,diversamente il problema viene trattato con il principio che ad una azione esista un altra reazione contraria, ed è quello che passa nella mente dei più e che appaia come giustificazione della guerra. Il problema è di israele che col suo governo -e questo è diretto a coloro che dicono di aver memoria ed invece se ne dimenticano scientemente- è il fatto che il famigerato detto ”due Popoli 2 Stati” gli israeliani soprattutto con questo governo non lo desiderino minimamente ed è una ipotesi che vorrebbero allontanare il maggiormente possibile poichè questo comporterebbe la riduzione dello spazio che si sono conquistati con la forza militare per far posto agli insediamenti degli 800.000 coloni in casa d’altri.Quindi si parla di politica di prepotenza assoluta compiuta dal più forte a danno del più debole e disorganizzato e diviso popolo palestinese altro che di salvaguardia, per cui ciò che più interessa a Nethanyau adesso è la frammentazione del popolo palestinese come hanno GIA MANOVRATO PRIMA VERSO ABU MAZEN CON L’INTESA DI STATI UNITI,ARABIA SAUDITA E QATAR. LA REALTA E’ QUESTA, ED HAMAS LO DICO PER L’ENNESIMA VOLTA E’ STATO PASTURATO ED ALLEVATO PROPRIO DA ISRAELE E DALLE SUE ELEZIONI E’ SCATURITA LA MAGGIORANZA DEI PALESTINESI COME POPOLO SIA COME ORGANIZZAZIONE CHE SI E ‘ OPPOSTA ALLA POLITICA FALLIMENTARE DI ABU MAZEN.Ti rammento che trattare con una parte debole è sicuramente in politica avere il sopravvento per le istanze che Israele porta avanti e quind ecco si spiega il giochetto al quale hanno concorso tutti,anche quei popoli arabi che ho detto prima la cui politica è stata fatta prima contro i palestinesi, poi è sicuramente vero che all’interno di Hamas vi sono gruppi estremisti formati da coloro che dici tu giustamente essere ”tagliagole” e lo abbiamo visto bene, ma non voglio nemmeno parlare di sproporzione degli interventi se guardassim alla barbara uccisione di 1200 israeliani inermi che ha corrisposto all’eliminazione fisica di 35000 civili palestinesi. E ci si ribella a chi tiri fuori la parola ” genocidio ” oggi di fronte a tali evidenti massacri soprattutto di civili. Qui la verità è una ed è quella ineluttabile che dopo la seconda guerra mondiale ad un popolo al quale si era assegnato un territorio, è corrisposta una politica imperialista verso una popolazione sorretta dagli USA, indirizzata e determinata dall’influenza che nel Parlamento e nell’economia statunitense ha come corrispondenti negli Stati Uniti la lobby ebraica ricchissima e potente al punto di condizionare la politica di un paese come gli USA ed abbia corrisposto la distruzione di un popolo che dura da perlomeno da 70 anni, e tutte le altre potenze europee,Italia compresa si sono assoggettate tale politica. E questo non c’entra nulla con l’antisemitismo perchè ”antisemitismo” tutto questo non è davvero, ma sono fatti ben reali.Ben reali al punto che soprattutto se guardiamo il problema dal punto di vista politico ed economico, il potere di condizionamento dell’economia da parte dei suoi principali capisaldi economici multinazionali nord americani sia fortemente influenzato dalle banche e dalle società finanziarie di proprietà ebraica,che non sono propriamente conventi di suore benedettine,ma corporations che ricavano profitti oggi come oggi soprattutto dalle fonti di energia presenti in tutto il mondo e prettamente anche dal mondo arabo (Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi Uniti)proteggendo soprattutto militarmente detti stati con le armi. Sì, con le armi, perchè noi parliamo tanto di guerra Russia-Ucraina, ma ti volevo dire che non più tardi di tre anni or sono gl USA hanno venduto all’Arabia Saudita ben 200 miliardi di dollari di armi modernissime e l’hanno fatto in funzione anti iraniana perchè a loro preme mettere le ”zeppe ed i piedi nel mondo arabo e dividerlo”come hanno già fatto con l’Egitto e per delega ad altri residenti nella civile