CHIUSI, LA CONSIGLIERA COMUNALE CAPUCCINI ABBANDONA LA LEGA. I “FUTURISTI” ADESSO SONO PIU’ CIVICI

CHIUSI – L’opposizione “futurista” chiusina dopo aver perso il suo “ideologo”, con la scomparsa di Luciano Fiorani, prende le distanze anche dalla destra che l’aveva appoggiata alle elezioni del 2021. La consigliera comunale Francesca Capuccini fa sapere di non aver rinnovato la tessera della Lega. Per motivi politici: uno dei quali è la “mancanza di interazione e organizzazione a livello locale” del partito di Salvini. “E’ una decisione ponderata e maturata da tempo” dice Francesca Capuccini che adesso, come la sua collega Lucia Lelli siederà in Consiglio in una veste più “civica”. Diciamo pure esclusivamente civica. Anche Lucia Lelli, che in passato è stata vicina al M5S prese a suo tempo le distanze dai pentastellati, già al tempo della vicenda Acea, poi decisamente nella campagna elettorale per le comunali, quando i 5S decisero di stringere l’alleanza con Pd, Sinistra Civica ed Ecologista, il Psi e i Podemos. Ora, con Possiamo e Psi fiori dalla coalizione e Sinistra Civica ed Ecologista su posizioni assai critiche sulle nomine alla Fondazione Orizzonti, il M5S resta di fatto l’unico alleato del Pd a sostegno di Sonnini. La destra che con Francesca Capuccini era tornata in consiglio dopo 10 anni di “vacatio” ne esce di nuovo e non ha più rappresentanza, almeno dal punto di vista ufficiale.
A Chiusi la politica è piuttosto assente e se fa parlare di sé è solo per segnalare fibrillazioni e riposizionamenti interni ai vari schieramenti.
I partiti, sia a destra che a sinistra, sembrano sempre più ectoplasmi incapaci di far fronte anche a queste tensioni, alzano le spalle e vanno avanti ognuno come se nulla fosse, senza rendersi conto che alla fine il nulla sono loro.
m.l.
Nella foto: Francesca Capuccini (a destra) ad un gazebo leghista, quando ancora militava nel partito di Salvini. Acqua passata.
I 5 stelle prima o poi dovranno battere un colpo. Se ne sono perse le tracce da un pezzo,
non si è saputo neppure se finalmente hanno partorito il regolamento per far funzionare di nuovo i circoli a livello territoriale, per quello che ne so io, fino a poco tempo fa, i 5 stelle di Chiusi erano sotto la “tutela” della consigliera regionale Irene Galletti, che tra l’altro su alcune questioni ed in particolare sulla stazione in linea era su posizioni decisamente oppote al PD.
Condivido il Post e la riflessione che è ”politica” che stimola, e che stimoli anche la sua conclusione.Personalmente mi sono avvicinato a Chiusi Futura per l’intercessione di Luciano Fiorani e la sua amichevole frequentanzione, pur osservando dall’esterno l’attività del gruppo ed a suo tempo decisi che meritasse il mio voto,-fatto questo- cercando di essere esente da fronzoli ideologici pur rimanendo di fede rivolta con forza a sinistra e sono sincero che in parte tutto ciò qualcosa mi è costato ”internamente” ma ho superato la cosa pensando che tutto questo fosse fatto riguardo a ciò che avveniva da molto tempo a Chiusi e veramente ero io stesso alla ricerca di situazioni che avevo la necessità di reputare fossero mirate al bene della nostra cittadina. Daltronde il convento impostato sulle alternative passava poco, ma ho constatato che la determinazione e l’insistenza con la quale venivano affrontate e criticate le problematiche fossero lo strumento necessario sia per imprimere un discorso più giusto ai problemi locali sia per sfatare ormai l’aria di sonnolenza che aleggiava in maniera stantia attorno alle questioni e conoscere persone così determinate come è Francesca Capuccini e Lucia Lelli ma anche altri del gruppo, ha aperto la strada alla convinzione da parte mia che bisognava essere-almeno a Chiusi dove si potevano rompere degli equilibri che avevano caratterizzato la stasi che tutt’ora è in essere- occorreva essere pragmatici,dove tale aggettivo non voleva dire che bisognava rinunciare alle proprie idee del mondo e della società ma che per il bene di Chiusi occorreva svincolarsi da abbracci ideologici dove per ideologici intendevo ed intendo quella parte di legame che non ti faccia vedere e scorgere le incrostazioni prodotte nel tempo dalla politica e dalla sua acriticità. Premetto che il sottoscritto- e lo si capirà di certo anche da quanto per tanto tempo ho scritto – è uno di quelli che considera l’ideologia parte primaria basilare della critica politica al contrario di coloro che la disprezzano e che la giudicano come componente negativa della quale farebbero bene a meno, sempre ed in qualsiasi circostanza.Senza idee e quindi senza base ideologica di queste non esiste cambiamento per cui riconosco che non si possa fare a meno