CHIUSI, I PODEMOS A SOSTEGNO DI UNIONE POPOLARE. SALTA L’ALLEANZA CON IL PD?
CHIUSI – La campagna elettorale entra nell’ultima settimana e anche a livello locale si registrano prese di posizione che potrebbero portare, appena dopo il voto, a rimescolamenti di carte anche nelle alleanze nei comuni. Chiarissima a senza appello a questo proposito la presa di distanze dei Podemos chiusini rispetto al Pd e cespugli che lo sostengono.
“Le vicende legate alla formazione delle alleanze per le prossime elezioni politiche hanno delineato il triste quadro in cui si trova la politica italiana, in particolare lo schieramento di sinistra, all’indomani della stagione del governo Draghi. Il cosiddetto governo dei migliori si è distinto per non aver affrontato adeguatamente l’agenda sociale e la tutela di fondamentali diritti civili, si pensi alle mancate risposte riguardo le carenze della sanità pubblica evidenziate dalla pandemia, in particolare riguardo alla mancanza di posti letto e personale medico e paramedico. Critichiamo inoltre con fermezza la visione atlantista e guerrafondaia che l’Italia ha intrapreso, in particolare riguardo alla guerra in corso in Ucraina. Altrettanto non condivisibile è il sostegno incondizionato e acritico alle sanzioni contro la Russia e l’invio di armi, per il quale c’è stata addirittura un’interruzione della democrazia parlamentare, dato che nonostante le richieste di alcune forze politiche il governo non si è presentato in parlamento per comunicare quante e quali armi il nostro paese abbia inviato. La politica sanzionatoria sta mettendo in ginocchio la nostra economia, con la carenza di materie prime e soprattutto con il rincaro dei prezzi dell’energia, piuttosto che gravare sul sistema russo. Nonostante questo, il PD che sarebbe dovuto essere il motore trainante di una vera alleanza di sinistra, perseverando nella difesa delle politiche del governo Draghi, ha preferito invischiarsi nella ricerca di un accordo con Calenda; dal quale è stato clamorosamente abbandonato, per poi limitarsi ad un’alleanza in cui Sinistra Italiana sembra puntare alla sola ricerca di qualche seggio. Sarebbe stato auspicabile un accordo tra Pd, le altre forze di sinistra e il M5S che avrebbe potuto arginare, per lo meno nelle dimensioni, il pronosticato successo della destra. Come gruppo Possiamo ci sentiamo vicini a chi si è opposto all’indiscriminato invio di armi, a chi ritiene che una politica di appiattimento verso la volontà del padrone americano provochi enormi danni al nostro paese, riteniamo inutile ogni guerra e chi fa in modo che la guerra in atto in Ucraina prosegua per un tempo indefinito. Ci schieriamo con chi chiede il superamento della Nato e con chi sostiene politiche di disarmo a livello globale e con chi si oppone all’aumento delle spese militari, impegnandosi per la progressiva riduzione delle stesse. Ci schieriamo con chi sostiene politiche del lavoro che rendano gli stipendi adeguati al costo della vita e con chi auspica l’abolizione del Jobs Act e della legge Fornero. Ci schieriamo con chi auspica il superamento dell’aziendalizzazione del SSN e chiede un aumento del personale sanitario. Riteniamo inopportuna la concezione del voto utile che è stata negli ultimi anni impercorribile e fallimentare. Pertanto invitiamo l’elettorato a esercitare il proprio diritto di voto e per quanto affermato riteniamo il programma della lista Unione Popolare con de Magistris leader, il più affine alle nostre posizioni”. Così scrivono i Podemos.
Come si vede, la componente che fa capo a Possiamo e che al momento fa parte della coalizione di maggioranza a Chiusi insieme a Pd, M5s. Psi, Sinistra Civica ed Ecologista ed è anche l’unica ad aver due eletti in consiglio, è già con un piede (o tutti e due) fuori dalla coalizione. L’indicazione di voto per Unione Popolare e non per il rassemblement Pd-Sinistra Italiana, Verdi, Di Maio, Bonino, di fatto pone i Podemos all’opposizone del Pd. E’ vero che anche Scaramelli sta in maggioranza in Regione e sta facendo campagna elettorale contro il Pd alle politiche, ma il “cinismo politico” dell’ex sindaco di Chiusi è noto, i Podemos sono stati al contrario uno dei pilastri su cui è stata costruita l’alleanza a sostegno di Gianluca Sonnini, e a quanto pare quella alleanza è evidentemente naufragata a meno di un anno dalle comunali del 2021. Dopo il voto si renderà necessaria (anzi indispensabile) una verifica di maggioranza. Indipendentemente dall’esito del voto.