Europa anche con la Libia (Inghilterra e Francia tanto per essere chiari ), e come hanno già tentato di fare con la Turchia-non riuscendoci-con il colpo di stato contro Erdogan, indicato a noi come ”satrapo” che ”satrapo” è davvero ma satrapo che disdegna essere ricattato e che percorre una politica nazionalistica contro quella che sarebbe o vorrebbe essere la linea DEMOCRATICA DI BIDEN, PERCHE’ LO SAPPIAMO BENE CHE DIETRO A QUELLA LINEA CI SONO APPOLLAIATE LE MULTINAZIONALI CHE NON VEDONO L’ORA DI IMPOSSESSARSI E DI GESTIRE GOVERNO ( guarda ai finanziamenti delle multinazionali a chi vanno in occasione delle elezioni e dimmi il perchè ) CONSENZIENTE IN CASA D’ALTRI PER GESTIRE UN PAESE DI OLTRE 100 MILIONI DI ABITANTI E QUINDI UN GOVERNO CHE FACCIA PARTE SEPPUR DELLA LORO ALLEANZA MILITARE CON LA NATO MA CHE POSSA ESSERE AL LORO SOLDO.SI, ”AL LORO SOLDO” E’ L’ESPRESSIONE GIUSTA, E PER PERCORRERE TALE STRADA NON RINUNCIANO A DESISTERE DI INFLUENZARNE IN QUELLO SCACCHIERE GEOGRAFICO I COMPORTMENTI ANCHE DELLE OPPOSIZIONI AD ERDOGAN STESSO. Ecco quindi vedi che dietro la paventata mano ”DEMOCRATICA” si celi lo sfruttamento più iniquo di aree del globo dove la forza economica soprattutto quella di Israele,-nano geografico ma Golia economico e finanziario senza limiti- sia da sempre utilizzato per cavallo di troia in altri paesi.A monte di tutto caro Niccolò, c’è la questione economica che la si raggiunge anche passando sopra 35000 morti dei quali quas 20000 bambini, intere aree distrutte davanti allo spettacolo del menefreghismo assoluto delle popolazioni europee e se qualcuno scende in strada sventolando per solidarietà la bandiera palestinese lo si proibisce con misure di polizia giustificandole con le sommosse di piazza del tipo ” sommosse studentesche del 1968”. Non è un segreto per nessuno che il sistema dove siamo immersi, quello del ”politically correct” vorrebbe la gente addomesticata, resa libera formalmente dal pensare anche in favore dei diritti umani, ma che appena superi una linea rossa che si delinea con provvedimenti oportuni al momento politico che stiamo vivendo, non permetta minimamente che si possa travalicare quanto stabilito dall’autorità del PUPARO. A cosa serve tutto questo se non a dare una parvenza di libertà mentre lo si sà bene che così facendo non si approda a nulla e che tutto oil giorno dfopo rientra negli argini ? E questo lo si fà e lo si dà in pasto al mezzo mediatico dicendo che in mezzo alle folle degli studenti-anche se magari minorenni- c’erano dei loschi figuri di agitatori che studenti non erano.Tutto questo-anche se può esserci stato evidentemente e realmente- è una inezia di fronte al problema principale.Ed allora- ne consegue che su tale linea di confronto la paritarietà di natura principalmente morale, morale-politica è una ipocrisia allo stato puro, poichè lo si sà bene che un popolo che è stato diviso per 70 e più anni non ha dentro di se le forze e le facoltà di confrontarsi in maniera paritaria con chi lo schiaccia e lo vorrebbe polverizzare per prendersi casa sua.E noi stiamo con i nostri silenzi avallando tale politica e seguire e tentare di ripetere alla luna ciò che viene detto che sia ” antisemitismo” il volere che il governo Nethanyau che si regge sulle stampelle ma ossigenato dalla pompa americana come sempre, venga messo alle corde ,- corde di condanna ”morale” e basta-come del resto è stato dalle recenti risoluzioni ONU, lascia intravedere che gli interessi perorati materialmente nella vicenda non siano prettamente quelli palestinesi bensi ma quelli risalenti alla parte opposta di Israele anche se a maggioranza il mondo l’abbia condannata, e gli USA abbiano girato il ”cortometraggio faldo” degli incazzati verso Nathanyau, al quale hanno concesso soldi, armi, tecnologia ed impunità vere e materiali. Quindi il comune d Chiusi non è di parte se non esponga la bandiera con la stella di David ma la