dell’ideologia se non si voglia consegnare se stessi ed il mondo ad un altro tipo di ideologia ma che ideologia non è perchè alla fine risulta essere solo quella ”di se stessi” di cui il mondo è pieno,soprattutto per ignoranza ed anche spesso per cattiva volontà ed arrivismo, poichè qualcuno ha sempre detto che ”con la propria coscenza ci si faccia pace sempre”, e questa è storia. Quindi il porsi verso il pragmatismo in una situazione come è Chiusi mi sono sentito che fosse cosa doverosa,i accettarla,pur cercando di rimanere sempre vigile e critico rispetto a tutto ed anche rispetto al gruppo stesso.Francesca Capuccini quindi mi è sembrata da subito una persona determinata e vigile,che è abituata a fare i conti da quanto abbia davanti ai propri occhi senza lasciarsi nè intimidire nè condizionare da altri scopi, come invece in politica avviene per molti.Ossia condizionamenti dai quali è esente, come vedasi carriere, sgambettamenti, annaspare per emergere.Ha la propria professione e lavora e quindi non ha mai avuto il bisogno di sentire la politica come professione ma l’ha interpretata per quanto poco la conosca proprio attribuendole un significato di ” civismo ”.Questo mi è stato sufficiente per farmi avvicinare dal suo gruppo e devo dire al di sopra di tali concetti in un” deserto dei tartari” come è ridotta Chiusi e questo per adesso mi è stato sufficiente per dare la mia fiducia a tale gruppo che spero possa continuare la sua attività politica nella limpidezza a differenza di altri….e credo che questo oggi come si dice a Chiusi ”sia grasso che coli”…Questo giudizio che ho dato è tutto esclusivamente personale e dipende dalla mia limitata esperienza d’osservazione di tale gruppo che per certi aspetti soprattutto sia teorici che di politica internazionale tutt’ora sento distante dalle mie convinzioni e visioni del mondo e dei fatti che vi succedono ma che ho accettato sperando di far pesare il piatto della bilancia dalla parte di un civismo del quale Chiusi credo che abbia un crescente bisogno soprattutto a causa di chi ha tenuto le briglie del potere in mano per decenni e decenni.In parte così è stato anche verso chi nomini tu Marco nel caso di Lucia Lelli, che non conoscevo ma della quale ho apprezzato la determinazione a battersi per questioni da cui precedentemente non era di certo estranea quali quelle dell’attivismo all’interno del Movimento Aria e con tale propensione a battersi riconosco che si è guadagnata la stima di molti cittadini. Credo con questo che Lucia non si sia mai legata ad alcun partito politico e tantomento preso parte ad iniziative promosse da fazioni politiche e questo se non altro la dice lunga da quali intenti possa essere stata da sempre animata, anche se per formazione ed età la differenza con la mia generazione su tale tema viene a galla e si evidenzia,ma quando sono più i motivi a favore di quelli a sfavore riguardo all’attività per la quale le persone si battono,allora credo sia giusto che prenda piede una visione pragmatica delle persone ed anche delle loro attività, e tale visione,cosi come quella di Francesca Capuccini, ha fatto si che fosse a
accattivante per la mia attuale scelta che mi ha caratterizzato proprio perchè ho respirato un aria indipendente e slegata da quella politica fatta invece per altri scopi.Questo credo che possa essere un segnale, non tanto perchè l’ho scelto io e nessuno mi abbia costretto a farlo,ma il fatto che sia nato un gruppo dove fanno parte diversi individui con diversa provenienza politica, diverse idee , diversa formazione politca ma che hanno una comune idea per la quale siano più determinanti le ragioni che uniscono chè quelle che dividono sia ciò che a Chiusi mancava e che perdipiù palesemente e trasparentemente il lavoro non viene condotto al fine di avere prebende o posti di cui fruirne. Mi sembra che in una realtà come Chiusi proprio tanto poco tutto questo non sia, anche perchè guardandosi intorno nella realtà che caratterizza la politica a Chiusi da sempre, sotto il punto di vista dell’utilità personale la politica ultmamente abbia dato dei segni poco buoni soprattutto negli aspetti delle scalate sociali….E allora è inutile che a parole si dicano sempre le stesse cose quando non vengano poi ottemperate nella realtà.Sarebbe ora di finirla e che la gente di Chiusi alla fine si svegliasse perchè sono stati fatti pagare costi e compressioni che se guardassimo solo all’ economia li dentro c’è la spiegazione del perchè la gente è diventata sempre più povera e sempre più dipendente sia dalle politiche dei governi centrali sia da quelli locali e delle loro alleanze realizzate ed imposte dai burocrati e dai vertici di tale politica.
