CHIUSI SCALO, MULTE A RAFFICA NEI GIORNI DI “SBOTTEGANDO” E DEL MERCATO SETTIMANALE
CHIUSI SCALO – La settimana scorsa, tra il 24 febbraio e il 2 marzo, un discreto numeri di negozi di Chiusi Scalo proponeva il tradizionale “Sbottegando”. Non più con le bancarelle in strada, ma all’interno dei negozi. Un modo per sotolineare il periodo dei “saldi” e anche per richiamare clientela anche dai paesi limitrofi. E però, almeno nel week end, sembrava che ad attendere i suddetti clienti ci fosserro i cecchini appostati dove non si vedono, ma dove possono colpire e fare male. Decine di multe per divieto si sosta o tagliando scaduto in via Isonzo, via Leonardo da Vinci, via Mameli. Così raccontano esterrefatti e contrariati alcuni negozianti, ma anche alcuni malcapitati automobilisti, chiusini e non. Anzi soprattutto NON chiusini, che certo la prossima volta ci penseranno bene prima di tornare a Chiusi Scalo a fare shopping. Parole loro.
E questa mattina, lunedì 4 marzo, giorno peraltro immortalato da una famosa canzone di Lucio Dalla, nato proprio il 4 marzo, anche alcuni “avventori” del tradizionale Mercato Settimanale dello Scalo hanno trovato un “ricordino” sul parabrezza dell’automobile. Rosa. Con una cifra e un IBAN a cui versare la cifra di cui sopra.
Dicono, sempre i negozianti e diversi cittadini, che è così da settimane, mesi. Sempre la stessa cosa. C’è il mercato nel cuore dell’abitato? Bene: multe a raffica.
E, sarà un caso, ma da qualche settimana anche il mercato settimanale del lunedì mattina a Chiusi Scalo è sempre più… ridotto. Oggi c’erano almeno 10 banchi in meno di un mese fa. E alle 12,30 la maggior parte aveva già chiuso i battenti e riacceso il motore del furgone per andare via…
Chiusi Scalo sta perdendo appeal anche tra i commercianti ambulanti, i quali, se non vengono più, avranno dei motivi, avranno fatto dei conti… Vedere quegli spazi vuoti tra un banco e l’altro è una tristezza. C’entra qualcosa la questione delle multe a raffica? Forse no. Ma di certo non aiuta.
Ora, per carità, nessuno dice (o pensa) che si possa parcheggiare non a spina di pesce, ma a cazzo di cane dovunque, che il pagamento del posteggio negli stalli blu sia un optional, che la sosta selvaggia sia un’abitudine su cui si possa anche sorvolare. Quindi nessuno pensa che vigili urbani e ausiliari del traffico che lavorano per la ditta che ha in gestione i posteggi blu, debbano essere di manica larga e chiudere un occhio o tutti e due quando controllano le auto in sosta. Ma la situazione sembra aver preso una piega che ha il sapore del “cecchinaggio”. Così scrive qualcuno sui social, postando la foto del “ricordino rosa” che ha trovato sotto al tergicristallo. Ma basta girare un po’ per le vie del centro per captare – anche non volendo – le bestemmie random di chiusini e non che hanno ricevuto lo stesso trattamento. Soprattutto nei fine settimana e nei giorni di mercato.
Di tutto ciò, francamente si capisce poco la ratio. Chiusi Scalo sta scontando un declino inesorabile anche dal punto di vista commerciale (il suo storico punto di forza), i negozianti si ingegnano per cercare qualche motivo di attrattiva, cercando anche di sopperire alla chiusura e all’assenza di luoghi pubblici di ritrovo, tipo i bar ormai ridotti al lumicino. E i vigili che fanno? multano tutti quelli che si avvicinano, dando l’impressione di aspettarli al varco. Come i “cecchini”, appunto, appostati nelle vicinanze di un ponte.
Tutto ciò si traduce, come dicevamo, in bestemmie e imprecazioni verso gli agenti in divisa poco tolleranti, ma anche – inevitabilmente – in disappunto verso l’Amministrazione Comunale, ritenuta responsabile e “mandante” di tale atteggiamento. Sembra quasi che qualcuno si diverta o faccia di tutto per creare un’immagine inospitale e respingente di Chiusi Scalo e del suo “centro commerciale naturale”. Ma a che pro? Un tempo, ogni decisione politico-amministrativa, ogni situazione controversa veniva vagliata anche nelle sezioni di partito partendo da una domanda: a chi giova?