risultante di tale comportamento è perfettamente in linea con i diritti umani perorati da un diritto internazionale troppe volte a pannaggio del più forte, e se questa volta non lo è stato almeno nelle parole spese, abbiamo visto la rabbiosa controffensiva degli ambasciatori Israeliani all’ONU dove la nostra Italia si è ben guardata da dire la propria.E allora, sarebbe tempo di finirla con tale inveterata solfa sia dei ” due popoli due stati ” detta a pieno fiato dal nostro Ministero degli Esteri poichè lo sà già lui che non possa essere possibile se non quella di obbligare Israele con le armi a stare in casa propria.Ma a tale possibilità c’è il veto dei nostri principali alleati e noi come tutti i servi sciocchi che urlano la democrazia ma che quando viene violata si girano dall’altra parte al fine di raccogliere le briciole che cadono dalla tovaglia del padrone di casa per mitigare la nostra fame atavica di libertà da certi vincoli, ci giriamo dall’altra parte ed è meglio non vedere , così probabilmente ” la polemica” finisce. Ma forza di considerarla polemica vediamo che l’altro fronte relativo alle armi che possono colpire la Russia sia in discesa e che trovi semprepiù disponibilità fra coloro che raccattano le briciole ai bordi della tovaglia.Ma siamo sempre alle briciole delle predette Corporations o Multinazionali che le si voglia chiamare, perchè il tutto parte da lì e da un principio che quadra e non stiamo a sentire coloro che dicono che ci vorrebbero ” analisti o sociologi”, perchè quella è una scusa per ripararsi dietro un velo di ipocrisia che permette a qualcun altro di farci schiavi instillando in noi un anelato senso di libertà,che ” i cattivi del mondo” vorrebbero comprimere. Ed il giochetto sui poveri fin’ora è riuscito e sarebbe ora che terminasse….. ti ricordo la famosa frase che qualcuno disse relativa agli americani che ingagando seriamente nella storia di questi ultimi tre secoli vediamo che hanno sterminato 100 milioni di indiani …. e sono riusciti a convincerci con quattro films western che i cattivi fossero gli indiani !!! Pensate a cosa possono farvi credere oggi !!! SPEGNETE LA TV ED ACCENDETE IL CERVELLO !!!
Anche Hamas è stato democraticamente eletto dopo che la maggioranza è trasmigrata da Abu Mazen appunto verso Hamas ma cosa vorrebe dire codesto discorso che Hams è una accozzaglia di tagliagole ? E’ o no il giuoco delle tre carte per il quale prima allevo una parte terrorista perchè serva ai miei scopi, la lascio crescere e nel frattempo divido il popolo seguace dell’OLP che vota Abu mazen ma che si espone ai ricatti degli israeliani e degli Stati Uniti perchè gli hanno promesso due popoli due stati sapendo bene che la framentazione è in atto e che il popolo palestinese è semprepiù vulnerabile ? E allora chi è il responsabile vero di questa politica che abbiamo visto che sg? focia nella guerra ad oltranza ed alla distruzione di un popolo che ormai non ha più speranza di riunirsi e che non ha nulla fra le mano per farsi valere. Ti ricordo che i diritti sono diritti se valgono e se messi in condizioni di affermarsi ma se si lotta per non farli emergere non sono nulla e vengono dimenticati. A questo punta Israele con i suoi rabbini e coloni.E l’operazione stà riuscendo anche tramite i ”tagliagole” che tu dici. Ed è quello che interessa ad Israele, che ci siano i tagliagole perchè è per mezzo di quelli che ha pasturato che può mettere in atto la sua politica espansionista,incazzandosi anche contro chi grida al genocidio, dal momento che lei è consentito incazzarsi perchè è una democrazia dove il popolo ha eletto il governo. E gli altri invece un branco di animali senza guida ? Facile la novellina eh ?
Abbiamo il dovere di aiutare e sostenere come possibile il popolo palestinese,senza però mai mettere in discussione una vicinanza politica e culturale ad Israele. Non è facile, ma credo che sia la giusta strada per l’Italia.
