BOOM DI TURISTI IN VALDICHIANA. IN CRESCITA SENSIBILE CHIANCIANO E CHIUSI. MA ALLORA PERCHE’ TAGLIARE TRENI E FERMATE?
CHIUSI – La Nazione di ieri riportava i dati sui flussi turistici in Valdichiana. Titolo: “La Valdichiana premiata dai turisti”. Occhiello: “Netta crescita rispetto al 2021. 460 mila arrivi, oltre 1 milione di presenze. Balzo in avanti di Chianciano”.
E nel corpo dell’articolo si legge che praticamente tutti i comuni nel 2022 hanno registrato una crescita rispetto all’anno precedente. Chianciano + 122.000 presenze, Montepulciano + 78.000; Sarteano + 29.000; Chiusi + 25.000, Trequanda + 21.000…
In tutta la zona + 128.000 arrivi pari al 38,7% di aumento per 319.000 pernottamenti (+36,4%)..
Insomma dati importanti. E’ vero che il 2021 fu segnato come il 2020 dalla pandemia e dalle restrizioni, quindi il raffronto andrebbe fatto se mai con il 2019… ma che il 2022 abbia marcato un trend positivo, una ripresa, non vi è dubbio. E i segnali che arrivano dal primo semestre 2023 confermano la tendenza che pare sia di ulteriore aumento.
Basta fermarsi ad osservare il movimento in arrivo alla stazione di Chiusi, a tutte le ore del giorno. Da ogni treno che si ferma scende qualche decina di turisti che poi con i taxi, i pullman e le auto a noleggio, si dirigono nelle varie località del territorio, da Montepulciano alla Valdorcia, da San Casciano al Lago Trasimeno…
Erano anni che non si vedeva un movimento del genere. E naturalmente non tutti i turisti che arrivano in Valdichiana arrivano con il treno. Molti sì però. Soprattutto turisti giovani. Quelli che viaggiano con lo zaino o con un trolley non con 7 valigie e un baule…
Visti questi numeri e la tendenza stupisce ancora di più la politica delle Fs (avallata dal Governo, evidentemente) di tagliare treni e fermate alla stazione di Chiusi.
Due giorni fa su queste colonne facevamo notare l’incongruenza e il danno che questa politica sta causando ad alcuni eventi in programma da qui a poco; la grande mostra sul Perugino a Città della Pieve, il Lars Rock Fest di Chiusi ed altri festival estivi che richiamano gente da tutta Italia (Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Rock For Life di Ponticelli, Live Rock Fest di Acquaviva, Trasimeno Blues a Castiglione del Lago)…
Aver mantenuto la fermata del Frecciarossa negli anni della pandemia e toglierla nell’anno della ripresa del turismo, numeri alla mano, è operazione contro la stessa logica di mercato sbandierata dalle Fs…
In alcuni commenti sui social il sindaco di Cetona Cottini e di Sarteano Landi sollecitati a protestare con le Fs e con il Governo, hanno risposto che loro lo stano facendo con insistenza, insieme agli altri sindaci, da tempo… E non abbiamo motivo di dubitarne. Purtroppo però i risultati sono scarsi. Finora è stato ottenuto zero. E probabilmente quel “ma anche” da cui non riescono a schiodarsi circa l’ipotetica stazione in linea costituisce oggettivamente un alibi per le Fs e un pretesto per indebolire la stazione di Chiusi, anche se quella in linea ancora non c’è. Una volta che lo scalo Chiusi-Chianciano Terme sarà ridotto a stanzioncina periferica praticamente dismessa sarà più facile far passare il mega progetto della stazione volante…
Se a destra i vertici nazionali sembrano compatti nell’insistere sulla stazione in linea, gli esponenti locali sono invece schierati con il Comitato spontaneo a difesa della stazione di Chiusi. Il Pd al comitato non si avvicina nemmeno. Qualche iscritto ha firmato, ma sono mosche bianche. Il grosso è compatto sul ma anche.
E a questo proposito torna in mente una vecchia storia. Di dieci anni fa circa. La storia è quella dell’ex sindaco di Chiusi Ceccobao che nel 2010 fu chiamato nella giunta regionale toscana come assessore esterno non eletto e gli fu affidata la delega ai trasporti.
Ceccobao in giunta ci entrò non tanto come uomo del Pd (che proponeva Alessandro Starnini) ma come uomo del Monte dei Paschi – faceva parte del cda della Fondazione – e anche come uomo di fiducia di Moretti, il numero uno di Fs. E infatti dovette fare il lavoro sporco. Come assessore è ricordato solo per aver chiuso una quindicina di stazioni, soprattutto tra Firenze-Lucca-Massa. I pendolari gli facevano le manifestazioni di protesta sotto casa con le magliette “Mamma, Cecco ci tocca!”