E la stessa cosa è successa negli ultimi mesi anche a Chiusi Città, con l’istituzione della ZTL che ha reso complicata la circolazione, con la conseguenza di veder aumentare le violazioni e i comportamenti non in linea.
Tutto ciò per dire che a volte anche scelte e decisioni improntate alla “legalità” e ad una fruizione corretta del territorio e degli spazi, possono rivelarsi, se applicate con rigidità e poco discernimento, solo vessatorie e controproducenti.
E devastanti per chi amministra. Per Sonnini & C. un’altra cosetta su cui riflettere.
m.l.
Questione vecchia, che ogni tanto ritorna. Negli anni, sono molte le persone che, dopo essere venute allo Scalo per fare acquisti, sono andati via bestemmiando e promettendo solennemente che non ci avrebbero più messo piede. E a vedere il declino commerciale più volte descritto su queste colonne, tale promessa l’ hanno mantenuta. E’ evidente che il minor afflusso di compratori non può essere spiegato solo con l’ atteggiamento, diciamo così, assai fiscale, dei vigili urbani, ma di certo quest’ ultimo non aiuta. Io non dico che debba essere ammessa la sosta selvaggia, in quanto a volte si vedono comportamenti che mettono effettivamente a repentaglio la sicurezza della circolazione veicolare (come il parcheggio in prossimità di un incrocio che impedisce a chi si immette di vedere i veicoli in transito). Non mi parrebbe così fuori luogo nel fine settimana, di lunedì mattina, o nelle occasioni di Sbottegando, allentare la morsa.
Se non addirittura, butto là una cazzata, di concerto con le associazioni Confesercenti e Chiusi in Vetrina, lanciare una campagna pubblicitaria tipo “Hai preso la multa? Te la paghiamo noi!” Che per una ventina di multe da 35 euro (non so quanto sia di preciso il divieto di sosta perchè è una vita che non l’ ho presa…), diviso tra tutti gli esercenti, non sarebbe certo un costo proibitivo. Come pure offrire dei buoni per il pagamento della sosta negli stalli blu.
Dico solo una cosa, quella che normalmente osservo e non faccio congetture di sorta. Primo: le regole vanno rispettate e non per far piacere ai commercianti ma per far piacere e consentre un traffico corretto all’interno del paese.Nel lunedi, giorno di mercato, esiste un diveto di sosta in via Fabio Filzi poichè il senso unico cambia da senso unico a doppio senso.Uscire da Via Volta diventa un problema per gli automobilisti poichè una fila di macchine posteggiate in divieto di sosta pur essendoci i segnali, obbliga alle macchine che devono andare in direzione delle Poste di fare marcia indietro e di rientrare in via Volta perchè per quelle che entrano da Via Mazzini non c’è spazio per percorrere Via Filzi a causa delle macchine posteggiate in divieto di sosta. La sosta selvaggia senza multa permette ai proprietari delle auto di andare in tasca alle regole e non solo, ma anche si arriva a pretendere di non avere la multa ? In quale altro paese d’Europa succede che per far piacerea gruppi di commercianti si invalidino le regole ? Non c’è posto ? Si va al parcheggio al di là del sottopassaggio di via Cassia Aurelia , oppure si va al parcheggio di Piazza 26 Giugno, o si trova posto al Mar Nero in Via Manzoni ma pretendere di trovare posto vicino al mercato ed intasare il traffico e poi pretendere di non avere la multa mi sembrerebbe proprio troppo come del resto mi sembrerebbe ancorpiù troppo che le multe per la non osservanza delle regole le paghino i commercianti per conto degli automobilisti scorretti. . Ecco, questo secondo me sarebbe quasi il colmo. Ma come ? A me commerciante mi si richiede di pagare la multa fatta ad un altro perchè per farsi la vita meno complicata abbia posteggiato dove non è possibile farlo ? Io credo che se una cosa del genere fosse istituita sarebbe un caso unico in italia da poter chiamare il tapiro d’oro per farlo consegnare a chi firmi tale disposizione.Non è questione di quanti soldi costi una multa divisa per il numero dei commercianti ma è questione che si indirrebbe una regola che contrasta con ogni disposizione di circolazione e con ogni logica di amministrazione pubblica . Caro cliente, ti trovi il posto dove è consentito parcheggiare e pedali e non di lasciare l’auto dove ti faccia più comodo affinchè il commerciante possa fruire delle tue compere.Diventerebbe una questione che per un ente pubblico possa andare da una tolleranza che odorerebbe anche di mafiosità. I guardiani del traffico e della viabilità il Comune li paga e costano agli abitanti di Chiusi e quindi sono pagati per multare chi trasgredisce.D’altra parte anche la regola dell’eccesso di velocità sancisce che si debba pagare la multa anche se la velocità superi anche di poco il consentito dove è segnalato il limite e allora cosa dovrebbe dire quel guidatore il cui contachilometri segni 55 km quando la velocità tollerata è di 50 Km all’ora? A chi sgarra e mette la macchina dove ingombra niente multa ed a me che andavo a 55 km si ? Il Comune come ente pubblico che amministra un paese non deve fare partigianerie e chiudere gli occhi. diversamente sarebbe il primo a non far osservare le regole.Ed alla fine io non credo che i banchi diminuiscano perchè i vigili facciano le multe e non incentivino la presenza dei probabili clienti, ma credo che diminuiscono per la precarietà numerica di coloro che possono essere interessati a fare acquisti proprio perchè ”bambole un c’è na’ lira…ed anche per la continua crescita di supermercati ”.
