UNA GRANDE SAN GIOBBE AD UN SOFFIO DALL’IMPRESA CONTRO LA CAPOLISTA FORLI’. MANCA POCO ALLA SALVEZZA

CHIUSI – E’ il caso di dire “peccato!” perché contro la prima della classe la Umana San Giobbe Chiusi gioca una grande partita, rischia addirittura di vincerla e si arrende solo nel finale, quando Forlì dimostra di non essere in testa alla classifica per caso. Di fronte ad una tribuna per il tifosi di casa quasi colpa e di fronte anche ad un bel drappello di “ultras” romagnoli, Medford & C. tengono un ritmo altissimo per tutto l’arco della gara, giocano bene e stanno quasi sempre avanti nel punteggio. A meno 3 minuti dalla sirena il tabellone dice +5 per Chiusi. Il pubblico ci crede e spinge, ma Valentini e Adrian imbroccano due triple consecutive che fanno rimettere la testa avanti agli ospiti. Negli ultimi sussulti la differenza la fanno i falli e i tiri dalla lunetta. Forlì non sbaglia e la chiude, bello, ma inutile l’ultimo canestro di Medford che fissa il punteggio sul 70-73. Forlì resta prima in classifica e porta a casa l’ottava vittoria consecutiva, alla formazione chiusina resta l’amaro in bocca per il risultato (e perdere contro Forlì ci può stare) ma anche la consapevolezza di aver giocato alla pari con uno squadrone e di averle fatto anche un po’ di paura, cosa che quest’anno è riuscita a pochi.

La partita offriva, già alla vigilia alcuni motivi particolari di interesse: 1) gli ex: Bolpin nelle file chiusine, Pollone e l’assistente Fabrizi nelle file romagnole. Bolpin ha chiuso con 15 punti personali e una prestazione da incorniciare. Pollone se l’è cavata infilando una tripla, la sua specialità. 2) l’esordio con la maglia San Giobbe del nuovo arrivato Iris Ikangi che nei minuti in cui è stato in campo è apparso un giocatore di personalità e di buona tecnica: 6 i punti per lui. Impatto positivo.

Sul piano dei singoli da registrare l’ennesima superpartita di Lester Medford, faro della San Giobbe e top scorer del match: 25 punti e giocate da campione. Davvero un lusso per la A2. Meno “cecchino” rispetto ad altre occasioni, anche Utomi si è fatto sentire quando c’è stato da alzare la voce, con qualche squillo. Solidi Bozzetto, Donzelli, Raffaelli, un po’ sotto il livello delle ultime gare il giovane Possamai, ma anche lui è un giocatore che sta crescendo in fretta, è un 2001 e già non è solo un buon cambio…

Quanto alla gara con Forlì, coach Bassi elogia la prestazione dei suoi “torelli”, e ha qualcosa da dire sull’arbitraggio:  “Le grandi squadre fanno questo. La nostra prestazione è stata grandissima, un po’ penalizzata dalle percentuali, ma i ragazzi hanno dato veramente tutto, giocando una delle migliori partite a livello di qualità offensiva. La palla però va messa a canestro e noi lo abbiamo fatto solo a tratti. Difensivamente siamo stati straordinari ma penso che una partita così fisica, da parte di entrambe, non può finire con queste differenze nel numero dei falli e dei tiri liberi. Non contesto la durezza della partita, perché noi per primi abbiamo messo le mani addosso a Forlì, ma non è possibile questa disparità in una sfida del genere. Meritavamo di vincere per quanto fatto in campo, ma onore a Forlì. Questo fanno le grandi squadre, nonostante la giornata complicata la portano a casa. Complimenti a loro. Non è certo questa la partita sulla quale rammaricarci, ce ne sono state tante altre nel corso della stagione. Io non posso dire niente ai ragazzi; potevamo fare un paio di canestri in più ma la prestazione è stata ottima. Continuiamo così, ci resta una sola partita, vedremo quali saranno i risultati dagli altri campi nel nostro turno di riposo, ma proveremo in tutti i modi a stare fuori dal girone salvezza. In ogni caso lotteremo fino in fondo. Sul caso Ferrara spero che chi di dovere si faccia delle domande perché tutti gli anni succedono queste cose. Chiaramente quelli che ci rimettono di più sono gli addetti ai lavori, i giocatori, gli staff. Conosco Spiro Leka, professionista di altissimo spessore; giocatori che da un giorno all’altro restano senza squadra. Mi fa piacere che qualcuno di loro si sia ricollocato. Io non sono nessuno per dirlo, ma così non si può andare avanti”.

Bassi cita “il caso Ferrara”. La squadra romagnola che avrebbe dovuto essere la prossima avversaria della San Giobbe Chiusi si è ritirata dal campionato, per fallimento. Alle squadre che ci avevano giocato e vinto sono già stati tolti i punti relativi. Se il campionato finisse oggi, la San Giobbe sarebbe salva. Ma mancano ancora due gare, di cui la squadra chiusina ne giocherà solo una, in casa contro Cividale. Ma dopo una lunghissima sosta: prima lo stop per la coppa Italia, poi l turno da saltare per il forfait di Ferrara. I Chiusi Bulls torneranno in campo il 26 marzo, la salvezza matematica potrebbe arrivare però anche sulla base dei risultati altrui. In ogni caso la gara con Cividale, partita dal sapore longobardo (essendo sia la città friulana che Chiusi due località che ebbero grande importanza durante il periodo longobardo tra il 500 dopo C. e l’anno 1000), meglio vincerla, per sicurezza. All’andata Chiusi espugnò il palasport di Cividale con un canestro stellare di Bolpin proprio sulla sirena, a Chiusi il 26 potrebbe essere una festa. Il “girone salvezza” dovranno farlo le ultime 4, la San Giobbe spera e, come dice coach Bassi, farà di tutto per rimanerne fuori e festeggiare la salvezza diretta.

m.l. (* ha collaborato Lorenzo Trabalzini)

Umana San Giobbe Chiusi – Unieuro Forlì 70-73 (17-14; 12- 20; 21-16; 20-23)

San Giobbe Cavalloro, Utomi 9, Candotto, Medford 25, Bolpin 15, Braccagni, Donzelli 4, Bozzetto 5, Raucci 2, Raffaelli 2, Possamai 2, Ikangi 6 Capo All. Bassi, Primo Ass. Piersante, Secondo Ass. Civinini

Forlì Sanford 9, Cinciarini 2, Gazzotti 2, Valentini 15, Adrian 18, Pollone 3, Munari, Radonjic 9, Penna 11, Benvenuti 4 Capo All. Martino, Primo Ass. Fabrizi

Arbitri Salustri, Maschio, Longobucco

Nella foto: (di Sofia Rosamilia) Riccardo Bolpin in azione