MONTEPULCIANO, I NODI VENGONO AL PETTINE. TROPPI TURISTI E LA CITTA’ SI SGRETOLA. ALLARME PER UNA MANUTENZIONE CHE FA ACQUA

giovedì 22nd, giugno 2023 / 16:14
MONTEPULCIANO, I NODI VENGONO AL PETTINE. TROPPI TURISTI E LA CITTA’ SI SGRETOLA. ALLARME PER UNA MANUTENZIONE CHE FA ACQUA
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Per una ventina d’anni buoni noi di primapagina siamo stati accusati di parlare male a prescindere di comuni come Chiusi o Chianciano e di parlare invece sempre troppo bene di Montepulciano. Erano gli anni ’90 e prima decade 2000, la città del Poliziano non era ancora diventata meta di turismo di massa, il Vino Nobile c’era, ma era conosciuto da pochi nonostante fosse la prima DOCG d’Italia, San Biagio, i palazzi rinascimentali, Piazza Grande si studiavano anche allora nei libri di storia dell’arte, ma non attraevano turisti, neanche dai dintorni… Ci fu un forte dibattito, quando alla fine degli anni ’80 il sindaco Colajanni decise di fare un referendum sulla chiusura al traffico del centro storico. Molti ne vedevano l’utilità, o al contrario pensavano fosse il colpo definitivo alle poche attività commerciali presenti lungo il “corso”.

Adesso è cambiato il mondo. Tre giorni fa su queste stesse colonne parlavamo dell’Overtourism, ovvero del “troppo pieno” di turisti che sta creando problemi seri ai residenti. Quell’articolo è stato letto da circa 3.000 persone, ha suscitato un discreto dibattito. Qualcuno, commentando sui social, ha fatto notare che turismo non è  sinonimo di reddito o non lo è in maniera automatica. E che Montepulciano, nonostante il boom turistico che sta vivendo, non figura tra le 50 località italiane con l’incremento di reddito più alto in relazione al turismo e che ha ancora un reddito pro capite inferiore ad altri paesi della Valdichiana, ad esempio di Chiusi, che invece nello stesso articolo veniva citata come esempio di città che turisticamente parlando stenta e parecchio… I 17 mila euro indicati nelle statistiche ufficiali come reddito pro capite dei poliziani sembrano una soglia un po’ bassa per una città  in tumultuosa crescita turistica.

Da qualche giorno poi, sempre su social, soprattutto nelle pagine Facebook legate a Montepulciano (Piazza Poliziana per dine una) si è scatenato un fuoco di fila sull’oro che non luccica, ovvero sullo stato pietoso in cui versano vicoli, scalinate, strade di accesso, giardini. Molti interventi e commenti parlano con tanto di fotografie e a corredo di “voragini”, pavimentazione sconnessa, crolli e smottamenti, posteggi selvaggi, scalinate e camminamenti pedonali impraticabili o pericolosi. Ultima “perla” Porta delle Farine chiusa al transito per rischio crollo di un muro (foto).

Qualcuno parla di città che si sgretola, che non ce la fa a reggere l’urto (e il peso) quotidiano di migliaia di turisti, parla di posteggi che non ci sono, di “gentrificazione”, cioè del progressivo cambiamento socioculturale di un’area urbana da proletaria e popolare a borghese a seguito dell’acquisto di immobili, con conseguente espulsione dei residenti e aumento esponenziale dei prezzi …

A scrivere sono soprattutto cittadini poliziani, anche operatori del settore turismo, preoccupati del fatto che “dopo l’espulsione dei residenti, di questo passo verranno espulsi anche i turisti, che andranno altrove…”

“Basta passeggiare a Montepulciano per capire che è un colabrodo” scrive una signora…

Poi ci sono i comitati che danno battaglia sui posteggi (vedi “Il Bersaglio”) o sulla manutenzione (scarsa) delle mura e degli spazi pubblici…  C’è chi ricorda il crollo delle mura di Collazzi, un anno fa.

Mai viste in passato tante presenze turistiche come negli ultimi 2-3 anni, mai registrato in passato un coro di critiche e di preoccupazione come adesso.

Tradotto: Montepulciano mai così sugli scudi come successo turistico e mediatico, ma mai così presa di mira dai suoi stessi abitanti, per situazioni incresciose, cui forse non erano per nulla abituati…

In effetti Montepulciano, come abbiamo scritto in precedenti articoli, sta diventando sempre più una città cartolina, una città-bistrot, bella, ma scomoda e ora a guardar bene, e a sentire chi ci abita e ci lavora, anche un po’ sgarrupata, come non era mai stata…

Per il sindaco Michele Angiolini, eletto nel 2019, quella del prossimo anno potrebbe essere una campagna elettorale difficile, con una città esplosa e diventata la mecca del turismo del sud senese, ma allo stesso tempo alle prese con il problema del “troppo pieno” e di una manutenzione che mostra la corda. Inusitatamente.

Professionalmente Angiolini fa l’avvocato, saprà come impostare la difesa. In passato, intorno alla fine dei ’90, ha fatto parte di una nota rock band: i Baustelle. Che in principio erano Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi, Claudio Brasini, Fabrizio Massara, Mirko Cappelli e appunto Michele Angiolini. Poi sono rimasti in tre. I panni del rocker il sindaco poliziano li ha smessi da tempo e forse è un peccato, perché la fantasia, l’indole visionaria (anche se disincantata e un po’ nihilista) dei Baustelle potrebbero fargli comodo. E’ dura trovarsi a dover fare i conti con i problemi di crescita: Montepulciano, la perla del Rinascimento invasa dai nuovi lanzichenecchi…

m.l.

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