Il “fondo multe” dei commercianti è chiaramente una boutade, avendo chiaramente precisato che la sosta selvaggia può creare non solo intralcio ma anche pericolo. Ma il buono sosta negli spazi dedicati potrebbe avere senso. Sul rispetto della legalità e conseguente “mafiosita'” su eventuali tolleranze, dal punto di vista etico e giuridico è ineccepibile, poi però bisogna anche guardare ai risvolti pratici. Se ipoteticamente esistesse un comune vicino che passasse sopra a tutto, e la gente andasse tutta là, sarebbe una ben magra consolazione poter dire “eh ma io ho salvaguardato la legalità, lui no”. Vede, ognuno di noi nella propria vita, sia privata che professionale, di tanto in tanto è costretto a scendere a compromessi con la propria coscienza. Non si salva nessuno. Cambia solo la soglia di tollerabilità di ciascuno.
un comportamento scorretto va sanzionato. Se però ci troviamo di fronte a comportamenti scorretti reiterati e “permanenti” occorre riflettere probabilmente sull’origine di questi comportamenti. Siamo sicuri che la dislocazione del mercato settimanale nelle vie dello scalo sia ottimale? Assistiamo a cambi di direzione nella viabilità che complicano il flusso veicolare,ci sono situazioni di disagio a cittadini residenti che si vedono “segregati” in casa nelle ore del mercato, e altre cosette. Insomma, la scelta della “location” sembra poco felice. Potrebbe essere l’occasione per riflettere su un’altra, più consona, area da destinare al mercato settimanale (e fiere annesse) e relativo spazio da parcheggio. Non credo che l’amministrazione comunale sarebbe contraria ad esaminare proposte migliorative o alternative. Si tratta di avanzarle.
X Giangiacomo Rossi. Si questo è vero che tutti siamo costretti a scendere a compromessi con la propria coscenza, ma questo deve valere anche per i commercianti,perchè prima di essere commercianti sono cittadini. E allora anche per rispondere a Enzo Sorbera dico: non sò se dico il vero ma mi sembrerebbe di ricordare che originariamente il mercato si svolgesse da un altra parte e cioè verso piazza 26 Giugno e chi è che l’ha voluto riportare al centro siano stati i commercianti e sono stati accontentati..Mi sbaglio ? Se mi sbagliassi chiedo venia.
