SAN GIOBBE CHIUSI, DOMENICA CON CIVIDALE SI CHIUDE LA PRIMA FASE. POI UN ALTRO CAMPIONATO. LE PAGELLE DI PRIMAPAGINA

venerdì 24th, marzo 2023 / 18:39
SAN GIOBBE CHIUSI, DOMENICA CON CIVIDALE SI CHIUDE LA PRIMA FASE. POI UN ALTRO CAMPIONATO. LE PAGELLE DI PRIMAPAGINA
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CHIUSI – Ha ragione il presidente Giuseppe Trettel a dire che la salvezza della San Giobbe Chiusi è una salvezza del tutto meritata. Non è vero che è arrivata per il forfait di Ferrara e se anche l’ufficialità è arrivata dal risultato di altri campi, la formazione chiusina il nomo posto lo ha conquistato sul campo vincendo partite importanti e sulla carta proibitive: Fortitudo Bologna, Pistoia, Cividale… Domenica prssima all’Estra Forum sarà solo passerella, la gara con Cividale è ininfluente per la classifica, ma è una sorta di warm up in vista della seconda fase, che comincerà subito, la domenica successiva. Una seconda fase che potrebbe portare addirittura a disputare i play off promozione, come l’anno scorso. Come abbiamo già scritto, sarebbe un risultato straordinario. Ma come ci arriva a San Giobbe Chiusi alla seconda fase?

La squadra nelle ultime giornate pur con qualche alto e basso (partite perse con le squadre di bassa classifica e vittorie con le big9 è apparsa una squadra solida, che gioca un buon basket e che può far male a chiunque. Nell’ultima gara disputata, con la capolista Forlì, ha perso, in casa, ma ha comandato la partita per tutto l’arco del match cedendo solo nel finale. Una delle migliori prove di tutto il campionato. Una prestazione tutt’altro che da “squadretta” da zona retrocessione. Per cui nella seconda fase è lecito sperare.

Il basket è un gioco di squadra, il collettivo e i meccanismi del collettivo sono fondamentali, ma ogni squadra è fatta anche di singoli e la San Giobbe Chiusi, sul piano dei singoli non è malmessa. Tutt’altro.

Lester Medford ne è la stella più lucente. Un giocatore totale: play maker e quasi sempre il top scorer della squadra. A vederlo giocare uno può anche domandarsi cosa ci faccia un americano di Tucson, con le sue qualità, a Chiusi. Che di sicuro prima di firmare il contratto con la San Giobbe mon sapeva neanche che esistesse e dove fosse. Ma Lester a Chiusi ci sta bene, gioca come fosse in Nba e ha gli occhi addosso di parecchie squadre, anche molto blasonate. E’ il leader tecnico della squadra, lo sa e ci gioca su, si diverte a volte a fare il fenomeno, ma spesso gli riesce e sfodera prestazioni che per la A2 sono un lusso assoluto. Vederlo giocare quando sta bene ed è in giornata è un piacere. E non è uno che fa lo sborone. Però se c’è da caricarsi la squadra sulle spalle, se c’è da cantare e portare la croce lo fa come un soldato diligente, Voto 8.

Lorenzo Raffaelli – Ha da poco festeggiato le 100 partite con la maglia San Giobbe, è a Chiusi dall’anno della serie B. Terza stagione. Un fedelissimo di Bassi e alter ego di Medford, anche lui play con il canestro facile. Fisicamente non è un granatiere, ma tecnicamente è forte e caratterialmente ancora di più. E’ un giocatore dui personalità che sa prendersi le sue responsabilità anche nei tiri da tre, quando c’è da rimontare o tenere il punto. Difficile che parta titolare, ma quando entra in campo fa il suo e anche un po’ di più. Giocatore prezioso, a volte decisivo. Voto 7

Davide Bozzetto – E’ il più “anziano” della compagnia e anche il capitano. Sembra un giocatore compassato, ma è solo perché è alto 2 metri e 08 e con quelle leve così lunghe non può essere scattante. Però è uomo di equilibrio, che in difesa e nei rimbalzi si fa sentire. E in attacco mette dentro canestri pesanti. Magari non tantissimi, ma di quelli che contano, nel momento in cui servono. E’ arrivato quest’anno, ma anche lui si trova bene a Chiusi, è facile incontrarlo al bar o al supermercato (non passa inosservato), anche insieme alla sua compagna che è stata una “stella di prima grandezza” della Ginnastica ritmica, una delle “farfalle azzurre”, più volte campionessa del mondo, bronzo alle Olimpiadi. Si chiama Angelika Savrajuk, origini ucraine. Tornando al basket, quando si dice “uomo squadra”, se uno pensa a Davide Bozzetto non sbaglia. Voto 7

