CHIUSI SCALO, MULTE A RAFFICA NEI GIORNI DI “SBOTTEGANDO” E DEL MERCATO SETTIMANALE

lunedì 04th, marzo 2024 / 16:08
CHIUSI SCALO, MULTE A RAFFICA NEI GIORNI DI “SBOTTEGANDO” E DEL MERCATO SETTIMANALE
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CHIUSI SCALO – La settimana scorsa, tra il 24 febbraio e il 2 marzo, un discreto numeri di negozi di Chiusi Scalo proponeva il tradizionale “Sbottegando”. Non più con le bancarelle in strada, ma all’interno dei negozi. Un modo per sotolineare il periodo dei “saldi” e anche per richiamare clientela anche dai paesi limitrofi. E però, almeno nel week end, sembrava che ad attendere i suddetti clienti ci fosserro i cecchini appostati dove non si vedono, ma dove possono colpire e fare male. Decine di multe per divieto si sosta o tagliando scaduto in via Isonzo, via Leonardo da Vinci, via Mameli. Così raccontano esterrefatti e contrariati alcuni negozianti, ma anche alcuni malcapitati automobilisti, chiusini e non. Anzi soprattutto NON chiusini, che certo la prossima volta ci penseranno bene prima di tornare a Chiusi Scalo a fare shopping. Parole loro.

E questa mattina, lunedì 4 marzo, giorno peraltro immortalato da una famosa canzone di Lucio Dalla, nato proprio il 4 marzo, anche alcuni “avventori” del tradizionale Mercato Settimanale dello Scalo hanno trovato un “ricordino” sul parabrezza dell’automobile. Rosa. Con una cifra e un IBAN a cui versare la cifra di cui sopra.

Dicono, sempre i negozianti e diversi cittadini, che è così da settimane, mesi. Sempre la stessa cosa. C’è il mercato nel cuore dell’abitato? Bene: multe a raffica.

E, sarà un caso, ma da qualche settimana anche il  mercato settimanale del lunedì mattina a Chiusi Scalo è sempre più… ridotto. Oggi c’erano almeno 10 banchi in meno di un mese fa. E alle 12,30 la maggior parte aveva già chiuso i battenti e riacceso il motore del furgone per andare via…

Chiusi Scalo sta perdendo appeal anche tra i commercianti ambulanti, i quali, se non vengono più, avranno dei motivi, avranno fatto dei conti… Vedere quegli spazi vuoti tra un banco e l’altro è una tristezza. C’entra qualcosa la questione delle multe a raffica? Forse no. Ma di certo non aiuta.

Ora, per carità, nessuno dice (o pensa) che si possa parcheggiare non a spina di pesce, ma a cazzo di cane dovunque, che il pagamento del posteggio negli stalli blu sia un optional, che la sosta selvaggia sia un’abitudine su cui si possa anche sorvolare. Quindi nessuno pensa che vigili urbani e ausiliari del traffico che lavorano per la ditta che ha in gestione i posteggi blu, debbano essere di manica larga e chiudere un occhio o tutti e due quando controllano le auto in sosta. Ma la situazione sembra aver preso una piega che ha il sapore del “cecchinaggio”. Così scrive qualcuno sui social, postando la foto del “ricordino rosa” che ha trovato sotto al tergicristallo. Ma basta girare un po’ per le vie del centro per captare – anche non volendo – le bestemmie random di chiusini e non che hanno ricevuto lo stesso trattamento. Soprattutto nei fine settimana e nei giorni di mercato.

Di tutto ciò, francamente si capisce poco la ratio. Chiusi Scalo sta scontando un declino inesorabile anche dal punto di vista commerciale (il suo storico punto di forza), i negozianti si ingegnano per cercare qualche motivo di attrattiva, cercando anche di sopperire alla chiusura e all’assenza di luoghi pubblici di ritrovo, tipo i bar ormai ridotti al lumicino. E i vigili che fanno? multano tutti quelli che si avvicinano, dando l’impressione di aspettarli al varco. Come i “cecchini”, appunto, appostati nelle vicinanze di un ponte.

Tutto ciò si traduce, come dicevamo, in bestemmie e imprecazioni verso gli agenti in divisa poco tolleranti, ma anche – inevitabilmente – in disappunto verso l’Amministrazione Comunale, ritenuta responsabile e “mandante” di tale atteggiamento. Sembra quasi che qualcuno si diverta o faccia di tutto per creare un’immagine inospitale e respingente di Chiusi Scalo e del suo “centro commerciale naturale”. Ma a che pro?  Un tempo, ogni decisione politico-amministrativa, ogni situazione controversa veniva vagliata anche nelle sezioni di partito partendo da una domanda: a chi giova?

E la stessa cosa è successa negli ultimi mesi anche a Chiusi Città, con l’istituzione della ZTL che ha reso complicata la circolazione, con la conseguenza di veder aumentare le violazioni e i comportamenti non in linea.

Tutto ciò per dire che a volte anche scelte e decisioni improntate alla “legalità” e ad una fruizione corretta del territorio e degli spazi, possono rivelarsi, se applicate con rigidità e poco discernimento, solo vessatorie e controproducenti.

E devastanti per chi amministra. Per Sonnini & C. un’altra cosetta su cui riflettere.

m.l.

 

 

 

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