IL PD TENTA LA “REMUNTADA”. QUESTA SERA ENRICO ROSSI A CHIUSI, DOVE PERO’ STA SALTANDO LA COALIZIONE DI MAGGIORANZA E NESSUNO LO DICE.
CHIUSI – Per il Pd Chiusi deve essere una sorta di fortino. In una campagna elettorale rimasta piuttosto in sordina, il partito di Letta ha portato nella città di Porsenna Elli Schlein, Laura Boldrini e stasera arriverà anche Enrico Rossi. Tre pezzi da novanta. Rossi parlerà in piazza Garibaldi, allo Scalo, alle ore 21,00. Con lui anche il segretario senese del partito Andrea Valenti. Letta, ieri prima a Livorno, poi a Siena, ha parlato di “remuntada”, e le due piazze piene hanno ridato speranza al popolo Pd.
A Chiusi si è fatto vedere anche il candidato del territorio Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino ed ex presidente della Provincia, il quale però è rimasto un po’ più defilato (volantinaggi al mercato, ma non comizi). Il partito fa appello all’ultimo sforzo per cercare di arginare l’avanzata di Giorgia Meloni e della destra, ma c’è chi considera ormai di destra anche il Pd, e tra questi pure alcuni alleati del Pd a livello locale. E quello che solo un anno fa fu sbandierato come un “laboratorio politico da prendere a modello sul piano nazionale”, cioè una nuova coalizione più larga della precedente e aperta al M5s, al Psi e alle varie componente a sinistra del Pd, è già naufragato. I Podemos infatti non solo in questi mesi hanno a più riprese espresso posizioni diverse dal Pd (sulla guerra e sull’invio di armi in particolare, ma non solo), ma qualche giorno fa hanno anche dichiarato il proprio sostegno a Unione Popolare, formazione alternativa e concorrente rispetto al Pd. E’ singolare che il Pd non abbia avuto nulla da dire in proposito, che non abbia accennato alcuna reazione. Di fatto l’unica componente eletta in Consiglio comunale nella maggioranza insieme al Pd, prende le distanze, dichiara di votare per una lista concorrente e si mette praticamente fuori dalla coalizione e il Pd tace. Non è normale. E il fatto che ci sia la campagna elettorale non può essere una scusa plausibile.
Ma non solo i Podemos, anche i Socialisti sarebbero sul punto di abbandonare la nave, insoddisfatti per come sono andate le cose e – pare – insoddisfatti e per nulla convinti della candidatura di Franceschelli. Insomma, dopo la defezione di Marco Nasorri che si è dimesso ormai da mesi da coordinatore della coalizione (e nessuno lo ha sostituito), dopo le frattura conclamata coi Podemos e le fibrillazioni dei socialisti, il 26 settembre il Pd potrebbe ritrovarsi solo soletto, senza più alleati. Anche i 5 Stelle, dopo la rottura Letta-Conte e l’abbandono del “campo largo”, sono tutt’altro che allineati. Il risultato elettorale può accelerare o frenare l’evoluzione degli eventi. Ma che il quadro politico locale sia mutato rispetto al 2021 è evidente.
Tra l’altro la componente Possiamo ha due consiglieri, se dovessero passare all’opposizione nella maggioranza si aprirebbe una falla non da poco, con il rischio del 6-6 in aula e il sindaco unico voto di differenza. Non una bella prospettiva.
Qualcuno, già nei mesi passati ipotizzava un “cambio della guardia” coi Podemos fuori e il gruppo consiliare Barbanera-Jagher (sponsorizzato da Italia Viva) dentro. Ma anche questa è un’ipotesi non semplicissima da realizzare. Claudia Jagher è data infatti come vicina al partito di Luigi Brugnaro che fa parte della coalizione elettorale del Centro Destra ed ha come candidato alla Camera anche Gaetano Gliatta, uno dei promotori dell’altra lista di opposizione Chiusi Futura. Potrebbe insomma nascere qualche confusione…
Inevitabile una verifica delle posizioni nella maggioranza, ma anche tra le opposizioni. Verifica che si annuncia piuttosto “calda”. Poi se il Pd dovesse vincere le elezioni o “perdere di misura” il clima potrebbe essere diverso da quello che potrebbe seguire a una sconfìtta rovinosa. In quest’ultimo caso la verifica dovrebbe farla qualcun altro. L’allenatore che perde clamorosamente, per errori propri, di solito non arriva alla partita successiva.
M.L.
Nella foto Letta e Valenti alla manifestazione Pd di ieri a Siena
Se dovesse presentarsi la necessità per il PD di allargare la maggioranza l’ipotesi che sia fatto con due consiglieri di area Renzi – Brugnaro sarebbe una bestemmia politica, sarebbe il fallimento della segreteria PD in toto che un anno fa rifiutò l’accordo con Italia Viva e si disse convinta del progetto di una coalizione a sinistra.
