Tre partite di fila fuori casa per una squadra che lotta per non retrocedere, potevano suonare come un deprofundis. Anche perché le tre formazioni da affrontare erano formazioni di prima fascia: Forlì, seconda a pari merito con la prima (Fortitudo Bologna), Trieste, quinta in graduatoria, ma a soli 3 punti dalla coppia di testa e infine Piacenza che è a metà classifica, ma è sempre una squadra temibile. Ebbene, la San Giobbe Chiusi ha dato invece segnali di vitalità e ha riacceso le speranze di salvezza. Contro Forlì e nel recupero con Trieste i “bulls” di Bassi sono usciti sconfitti, ma giocando due gare maiuscole cedendo solo nel finale alla maggior caratura delle avversarie. Contro Piacenza, ieri, ha vinto, bissando il successo dell’andata. Per gli emiliani di Salieri la San Giobbe si è dimostrata una vera e propria bestia nera. Con la vittoria di ieri a Piacenza, la formazione chusina mette a referto la quarta vittoria di questa stagione. In classifica la è sempre fanalino di coda con 8 punti, ma a sole due lunghezze dalla Agribertocchi di Orzinuovi, battuta a Chiusi il 14 gennaio scorso e a 6 da Cividale. Due vittorie nelle ultime quattro partite, una in casa e una in trasferta sono forse qualcosina in più di un semplice certificato di esistenza in vita. Diciamo che nell’ultimo mese i Chiusi Bulls hanno fatto vedere un buon basket e anche la voglia di rimanere aggrappati alla A2, che per una realtà come Chiusi è un lusso assoluto (basta scorrere i nomi delle avversarie: Bologna, Forlì, Udine, Trieste, Verona…), ma anche motivo di orgoglio e di prestigio. Oltre ai due risultati positivi e alle due buone prestazioni contro le corazzate Forlìe Trieste, l’ultimo mese ha fatto registrare anche un mini rivoluzione nell’organico della squadra: rescissione consensuale del contratto con Spear, fermato da un infortunio a inizio stagione e di fatto mai visto in campo e anche con Ervin Jonats il lettone, arrivato in corsa e ripartito prima della scadenza senza lasciare tracce visibili ad occhio nudo. E’ arrivato Viktor Gaddefors, svedese, classe 1992, ala con trascorsi anche nella A1 italiana alla Virtus Bologna, a Mantova, a Caserta. “The northman”, l’uomo del nord, come è già stato soprannominato ha giocato anche alla Dinamo Bucarest in Romania, ad Upsala e ultimamente nel Groningen in Svezia e a Taipei (Taiwan). Un giocatore di esperienza e qualità. Ieri a Piacenza ma messo a segno 14 punti personali, secondo top scorer della squadra dietro Tilghman (16). Come esordio non male. Il ragazzo si è fatto sentire eccome!
Manca una sola gara alla fine della regular season. Domenica prossima, in casa contro Nardò… Gara da vincere, senza se e senza ma.
Poi via alla “fase a orologio” che è un altro campionato. Ma la San Giobbe delle ultime uscite non è quella di ottobre-novembre-dicembre, che sembrava una squadra persa e rassegnata ad un destino avverso… La San Giobbe di gennaio è una squadra che lotta, soffre, gioca e qualcuna la vince…
La parola d’ordine adesso è “continuare così”. L’autostima è tornata. Fare il materasso non piace a nessuno. Meglio, molto meglio saltarci sopra…
m.l.
Assigeco Piacenza – Umana San Giobbe Basket 64-73 (27-19; 10-23; 11-15; 16-16)
Piacenza Miller 2, Gallo, Joksimovic, D’Almeida 4, Veronesi 16, Querci, Skeens 14, Bonacini 12, Serpilli 8, Gherardini, Sabatini 6, Filoni 2; Capo All. Salieri, Primo Ass. Manzo
San Giobbe Tilghman 16, Dellosto 6, Visintin 8, Chapelli, Stefanini 5, Bozzetto, Gaddefors 14, Jerkovic 9, Raffaelli 5, Possamai 10; Capo All. Bassi, Primo Ass. Zanco, Secondo Ass. Civinini
Arbitri De Biase, Barbiero, Picchi