CHIANCIANO: IL VIADOTTO VERRA’ DEMOLITO E RICOSTRUITO, VIA AI LAVORI NEL 2024

martedì 04th, aprile 2023 / 13:14
CHIANCIANO: IL VIADOTTO VERRA’ DEMOLITO E RICOSTRUITO, VIA AI LAVORI NEL 2024
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CHIANCIANO TERME – L’assessore Damiano Rocchi fa sapere quale è lo “stato dell’arte” relativamente al viadotto Ribussolaia, chiuso al transito dal 2018.
“In questi giorni – scrive Rocchi – abbiamo avuto delle formali interlocuzioni con la struttura tecnica di ANAS (responsabile unico del tratto viario e relative infrastrutture) al fine di avere aggiornamenti in merito al percorso progettuale, amministrativo e realizzativo del Nuovo Viadotto Ribussolaia.
Così come già anticipato e condiviso a Luglio 2022 con la stessa struttura tecnica ed i progettisti della Società G.P. Ingegneria, l’intervento (per il quale sono già stanziate risorse per 6,8 M€) prevede la completa demolizione della struttura esistente e la ricostruzione di un nuovo viadotto con struttura in acciaio e calcestruzzo, con impalcato orizzontale di lunghezza di circa 270 m impostato su 4 pile e quindi 5 campate (di cui la centrale di 70 metri e le laterali di 45 e 55 metri) in cui troveranno localizzazione il piano viabile con 2 corsie di 3,75 m e 2 corsie ad esse laterali di 1,5m di larghezza ciascuna, di cui una pedonale e l’altra ciclabile su cui sarà posizionata anche la pubblica illuminazione”.
Queste dunque le caratteristiche dell’opera. Quanto at tempi, l’assessore Rocchi spiega: “A Dicembre 2022 si è conclusa la necessaria campagna di monitoraggio geomorfologico (causa dell’allungamento dei tempi), indagine inderogabile ed obbligatoria i cui risultati sono stati valutati ed anche in virtù di questi adesso è in fase di dimensionamento e verifica il sistema fondale che rappresenta uno degli aspetti principali del redigendo progetto esecutivo necessario per la cantierizzazione dell’intervento.
Mentre i professionisti incaricati concluderanno entro il secondo semestre 2023 il progetto ESECUTIVO, la struttura di ANAS procederà con la validazione tecnica ed economica del già predisposto progetto DEFINITIVO entro questo mese ed a seguire con la richiesta di convocazione conferenza dei servizi finalizzata ad ottenere tutti i necessari pareri (paesaggistico, idrogeologico, genio civile, ecc…).
Anche se l’intervento rientra nell’Accordo Quadro stipulato tra ANAS e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quindi si potranno ridurre le tempistiche di affidamento dell’appalto, ad oggi non è ancora possibile avere una data precisa per l’avvio formale dei lavori, ma se non vi saranno particolari intoppi, è verosimile poter ipotizzare la cantierizzazione dell’intervento a partire da Gennaio 2024″.
Insomma, i lavori potrebbero partire all’inizio del prossimo anno, e cioè a ridosso della campagna elettorale per le comunali di Chianciano. La giunta uscente vorrà mettere sul piatto almeno l’apertura del cantiere. Comunque la nota di Rocchi chiarisce che il viadotto sarà demolito e poi ricostruito di sana pianta. Il “Ribussolaia” fu chiuso al transito per criticità strutturali, dopo le verifiche seguite al crollo del Ponte Morandi a Genova che nel frattempo è stato ricostruito e riaperto. A Chianciano, pur essendo l’opera meno imponente, c’è voluto molto di più, ma non c’era la medesima urgenza. Chianciano nella sua parte termale e alberghiera, non è più la Chianciano di inizio anni ’70, quando il viadotto fu realizzato per decongestionare il traffico dal centro (Piazza Italia, viale della Libertà)… Negli ultimi anni l’esigenza era inversa: riportare un po’ di movimento e di vita nel cuore della cittadina termale e il passaggio obbligato da Piazza Italia, anche per le auto, è stato vissuto in questa ottica. Il centro storico è stato in qualche modo rivitalizzato, con una serie di locali trendy, ora Chianciano ha la necessità di ripensare e ridisegnare anche la parte nuova. Molti alberghi e pensioni sono chiusi, molti negozi anche. Serviranno fantasia, coraggio e soldi. Non pochi. Ma così com’è, la zona termale-alberghiera non può rimanere. Qualcosa andrà fatto. La sfida per chi arriverà dopo Marchetti sarà questa. Il viadotto, nel 1970 fu considerato un elemento di progresso, di innovazione. Quello nuovo ricostruito sarà la molla del rilancio? Il segnale di un nuovo inizio?
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