CLAMOROSO AL PALA PANIA: CHIUSI RISCHIA DI PERDERE IL BASKET? FORSE NO, MA….

venerdì 29th, settembre 2023 / 16:48
CLAMOROSO AL PALA PANIA: CHIUSI RISCHIA DI PERDERE IL BASKET? FORSE NO, MA….
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CHIUSI – La bomba circola da almeno una settimana nei capannelli di piazza. Ieri una prima “esplosione” c’è stata anche in Consiglio Comunale. E la bomba è che Chiusi potrebbe perdere anche il… basket. Cioè la San Giobbe che gioca in A2. Non perché la società ha altri piani, ma perché il Palasport nuovo in cui gioca la squadra dei “Chiusi Bulls” potrebbe addirittura chiudere per questioni di bilancio della società di gestione.
La Coopersport infatti potrebbe non essere in grado di garantire la fruizione della struttura  da qui in avanti. Con ricadute negative su chi il Palasport lo utilizza. Se Chiusi perdesse il basket perché la San Giobbe deve trovarsi un’altra sede in cui giocare, sarebbe un colpo mortale all’immagine di Chiusi, all’appeal che negli ultimi due anni grazie proprio alla San Giobbe,la città si è conquistata nel territorio e a livello nazionale.
Probabilmente una soluzione, almeno per la stagione che si sta per aprire verrà trovata. Potrebbe essere la stessa San Giobbe a metterci una toppa, anticipando parte dell’affitto dovuto. Il Comune che ha ottenuto 1 milione di euro dai fondi del Pnrr, fa sapere che la Tribuna aggiuntiva sarà pronta nel mese di ottobre (un paio di gare in deroga non dovrebbero essere un problema), mentre anche per i lavori relativi ai posteggi esterni è già stata espletata la gara di appalto e “sono previsti sopralluoghi in tempi brevi al fine di programmare gli interventi da eseguire in funzione delle esigenze legate alle competizioni sportive”.
Dicevamo che a questione ha avuto una eco anche in consiglio comunale. La consigliera Claudia Iagher (lista Barbanera) ha chiesto la convocazione della Commissione consiliare Sport-Cultura, aprendo di fatto il sipario sulla questione. Essendo la moglie di Giuseppe Trettel presidente della San Giobbe di più non poteva fare. Ha giustamente evitato di essere accusata di perorare cause di famiglia, quindi in odore di “conflitto di interessi”. Ma il problema ldella gestione delle strutture sportive lo ha comunque posto all’attenzione
I Podemos hanno presentato una interrogazione che però, nella seduta di ieri 28 settembre, non è stata posta all’ordine del giorno. E questo ha scatenato una dura polemica da parte del gruppo di sinistra, che ha abbandonato la seduta del 28 settembre. Una polemica, a dire il vero, più sulle procedure e sull’atteggiamento della giunta, che non sul problema specifico. Scrive il gruppo Possiamo: “Nella seduta del Consiglio Comunale del 28 settembre i Consiglieri del gruppo Possiamo, sinistra per Chiusi, abbandonano l’aula, dopo che il sindaco si è rifiutato di inserire le interrogazioni presentate dal gruppo nell’ordine del giorno. Tali interrogazioni erano state presentate dopo la convocazione, ben 7 giorni prima del Consiglio Comunale, in accordo con il regolamento che prevede un termine massimo di 5 giorni.
Il sindaco ha sfruttato il suo potere discrezionale per esacerbare i rapporti con i Consiglieri evitando in questo modo di rispondere ad interrogazioni scomode come quella sui ritardi nella realizzazione delle tribune del Pala Pania e sulle voci che circolano riguardo alla situazione problematica dal punto di vista finanziario della Coopersport, impedendo ai consiglieri di Possiamo il diritto di replica. Non è la prima volta che questa maggioranza sfugge al dibattito democratico, assumendo posizioni pregiudizievoli nei confronti dei Consiglieri di Possiamo”.
La polemica colloca i Podemos sempre più all’opposizione e non solo “un passo di lato”. Il gruppo di sinistra non fa sconti e attacca frontalmente Sonnini e la sua maggioranza.
Sullo sfondo resta la crisi della Coopersport che a giugno ha stipulato il nuovo contratto con a San Giobbe Basket per la stagione 2023-24 e che poi ha alzato le braccia, mostrando una fragilità che non è legata alla gestione dell’Estra Forum, ma viene probabilmente da più lontano ed ha radici nella gestione del palasport di Poggio Gallina e nella crisi pre-fusione di Banca Valdichiana, che ne era la “gamba” principale e che dopo il passaggio sotto l’egida Banca Tema non ha più garantito, per ovvie ragioni, le medesime coperture e i medesimi sostegni. E la questione di chi e come deve gestire le strutture sportive adesso è una questione aperta, più che mai. Questione non secondaria.
m.l.
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