CHIUSI SCALO, VIVIANA TIEZZI E LA SUA FLUID PAINTING ALL’EX BAR ITALIA

venerdì 05th, aprile 2024 / 17:31
CHIUSI SCALO, VIVIANA TIEZZI E LA SUA FLUID PAINTING ALL’EX BAR ITALIA
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CHIUSI – Come nella swinging London degli anni ’60 può capitare anche a Chiusi che l’arte contemporanea si insinui e trovi spazi espositivi laddove meno te lo aspetti. Domani, sabato 6 aprile, per esempio, nell’ex Bar Italia, in piazza Dante, che adesso è solo una tabaccheria si inaugura una mostra di pittura. Più precisamente di Fluid Painting, che è una tecnica molto particolare. L’artista che si fa chiamare “Braca” è Viviana Tiezzi, che a Chiusi è nota per essere una aprezzata docente di inglese. E non a caso ha titolato l’esposizione “Never too late”, ovvero “non è mai troppo tardi”, per dirla con Alberto Manzi il maestro che insegnò agli italiani a leggere e scrivere negli anni ’60 dagli schermi della neonata televisione. Però in inglese, appunto. Viviana Tiezzi è autodidatta, ma si è appassionata a questa tecnica espressiva singolare. La Fluid Painting infatti è un tipo di “pittura” che si basa su colori acrilici “allungati” e diluiti con acqua e diluente e poi stesi sulla tela con ogni strumento, tranne di fatto il pennello, strumento principe dei pittori: forchette, pettini, spugne, carta scottex, magari un phon per asciugare i capelli usato per creare un effetto vento caldo per spandere i colori, il movimento del supporto (la tela) come fosse un setaccio, in modo che i colori scivolino e si mischino l’uno all’altro, ma anche cannucce per formare bolle d’aria, rilievi, schizzi, sgocciolamenti…

Il risultato è una fiera dei colori. Quadri che sembrano effetti allucinogeni e psichedelici. Colori che formano immagini certamente astratte e indefinite, intrecci e che possono sembrare o far pensare ad alberi, a fiumi, a nuvole, ma anche a gocce o schizzi che cadono e si espandono, a solchi di memoria, a sentimenti che si intrecciano o fanno fatica a trovare corrispondenza e non si mixano…

C’è un sapore di pop art nei quadri di Viviana Tiezzi, ma c’è anche – si vede  – il gusto personale di cercare e sperimentare tecniche e strumenti inusuali. C’è il divertimento nel farlo e la ricerca interiore che sta dietro e dentro quelle strane macchie cromatiche fluide.

La mostra è proposta dall’Associazione la Goccia e dal Comune di Chiusi e resterà aperta fino al 28 aprile. Il vernissage di apertura è previsto, come dicevamo, sabato 6, alle ore 17,00.

Chiusi Scalo non sarà la Swinging London di Blow Up, ma certe cose avvicinano comunque all’Europa. E quando si parla di arte e di musica, un tocco di british male non fa.

m.l.

 

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