PNRR, 9 MILIONI DI EURO AL COMUNE DI CHIUSI. MA C’E’ UN PROGETTO DI CITTA’?

martedì 12th, dicembre 2023 / 17:06
PNRR, 9 MILIONI DI EURO AL COMUNE DI CHIUSI. MA C’E’ UN PROGETTO DI CITTA’?
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CHIUSI –  Sarà finanziata con 640 mila euro provenienti da fondi PNRR la riqualificazione di via Longobardi, la strada del centro storico che da Museo Nazionale porra al grade parcheggio di Porta Lavinia e ai vecchi lavatoi, interessata negli ultimi anni da una grossa voragine dovuta a infiltrazioni d’acqua.
“Il progetto, in graduatoria per interventi di messa in sicurezza del territorio – scrive il sindaco Sonnini – era stato presentato insieme a quello di Via delle Fontanelle già finanziato per 240 mila euro. Vista la rilevanza delle opere da realizzare, il Ministero dell’Interno aveva sospeso l’aggiudicazione con richiesta di integrazioni, approvate poi nei giorni scorsi. Dopo gli importanti lavori per il consolidamento della scarpata, la regimazione delle acque e la realizzazione della pavimentazione stradale, eseguiti con procedura di somma urgenza dal comune, con risorse proprie per 200 mila euro, si potrà proseguire con la progettazione che prevede anche la riqualificazione urbana della strada e dell’area a parcheggio per una adeguata valorizzazione dell’area che collega il parcheggio con la Domus Romana”. Domus romana che però dopo inaugurazioni in pompa magna, convegni e proclami, versa in condizioni disastrose, e più che un sito archeollogico di valore appare come un’aera abbandonata a sé stessa e sommersa da rovi e sterpaglie.
Quelli per via dei Longobardi non sono gli unici fondi Pnrr piovuti su Chiusi nell’ultimo anno:
“Questi ulteriori 640 mila euro spiega ancora Sonnini – vanno ad aggiungersi agli altri 1,9 milioni di euro di fondi PNRR intercettati fino ad oggi dal Comune di Chiusi, che riguardano il Teatro Mascagni, l’ampliamento della capienza dell’Estraforum, Via delle Fontanelle, l’Efficientamento Energetico del patrimonio comunale che quest’anno ha interessato lo stadio Frullini”.
Aggiungendo a tutto ciò l’intervento alla Casa della Comunità USL, i lavori per la Condotta di Montedoglio e l’imminente rinnovo della condotta di rete idrica, si arriva – sempre secondo dichiarazione del sindaco – ad un totale di 9 milioni di euro PNRR a beneficio del comune di Chiusi. Tutt’altro che bruscolini.
Di soldi insomma ne sono arrivati e ne stanno arrivando parecchi. Le opere già realizzate o messe in cantiere sono tutte importanti. Nessuna può definirsi spesa inutile o superflua. Il problema è che nonostante questa pioggia di milioni del Pnrr, Chiusi stenta ancora a trovare una via d’uscita da una crisi ormai endemica, stenta a individuare un’idea guida che possa fare da traino, fa una fatica infernale a rialzare la testa e ad avere un progetto di medio periodo che possa ricreare un minimo di entusiasmo.
L’amministrazione comunale per ciò che riguarda la gestione ordinaria e qualche intervento straordinario sta facendo il suo, come del resto anche le amministrazioni precedenti (tranne qualche eccezione, come quando sono state fatte spese folli per cose futili  o opere  rimaste incompiute: la pensilona della stazione, il  Centro Merci, lo stadio poi riconvertito in parte a Palasport, ma dopo anni di abbandono…), ma continua a non avere un “progetto di città”, continua insomma a giocare di rimessa: catenaccio e qualche contropiede. Non ha un gioco fluido e fantasioso, sembra sempre che giochi con il freno a mano tirato, con il gas sempre al minimo, senza colpi d’ala…
Anche sul terreno culturale e della valorizzazione del patrimonio archeologico e storico la tocca sempre un po’ piano, anche quando dovrebbe alzare la voce nei confronti del Ministero come nel caso delle tombe etrusche chiuse al pubblico dal 2020, per mancanza di personale, nonostante la disponibilità del comune stesso: uno scandalo intollerabile, che però permane…
Sul piano sociale anche politico la giunta Sonnini ha messo in campo alcune iniziative rilevanti per ciò che riguarda l’accoglienza, la gestione e l’integrazione dei migranti e richiedenti asilo, per ciò che riguarda l’assistenza e il sostegno a persone e famiglie che hanno a che fare con situzioni problematiche e di disagio; ha sostenuto convintamente eventi e iniziative culturali e aggregative; ha lavorato sul tema delle memoria con iniziative specifiche e mirate anche alle giovani generazioni. Le manca però lo scatto d’orgoglio, la mossa di fantasia, il salto di qualità nella proposta, quel quid che possa far scattare una molla e innescare processi virtuosi.
Sonnini & C. sono praticamente al giro di boa, a metà legislatura. Hanno ancora due anni e mezzo davanti prima della scadenza del mandato. E’ vero che la maggioranza uscita dalle elezioni del 2021 si è sfaldata e dissolta come neve al sole nei primi sei mesi, è vero che adesso in Consiglio il sindaco ha una maggioranza risicata e pressoché monocolore, non più una coalizione, ma è vero che le opposizioni sono flebili, che non c’è in città gente che fa le barricate contro, quindi qualcosa in più, almeno sul piano del confronto e della discussione sul “che fare” è lecito aspettarselo.
Se c’è a Chiusi (ma purtroppo non solo a Chiusi) una generazione che, se parliamo di confronto, manca all’appello è quella dei 30-40-50enni, proprio la stessa degli amministratori e la stessa che dovrebbe essere la generazione trainante. Non può funzionare così. Qualcuno deve sparigliaree le carte, sgombrare il campo dai veleni del 2021 e riaprire i giochi, mettendo da parte rancori, diffidenze e ostracismi. Serve una una nuova stagione, una nuova primavera (minuscolo), se no, al di là delle buone intenzioni e dei soldi del Pnrr la città sprofonda. E va sempe più giù.
M.L.
nella foto: la nuova tribuna al Palasport, fianziata coi fondi del Pnrr.
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