INSULTI RAZZISTI E GOL VIZIATO DA CONDOTTA ANTISPORTIVA NELLA PARTITA DEL CHIUSI A CESA. SI ATTENDONO LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO

giovedì 01st, febbraio 2024 / 18:55
INSULTI RAZZISTI E GOL VIZIATO DA CONDOTTA ANTISPORTIVA NELLA PARTITA DEL CHIUSI A CESA. SI ATTENDONO LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
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CHIUSI – Il razzismo non avvelena solo il tifo delle partite di serie A. Quello che è successo il 20 gennaio scorso a Udine durante Udinese-Milan con gli insulti al portiere rossonero Maignan, che abbandonò il campo e fece sospendere la partita per 10 minuti, si è ripetuto domenica scorsa, 28 gennaio, durante la partita di Prima categoria Valdichiana-Chiusi, giocata a Cesa e sospesa dall’arbitro Simone Giovannini di Prato all’85’ con i padroni di casa appena andati in vantaggio.

I fatti: per tutta la partita i tifosi di casa hanno bersagliato con  insulti anche a sfondo razziale il centravanti del Chiusi Giulio Baracchini, nome italianissimo, cittadinanza italianissima, ma pelle scura perché nato da genitori di origine africana. La cosa tiene alta la tensione sugli spalti finché all’85’ un giocatore del Chiusi si fa male ed è a terra, un suo compagno mette la palla fuori per consentire i soccorsi. Ma i giocatori della Valdichiana non restituiscono il pallone e vanno addirittura a segnare. Dopo gli insulti e gli improperi razzisti, anche la beffa antisportiva. In tribuna tra le due tifoserie si accende un parapiglia, che diventa rissa. L’arbitro fischia la fine anticipata del match sul risultato di 1-0 per la formazione aretina. La tensione resta alta per più di un’ora.

Il presidente della società chisuina Paolo Ferretti non usa mezze parole: “Il comportamento di tutto l’ambiente locale è stato vergognoso dall’inizio della gara fino alla nostra partenza. Questi i fatti, per amore di verità!”

Si attendono ora le decisioni del giudice sportivo. Molto dipenderà dal referto arbitrale. A Udine ci sono scappate denunce e Daspo. Vedremo cosa succederà dopo il fattaccio di Cesa.

Secondo varie testimonianze gli insulti all’indirizzo di Baracchini da parte dei tifosi locali sono stati costanti per tutto l’arco della gara. L’azione del gol è stata oggettivamente viziata da atteggiamento antisportivo della squadra di casa (anche se non è obbligo restituire la palla) e questo ha scatenato come una scintilla la rissa sugli spalti, con i circa 20 tifosi ospiti che sentendosi provocati hanno forse ecceduto nella reazione.

Al di là della rissa tra le due tifoserie, cosa che nel campi di provincia è abbastanza frequente, l’aspetto più amaro di questa ennesima domenica bestiale sono gli insulti ad un giocatore di colore, e solo perché di colore. Probabilmente quel nome italianissimo sulla maglia di un “colored” ha scatenato antichi e mai sopiti rigurgiti stile “Difesa della Razza”. Che era una rivista del Regime Fascista, strumento culturale a sostegno delle Leggi razziali del ’38. La dirigeva take Telesio Interlandi. Il redattore capo si chiamava Giorgio Almirante.

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