il bisogno di essere diversi quindi aumenta e con esso spero che possa aumentare uno sguardo attento su cosa producono le forze politiche della nostra cittadina, dal momento che giustamente e naturalmente della politica non si può fare a meno.A tale fine vale sempre in misura maggiore l’appello alla gente ed ai cittadini di qualsiasi idea politica essi siano che non è produttvo mettere la testa sotto la sabbia perchè occorre sapere che il culo resta fuori….e c’è sempre chi ne possa approfittare, sia per consolidarsi, sia per proteggersi, sia per resistere a forze che li farebbero indietreggiare, e questa sarebbe una cosa che và fuori della loro propensione perchè farebbero di tutto purchè rimanere a controllare i pensieri della gente fino al punto estremo che approfitterebbero anche delle controversie internazionali per momenti di impasse che grazie alle loro politiche penserebbero di non poter superare. Quindi -come ho detto- che il culo resti fuori per i cittadini tutti è un bel rischio e quindi ciò che possa allontanare tale rischio è dare il segno della partecipazione.Quella che fino ad adesso non hanno voluto e non hanno loro stessi prodotto a differenza di ciò che hanno sempre detto pienandosi la bocca della parola ”democrazia” ben sapendo che i cittadini vadano educati a pensare e che la politica deve essere fatta per loro. Questo credo che possa essere il segno giusto !
Ogni persona che crede in ciò che fa percorre una strada spesso accidentata. Ma sono proprio le grandi difficoltà a forticare la persona. Ciò a cui mi sono ispirata quando ho contribuito a creare un gruppo politico coeso (e Chiusi futura lo è) è stato ad un concetto quello del libero pensiero basato su una lettura obbiettiva della situazione chiusina. Inutile a dirlo: ho intercettato senza forzare il consenso di Luciano Fiorani e quello di Carlo Sacco che per me sono icone..giganti dai quali abbiamo tutto da imparare. Per questo ho grande entusiasmo e porterò avanti con amore quello in cui credo. Non so sarà sufficiente a cambiare le cose a Chiusi..ma quando si ama non si sbaglia mai!