David Utomi – L’altro americano a Chiusi. E’ arrivato a campionato in corsa, ha sostituito l’olandesino Van Eyck e si è dimostrato un giocatore di peso, fortissimo nel tiro da 3, utile nei rimbalzi. Giocatore di lotta e di governo che ha avuto un buon impatto. Ne ha sbagliate poche e in alcune gare è stato decisivo. Voto 7

Riccardo Bolpin – Ci ha messo un po’ ad ingranare, ma dopo quel canestro stellare a Cividale, un girone fa è cresciuto di partita in partita. Altro giocatore “totale” capace di trascinare la squadra nei momenti complicati. Uno capace di fare l’ala e anche il play all’occorrenza. Mano calda nel tiro dalla distanza e robusto nelle penetrazioni. Giocatore di categoria, forse anche un po’ di più. Ha solo 26 anni. Gioca da veterano. Voto 7

Davide Raucci – Anche lui, come Utomi ingaggiato in corsa. Meno decisivo del compagno statunitense in fase realizzativa, ma giocatore utile nelle rotazioni e nei corpo a corpo con gli avversari, uno che in campo non si tra indietro e sa suonare la carica quando serve. Anche per lui impatto positivo. E’ scuro di pelle ma è nato a Napoli e vive a Bologna, italianissimo. Fisico da urlo, esperienza e carisma. Idolo della “torcida”. Nella seconda fase potrebbe essere ancora più utile. Voto 6,5

Luca Possamai – E’ uno de più giovani, classe 2001, è a a Chiusi dalla scorsa stagione, ma è stato a lungo infortunato. La società, il coach e i compagni lo hanno aspettato e coccolato come un ragazzino, anche se è è alto 2 metri e 11 centimetri. E’ il lungo della squadra e da quando è rientrato, si alterna con Bozzetto nel ruolo di pivot. A dispetto dell’età e di movenze che possono sembrare lente, in campo è un animale feroce, capace di morsi letali. Se sta bene è un valore aggiunto e una speranza per il futuro. Anzi più che una speranza, un bel presente. Voto 6,5

Daniel Donzelli – Arrivato quest’anno da Piacenza si è fatto male a dicembre ed è stato fuori per un bel po’, ma quando ha giocato si è dimostrato giocatore solido, di categoria, con colpi importanti e buona personalità anche nella fase difensiva. Ha 26 anni. E’ rientrato da poco, riconquistando minutaggio e ritmo gara. Nella seconda fase può risultare molto utile. Voto 6

Matteo Martini – Appena si è riaffacciato in campo Donzelli, si è fatto male lui. Peccato, perché  stava facendo bene. La “guardia” livornese dovrebbe rientrare nella prima gara del girone bianco… il 2 aprile. Contro Cividale sarà ancora ai box per precauzione, inutile rischiare. Anche lui comunque giocatore che ha dimostrato di non sfigurare in A2. Voto 6

Giulio Candotto –  Altro 2001, come Possamai, anche lui “razza Piave”. Quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente. Utile nelle rotazioni. Voto 6

Iris Ikangi -L’ultimo arrivato, giocava a Scafati, come Raucci, e come Raucci è un “colored” ma italiano. Ha fatto parte della Nazionale Azzurra under 20. Classe 1994 ha giocato solo contro Forlì, fornendo una buona prestazione con 6 punti all’attivo. Può essere la “carta in più” nel torneo di seconda fase e se va bene negli eventuali play off. In A2 non è un giocatore qualsiasi. Voto 6 (ma solo perché si è visto troppo poco).

Carlo Porfilio – Guardia classe 2001, altro giovane della rosa che si è sempre fatto trovare pronto, talvolta partendo nel quintetto titolare.  Buona tecnica, discreta “tigna” nella fase difensiva e un pizzico di sfrontatezza nel provare la giocata. Prospetto interessante. E’ in prestito da Reggio Emilia, nell’ultima gara ha fatto posto a Ikangi. Ma è un ragazzo, può aspettare. voto 6,5

Coach Giovanni Bassi, non si è abbattuto dopo le prime 5 sconfitte consecutive. Poteva uscirne tramortito, invece ha continuato a lavorare coi i suoi metodi, sui suoi schemi, è stato sfortunato con gli infortuni, ma ha avuto rinforzi che ha saputo inserire nel contesto della squadra, valorizzando tutti. In qualche frangente si è dimostrato coraggioso nel mettere a sedere qualche big che mostrava la corda. Qualcuno dice che sia uno dei migliori allenatori del campionato. Probabilmente è vero e i risultati gli strano dando ragione. Voto 7,5

Questo il roster della formazione chiusina che domenica prossima incrocerà le armi con i friulani di Cividale, per alcuni giocatori sarà l’occasione per mettere minuti nelle gambe e nelle mani, per tutti l’opportunità di festeggiare intanto la salvezza davanti al porprio pubblico e lanciare la volata in vista della fase due.

m.l.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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