SIMONE PEPPICELLI DOPO LA CONDANNA PER STUPRO, A PROCESSO ANCHE PER AVER CONSENTITO LO SPACCIO DI DROGHE NEL SUO LOCALE
GIOVANE FERMATO A PONTICELLI CON 16 GRAMMI DI COCAINA SUDDIVISA IN DOSI…
CHIUSI – Già condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione per aver violentato una ragazza di 22 anni e averne molestate altre 3, nella sua discoteca, l’imprenditore chiusino Simnone Peppicelli avrebbe dovuto presentarsi all’udienza preliminare anche per un secondo processo. Ma l’udienza è stata rinviata al 19 dicembrem perché lo stesso Peppicelli, ha avuto un incidente di moto mentre era ai domiciliari. Non è “evaso” e non ha violato le prescrizioni, stava utilizzndo uno dei permessi (può uscire trer volte ala settimana, per un paio d’ore) e durante una di queste uscite autorizzate è caduto dalla moto. Secondo processo dicevamo. Non si tratta dell’appello del processo per stupro, ma di un altro procedimento nel quale Peppicelli deve rispondere dell’accusa di aver consentito che nel suo locale – la discoteca The Box, nella zona industriale Cardete, nel comune di Città della Pieve, ma di fatto a Chiusi Scalo – “venissero consumate sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana, Mdma e cocaina”.
Secondo la Procura ddi Perugia, Peppicelli ha consentito che «il suo esercizio venisse adibito a luogo di convegno di persone assuntori di droga» e «benché avesse contezza dell’uso di tali sostanze stupefacenti, che avveniva liberamente e in modo palese, e vedesse clienti all’intero del locale assumere droghe, non interveniva e, anzi, tollerava tali comportamenti», dando addirittura – così si legge negli atti – «specifiche disposizioni al personale addetto alla vigilanza affinché non interrompesse l’assunzione di sostanze stupefacenti e non procedesse a controlli».
Insoma un altro filone d’inchiesta, diverso da quello della violenza sessuale e delle molestie, che ha a che fare con lo “spaccio” e che se trovasse riscontri oggettivi, aggreverebbe non poco la situazione giudiziaria dell’impresario chiusino.