M.L.
Quando un anno fa nacque la coalizione di centro sinistra a Chiusi credo di essere stato il primo a definirla un laboratorio politico che poteva essere un esempio da seguire a livello nazionale per le elezioni politiche, ero convinto di quell’affermazione ed entusiasta di aver costruito e portato a compimento quel progetto politico.
A distanza di un anno, visto anche che nei confronti di Possiamo e dei suoi esponenti non c’è stata mai grande fiducia, basti pensare alla composizione della giunta, quelle affermazioni mi sembrano lontane oltre che nel tempo anche nei fatti, così come mi sembra evidente che il PD a livello nazionale non abbia certo guardato a quel tipo di “laboratorio politico”.
Parole che suonano a conferma di quanto scritto nell’articolo, sul naufragio della coalizione locale e del progetto politico su cui fu costruita nel 2021. Solo che adesso, proprio per le cose che dici, non credo che basti, per ricucire lo strappo, assicurare ai Podemos un posto in giunta. Qualche mese forse… adesso no.
La composizione della giunta è un segnale del poco riguardo che c’è stato nei nostri confronti, tenendo conto anche dell’impegno profuso nella costruzione del progetto e il nostro risultato elettorale con l’elezione di due consiglieri, ma avere o meno un assessore non è stata mai per Possiamo una condizione essenziale, abbiamo contribuito in sede istituzionale con il lavoro dei due consiglieri è in sede politica all’interno della costituzione. Dunque nessuna rivendicazione di poltrone ma il dissenso verso i metodi amministrativi.
X Marco Lorenzoni.Voglio iniziare con due citazioni anche se non le amo,ma solo per riprendere il tema: ” Le montagne sono fatte di sassi” disse Yu Kung il vecchio sciocco delle montagne del Nord,”… ed ad ogni colpo di pala esse diminuiranno e non potranno di certo aumentare”.L’altra è ciò che disse il famoso nano quando vide scritto sul muro ” abbasso la f… ” Era ora” esclamò,dato che aveva visto sempre scritto ”W”( evviva !). Credo-od almeno voglio sperare- che ”il posto in giunta” non lo cercassero ma che avessero guardato al futuro,anche se certi segnali parlavano del contrario tanto per essere sincero.Una operazione quella che personalmente non ho mai approvato e che nei miei scritti non ne ho fatto mai mistero.Mi sembra Marco, che se il titolo del Post rappresenta una vera e reale intenzione possa essere il preludio ad illuminare un possibile futuro percorso,cosa questa che mi auguro, soprattutto in vista della politica che avremo davanti a noi in un immediato futuro.Dico questo pensando appunto alle armi. alla guerra, alla politica di installazione nel nostro territorio di comparti affatto salutari per lo smaltimento dei rifiuti anche se l’establishment-chiamiamolo così- dice di essere dalla parte di una ecologia nuova, totale,verde, da realizzarsi nel medio e lungo periodo, cosa questa a mio avviso poco credibile (basta vedere i posizionamenti che non hanno bisogno di essere spiegati perchè parlano da soli a chi voglia intendere) e che prende ordini dai vertici nazionali . Vertici sia politici sia economici, ma ciò che mi impensierisce in questo caso sono più quelli politici chè quelli economici perchè il risultato elettorale che si va profilando vede concezioni di destra e centro destra schierate accanto a quelle di Centro sinistra e quindi il PD come esecutore territoriale dei programmi generalizzati a tale indirizzi. Penso di essermi sufficientemente spiegato perchè allora si manifesterebbero due fronti generali sui teritori ed è di questo che ” i signor si” hanno il timore. Quello che al PD ed alla destra piace definire ” I Signor NO” e l’altro-quello loro- dei ”Signor SI” che riguarda i rigassificatori, le centrali nucleari e comunque tutta la politica da loro sostenuta in questi anni, che guarda caso riscappa ancora una volta fuori dalle problematiche indotte dalla guerra, perchè è quest’ultima che ha fatto ritornar fuori una politica che covava sotto le ceneri, e parlano ancora di ”autonomia energetica” quando sono stati proprio loro a spingere e santificare la globalizzazione dei mercati, poi quando si sono accorti che tale globalizzazione si rivolgeva contro l’economia nazionale hanno cercato di coniugarla insiema all’Europa facendo le sanzioni ad uno stato che mai le aveva fate contro l’Europa, anzi, ma hanno scavalcato a piè pari tale argomento appellandosi ”ai diritti uimani” – la solita solfa di sempre- che se si andasse a guardar bene chi sia stato nel mondo e nella storia passata ma