A quanto pare il 90 pr cento delle multe riguarda il mancato pagamento dell’obolo o il tagliando scaduto nei posteggi, non la sosta selvaggia, pericolosa o d’intralcio, in luoghi in cui non si potrebbe e dovrebbe posteggiare. Poi Chiusi è in crisi e dovrebbe cercare motivi di attrazione non scoraggiare e addirittura bastonare chi arriva. Sembra quasi che gli addetti in divisa remino contro (Contro i commercianti, contro l’amministrazione comunale che si prende la colpa e gli improperi, contro l’immagine della città che così appare ostile)… E c’è anche un altro problema: se fai occupare un grande posteggio dalle giostre, se occupi il cuore della città con il mercato settimanale la gente la macchina dove la lascia? Troppo facile fare le multe in questa situazione
Mi sembra che questo fatto delle multe stia diventando ”un affare di stato”.Sissignore ed a tutti i costi si crede che reperire un luogo dove non facciano le multe e sia un posteggio o applicare un po’ di tolleranza alla sosta selvaggia possa questo risollevare la situazione di Chiusi ? La situazione di Chiusi è dovuta ad anni di degrado e di incompetenza delle amministrazioni che ha avuto sulle quali si è aggiunta una crisi generale che riguarda le persone e le loro attività economiche.Se fossimo in un epoca di sviluppo dove i traguardi aumentano verso l’alto potrebbe anche essere plausibile la ricerca di spazi idonei ma nessuno dice e vuole considerare che siamo dentro -chiamatela come volete- ad una ”decrescita felice od infelice che sia” e che questo sia il risultato di molti fattori che non si può risolvere con la tolleranza sulle multe.Questa è aria fritta.Non sarebbe invece aria fritta pensare ad andare verso spunti di convenienza magari anche per i commercianti su contributi sul’affitto dei fondi o di sgravio di percentuali di IMU alle proprietà.In ogni modo anche questa eventualità comporta un minor incasso da parte delle amministrazioni pubbliche che vedono ridursi i margini di bilancio per la spesa pubblica.In pratica vedendo dall’alto il problema e molto dall’alto,potremmo arrivare a dire che l’economia di un paese come Chiusi è fatta da commercio privato che nel tempo si è dilatato e che ha ammazzato i piccoli con l’instaurazione di supermercati molto graditi alle amministrazioni pubbliche per i cespiti che ricoprono con imposte e tasse, mentre l’essicazione del commercio è dovuta alla decrescita di popolazione ed al disordine individuale sia deile pubbliche amministrazioni chè degli stessi cittadini.La gente è incazzata e sente che fà parte di un contesto che si stà restringendo ed è sempre più costretta a vivere lottando contro un nemico il più delle volte invisibile ma che procura danni di ogni natura,sia dal punto di vista delle disposizioni di legge, sia dal punto di vista ecologico,sia dal punto di vista economico. Il quadro si completa poi con lo stato di guerra che incombe ma mi fermo qui sennò il Lorenzoni giustamente mi dice cosa c’entrino le multe con la guerra di Zelensky e di Putin.L’unica cosa da fare credo in tale momento che stiamo vivendo è quella di pretendere dalle amministrazioni Comunali,Provinciali e Regionali di ripristinare le fermate dei Frecciarossa e di non gettare i soldi dalla finestra per costruzioni di ipotetiche stazioni in linea dove la politca si finanzia per i suoi scopi che sono semprepiù quelli dei partiti e sempremeno quelli del benessere della gente.Altro che la tolleranza sulle multe che risulta essere pensiero fuori bersaglio !…. Ed allora sulla rivitalizzazione di Chiusi da tale punto di vista dobbiamo mobilitarci e se richiesti scendere in piazza e far sentre il peso dei Comitati ed obbligare la politica a seguire l’interesse della gente.Il commercio si riqualifica in tal modo che non è quello di togliere le multe e non è che ci vorrebbe molto a comprenderlo.Altre cose da inventare per adesso non ci sono e se ci saranno, saranno quelle al seguito della rivalutazione della stazione come nodo principale di sviluppo e di traffico.
Come ho commentato anche sopra, non è che se sparissero le multe magicamente si risolverebbero i problemi del commercio di Chiusi, ma a maggior ragione, in un contesto di crisi, occorre prestare attenzione a ogni dettaglio. Vede, quando finisce la ciccia, bisogna attaccarsi a tutti, cartilagini e nervetti…
ma qualcuno ha chiesto di “togliere le multe”? L’articolo pone un problema: quello di un atteggiamento che alcuni ritengono “vessatorio” dei vigili urbani in alcune particolari circostanze: il lunedi mattina giorno di mercato e nei giorni di “sbottegando”. Tanto più se i posteggi bianchi vengono fatti occupare dalle giostre e quindi vengono a mancare. Si chiede “elasticità” mentale, non “briglia sciolta e mano libera” per fare oguno il cazzo che gli pare…
