CHIUSI: POSTEGGI FOTOVOLTAICI, UN DECRETO INGIUNTIVO FINITO NEL NULLA: IL COMUNE DEVE RISCUOTERE 400 MILA EURO

mercoledì 01st, febbraio 2023 / 15:05
CHIUSI: POSTEGGI FOTOVOLTAICI, UN DECRETO INGIUNTIVO FINITO NEL NULLA: IL COMUNE DEVE RISCUOTERE 400 MILA EURO
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CHIUSI –  Il Consiglio Comunale del 30 gennaio è tornato ad occuparsi del caso SDM, la società che ha in appalto dal Comune alcuni impianti fotovoltaici posti in alcuni parcheggi e che non ha pagato il canone prefissato, accumulando un debito notevole con il Comune. Debito che è cresciuto nel tempo senza che ci sia stato alcun recupero da parte dell’Ente. Si parla di una cifra non lontana dai 500 mila euro. Nelle comunicazioni inziali il sindaco Sonnini ha annunciato che il Comune e la società SDM (suo debitrice) hanno dato incarico a Intesa Spa di valutare la “capacità produttiva” degli impianti fotovoltaici in questione collocati in alcuni spazi pubblici. Il Gruppo di opposizione Chiusi Futura critica tale scelta, definendola “singolare”: “In pratica ci siamo impegnati a pagare una perizia rimettendoci ancora una volta di tasca nostra, ma con quale convenienza?” scrive su Fb la componente di minoranza, che poi pone un’altra domanda: “Come gruppo politico di opposizione ci chiediamo in primis come mai il Comune non si è subito attivato per il recupero dei canoni scaduti e non pagati ed ha lasciato passare del tempo prima di azionare il credito?”

Chiusi Futura si augura che “venga fatta chiarezza e per questo ci siamo già attivati chiedendo spiegazioni nell’apposita commissione ‘controllo e garanzia’ che abbiamo interessato direttamente”.
La questione è vecchia ed è stata più volte oggetto di discussioni e di articoli di stampa. Alla fine del 2020 però sembrava indirizzata verso una soluzione positiva. Il Comune aveva aveva aperto nel 2017 un contenzioso legale con la SDM Srl,  proprio per il mancato pagamento del canone previsto nell’appalto, ottenendo un decreto ingiuntivo da parte del Tribunale di Siena nei confronti della ditta, che a sua volta si oppose presentando ricorso. Il 17 dicembre 2020 arrivò la sentenza del Tribunale di Siena che respingeva il ricorso della SDM e confermava il Decreto Ingiuntivo, dichiarandolo immediatamente esecutivo e condannava la parte opponente (la SDM srl) a pagare i 130.047 euro indicati nel Decreto ingiuntivo, più le spese processuali (11.810 euro ). Oltre i canoni dal 2017 in poi, totale al 31.12.2020: 325.000 euro. Un discreto tesoretto per il Comune. Che ad oggi è aumentato con i canoni del 2021 e 2022, per altri 130 mila euro, essendo il canone previsto di 65 mila euro l’anno.
La sentenza sgombrava il campo anche da un altro sospetto e illazioni avanzate da Rossella Rosati sul blog di Paolo Scattoni Chiusiblog, ovvero che il Comune avesse favorito interessi privati o addirittura infiltrazioni malavitose. Stando alla sentenza del Tribunale, il Comune di Chiusi sulla questione agì, “con atti conseguenti, per la tutela del bene pubblico e non a favore di privati o peggio ancora di organizzazioni criminali”.
Della vicenda ci occupammo anche noi, con un articolo del 24 dicembre 2020. L’allora sindaco Bettollini, già in odore di defenestrazione, si vide riconoscere dal Tribunale non solo il diritto del Comune a riscuotere i canoni pregressi dalla SDM, ma anche di aver agito nell’interesse della collettività, senza ombre su possibili connessioni con soggetti malavitosi. Lo definimmo “un bel gol”, all’epoca.
Sono passati 2 anni, Bettollini non è più sindaco dal settembre 2021. Le forze che ai tempi di Bettollini erano all’opposizione, compresa quella cui faceva riferimento Rossella Rosati, sono entrate in maggioranza (una, Possiamo, ne è uscita sul finire del 2022, ammettendo di aver fatto una cazzata), ma i canoni pregressi mai pagati dalla SDM Srl nessuno li ha riscossi, nonostante l’esecutività immediata del Decreto Ingiuntivo a suo tempo ottenuto da Bettollini e confermato dal Tribunale di Siena.
Il Comune insomma, i suoi passi  li ha fatti ed ha pure ottenuto ragione. Dal dicembre 2020 ha tutte le carte a favore per riscuotere quei canoni. Il problema è che quel “tesoretto” decretato dal Tribunale e lasciato in eredità da Bettollini, non è mai stato riscosso e probabilmente la società SDM Srl non è in grado di pagare.
Una strada per recuperare il recuperabile potrebbe essere a questo punto una valutazione del valore degli impianti realizzati nel territorio chiusino e procedere, con un nuovo contenzioso, alla richiesta di pignoramento da parte del Comune. Forse la perizia richiesta a Intesa Spa serve proprio a questo.
Vedremo.
m.l.
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