CASO VILLETTA: BETTOLLINI DEVE RIDARE INDIETRO I SOLDI DELLE SPESE LEGALI? NO DI CERTO. INTANTO SALE LA TENSIONE TRA PODEMOS E 5 STELLE

martedì 10th, gennaio 2023 / 11:59
CASO VILLETTA: BETTOLLINI DEVE RIDARE INDIETRO I SOLDI DELLE SPESE LEGALI? NO DI CERTO. INTANTO SALE LA TENSIONE TRA PODEMOS E 5 STELLE
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CHIUSI – Dopo aver letto l’articolo di ieri nel quale veniva riportata a presa di posizione del M5S sulla sentenza del Tar in merito alla vicenda dell’auditorium di via della Villetta, alcuni lettori ci hanno scritto dicendo “ah, così adesso Bettollini e la sua giunta devono ridare indietro i soldi delle spese legali”? Questo in effetti è ciò che ha scritto Bonella Martinozzi a nome dei 5 Stelle chiusini. Ma non è esattamente così. Perché il Ricorso al Tar non lo ha fatto la Giunta Bettollini, ma il preside Marra; mentre la decisione di difendersi in giudizio contro tale ricorso l’ha presa la Giunta Sonnini, il 28 ottobre 2021, con voto unanime di tutti gli assessori.

Così scrivevamo su queste stesse colonne il 4 novembre 2021:

“Visto l’allargamento della maggioranza consiliare alle due forze di opposizione entrambe contrarie alla cessione dell’auditorium a privati e visto anche il “repulisti” dell’esperienza bettolliniana operato dal Pd con la lista e la composizione della giunta c’era da aspettarsi che tra i primi atti della nuova amministrazione ci fosse proprio un passo indietro rispetto a questa vicenda, considerata da alcuni non fondamentale per il futuro della città, ma senza dubbio paradigmatica per marcare una differenza rispetto all’era Bettollini.

Invece, il 28 ottobre scorso la nuova giunta Sonnini, con voto unanime, ha deliberato la costituzione in giudizio da parte del Comune e la nomina del legale che dovrà rappresentare l’ente di fronte al Tar, contro il ricorso presentato dal preside Marra. E il legale nominato è l’avvocato Francesco Armenante del foro di Salerno. Lo stesso che aveva contattato Bettollini.

In sostanza la giunta Sonnini, all’unamità, sulla questione ha deciso di assumere come propria la posizione di Bettollini e non quella del preside Marra. Con buona pace di chi aveva sperato nel contrario.  Di fronte al Tar il Comune di Chiusi si difenderà e contrasterà le richieste avanzate dal preside”. 

Non a caso i Podemos nella loro nota del 31 dicembre sulla sentenza del Tar pur criticando le amministrazioni guidate da Scaramelli prima e Bettollini poi, se la sono presa anche con Sonnini e l’amministrazione attuale, per una scelta in continuità con le precedenti, presa peraltro senza il consenso di altre componenti della maggioranza.

Evidentemente, come abbiamo già scritto nell’articolo di ieri, il M5S non solo ha voluto sottolineare la propria fedeltà a Sonnini e alla maggioranza attuale, ma ha anche voluto marcare una differenza rispetto ai Podemos e ai socialisti che dalla maggioranza sono usciti, non senza polemizzare.

Quanto alla sentenza del Tar che annulla le delibere a suo tempo adottate da Bettollini per la concessione dei locali dell’Auditorium in via della Villetta alla Fondazione Lombardi, per le attività del Make Campus, il comune potrebbe decidere di impugnarla e chiedere il pronunciamento del Consiglio di Stato. Il quale potrebbe anche ribaltarla, come spesso succede. Intanto l’unica cosa certa in questa vicenda è che il Make Campus, la scuola di alta formazione nel settore della moda e del design gestita dalla Fondazione Lombardi, da Chiusi si è trasferita a Cetona, con danno d’immagine ed economico per la città.

Il M5S, nella sua nota ricorda che a suo tempo il movimenti contrastò le delibere con le quali “l’Amministrazione Bettollini decise di cedere in “Uso Gratuito” i locali ad una Fondazione privata. Ma va ricordato che anche prima delle delibere di Bettollini  e della trasformazione dei laboratori di via della Villetta in Auditorium, questi venivano concessi gratuitamente dalla scuola ad una associazione che si occupava di innovazione tecnologica (lo scrivono i Podemos nel loro comunicato). Associazione privata anche quella.

Comunque adesso la questione è: il Comune impugnerà la sentenza del Tar e chiederà il giudizio del Consiglio di Stato?

Nel frattempo questa vicenda, con la sua “coda” di comunicati stampa fa registrare un sempre maggiore distacco dei Podemos dalla maggioranza e anche una certa tensione tra le due ex opposizioni (Possiamo e M5S) che nel 2021 decisero di entrare nella coalizione con il Pd. In un commento all’articolo sul comunicato dei 5 Stelle, il leader di Possiamo Luca Scaramelli parla di un altro imminente appuntamento e apre un altro fronte: “Per quello che ne so io il documento è firmato da Bonella Martinozzi e un gruppo di attivisti perché da mesi Conte ancora non è riuscito a definire la questione dei gruppi nel territorio e al momento a Chiusi nessuno può firmarsi usando il termine 5 Stelle, il gruppo è diciamo così sotto la tutela della consigliera Galletti da Firenze. A questo proposito visto che il “gruppo di attivisti” è rimasto in maggioranza, sarà interessante capire se nel consiglio comunale aperto di sabato prossimo sul tema trasporti saranno schierati con la maggioranza riguardo alla stazione in linea. Sulla mozione approvata in consiglio comunale riguardo a questo tema non si sono pronunciati, vedremo se sabato saranno ancora sulle posizioni di Sonnini e del pd che un no sulla stazione in linea non lo hanno mai detto”.

m.l.

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