I TEATRI STORICI DIVENTANO “MONUMENTI NAZIONALI”. IL SINDACO DI SINALUNGA SI RISENTE. GIUSTAMENTE.

giovedì 04th, aprile 2024 / 15:30
I TEATRI STORICI DIVENTANO “MONUMENTI NAZIONALI”. IL SINDACO DI SINALUNGA SI RISENTE. GIUSTAMENTE.
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“Passano da 10 a 69 i Teatri della Toscana che verranno dichiarati monumento nazionale. Si tratta di un riconoscimento che premia la tradizione artistica, drammaturgica, operistica e musicale della Regione e valorizza edifici storici di grande valore culturale ed architettonico. Si tratta del frutto del lavoro del Pd fatto in aula che ha imposto al governo di inserire dei nuovi criteri nella legge e di conseguenza di allargare il numero dei teatri riconosciuti”. Così, in una nota congiunta i deputati Pd eletti in Toscana Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Laura Boldrini, Marco Furfaro, Arturo Scotto e Christian Di Sanzo sull’emendamento approvato mercoledì 3 aprile, dall’aula di Montecitorio alla legge sui teatri storici italiani che ha incluso tutte le strutture con almeno 100 anni di età.
Tra questi figurano il Teatro dei “Rinnovati” di Siena, il “Petrarca” di Arezzo, il “Signorelli” di Cortona, il “Comunale” di Castiglion Fiorentino, il Teatro degli “Astrusi” di Montalcino, il “Poliziano” di Montepulciano, il teatro dei Concordi di Acquaviva, quello “della Grancia” di Montisi. il Teatro del Popolo di Rapolano Terme, il “Ciro Pinsuti” di Sinalunga e il “Teatro degli Oscuri” di Torrita di Siena.
Non è nell’elenco il Teatro “Mascagni” di Chiusi perché ha meno di 100 anni, fu inaugurato infatti nel 1938 ed è l’unico nel territorio in stile “razionalista” e non sette-ottocentesco.
Ma a qualcuno la “nomination” a monumento nazionale del proprio teatro ha fatto drizzare le antenne.  E non è un qualcuno qualunque. Ma il sindaco di Sinalunga Edo Zacchei, il quale si dice sorpreso, anzi “stupito” dell’inserimento el Teatro “Pinsuti”, quello della sua cittadina, di proprietà del Comune totalmente a sua insaputa. Cosa a suo dire quantomeno disinvolta, arrogate e -diciamolo pure – anche illegittima. Se non foriera di svilupi spiacevoli “sul futuro libero utilizzo del teatro”…
Scrive Zacchei in un post sulla sua pagina Fb: “Apprendo con stupore dell’iter avviato dal Parlamento della repubblica per il conferimento del riconoscimento di monumento nazionale al Teatro Ciro Pinsuti di Sinalunga.
Non mi appassionano certo i vari esponeti parlamentari, o addirittura locali, che si attribuiscono paternità di tale operazione che iscrive nel registro oltre 400 teatri nazionali e ben 69 nella Regione Toscana. Mi sembra alquanto opportunistico il tentativo di attribuirsi meriti di un’operazione di cosi larga scala, fatta di default e tra l’altro senza che tutti i Sindaci, che sono ufficialmente i custodi dei patrimoni comunali, ne siano stati messi a conoscenza.
Ma se qualcuno avesse fatto le dette sollecitazioni, mi chiedo a quale titolo e con quale arroganza si possano segnalare beni facenti parte di un patrimonio pubblico senza che il detentore ne abbia dato mandato. Forse, se cosi fosse, non sarebbe poi cosi legittimo!
Ho dubbi e perplessità che rimangono, anche e soprattutto sull’opportunità di tale operazione, che non vorrei costituisse dei vincoli futuri nel libero utilizzo del Teatro Ciro Pinsuti. Sarà mio impegno chiedere gli opportuni chiarimenti ai parlamentari della nostra Repubblica affinché giungano chiarimenti e rassicurazioni di un percorso portato avanti senza il consenso dei propretari, con disinvoltura e arroganza”.
E in un commento a margine precisa ancor meglio il suo pensiero e le sue perplessità e non risparmia neanche i suoi, ovvero i deputati del suo stesso partito. A chi gli faceva notare che la questione è stata portata avanti anche da parlamemntari Pd e che quindi lui avrebbe dovuto “far pace con la sua parte politica” così risponde:
“Secondo me illegittimo è che qualcuno senza titolo segnali un bene altrui, in questo caso pubblico, senza avere nessun mandato… poi non ho da fare pace con nessuno, in questo percorso ce l’ho con tutti , destra e sinistra, sono stati tutti oltraggiosi e arroganti”...
Si può parteggiare per Zacchei oppure no. Si possono condividere o meno i suoi rilievi sulla questione specifica, ma in questo caso Edo Zacchei ha fatto il sindaco.  Ha difeso, senza peli sulla linga e senza tentennamenti pelosi o ruffiani, la prerogativa di chi ha la proprietà e la gestione di un BENE PUBBLICO e comune. Ha detto ai parlamenari, anche a quelli del suo partito, che il Comune di Sinalunga, per ciò che riguarda il Teatro Pinsuti non poteva e non può essere scavalcato o ignorato. Giusto. Così si fa. Chapeaux Edo. Per quello che può valere, siamo d’accordo con te. E’ di sinistra una posizione del genere? Noi pensiamo di sì. Ma questo alla fine è un dettaglio.
m.l.
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