SPLENDIDO ASSOLO DI POGACAR ALLA STRADE BIANCHE

sabato 02nd, marzo 2024 / 17:31
SPLENDIDO ASSOLO DI POGACAR ALLA STRADE BIANCHE
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SIENA – Capolavoro di Tadej Pogacar alla Strade Bianche. Lo sloveno, vincitore nel 2022, si è ripetuto, sbaragliando tutti gli avversari. Fuga di 81 km e arrivo in solitara in Piazza del Campo con 2′ e 44” su Skujins e 2′ e 47” su Van Gils. Quarto Pidcock (trionfatore l’anno scorso) a a3′ e 50” e a seguire Moric (4’26”), Cosnefroy (4’39”), Formolo (4’41”), Martinez (4’48”), Zana (4’49”), Laporte (5’17”). Tutti in fila, alla spicciolata, quasi umiliarti dall’azione sfontata e potente di Pogacar, che appena tagliato il traguiatdo si è fermato ed ha alzato la bici al cielo come fanno i campioni del ciclocross. Nell’ultimo km e mezzo ha anche un tantino rallentato, lo sloveno, perché all’ingresso in via Santa Caterina il vantaggio che aveva era sopra ai 3 minuti. Sbriciolati tutti, alla prima apparizione i gara del 2024. Fenomeno forse è un termone riduttivo.

Qualcuno tra i commentatori ha definito l’assolo di Pogacar come l’impresa del secolo, una cosa che trova riscontro solo nelle pagine gloriose del ciclismo epico, quello in cui le strade bianche erano la regola, non solo una difficoltà aggiuntiva. E non è che non avesse avversari all’altezza.

Tranne Van der Poel e Van Aert (vincitori nel 2021 e nel 2020) i migliori c’erano tutti o quasi. Pidcock ha fatto un bel rush finale con una bella rimonta che però non gli è bastata per salire sul podio.

La facilità con cui Pogacar si è messo tutti alle spalle strappando a 81 km dal traguardo e poi proseguendo la corsa da solo tra uno sterrato e l’altro, è stata davvero disarmante. Nessuno ha potuto opporre resistenza. Un “assolo”sui pedali come quelli che Jimi Hendrix faceva con la chitarra mancina. Roba forte, anche perché la Strade Bianche di quest’anno, la n.18, non era una corsetta, ma una classica vera, lunga 215 km, più lunga del solito, con 71 km di sterrato e rampe anche al 18%.

Il resto, la cornice, il contorno, la poesia, ce l’ha messo il paesaggio delle “terre di Siena” tra crete e calanchi, cipressi e olivi e i vigneti del Brunello e del Chianti e quell’arrivo in città, nel cuore di Siena, in piazza del Campo, dove due volte l’anno corrono i cavalli del Palio, all’ombra della Torre del Mangia. Spettacolo nello spettacolo. Ma oggi alla Strade Bianche lo spettacolo lo fa fatto soprattutto Tadej Pogacar. Chapeaux. Lo sloveno della UAE dopo la gara senese farà solo la Milano-Sanremo tra le grandi classiche, poi sarà al Giro d’Italia che tornerà in provincia di Siena, precisamente a Rapolano Terme. Inutile dire che correrà per vincerlo.

m.l.

Nella foto: Tadej Pogacar alza la bici al cielo dopo il traguado (La Stampa). 

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