MONTEPULCIANO, RINVENUTA IN UNA CASSAPANCA UNA MITRAGLIETTA AUSTRIACA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE

MONTEPULCIANO – Lo spettacolo teatrale “Bianco rosso e nero” allestito da primapagina una decina di anni fa parlava degli anni di piombo in Valdichiana e finiva con il padre partigiano e comunista, che per prendere per il culo il figlio velleitario ed estremista gli mostrava un fagotto tirato fuori da una cassapanca: dentro il fagotto, un Mab, Mitragliatore Automatico Beretta, l’arma che aveva usato in montagna nel ’44 e che dopo la liberazione non aveva riconsegnato… Quel padre partigiano non si era fidato dei fascisti sconfitti, dei democristiani e neanche di Togliatti che impose il “riconsegnate le armi”. Riconsegnò solo una pistola, il Mab se lo era tenuto. E lo aveva conservato ben oliato e pronto all’uso in caso di necessità…

Quello era teatro. Fiction. Anche se in molti tra i partigiani fecero la stessa cosa anche nella realtà.

Non è teatro invece il ritrovamento avvenuto qualche giorno fa a Montepulciano, in un palazzo del centro storico. Dentro una cassapanca è stata infatti trovata una borsa con all’interno una mitraglietta di fabbricazione austriaca, da guerra, perfettamente funzionante e non “invecchiata”. Come potrebbe essere un Mab in uso nel 1943-44.

L’arma è apparsa subito in condizioni di piena efficienza, anche se non sono state rinvenute munizioni. Ovviamente l’arma, ritrovata casualmente da un cittadino, che ha avvertito i carabinieri, è stata subito posta sotto sequestro su disposizione della Procura di Siena e inviata ai RIS per capire se sia stata mai usata e per ottenere informazioni utili alle investigazioni.

La mitraglietta non è un “reperto” bellico, né un’arma messa da parte 80 anni fa da qualche partigiano poco convinto della pacificazione nazionale. E’ più recente. Che sia un reperto degli “anni di piombo”? O di qualche attività criminale? Certo non è un gingillo qualsiasi, da tenersi normalmente in una cassapanca insieme alle coperte o qualche oggetto in disuso di cui dispiace disfarsi.

Trattasi – dicono gli stessi inquirenti – di un’arma ad alto potenziale di fuoco. Capire come sia finita in quella cassapanca, chi l’aveva occultata o custodita in quella borsa non sarà facile, ma date le caratteristiche e la pericolosità dell’oggetto, è assolutamente necessario. Anche la persona che ha asserito di averla casualmente ritrovata dovrà fornire spiegazioni plausibili. E sapere se è stata mai usata e in caso affermativo quando, sarebbe importante.

Montepulciano non è in America dove tutti hanno o possono avere in casa un fucile da guerra, anche più di uno. In Italia le armi da guerra circolano, come dappertutto, ma sono illegali e non si possono detenere.