Con Moretti sotto inchiesta per la strage di Viareggio e la debacle del Mps con gli arresti di Mussari & C. Ceccobao durò poco oltre e il governatore Enrico Rossi nel 2013 lo sbolognò senza tanti complimenti. Ma intanto il lavoro sporco lo aveva fatto. La politica anche allora si prestò ad avallare una politica aziendale scellerata e irrispettosa delle esigenze dei territori.
Oggi sembra fare lo stesso. I politici di entrambi gli schieramenti cercano di tirare l’acqua al proprio mulino (e al proprio collegio elettorale), i sindaci sembrano non avere la forza di affrancarsi e di prendere una posizione autonoma.
Dire che i territori periferici non vanno penalizzati e non vanno impoveriti va bene, ma non basta, se non si toglie di mezzo e dalla discussione l’equivoco di fondo, cioè la stazione in linea. Quella, ovunque la facciano, penalizzerà i territori, allontanerà l’approdo all’alta velocità e farà venire meno tutti gli altri servizi.
Se i sindaci della Valdichiana, del Trasimeno, dell’Orvietano andassero al famoso tavolo tecnico interregionale e dicessero questo, e dicessero che di stazioni in linea ce ne sono già due (Chiusi e Arezzo), porrebbero fine all’equivoco, agli alibi, ai pretesti. E non si troverebbero contromano rispetto ad un’onda di protesta che sta montando in tutto il territorio. Hanno anche numeri ed elementi (i grandi eventi, la scoperta d San Casciano, l’appeal di alcuni prodotti enogastronomici…) per sostenere questa tesi. Le Fs al contrario parlano di ragioni di mercato, ma non ne tengono conto e agiscono al contrario.
A Chiusi intanto due segnali postivi: 1) finalmente il Comune ha fatto piazzare nell’aiola davanti alla stazione un pannello con scritto “Chiusi terra etrusca”. Chi scende dai treni avrà subito la percezione visiva del luogo in ci si trova. Adesso sarebbe bene piazzare cartelli simili (anche con messaggi diversi, perché Chiusi non è solo “terra etrusca”) in tutte le rotatorie all’ingresso della città; 2) domani sabato 1 verrà inaugurato uno sportello Informativo , in via Leonardo da Vinci, a pochi passi dalla stazione. Una sorta di succursale dell’ufficio turistico promosso dall’amministrazione comunale, Pro Loco e associazione Chiusinvetrina… Bene. Come primapagina lo chiediamo da quando le Fs chiusero ed eliminarono l’apposito spazio dentro la stazione.
Vorremmo dire a Sonnini: ora facciamo in modo che quei cartelli e l’infopoint non si debbano togliere per portarli a Farneta, in mezzo alla campagna. Anche a Salcheto non è che ci sarebbe tutta ‘sta folla,..
m.l.
La risposta a tutto questo guazzabuglio, perchè guazzabuglio è e che dura da anni, è una sola a questo punto, ed è l’adesione al Comitato formatosi e nominato ”COMITATO PER LA VALORIZZAZIONE DELLA STAZIONE DI CHIUSI CHIANCIANO-TERME. Diverse centinaia di firme sono state già raccolte la scorsa settimana e domattina Sabato 17 Giugno in occasione del Mercato a Città della Pieve ci sarà un tavolo per la raccolta firme di tale Comitato in Piazza matteotti, la piazzetta accanto al bar Matucci, in funzione dopo circa le ore 8,30 fino al termine del mercato.Anche i cittadini di Città della Pieve sono interessati al ripristino delle fermate adesso soppresse del Frecciarossa ma soprattutto che non vengano spesi una valanga di soldi per erigere stazioni in linea ex novo (si parla di 50-60 Mln di euro) per un opera che chiaramente sarebbe in aperta campagna e ipotizzata per servire ad un area fanno dire dalle statistichee dai dati che hanno rilevato ben più popolata di quella della bassa Valdichiana.Personalmente siamo al punto che il sottoscritto come credo molti ultimamente dei dati forniti dalla politica che varianoa seconda di chi governi non mi fido ma poi se così anche fosse credo che le differenze non debbano essere molto pesanti sui piatti della bilancia di fronte soprattutto al fatto che questa soluzione taglierebbe per sempre fuori Chiusi, i paesi limitrofi che adesso vivono un momento sembra di piccolo risveglio. Sarebbe una daga che sarebbe calata sullo sviluppo di nuan zona isolando paesi interi costretti a servirsi semprepiù di mezzi non idonei al raggiungimento di roma e Firenze e perdipiù togliendo possibilità di logistica al pendolarismo giornaliero.I partiti con i loro rappresentanti Sindaci nicchiano perchè sono presi fra l’incudine ed il martello e non si esprimono in maniera chiara quando invece ci sarebbe la necessità di affrontare il problema dicendo la verità e di non nascondersi dietro alle foglie di fico attendendo lo schierarsi dei vertici regionali.Mi domando se questi