Si, quello che dice lei è la fotografia della realtà ma detto fra noi le sembra un sistema che garantisca la vita normale delle persone a cominciare da chi le amministra ? ”Le cartilaggini ed i nervetti” non sono forse l’espressione di una precarietà che non viene fuori a caso ma che è il processo naturale di percorsi programmati e realizzati in maniera improvvisata e talvolta irresponsabile ? E questo nelle nostre interminabili discussioni-soprattutto le mie per la verità e lo riconosco senza problemi- non le sembra che NON tutte le colpe-se colpe si vogliono chiamare- siano solo della presente amministrazione ma anche di quelle passate ? E allora quando ho sempre detto quello che oggi non si vuol sentire per ogni argomentazione che ”l’ultimo passo dipende dal primo ed il primo passo dipende dall’ultimo” questa cosa nella testa e nella critica da parte dei cittadini di Chiusi non è mai entrata per il semplice motivo che è più facile guardare l’attualità da una certa misura in poi del tronco e disquisire su quella,anzi tutto quanto viene evocato tenta di concorrere a tale visione anche da parte dei media, credendo che non sia fuorviante e che quella debba essere la verità che possa essere più osservata perchè vicina alla verità.Sono segnali di solo fumo per chi si dichiara di sinistra che alla fin fine fanno il giuoco della parte avversa e così ”si galleggia”togliendo anche quelle poche speranze a nuove idee per il cambiamento che invece potrebbe e potrebbero piano piano penetrare e far sentire il proprio peso.Il bello è che ci si creda all’avanguardia….. ma Chiusi è stata sempre così dai tempi dell’immediato dopo guerra a differenza di altri luoghi circonvicini anche dell’Umbria che erano al confronto arretrati e dipendenti pressochè da una economia agricola come Città della Pieve per esempio e che oggi bene o male sono decollati rispetto a Chiusi.Una volta su questo giornale è stato detto che ”Città della Pieve” è decollata perchè ha avuto ”un gran culo” nell’ospitare le riprese del Film ”Carabinieri” – io certe cose me le ricordo-e che tutto sia partito da questo.Queste secondo me sono visioni talmente parziali della realtà che non assolvono al fatto di documentare la verità.La verità è che il Film ”Carabinieri” non basta a spiegarsi il successo e lo sviluppo ma è una serie di iniziative non disgiunte e sapute interpretare dalle persone la cui azione è quella di essere indispensabile se coniugata assieme a certe altre prerogative.La promozione e lo sviluppo del successo di un paese dipende anche dal fatto di saper valorizzare e di conoscere il contenuto che è racchiuso nella sua gente,nella sua cultura, ed anche nella fantasia delle persone.Chiusi si dice sempre che abbia tantissime cose in più di altri paesi a cominciare dagli etruschi, dalle tombe, dal lago, dal cibo,al paesaggio ed anche di altro, ma resta un paese asfittico se prendiamo l’elemento umano, e lo dice uno che a Chiusi ci ha vissuto per tanti anni e che ci è ritornato a vivere tutt’ora ma che ha lavorato anche fuori in altri contesti di città e di cittadine.E allora io credo che dal momento come dice il proverbio ”ogni popolo esprime il governo che ha” anche Chiusi non si discosta da questo.Non è per far i paragoni fra le persone perchè poi ogni persona esprime e contiene sempre qualcosa di diverso,di personale e di autoctono l’una dall’altra, ma per esempio un Sindaco come è stato Fonti che ha affrontato le problematiche dell’assetto urbano di Città della Pieve , Chiusi se l’è sognato insieme ad uno come Valerio Bittarello (che sono i primi che mi vengono in mente).Mi si dica quali sono state le persone che sono assurte a certi gradini differenziandosi dai loro predecessori,anche perchè chi ha seguito fino all’attuale la composizione della genia politica che l’ha aministrata se andiamo a fare paragoni si vedrà che via via l’asta che misurava l’altezza è scesa in maniera costantesia quantitativamente sia qualitativamente. E allora sono d’accordo ed è chiaro che nel contesto del fatto delle multe possa occorrere e di anche avere quella tolleranza necessaria, ma occorre avere ancorpiù chiarezza che stiamo parlando di un melo e che pretendiamo che possa dare dei fichi perchè pensiamo che l’innesto possa produrre qualcosa di nuovo. A Napoli dicono . ”E a’ capa che nunnè bona….”
”Tutti bravi a criticare” si direbbe ? Ma non lo dico solo io, lo dicono anche quei partiti politici locali che hanno lasciato la maggioranza perchè politicamente immatura a governare.
Cioè, uno si dà da fare per risollevare ,con una boccata di ossigeno, un AGONIZZANTE e,che succede ? succede che ,l’ amministrazione comunale permette alla polizia locale di massacrare gli ospiti ,vessandoli con le multe come se fossero biglietti d’ ingresso !
Capisco che in casi estremi,passaggi pedonali, ingressi privati a garages, intralcio ad eventuali soccorsi, ( ma quest’ ultima è una questione di educazione ) in quei casi le multe sono giuste ! In altri casi sono esclusivamente ” Cassa ” !!