Luca, però questa ipotesi dipenderà in parte anche da voi, cioè da cosa decideranno di fare i Podemos. Se i due consiglieri dovessero uscire dalla maggioranza, senza uscire dal consiglio, le alternative sarebbero poche. Per questo la verifica politica mi sembra quanto mai necessaria, anche se tutti fanno finta di niente. Certo, per il Pd tornare sui propri passi e “raccomandarsi” a Italia Viva non sarebbe una grande prospettiva, non ci farebbe una gran figura, su questo hai ragione.
Concordo su quanto affermi.
Tagliata con una accetta grossa quanto una casa-se mi si consente- la domanda potrebbe essere: ” ma c’è più affinità di visione politica -ammesso che quest’ultima esista- fra il PD ed italia Viva”oppure fra il Pd e Possiamo ? Mi sembra che comunque vada possa essere il PD a rimanere con il cerino in mano ma il premio di questo non è che possa spettare ad Italia Viva oppure a Possiamo. Prendo atto-con uno sguardo alla politica generale- che proprio tante cose non siano cambiate nel cemento annacquato di tale esistente alleanza, se non per una visione diversa della guerra a cui Possiamo è stata tirata ob torto collo sui fatti conservando però la propria visione, anche se la diversità su tale tema per conto mio sarebbe stata una cosa dirimente, che avrebbe prodotto già da allora conseguenze se vogliamo chiamare in campo la serietà. Tira tira alla fine il sistema si rompe ma personalmente credo che sia tutta una messa in scena e le ragioni fondamentali che si dice che esistano e che differenzino le posizioni non hanno in verità influenzato nulla di nulla.Perchè se avessero dovuto influenzare qualcosa l’alleanza nemmeno la si faceva. Forse sarebbe stato più dignitoso perchè adesso si fà gli scontenti in nome di cosa ? Ma ora visto che nulla è toccato di poltrone(questa parola sembra brutta ma alla fine se si pensa poco bene il filo della matassa lo si trova- ed io ascolto anche gli altri di sicuro ma poi i fatti mi spingono sempre a pensare col mio, messo in conto anche il fatto di poter sbagliare… E allora forse sarebbe stato meglio essere più chiari sia con se stessi sia col mondo esterno perchè la fabbrica del formaggino ”Tutto Mio” non è un convento di suore e la beneficenza in casa PD non la fanno,ma la fanno soltanto e l’hanno fatta dove interessava a loro e finchè gli si porti l’acqua con le orecchie e và bene così, ma quando incominciano le fibrillazioni vale la legge generale che spesso è ” la legge del menga” – guarda caso- che ”ognuno” è per se stesso. Comoda in quel modo….e tant’evvero che in quel campo con grande scontettezza è toccato fronteggiare il vuoto chimico e sotto l’albero di Natale il Ceppo ha portato sto’ ceppo di…..(scusate la crudezza e la maleducazione ma quando ce vo’ ce vo’).E allora l’ho spiegato anche nei miei precedenti interventi, si fà meno danno se si riconoscono gli errori e ci si adegui ad una nuova realtà che si spera che sia nel vicino futuro,- e posso sperarlo anch’io ma tanta fiducia non ce l’ho perchè se i frutti sarebbero dovuti nascere, sarebbero già spuntati- ma non masturbiamoci con finte stronzate e dimissioni che hanno tutta l’aria di adeguamenti ad una nuova sistuazione che possa intervenire da un momento all’altro, fra l’altro andando a ritroso a partire dal rigetto di ” Sce” per arrivare a questi momenti, dove i topi scappano dal battello che probabilmente affonda,sennò affogano anche i topi. Ma cosa c’erano saliti a fare sul battello per fare i naviganti appassionati di turismo ? Ma contare sulle proprie forze è solo un detto che non può produrre nulla oppure si pensa che la gente non abbia memoria del passato ? Quando si conta sulle proprie forze si è esenti da tutto, specialmente dagli obblighi di careggiare l’acqua a secchi nella casa del padrone delle ferriere fra mugugni, stanchezza ed anche fra ritrosia a presentarci nel mondo reale coprendosi con fumate che si pensa che coprano la realtà. Questa è la lezione della quale occorrerebbe far tesoro ma mi sembra- a sentire i discorsi- che ci si lecchi solo le ferite e le botte abbiano insegnato proprio poco.Sinceramente mi dispiace, ma semprechè la storia sia questa che ho detto è bene prenderne atto. Cosa rimane allora nella rete quando la si tira? I discorsi che ho sentito ; Quelli e basta però. Ma che si pensava diversamente ?
Purtroppo sembra che il Pd se la canta e se la suona in assoluta solitudine.Ma il problema deve essere nazionale ed a cascata in periferia.Trattare anche gli alleati da ultimi arrivati e con fastidio e’ una costante locale e nazionale molto negativa.UNA PESSIMA CLASSE DIRIGENTE.