Per Francesco Ferretti. Si, certo, belle e giuste parole, ma alla fine in questi ultimi 50 anni, ma forse anche da prima, abbiamo visto e constatato che alla sperata convivenza pacifica di ”due popoli e due stati” è stata applicata una politica, anche proprio da parte dell’Italia,che non ha portato a soluzione, e non portando a soluzione (siccome ho cercato di spiegarne la ragione facendo riferimento agli INTERESSI ) le condizioni si sono incancrenite ulteriormente.In tale lasso di tempo la potenza di Israele ha schiacciato -con l’avallo dell’occidente- i palestinesi e adesso dopo la loro tragedia vorremmo far accettare loro ciò che è statao platelmente boicottato da Israele dopo le risoluzioni di Camp David. Io credo che a questo punto l’ipocrisia del ”politically correct” abbia prevalso anche in quelle menti che ben 40 anni fa applaudivano e riconoscevano Arafat e Rabin come i due capisaldi di esigenze irrinunciabili fino a portare ad oggi la situazione che vediamo.La schiacciante pressione militare di israele che cerca spazio per allargarsi e di contrapposto i paesi arabi che una volta sostenevano la causa palestinese, vede preferire la politica verso i palestinesi dispersi dal ”divide et impera” che Israele non vede l’ora che sia applicata definivamente.A questo tendevano gli accordi politici con l’Arabia Saudita e con il Qatar, non ai ”due popoli e due stati”. E allora, io dico – almeno nella tragedia manifesta di un popolo che stà scomparendo e che ancora in futuro scomparirà ancor di più – almeno si abbia l’onestà intellettuale di evidenziare la necessità di distinguere le responsabilità, perchè formalmente ambedue hanno il diritto di esistere- e questo nessuno lo nega-(solo gli estremisti lo negano da ambo le parti ) ma perchè la forza di interposizione dell’ONU come è sucesso nel passato che è intervenuta in Kossovo ed in altre regioni non si dispiega per consentire anche manu militari la realizzazione e la concretizzazione di tale essenza ? La risposta a questa domanda è che gli interessi di una parte (quella che citavo legata agli Stati Uniti e che è dentro agli Stati Uniti e ne fà parte inscindibile di essi ) è talmente potente che all’Onu nonostante la maggior parte delle nazioni del mondo abbia condannato la politica Israeliana,lo sà caro Ferretti cosa fà ? Alza la mano per il VETO, ed è così che si proteggono gli interessi propri in casa d’altri. E allora, la formale richiesta sulla parità delle condizioni che viene messa sullo stesso piano come l’unica possibilità di far esistere i due stati l’uno vicino all’altro purtroppo diventa ipocrisia pura e noi italiani ci facciamo il bagno dentro a piene mano,e se qualcuno si azzarda a scendere in piazza vede e sente i manganelli sulla testa, ma ancorpiù se qualcuno si azzarda sul comparto mediatico a contestare a parole la politica dell’attuale governo Israeliano, non lo vede Ferretti che si alza una barriera di ostracismo che parte da fatti indiscutibilmente veri e densi di significato come ”il binario 16 della stazione di Firenze ” ed anche altro ancor più pesante perchè fanno una diga mediaticamente insuperabile affinchè da una parte stia la verità e la ragione e dall’altra l’ignominia dei palestinesi ? Tutto serve a tal fine , anche l’evocazione dei sanguinari crimini nazisti evocati solo in maniera pietistica ad ogni ora del giorno e della notte a favore della tragedia del nazismo subita da Israele e dagli ebrei di tutta europa per far assumere ad Israele la parte della ragione nei tempi attuali che vedono la loro politica vertso i palestinesi, relegati a nemmeno essere un popolo,come dicono i rabbini che sorreggono Nethanyau e che ne segnano la politica.E allora personalmente sono stato sempre contro a coloro che bruciano le bandiere di ogni tipo beninteso, perchè dietro le bandiere c’è la storia di un popolo, ma non mi si venga a dire che quella palestinese e la sua causa sia stata portata avanti dalle istituzioni italiane perchè si dice una solenne fandonia. Forse c’è qualcuno che ancora lo pensa, ma questo avveniva negli anni ’70 quando la sinistra italiana aveva relazioni dirette con Arafat e Kaddumi e la questione palestinese era sulla bocca di tutti come uno dei problemi da portare a soluzione, ma oggi è risibile quello che dice Niccolò Martinozzi quando se la prende con Gad Lerner che la sinistra -che fra l’altro non esiste più- sembra sostenere, quasi quasi facendolo passare per un rinnegato del proprio popolo. Io invece penso che sia un giusto e che dica la verità oggettiva, senza dipendere dagli interessi e dai programmi politici ed economici di oltre atlantico. E questo ai padroni di casa ed ai loro vassalli non stà bene.