Brava Francesca,condivido ciò che hai detto ,ma non lo dico per falsa modestia od altro ma accreditarmi come una icona ed un gigante forse hai preso un bell’ abbaglio diciamolo francamente e rimaniamo con i piedi in terra…, mentre Luciano Fiorani secondo me è stato veramente ”altra roba”,merce rara al giorno d’oggi ma perchè veniva da una militanza politica di base ed onnicomprensiva ,abituato a ragionare sulle cose del mondo con una visualità larga.Anche la mia-posso dire-viene da lontano ed anche da un modo di vedere le cose nelle quali ha molto influito la sensibilità ed il pensiero di mio zio Solismo Sacco ma le vicissitudini di vita per le persone sono diverse e plasmano le stesse persone in mondo anche diverso, più leggero per certi aspetti e più profondo per altri.Comunque sia, posso dire che per me è stato più normale ed anche più facile nelle mie vicissitudini di vita ad addivenire a quello di cui mi sono sentito portatore poichè provenivo da una famiglia che sotto l’aspetto della visione politica mi ha fornito già da piccolo gli strumenti di certi tipologie di ragionamento e di sentimenti, sia liberandomi per certi versi ma anche plagiandomi per altri ,come del resto avviene per tutti, perchè nessuno ne può essere esente da questo. Per Luciano invece, le sue conquiste progressive se le era conquistate da solo,anche lottando negli ambienti in cui era nato e si trovava a vivere poichè i suoi bisogni erano quelli della preparazione continua e del confronto e quindi si era forgiato in maniera diversa,ma quasi sempre per non dire sempre i luoghi dove si nasce non li scegliamo noi e quindispesso sentiamo il bisogno di metterci in una posizione critica rispetto alle cose che abbiamo intorno.La vita questa è, e quando dico-parlo per me- che abbiamo fatto parte di una generazione ritenutasi fortunata per i momenti che ha vissuto nei confronti a quella di oggi e quelle future che verranno, probabilmente -dico la sincera verità-perchè la nostra fascia generazionale ha potuto campare almeno in luoghi come l’italia ed in Europa che sono stati esenti da guerre,anche con tutto il carico di negatività beninteso con cui abbiamo vissuto a contatto nei problemi personali e sociali,ma la cosa principale è quella-e si scopre l’acqua calda- che abbiamo vissuto un periodo speciale in cui le classi subalterne hanno migliorato le loro condizioni e non perchè qualcuno ce l’abbia regalato ma perchè la società stessa, il nostro vivere sociale è stato caratterizzato da una spinta all’allargamento al nostro interno di contenuti che parlavano di diritti e di visioni del mondo più larghe, era qundi una società in ascesa quella che abbiamo vissuto per tantissimi anni.Quando invece vi sono conflitti dove soprattutto le classi più povere debbano tirare ancorpiù la cintura,tutto questo per natura umana e sociale ed economica si riconverte all’accettazione automatica di uno stato di maggiore subalternità in cui l’ignoranza sociale che dovrebbe essere quella che dovrebbe diminuire progressivamente invece aumenta,perchè è nella storia e nella natura umana che ”i poveri” per cultura comune ragionino e si comportino aumentando il loro grado di subalternità.Luciano non era uno di questi ma capiva perfettamente le ragioni per le quali il mondo funzionava e tutt’ora funziona portando l’acqua a chi dell’acqua già ne possieda parecchia dove contemporaneamente si può facilmente notare che si viva in un mondo dove venga predisposto che ”quell’acqua” fluisca sempre nelle stesse condutture di sempre prima di arrivare alla gente comune.E questo lo caratterizzava come ”un incazzato col mondo” come del resto lo sono tanti ,ma con una differenza che era quella della consapevolezza datagli dalla cultura politica e dalla conoscenza, e di tale consapevolezza non ne ha mai approfittato rispetto invece a tanti altri i quali di tale conoscenza e spesso furbizia individuale se ne sono fatti una armatura a loro difesa,soprattutto nei rapporti con la politica,usandola per se stessi e guardandosi intorno anche a Chiusi i treni- come diceva Lorenzoni- passavano e se si fossero perduti sarebbe stato una occasione persa. Ho sempre contestato tale ammissione ma ognuno la puo vivere come crede ed essendone responsabile verso il resto della società.Anche per Luciano questo era, ed il suo apprezzamento per chi l’ha conosciuto si basava sulla nobiltà di pensiero e di animo, ecco perchè secondo me l’ho sentito e vissuto come ”un grande” classificandolo oggi come ”merce rara” che possa formire una collettività,anche perchè dietro a quel suo manifestare i suoi discorsi talvolta con aspetto burbero ed anche se vogliamo tagliente oltre il