così facendo facciano l’interesse dei loro cittadini oppure stiano con i frati e zappino l’orto.Il Governatore della Toscana Eugenio Giani,- a napoli dicono ”ha fatto la mossa” nel senso che ha bacchettato Trenitalia per l’eliminazione delle fermate del Frecciarossa pensando forse di dare un contentino alle aree dopo che ha sentito puzza di bruciato e la possiblità della contestazione all’interno del suo partito ma vorrei far capire che questo è unj giuoco illusionista perchè Trenitalia potrebbe riprostinare le fermate e toglierle quando vuole a sua completa discrezione,mentre per la edificanda Stazione in linea le cose sono di certo diverse eed è quello il fatto che sovrasta tutto e tutti da dove potrebbe venire l’estraneazione dei nostri territori, il loro abbandono progressivo proprio per la difficoltà ad essere raggiunti da un turismo che appare in crescita veloce. E’ adesso il momento credo che occorre pigiare sull’acceleratore e che i cittadini prendano coscenza che non sono numeri che si possono far maneggiare dalla politica sui quali si possa decidere di come possa essere la loro vita da qui a qualche anno. Firmate quindi ai tavoli del comitato e fate formare anche ai vostri amici e conoscenti , non solo per voi ma anche per il futuro dei vostri figli perchè questa politica capisca che non possono decidere vertici che sono stati eletti e che fra loro fanno finta di mordersi ma poi quando c’è l’occasione prendono decisioni irrazionali al punto che ormai la gente li ha definiti come le volpi che di giorno litigano ma di notte insieme vanno nei pollai mentre le galline siamo tutti noi. Giudizio eccessivo il mio ? Crederei proprio di no perchè se guardiamo alla realtà in effetti questo passa il convento.E lo si vede dalla tendenza degli stessi sindaci che odorano fumo ma che hanno paura dell’arrosto e si tengono ben discostati dalla griglia.Vedrete che prenderanno posizione quando odoreranno che i giuochi o in un modo o nell’altro siano fatti,sia da parte delle loro maggioranze sia da parte delle loro opposizioni. Di questi alla fine ne potremmo avere anche abbastanza e sarebbe l’ora da parte della gente di svegliarsi e di dare segni tangibili che occorra cambiare.
Carlo la soluzione non è cambiare maggioranza nei comuni, perché questo è già avvenuto largamente (Siena. Perugia, Chianciano, Città della Pieve,Fabro, Orvieto… ecc…) e non solo non è successo niente di rivoluzionario, ma le logiche della politica sono rimaste le stesse e sulla vicenda stazione/treni/strade la saldatura tra vertici dei partiti di destra e vertici dei partiti sedicenti di sinistra è totale. Qualcuno nella base riesce a ragionare con la propria testa, molti altri no… e questo è il dramma. Il segno tangibile dell’impoverimento culturale della politica. Ho visto persone titubanti di fronte al banchetto per la raccolta firme, perché preoccupate della reazione dei dirigenti del proprio partito. Una cosa che 20 anni fa non era neanche pensabile… Invece basterebbe ragionare sui dati, sugli argomenti, sui numeri per trovarci alla fine tutti d’accordo. Perché la fisica, la matematica,la geografia e la logica non sono materie opinabili…
Il flusso dei soldi invece si che è opinabile e nel ”guazzabuglio” gli amici degli amici sgambettano tutti, sia a destra chè al centro chè a sinistra.Chi non sgambetta sarebbe invece e dovrebbe essere-ed in parte lo è- la pulsione CIVICA, che chiede di realizzare le cose,e lontana da coloro che standoli ad ascoltare parrebbe che parlassero bene ma che nella realtà producono ed hanno prodotto male, come tu stesso Marco apri uno squarcio su tale realtà mettendoli giustamente alla stessa stregua e facendo la fotografia della situazione. Questo è un altro elemento che si aggiunge a ciò che dici tu e che occorrerebbe che la cittadinanza-quella pilotata da tutti i tre poli ne prendesse coscenza di tutto questo ed allora non sarebbe indecisa perchè dietro a quell’indecisone c’è l’utilitarismo personale e spesso ideologico ma di piccolo cabotaggio che riguarda tutti gli schieramenti, perchè caro Marco non si salva nessuno e non è queso un discorso qualunquistico sia ben chiaro.E che non sia qualunquistico lo si capisce bene se si riflette perchè a tale situazione sui territori ci siamo giunti col perorare la costruzione pienamente consapevole da parte della sinistra che la politica doveva essere quella che andava verso il centro, mentre da parte della destra si sfruttava la debolezza politica dell’avversario al punto che intere aree ed intere fasce sociali passavano quasi di botto