CHIUSI, TUTTO PRONTO PER ORIZZONTI 23: LA SCOMMESSA DI MARCO BRINZI E’ LA CONTEMPORANEITA’
CHIUSI – Tutto pronto: il festival Orizzonti 2023 sta per aprire il sipario. Marco Brinzi, il direttore artistico è alle prese con gli ultimi dettagli per l’allestimento delle varie location. E anche al Mascagni ci sono gli operai che lavorano. Per il festival non verrà utilizzato, ma è buon segno. Brinzi è un po’ teso, ma anche felice, sa di aver fatto una scommessa e ce la sta mettendo tutta per vincerla. “Sarà un festival diffuso” e questo per coinvolgere di più la città. “Più festival che rassegna estiva” . “Per i nomi di richiamo, gli attori di grido c’è la stagione invernale in teatro, al festival – dice – vogliamo sperimentare, costruire dal basso, far esibire e conoscere artisti forse meno noti al grande pubblico, ma di grande qualità. Il teatro, la cultura si aiutano anche così, offrendo opportunità e ricevendo in cambio delle ‘perle’…
Quest’anno il festival è organizzato in proprio dalla Fondazione Orizzonti, senza l’apporto della Fondazione Toscana Spettacolo che rimane partner essenziale per la stagione invernale. Anche questa è una novità rispetto alle ultime edizioni.
La mia idea di festival – continua Brinzi – è quella di un evento che viva nella città, con la città, con i cittadini e che abbia una identità riconoscibile, una sua specificità… “. Questa “specificità” Marco Brinzi l’ha cercata e individuata nella “contemporaneità”. Il Festival Orizzonti 2023 sarà dunque un festival “molto contemporaneo”. Ma senza stravaganze e senza la “pesantezza” o cervelloticità che spesso viene associata al teatro, alla musica, alla danza contemporanea. Sorride Brinzi quando spiega che Orizzonti sarà “un festival contemporaneo, ma anche molto ironico”. In alcuni spettacoli si riderà e parecchio, con artisti che prenderanno di mira proprio i tic, le bassezze, gli imbarazzi della società contemporanea…
Ma – e anche di questo Brinzi sembra molto orgoglioso – ci saranno pure omaggi alla narrazione, ai laboratori locali, alla fotografia, al disegno,… Ospite d’onore (come abbiamo già scritto in altro articolo), un personaggio d’eccezione del fumetto italiano che giusto quest’anno compie 70 anni: Tex Willer. Precisamente il Tex di Fabio Civitelli che ne è uno dei disegnatori più moti. Ritrovarsi a Chiusi Aquila della Notte e i suoi pards non è cosa di tutti i giorni. I più giovani no sapranno neanche chi è Tex, ma chi ha da 40 anni in su non può non saperlo. E in qualche modo la mostra delle tavole di Civitelli è anche un omaggio alla generazione dei boomers che sono cresciuti leggendo Tex. Civitelli è nato a Lucignano, in Valdichiana. Era di Cortona (a due passi) invece l’attore Massimo Castri, che se ne è andato 10 anni fa e al quale Brinzi ha voluto dedicare il festival 2023: “E’ stato un mio maestro, gli devo molto”.
La parola d’ordine di Orizzonti 23 è “Metamorfosi”. E questa edizione segnerà in un certo senso anche una metamorfosi del festival stesso. Meno lustrini, meno botti clamorosi, più lavoro di costruzione che possa lasciare sedimenti che daranno frutti in futuro. Questa è la scommessa che Brinzi vuole vincere. Il sipario si apre domenica 30. Poi saranno 7 giorni di eventi pomeridiani e serali al Chiostro San Francesco, al Prato, al lago, nel giardino del Duomo… Il centro storico di Chiusi torna ad essere un teatro a cielo aperto, con più palcoscenici, in più punti della città. Il programma è vario e per palati diversi. C’è poco di classico e c’è molto di moderno e sperimentale. Un filone che può essere una miniera d’oro e può regalare pepite inisitate…
m.l.
Per la verità il festival Orizzonti di è avvalso della Fondazione Toscana Spettacolo SOLO nell’edizione 2021, quella che fu interrotta in corso d’opera causa covid.
Per me Festival Orizzonti può anche smettere di farlo , una volta Festival Orizzonti era sincera . Addesso non è più come una volta , arrivederci