BASKET, LA SAN GIOBBE CHIUSI PERDE AD AGRIGENTO. PER AGGUANTARE I PLAY OFF SERVONO DUE IMPRESE

lunedì 24th, aprile 2023 / 15:41
BASKET, LA SAN GIOBBE CHIUSI PERDE AD AGRIGENTO. PER AGGUANTARE I PLAY OFF SERVONO DUE IMPRESE
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CHIUSI – Espugnare il palasport di Agrigento non era facile. I siciliani dal 6 novembre in poi in casa non hanno mai perso. Senza Medford ancora alle prese con le scorie del taglio alla bocca rimediato fortuitamente nella partita con Trapani, ancora più difficile. L’americano di Tucson è l’uomo ovunque, il top player della squadra chiusina, farne a meno un handycap non da poco, senza nulla togliere a chi ne deve fare le veci: nel caso specifico Raffaelli e Bolpin.

Gara difficile, ma la San Giobbe non si può dire che non abbia provato a vincerla. Non ci è andata neanche troppo lontana. Primo quarto chiuso in vantaggio 24-27. All’intervallo è avanti Agrigento, ma solo di un punto: 47-46. La gara è equilibrata. Quando la formazione siciliana prova ad allungare i Chiusi Bulls le rimangono attaccati al collo…  Alla fine del terzo periodo è 71-65. Ma Chiusi c’è e non molla. Il finale vede il tabellone segnare 90-83 per i padroni di casa, ma la San Giobbe Chiusi può dire di aver giocato una buonissima partita. Adessoi la rincorsa ai play off si fa davvero difficile. Alla truppa di coach Bassi servirà un’impresa, anzi due, nelle prossime due gare: in casa contro Latina e poi ancora n Sicilia contro Trapani.

Così il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi. nel post gara: “Innanzitutto c’è stata tanta Agrigento, alla quale faccio i miei complimenti per la partita e per l’intera stagione. Sono sicuro che chi incontrerà questa squadra ai playoff, si troverà di fronte a un’avversaria difficile da superare. Noi abbiamo fatto la partita che volevamo, siamo stati aggrappati al punteggio con le unghie e con i denti rispettando pienamente il game plan, i ragazzi da questo punto di vista sono stati eccezionali, ma c’è tanto merito di Agrigento nel risultato finale. Ci è mancato un po’ di ossigeno, un po’ di lucidità e dall’altra parte sono arrivati anche grandi canestri che hanno legittimato la vittoria. Considerando che eravamo senza Medford abbiamo fatto una buona partita. Siamo stati dentro l’incontro, abbiamo vinto a rimbalzo e questo è un aspetto importante. Molto positivi, nel primo tempo, i soli dieci tiri da tre tentati da Agrigento, che però sono diventati ventotto nei secondi venti minuti. Abbiamo smesso di mettere pressione sui tiratori e quando fai questo, soprattutto su questo campo, finisci per pagarne le conseguenze. Rispetto ai primi due quarti abbiamo avuto qualche palla persa banale in più che ha aperto il contropiede. Quando giocatori come quelli con cui abbiamo giocato si mettono in moto, diventa complicato fermarli. Qualche palla persa in meno, qualche tiro aperto segnato in più, forse ci avrebbe permesso di giocarcela veramente fino in fondo. Noi siamo arrivati a questo girone molto contenti di avercela fatta. L’obiettivo era la salvezza e quindi la conquista del girone bianco è equivalsa al raggiungimento, ma è pur vero che di quattro partite ne abbiamo perse tre, tutte in volata e tutte più o meno giocandocele. C’è del rammarico ma questa è stata la nostra stagione. Abbiamo sempre fatto “quasi” quello che dovevamo, dalla prima partita di campionato. Ci teniamo stretti la salvezza e adesso cercheremo di chiudere nel migliore modo possibile”. 

Un Bassi realista, rammaricato sì, ma anche soddisfatto del lavoro, della applicazione dei suoi ragazzi. Lo abbiamo già scritto altre volte: la stagione, per come era cominciata (molto male), è da considerarsi positiva, la salvezza non era scontata e invece è arrivata. Il girone bianco, quello in corso, è un “di più” che va onorato, ovviamente, ma anche le la squadra rimarrà fiori dai play off, non sarà un dramma. E comunque mancano due partite. Non è ancora finita.

In certi frangenti giusto tenersi stretta la prestazione, al di là del risultato. Vuol dire che la squadra non ha mollato, e anche senza il suo giocatore migliore, non si è lasciata intimidire da una formazione oggettivamente più forte.

Sul piano dei singoli, ad Agrigento Peterson ha fatto la voce grossa, co 29 punti personali, ma Utomi e Ikangi hanno tenuto botta (20 a testa), Raucci ha realizzato il suo miglior score da quando è a Chiusi, Bozzetto bene sia al tiro che a rimbalzo. Solidi anche Possamai e Donzelli.  Raffaelli non tradisce mai…

Quella di domenica contro Latina per la San Giobbe può essere l’ultima partita in casa della stagione (se non arriveranno i play off), la squadra merita una bella cornice di pubblico. E il pubblico si sa può anche rivelarsi l’uomo in più in campo… Può aiutare l’impresa per poi volare a Trapani non solo per fare una gita.

Moncada Energy Agrigento – Umana San Giobbe Chiusi 90-83 (24-27; 23-19; 24-19; 19-18)

Agrigento Marfo 2, Ambrosin 19, Traore, Grande 14, Costi 12, Chiarastella 6, Bellavia, Peterson 29, Mayer, Fernandez, Francis 7, Negri 1 Capo All. Cagnardi, Primo Ass. Cardelli

San Giobbe Utomi 20, Candotto, Bolpin 3, Martini, Donzelli 6, Bozzetto 8, Raucci 17, Raffaelli 3, Possamai 6, Ikangi 20 Capo All. Bassi, Primo Ass. Piersante, Secondo Ass. Civinini

Arbitri Moretti, Rudellat, Calella

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