OTTIERO OTTIERI E LUCIANO BIANCIARDI DUE PENNE NON ALLINEATE. INCONTRO LETTERARIO SABATO 12 A CHIUSI

mercoledì 09th, novembre 2022 / 19:24
OTTIERO OTTIERI E LUCIANO BIANCIARDI DUE PENNE NON ALLINEATE. INCONTRO LETTERARIO SABATO 12 A CHIUSI
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CHIUSI – L’avavamo messa in programma già quest’estate, per la rassegna “La piazza delle parole”, poi abbiamo aspettato l’intitolazione da parte del Comune della Biblioteca ad Ottiero Ottieri, avvenuta il 15 ottobre. Adesso però nulla osta e ci sembra giusto tornare sull’argomento. E proporre un incontro letterario proprio sulla figura di Ottiero Ottieri, scrittore di origini chiusine (morto nel 2002 e sepolto a Chiusi) e uno dei principali del secondo ‘900, almeno per un certo tipo di letteratura. Non è conosciutissimo, neanche a Chiusi Ottiero Ottieri, non è uno scrittore superfamoso e celebrato, ma è un autore di prima grandezza che merita attenzione. Siamo stati noi di primapagina a proporre nel 2020 di intitolargli un luogo della cultura di Chiusi, il Comune per varie ragioni (la pandemia, le elezioni comunali) ci ha messo un po’ ma alla fine gli ha intitolato la Biblioteca e come luogo va benissimo. Anzi è la scelta migliore che si potesse fare.

E per rendere un omaggio, secondo noi doveroso, a Ottiero Ottieri, sabato prossimo, 12 novembre, ore 17,00 alla Sala San Francesco, adiacente alla Biblioteca, si terrà l’incontro letterario di cui sopra sulla figura e le peculiarità dello scrittore chiusino. E per sottolinearne la rilevanza e il “peso culturale” abbiamo deciso di parlarne in parallelo con un altro scrittore, praticamente coetaneo di Ottieri, toscano anche lui, anzi “etrusco” anche lui, che come Ottieri è stato tra gli autori che meglio hanno raccontato l’Italia del boom economico: Luciano Bianciardi, di cui peraltro quest’anno ricorre il centenario della nascita.

“Ottiero Ottieri e Luciano Bianciardi: il lavoro culturale e la letteratura industriale”. Questo il titolo dell’incontro in cui si parlerà dei profili e della storia dei due scrittori, della loro produzione letteraria, non sconfinata, ma intensa, che non si esaurisce nella “letteratura industriale”, del loro impegno politico e civile, delle collaborazioni con gli stessi giornali, del pensiero libero e della scrittura asciutta che hanno messo su carta…

Da un libro di Bianciardi, La Vita agra, è stato tratto un film di Carlo Lizzani con Ugo Tognazzi (1964), dal libro di Ottieri, Donnarumma all’assalto, è stato tratto il film di Marco Leto con Stefano Satta Flores (1971). Due film sull’Italia del boom e sulle contraddizioni di uno sviluppo industriale che già allora mostrava aspetti discutibili. Anche questo accomuna in qualche modo il chiusino Ottieri e il grossetano Bianciardi.

L’iniziativa è inserita nella rassegna “Parole d’Autunno” ed è promossa dalla Biblioteca Comunale Ottiero Ottieri di Chiusi e da Primapagina, con il patrocinio del Comune di Chiusi e di Banca Tema che vede insieme Chiusi e Grosseto.

Interverranno Maria Pace Ottieri, scrittrice, figlia di Ottiero Ottieri, Marco Lorenzoni direttore di primapagina e Lucia Annunziata, docente del Liceo Calvino di Città della Pieve che venerdì scorso ha tenuto una lectio magistralis (magistrale in tutti i sensi) proprio su Calvino, altro esponente della “letteratura industriale” e coetaneo anch’egli di Bianciardi e Ottieri. Il tutto con il coordinamento di Chiara Cardaioli della Biblioteca Comunale.

Sarà l’occasione per esplorare e conoscere un po’ meglio la produzione dei due scrittori (Ottieri ha scritto molto anche di Chiusi), Bianciardi della sua Maremma, per ragionare sulle speranze, le passioni, le delusioni di un periodo cruciale della storia politica e sociale italiana, per approfondire l’importanza del “lavoro culturale” anche in relazione ai processi industriali e produttivi, il ruolo degli intellettuali… Soprattutto di quelli scomodi e non allineati come erano sia Ottieri che Bianciardi…

Parlare di letteratura, in tempi alquanto cupi, fa bene allo spirito, dà ossigeno alla mente. Aiuta a saperne di più. A comprendere meglio ciò che succede e perché succede. Ci vediamo sabato alle 17,00 alla Sala San Francesco. Come avrebbe detto Bianciardi quando nel dopoguerra si inventò il Bibliobus: intervenite numerosi!

Nella foto: una immagine del film La Vita Agra di Lizzani, tratto dal libro di Bianciardi

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