CHIUSI: E’ MORTO MARCO FE’, MAESTRO E ANIMATORE CULTURALE INFATICABILE

domenica 19th, febbraio 2023 / 12:00
CHIUSI: E’ MORTO MARCO FE’, MAESTRO E ANIMATORE CULTURALE INFATICABILE
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CHIUSI –  Ci ha fatto un brutto scherzo Marco Fè. Se ne è andato  proprio il sabato di carnevale. Lui che è stato per decenni l’anima del carnevale chiusino. E’ morto questa notte, battuto da una malattia di quelle che non lasciano scampo. Se ne va una delle figure più rilevanti della città di Chiusi. Per noi di primapagina e per me personalmente un amico di lunga data, un collega di lunga data. Una uscita di scena di quelle che fanno male. Sì, perché Marco non era solo l’anima del carnevale e il deus ex machina di quella sua “creatura”  che risponde al nome di Ragazzi in gamba,  una rassegna scolastica di rilievo nazionale. Di mestiere ha fatto il maestro elementare Marco Fè e quel “mestiere” lo ha trasferito poi in altre attività che, lasciato l’insegnamento, faceva per hobby e per passione. I Ragazzi in Gamba, appunto, ma anche il giornalismo come corrispondente locale del Corriere di Siena e dell’Araldo Poliziano. E pure nella politica, che ha frequentato, non proprio marginalmente. Marco Fè è stato infatti consigliere comunale per la Dc, quando ancora la Dc era la Dc e dall’altra parte c’erano i comunisti. Ma non è mai stato un anticomunista.

Cattolicissimo, “pupillo” e “discepolo”  di Don Mosè Mannelli, prete vulcanico e sui generis, profondamente “conciliare”, Marco fu trai primi cattolici chiusini ad avvicinarsi all’Ulivo, poi allo stesso Pd, mantenendone però una certa distanza, perché Marco era  uno che conosceva i suoi polli e certi riti e meccanismi della politica e della politica di partito non lo hanno mai attratto più di tanto… Anzi.

Abbiamo fatto chiacchierate interminabili sui massimi sistemi, sull’aldilà e l’al di qua, anche sulle questioni spicciole della quotidianità locale, sul teatro e sulla musica (faceva parte della fondazione Orizzonti),  trovandoci spesso d’accordo, pur partendo da punti di vista molto diversi e frequentando ambienti diversi.

Anche la Chiesa chiusina deve molto a Marco Fè che l’ha portata spesso fuori dalla sacrestia, facendola avvicinare anche a gente considerata “lontana”. E’ stato, Marco Fè, anche uno dei fondatori della locale Comunità Neocatecumenale che ha provato a riportare la chiesa sui certi valori e binari originari.

Era nato, Marco, nel giugno del ’44, mentre a Chiusi infuriava la battaglia tra i tedeschi occupanti e le truppe sudafricane.  E questo -insieme alla  sua incrollabile fede cristiana – lo aveva reso quasi impermeabile alle avversità: “sono nato sotto le bombe, figurati se mi spaventa una malattia. E poi sarà quel che Dio vuole…”. Questo mi  disse alla fine dell’estate scorsa, forse l’ultima volta che l’ho visto, nel giardinetto del bar proprio davanti al cancello di casa sua… Se n’è andato in fretta. Quella malattia non gli ha lascito molto tempo.

Ecco, le chiacchierate con Marco, lo scambio di opinioni e pure qualche presa per il culo (faceva strano sentirsi in sintonia, tra persone con un back ground differente e differenti letture alle spalle) adesso mi mancheranno, ci mancheranno. E la presenza costante di Marco Fè, con o senza microfono in mano, mancherà a tutta Chiusi.  E il carnevale che oggi colorerà le strade di Chiusi Scalo sarà un carnevale triste. Molto triste.

Ciao Marco, fai buon viaggio.

Marco Lorenzoni

Nella foto: Marco Fè (primo a destra) insieme a Chiara Lanari, Stefano Bistarini e Luca Morelli

 

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