a preferire il consenso alla destra.Sull’onda di tutto questo ed anche di altro- come la disillusione fornita spesso dalla sinistra pilotata dal centro- sono nati i Comitati per la difesa dei territori e dei servizi e delle strutture sociali smontate, banalizzate e rivoltate e tagliate per correre dietro alle impostazioni del neoliberismo perchè una condizione non era più in condizione di reggere sia dal punto di vista economico ed anche politico.Tutta la politica da destra a sinistra ha cercato di rintuzzare la forza di tali comitati quando si sono spontaneamente formati ed in qualche caso le liste civiche hanno prevalso, ma non sempre è successo e la forza della politica strutturata è riuscita a piegarle o a favore dell’una o dell’altra parte con la condizione che il perno centrale avesse la condizione politica che rappresentasse l’etica cultural-sociale del centro.Ecco perchè il centro sinistra si è fottuto da solo e si è maturata una condizione che è stata sin da subito abbracciata dalla destra sotto lo slogan ”del fare” ed anche lì spandendo nebbia agli occhi dei cittadini inermi di ogni parte politica. Oggi questo andazzo credo che possa degradare se la gente farà sentire il proprio peso e formerà comitati non legati ai partiti che vorrebbero mettere le loro bandierine e che surrettiziamente vedrebbero bene di infilarcisi dentro e rivendicare delle politiche che in effetti non hanno mai nè percorso nè realizzato.Ed ecco la ragione che allora occorra avvisare tutti i cittadini,soprattutto quelli più restii a firmare per l’adesione al comitato, che oggi siamo in ballo ad un fenomeno che chiamerei in crescita esponenziale di COSMESI POLITICA FINALIZZATA ALLA PERPETUAZIONE DEI POTERI,e durante la quale ci sia da aspettarsi di tutto e su tale ”tutto” ci comprendo anche il fatto che si spiega bene che nessuno dei Sindaci del territorio si sia scoperto e continuino a rmanere nel limbo del ”NI”. Questo fatto la dice lunga che maggioranza ed opposizione soprattutto su queste decisioni siano cani che non si mordano e spesso succede che una mano lavi l’altra a scapito dei cittadini. Questa cosa DEVE FINIRE E QUESTE POSIZIONI DEVONO ESSERE SBUGIARDATE SENZA INDUGIO,E QUESTO LO SI PUO’ FAREA INIZIANDO DA UN TRATTAMENTO DI QUESTO TEMA IN PUBBLICO ma non nei Consigli Comunali i quali ormai sono solo visibili da pochi che seguono o s’interessano a mezzo internet ma invece devono essere portate visibili in interviste televisive” in territori neutri” in modo che non si possano eludere le domande essenziali che riguardino gli interessi dei territori.Questo punto lo giudico essenziale,come essenziale è un carosello di comizi in piazza molto diretti ed essenziali fatti da persone paese per paese.Adesso che entra la bella stagione per esempio il fare serate in piazza dove la gente ascolta e partecipa come in un certoqualmodo avviene da diverso tempo anche a Città della Pieve nelle iniziative ricreative che vengono fatte.Questa è una gran molla di lancio per le ragioni di un Comitato ed è la gente che spontanea prende conoscenza e segue l’evolversi delle situazioni.Scusate ma mi sembrerebbe di capire che sia proprio questo che non voglia la politica e che se potesse porrebbe degli ostacoli di ogni tipo, anche perchè spesso in tale azione si avvale di affiliati e semplici rimestatori che hanno ben capito dove si potrebbe andare a parare e questi fanno parte delle ”truppe cammellate”dei partiti esistenti.Il mio discorso forse farà sorridere ma per chi conosce la realtà dei piccoli paesi da vicino conosce i vari personaggi che per motivi molteplici e vicini ai loro interessi agiscono o da pompieri e creano le condizioni per sviare i problemi ammorbidendoli.La politica è anche questo purtroppo, ben lontana da come dovrebbe essere e cioè un flusso trasparente di idee ed azioni, idee che oggi purtroppo la gente fà fatica a comprendere che nascondano interessi sia personali sia collettivi di partito.Ecco perchè in tale guazzabuglio occorre che il Comitato possa sfatare tutte queste possibilità e difenda l’anima del proprio operato che è un anima CIVICA che non consenta a nessuno di piantare le proprie bandierine sulle iniziative e per questo motivo non far formare risentimenti e scontri interni durante la battaglia per affermare le proprie idee, che rimane certamente una BATTAGLIA POLITICA. MA SE SAREMO TUTTI AD AVERE LO SPIRITO UNITARIO E AD ASSUMERE TALE DIREZIONE I NOSTRI INTENTI AVRANNO MOLTE PIU’ POSSIBILITA’ DI ESSERE PREMIATI.Non credo che a questo vi siano molte alternative al punto in cui siamo.