CHIUSI, SABATO 18 LA PRESENTAZIONE DEL PRIMO ROMANZO DEL VIOLINISTA CLAUDIO MARZORATI
CHIUSI – Continuano gli appuntamenti con la lettura attraverso la rassegna Parole d’Inverno, con il patrocinio del Comune della Città di Chiusi, della Biblioteca Ottiero Ottieri, di Primapagina.
Sabato 18 marzo alle ore 17:00 presso il Palazzo Vescovile sarà ospite il musicista Claudio Marzorati questa volta in veste di scrittore.
Svegliarsi nel futuro non è roba da tutti; così come invecchiare in un corpo 28 anni più giovane e ritrovarsi nei panni di un anti-eroe del futuro che si trova a fare i conti con un mondo sovvertito e perverso governato da un MOVIMENTO ANTI EMOZIONI E ANTI SENTIMENTI UMANI.
Questo è il parterre nel quale si muovono i personaggi di Collegamento, il primo romanzo di Claudio Marzorati, edito da Il filo di Arianna.
Figlio di musicisti, Lucia Romanini e Sergio Marzorati entrambi pianisti, Claudio inizia prestissimo la carriera concertistica come violinista affermandosi sia sul panorama nazionale che estero.
Da tempo affianca la scrittura alla musica con l’intento di trasportare l’interlocutore verso realtà parallele percorrendo frequenze fatte sia di note che di parole.
Collegamento si apre con il risveglio di Jacopo, il protagonista, finito in coma 28 anni prima a causa di un incidente d’auto; la realtà in cui si trova a vivere è profondamente cambiata, è una sorta di terra desolata dove tutto è desublimato, l’individualità non esiste, i sentimenti ed i rapporti umani sono banditi da un rigido protocollo improntato esclusivamente sull’incremento della produttività. La musica, il teatro, il cinema, l’amore sono stati proibiti, il vivere è stato sostituito dal produrre, la libertà personale è stata sacrificata in nome di un iper-controllo che proviene dall’alto.
Il risveglio di Jacopo non è altro quindi che un ricadere in una sorta di non vita, in un’esistenza artificiale che non ha più nulla di umano.
Un 1984 (George Orwell) dei tempi d’oggi, in questa chiave può puo’essere visto Collegamento, dove Jacopo veste i panni di un Winston Smith più idealista e sognatore che vuole ritornare ad ESISTERE nel vero senso del termine senza scendere a compromessi.
Marzorati propone come unica via di uscita dall’inferno il viaggio.
Un percorso che il protagonista compie sia a ritroso, dentro se stesso, che lasciando fisicamente il proprio paese.
Un incontro sarà per lui determinante e lo porterà ad inseguire la libertà con tutte le sue forze per ritrovare la serenità che soltanto una vita fatta di sensazioni e sentimenti può donare.
Il tono claustrofobico che si avverte all’inizio del romanzo man di mano si attenua, esaurendosi sul finale del racconto, quando finalmente il collegamento tra passato presente e futuro ha fatto luce sugli eventi della vita.
Marzorati con questo testo denuncia apertamente la società dei consumi che ci manipola e ci aggira per produrre e acquistare cose di cui non abbiamo un reale bisogno ma lo fa educatamente, con uno stile narrativo pacato (come se fosse sottotitolato dal mood dei notturni di musica classica).
Il suo lessico non è mai eccessivo o fuori equilibrio, nonostante l’estrema drammaticità dei fatti, quanto piuttosto morbido e trascinante.
Attraverso la figura di Jacopo lo scrittore invita il lettore a trovare la propria salvezza mollando la presa, abbandonando il campo se è consapevole dell’irreversibilità di una situazione.
Lasciarsi andare, offrirsi una nuova possibilità, avendo fiducia nel viaggio, ci rende liberi, ci fa sentire vivi.
Bisogna soltanto avere un po’ di coraggio, mettere da parte il certo e stringere la mano all’ignoto, dopodiché il gioco è fatto, la fune si scioglie, il nodo in gola si attenua, gli occhi si spalancano, la vita ricomincia.
Paola Margheriti
Nella foto: l’autore Claudio Marzorati ( a destra) con in mano il suo libro.
