IL CHIUSI PERDE MA SI SALVA LO STESSO. E LA SQUADRA FESTEGGIA CON I FUOCHI D’ARTIFICIO

lunedì 24th, aprile 2023 / 11:35
IL CHIUSI PERDE MA SI SALVA LO STESSO. E LA SQUADRA FESTEGGIA CON I FUOCHI D’ARTIFICIO
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CHIUSI – Ai biancorossi mancava un punticino per avere la certezza matematica della salvezza diretta. Ultima partita ultimo sforzo. Il punticino non è arrivato. Il Chiusi impegnato sul campo, ostico, del Ponte d’Arbia ha perso 1-0. Poteva essere un dramma sportivo, la sconfitta poteva portare la squadra alla lotteria dei play out, vanificando l’ottimo finale di campionato. E invece la salvezza è arrivata lo stesso, grazie ala contemporanea sconfitta dell’Arezzo Footbal Academy a Pianella.

Chiusi 33 punti, Arezzo F. Academy 30. Biancorossi salvi, aretini ai play out con Pianella, Unione Poliziana e Olimpic Sarteano. Atletico Piazze retrocesso direttamente in Seconda. In testa Torrita promosso in Promozione, Valdichiana Calcio, Viciomaggio, Ponte d’Arbia e Fonte Belverde ai Play Off.

Il Chiusi raggiunge dunque un obiettivo che alla fine del girone di andata sembrava impossibile. La squadra era ultima e demotivata. Nel girone di ritorno si è rimessa in carreggiata e la salvezza diretta è a suo modo un’impresa. Ieri, ha rischiato il tonfo, ma le è andata bene, grazie  alla citata vittoria del Pianella sull’Arezzo F.A. Una “candelina” a Santa Mustiola, che gli “autarchici” avevano nel logo della squadra, prima della fusione della scorsa estate, ci stava tutta, e anche un cesto regalo al Pianella che ha onorato l’impegno e non si è scansata.

Giocatori e tifosi invece hanno voluto esagerare. Se si festeggia, si festeggia per bene: e allora via ai fuochi d’artificio (veri, non in senso metaforico) intorno ale 20 e 30 a Chiusi Scalo.

Sembrava la festa per uno scudetto, neanche per la promozione in serie D il Chiusi fece i fuochi d’artificio. Ma ci sono “salvezze” che valgono quanto e forse più di una promozione, sanno di “resurrezione”, dopo una stagione vissuta pericolosamente e con la paura di non farcela. Per questo, anche se trattasi solo di una salvezza in Prima categoria, che per una squadra con la storia del Chiusi, è quasi una bestemmia, è giusto festeggiare. Anche coi fuochi. Perché la salvezza che sembrava impossibile, regala la notizia che il Chiusi calcio esiste ancora, che la squadra del girone di ritorno è una squadra di tutto rispetto, che da settembre potrà ripartire con qualche certezza in più. Dopo la retrocessione dello scorso anno, questa per come era iniziata poteva essere la stagione del tracollo, della discesa agli inferi. Adesso può essere considerato un anno di limbo… che dopo una “”fusione-rifondazione” ci può stare.

Ora per il presidente Paolo Ferretti e i suoi collaboratori, si apre un’altra partita: chi parte e chi resta. Gli innesti del girone hanno fatto la differenza. Hanno consentito di risalire la china e di portare a casa la permanenza nella categoria, vincendo partite importanti. Il colored Cyrille Bertrand Bona ha dimostrato di essere un giocatore non solo fantasioso, ma anche decisivo a questi livelli; i fratelli Kokora pure. Il portiere Baldoni, il giovane Castrini, il figlio del mister, Magara che nei calci piazzati ha fatto faville, tutti meriterebbero la conferma. Come alcuni della vecchia guardia locale Alessio, Alessandro e Lorenzo Feri…  Come l’allenatore Magara.

Francesco Ferretti ha 35 anni, ha subito l’ennesimo infortunio, Eupalla dio del Pallone, non è stato benevolo con lui. Vedremo se potrà ancora dare una mano in campo. Nello spogliatoio certamente sì.

Ma questi sono discorsi che la società affronterà un po’ più avanti. Adesso relax. Tirare il fiato, fare un bel respiro e tutti  a cena. I cattivi pensieri sono stati scacciati. Il cielo è tornato sereno sopra al comunale di Chiusi.

m.l.

 

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