BELLO IL “TOTEM”, PECCATO CHE PARLI A CHI PARTE E NON A CHI ARRIVA

venerdì 29th, dicembre 2023 / 11:06
BELLO IL “TOTEM”, PECCATO CHE PARLI A CHI PARTE E NON A CHI ARRIVA
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CHIUSI – Quando si dice fare pubblicità al contrario. Un mesetto fa davanti alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme è stato installato un totem promozionale del territorio. Ed è cosa buona e giusta. Il totem che propone immagini e informazioni sulle cose da vedere (musei, palazzi storici, cattedrali ecc), piatti da gustare, esperienze turistiche da fare (trekking, tour in canoa sul lago, terme più o meno sensoriali…) nella Valdichiana senese e in Valdorcia, è una iniziativa di “Strade del Vino, dell’olio e dei sapori di Toscana” e fa parte di un “progetto realizzato con il contributo della Regione Toscana“. Bello, verrebbe da dire. Solo che il totem è stato installato… al contrario.

Cioè è visibile e fruibile, non da chi arriva in Valdichiana scendendo dal treno alla stazione di Chiusi (dato che è stato messo lì davanti, questo doveva essere l’intento, immaginiamo), ma – di fatto – da chi in Valdichiana c’è già stato e sta ripartendo.

Il totem infatti è posizionato tra due piloni della “pensilona” della stazione, ma non in faccia a chi è appena uscito dalla stazione e si presume che arrivi e abbia bisogno di informazioni, ma in faccia a chi sta per entrare in stazione e si presume che parta e che quindi delle info non ne abbia più alcuna necessità.

Qualcuno dirà che comuque lì si trova e anche chi arriva ci si può soffermare davanti e dare un’occhiata solo girando intorno al pilone. Sì, ma ti ci deve cadere proprio l’occhio. Abbiamo verificato, rimanendo a guardare per una mezz’oretta, in concomitanza con l’arrivo di un paio di treni fra i più frequentati. Bene: nessuno dei viaggiatori in uscita dalla stazione si è fermato. Di quelli in entrata invece un paio un’occhiata l’hanno data, ma molto fugace, d’altra parte se ne stavano andando…

Quindi ci permettiamo di chiedere che il totem delle “Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori” venga o raddoppiato con un altro monitor in faccia a chi arriva, o che venga “girato” dalla parte opposta in modo che i viaggiatori in arrivo lo vedano appena escono dalla stazione.  Così serve solo ai tassisti che stazionano lì davanti, i quali però cosa c’è da vedere o da mangiare lo sanno già perfettamente e non hanno bisogno del totem per ricordarsene

E, già che ci siamo e parliamo delle strutture promozionali della città di Chiusi e del territorio circostante posizionate dentro o nei pressi dela stazione, ci viene spontanea una domanda (fatta del resto tante volte negli anni): ma perché DENTRO la stazione non c’è un ufficio informazioni (o turistico) come c’è stato per decenni? Potrebbe essere un semplice sportello dell’Ufficio Turistico di Chiusi o dell’Unione dei Comuni (un tempo c’era quello dell’Apt che aveva sede a Chianciano). Poi in una stazione completamente rinnovata di recente (2017) non fa un bell’effetto vedere che non c’è un’edicola e il box dell’ex tabaccheria, anche quello rinnovato, è chiuso e ridotto a magazzino di scaffalature ammucchiate alla rinfusa…

L’estate scorsa è stato aperto un Info Point in via Leonardo da Vinci in collaborazione tra Pro Loco, Comune e l’associazione dei Commercianti, ma “aperto” è una parola grossa, perché è sempre chiuso. Sulla vetrina ci sono, è vero, i numeri utili e un QR Code per avere informazioni, ma allora sarebbe stato più utile posizionare un pannello di vetro o plexiglass con le stesse coordinate davanti alla stazione, perché a 150 metri? Di due cose fatte bene e utili, sotto il profilo della realizzazione pratica non ne è stata azzeccata una. Non si tratta certo di due problemi capitali,  per carità… Ma un po’ di razionalità in più non avrebbe certo guastato. Aggiustare il tiro si può. Una vecchia pubblicità diceva “basta poco, che ce vo’?”

 

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