CHIUSI, UN WEEK END IN PIAZZA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

mercoledì 22nd, novembre 2023 / 17:40
CHIUSI, UN WEEK END IN PIAZZA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
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CHIUSI – Il prossimo sarà un week end di mobilitazione e… rumore, per dire basta con la violenza sulle donne. Una mattanza che nel 2023 ha fatto più di 100 vittime, in tutte le regioni, al nord, come al centro e come al sud. Giovani e meno giovani. Tutte vittime di una malintesa “superiorità” del maschio. Di una cultura del possesso che è dura a morire e alla quale non si sottraggono neanche le generazioni più giovani.

Dopo l’esplosione delle battaglie femministe degli anni ’70, dopo l’abrogazione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore, il nuovo diritto di famiglia, le leggi aul divorzio e sull’aborto, chi quelle stagioni le ha vissute pensava che fossero temi risolti una volta per tutte. E invece no. Siamo ancora a contare i casi di femminicidio, di violenza sessuale, di molestie gratuite nei luoighi di lavoro, a scuola, in discoteca, nelle famiglie. L’omicidio di Giulia Cecchettin sembra aver stappato di nuovo il movimento di protesta contro questa escalation di barbarie. E anche i nostri paesi, solitamente un po’ sonnacchiosi, tornano ad alzare la voce e il volume per dire, appunto, basta così.

A Chiusi, per esempio, si comincia Venerdì 24 novembre con un happening organizzato dal Centro Commerciale Naturale e dal Comune in piazza Garibaldi, allo Scalo, ore 21,30. Un happening che si annuncia rumoroso, dicono gli organizzatori che hanno previstro anche letture, testimonianze e musica.

Sabato 25, si prosegue con la proiezione presso la Multisala Clev Village a Querce al Pino, del film “La notte del 12” di Domik Moll cui seguirà dibattito con intervento del Centro Antiviolenza “Associazione Amica Donna” e sempre sabato 25, dalle 15,00 alle 18,30 la società Judo Sakura proporrà “Sicurezza donna” un incontro e pratica sulla difesa personale… Nel caso servisse.

Domenica 26 invece al Pop Up Creativo Jack in via Leonardo da Vinci, a Chiusi Scalo, dalle ore 16,30 per iniziativa del Gruppo Effetti Collaterali (Gec) si terranno un laboratorio di disegno per bambini e ragazzi (maschi e femmine) su “ruoli e stereotipi di genere”, letture a voce (molto) alta a cura della Biblioteca Comunale e un “talk” su volonariato, Ong, associazionismo contro la violenza di genere.

Noi come primapagina ci saremo. Nel frattempo ci siamo portati avanti con il lavoro, postando domenica scorsa su Fb un video di 6 minuti nel quale il nostro amico e collaboratore Alessandro Lanzani legge, come leggesse una epigrafe, i nomi delle 100 vittime di femminicidio dal 1 gennaio al 18 novembre 2023. Un piccolo contributo pro memoria a questa battaglia di civiltà.

C’è chi sostiene che le vittime non siano 100 cone si dice nel video ma 105. Cambia poco, anche perché è di oggi la notizia che probabilmente sono 106, in quanto Maria Bella, una donna di 71 anni, trovata morta il 21 marzo nella propria abitazione a San Biagio della Valle, frazione di Marsciano in Umbria, non è deceduta per un incidente o un malore. Il colpo alla nuca che avrebbe causato la morte non sarebbe dovuto ad una cadura accidentale, ma ad una caduta provocata da una spinta o peggio ancora da un atto di violenza. Insomma è stata uccisa. Non dal compagno, suo coetaneo, che ha dato l’allarme ed era altrove (circostanza confermata da riscontri oggettivi), ma da qualcuno che probabilmente conosceva bene. Apparirebbero poco attendibili infatti le ipotesi di un furto o di una rapina finiti male, viste le condizioni economiche normali di due pensionati e l’assenza di segni di effrazione. Presumibilmente Maria ha aperto la porta di casa al suo assassino…

 

 

 

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