limite,si capiva che dietro esisteva una grande senbilità,rivolta più che altro al bene pubblico.E questa -credo- è la cosa più qualificante che possa appartenere ad una persona, perchè con tale metro la persona si fà cittadino, ecco perchè mi sono permesso di scrivere in uno dei miei interventi che l’hanno celebrato che non avrei fatto condoglianze ad Anna, Giovanni e Giulio perchè uomini così non muoiono mai.E personalmente sono stato molto felice di averlo incontrato anche perchè forse in un aspetto di quel carattere ci rivedevo anche quello di mio zio Solismo Sacco, intransigente con se stesso ma proteso verso il bene pubblico e scevro da prebende di qualsiasi genere.Ed a Solismo Sacco è stata proprio la stessa politica fatta da uomini arrivisti presenti anche nel suo partito che la mancanza dell’accettazione di tali prebende gli è stata fatta pagare, spesso allontandolo e disattivando la sua parte scomoda al consesso politico ed al suo strumentale utilizzo.Una persona quella di Luciano Fiorani- detto in una parola- di una grande onestà intellettuale che proprio per essere tale si è spesso guadagnato in Chiusi la contrarietà e l’avversità di molti.Ma tali molti-occorre dirlo- li ho sempre reputati anch’io ”frittura” detto alla napoletana.E dal momento che sulla ”frittura” a Chiusi esiste una catena di friggitorie che la producono, il prodotto che ne esce e cioè la produzione del fritto, mi appare un fatto direttamente proporzionale al tempo che passa e che più tempèo passa più aumenti, sono sicuro che con la scomparsa di Luciano Fiorani la socialità di Chiusi anche a propria insaputa- condivisione o meno di ciò che ho scritto- mi sento di dire che abbia perso qualcosa che oggi difficilmente sarebbe sostituibile.Come comunemente recita il detto che ” quando sono morti sono tutti bravi e buoni e quando sono in vita lo siano di meno” appunto credo che questo non possa rappresentare il caso di Luciano Fiorani.Almeno per il sottoscritto. Quindi, cara Francesca Capuccini, per favore per quanto riguarda il mio conto non ci allarghiamo tanto…..le vicissitudini di vita per le persone sono diverse, quindi sono diverse anche le esperienze e quello che possono dettare le esperienze,ma nel caso della relazione che ho avuto con Chiusi Futura, ciò che mi è saltato subito agli occhi-e devo dirlo senza aver timore di essere smentito-che ho da subito respirato un aria più pulita,meno dipendente da quella deteriore di una politica interessata alle prebende ed alle carriere e mai sgambettante per queste, ma veramente devoluta al rispetto di un senso civico che dovrebbe essere comune.Lorenzoni nel suo titolo dice che la dose di ”civismo” con la tua scelta del mancato rinnovo della tessera adesso sia aumentata,ma ciò che ho percepito io vedendoti anche da lontano lavorare insieme a Lucia Lelli è stata sempre quella visione che ho avuto sin dall’inizio e quella dose che adesso viene detto che sia aumentata,c’era anche prima, latente ed espressa nella sostanza,perchè anche nel ”civisimo”-anzi soprattutto in esso- c’è contenuto il rispetto delle diversità, e sia per me stesso che per Luciano chè per altri questo rispetto l’ho avvertito sia sulla pelle sia dentro me stesso.Ecco perchè penso che talvolta il metro sul quale vengono giudicate le cose e le ”sostanze” dentro le persone venga fatto impropriamente e sia spesso non scevro dalle distorsioni che la politica possa imporre anche inavvertitamente all’interno della testa delle persone. Per uno spirito veramente ”libero” credo che debbano essere in primis queste le opzioni di giudizio sia sulle cose sia sulle persone. Ma appunto,-come dicevo prima- le esperienze della vita alle quali nessuno può sottrasi e sfuggire, contano, pesano e plasmano i nostri caratteri e le loro reazioni. Siamo tutti carne e cervello ed in fondo ”il bello della vita” è la diversità, cosa che spesso viene dimenticata od anche se non ce ne dimentichiamo perchè spesso diciamo di esserne i più sfegatati custodi, se ne trae lo spunto da questa per arrivare ad utilizzarla per altri scopi. e su quest’ultmo argomento-tanto per non farla tanto lunga- basta guardare cosa succeda nel mondo attorno a noi, anche a proposito della stessa guerra,quando in nome della tanto paventata e difesa ”democrazia” ci si rifiuta di guardare la diversità con gli occhi degli altri, per poi auspicare la pace come noi vorremmo che fosse a misura nostra in un mondo che soprattutto noi occidentali abbiamo contribuito fortemente a plasmare cosi, accettando silenti tutte le evidenti storture che abbiamo imposto agli altri per nostra convenienza. Ma purtroppo è così che da sempre funzionano le cose ! Ti saluto.