anche in quella recente chi li ha conculcati maggiormente sia con la politica sia con l’economia verrebbe fuori una risposta che farebbe osservare in quel campo come l’Occidente e la Nato siano stati i maggiori provocatori del degrado dei diritti umani.Basti vedere la loro recvente politica nel Nord Africa ma anche politica al cospetto delle piccole cose se andassimo a vedere cosa succede in questa uiltima settimana con i funerali di Elisabetta seconda a Londra e su chi sia stato invitato a presenziare alle esequie e chi no.Esclusi: Russia, Bielorussia, Corea del Nord,Venezuela,Iran, Nicaragua,Mianmar,Siria. I soliti cosiddetti ” stati canaglia” con i quali gli Stati Uniti(loro ed i loro alleati imponendolo anche all’Europa) non possono commerciare e che hanno istituito disposizioni in occidente tali da innalzare cordoni sanitari al commercio stabilendo sanzioni, fra le quali quelle piu gravose verso la Russia,causa il non rispetto dei diritti umani in primis.In pratica quegli Stati dove le loro azioni sia economiche e militari sono andate loro storte e non come avrebbero loro stessi voluto. Allora finiamola qui se vogliamo parlare di principi generali validi in ogni latitudine perchè queste situazioni si commentano da sole.Ritornando al tema non vorrei che ciò che dici tu Marco siano delle pure illazioni perchè credo sarebbe bene che alle parole seguissero i fatti anche perchè abbiamo visto fin’ora che i fatti non sono mai stati fatti compiuti e con la politica liquida di questi tempi ad ogni ora parte un treno. Ricordo ai lettori che nei nostri territori il voto al PD – ed è il discorso fatto precedentemente nell’altro Post da Enzo Sorbera al mio intervento- che è stato definito come ”un blocco sociale che trova rappresentanza o familiarità o quello che vuoi nel partito,forse in parte abitudinario,ma che è un consenso che deriva da radicamento sociale prima chè politico”. Concordo con tale affermazione nel suo valore assoluto perchè tale è la fotografia della situazione, ma come visione politica non la condivido affatto perchè è proprio tale ”abitudinarietà” la prima causa a non far tener conto dei cambiamenti intervenuti nella società e nella politica e che ne segna le distanze da questa, quando ad un mondo dinamico come è quello dei cambiamenti politici ed economici non segua a ruota quello della gente, perchè la politica non penetra dentro la gente che a sua volta subisce gli avvenimenti e così questo segna e determina quello che in tutti questi anni è avvenuto a Chiusi.La lontananza dalla politica e c’è chi se ne sia approfittato: partiti ed associazionismo tanto per non andar tanto per il sottile anche includendo quello della Chiesa cattolica.Quindi, personalmente trovo che questa sia una posizione deleteria ed anche non poco giustificazionista, superabile facendo emergere le contraddizioni di tale agglomerato politico che non ho condiviso nella loro idea politica di fare fronte col PD, interpretandola tale condizione come il ponte levatoio che dovrebbe essere innalzato affinchè la destra non penetri nel castello. La destra invece al di là di ciò che comunemente si creda è già penetrata nel castello perchè ci sono stati i ”cavalli di troia” che erano contenuti dentro al PD che l’hanno permesso tutto questo ormai da qualche anno, e l’abbiamo visto con italia Viva ma anche con i ramoscelli dello stesso PD, quand’anche anche con il PD stesso. Ecco perchè io non mi sono sentito mai diciamo di ” digerirlo” come atto politico di fronte alla cittadinanza l’entrare in Giunta da parte sia di Possiamo sia dei 5 Stelle anche perchè la liquidità delle situazioni risponde sempre di meno al fatto che si annovera che sia ”meglio esserci che non esserci” per modificare certe cose.E come vedi sono anche le condizioni che si vanno profilando a livello internazionale ed anche interno dalle quali i partiti prendono spunto per ”muoversi” in certe direzioni, nonostante la colla che li lega alla compartecipazione che tutto è fuorchè compartecipazione poichè nel caso di Possiamo ma anche dei 5 stelle dimmi tu a quale cambiamento valoriale abbiano partecipato nell’azienda che produceva il formaggino ”Mio”, che è stato anzi ”Tutto Mio”. E allora i discorsi sono e rimangono discorsi, i fatti sono ben lontani dai discorsi.Ma se questo che dici del Post sia da interpretare come un colpo di pala ” di come Yu Kung rimosse le montagne” per ritornare alle battute diciamo che il cieco disse ” staremo a vedere”,ma mi sà tanto che visto i miei prodi – si vedrà poco – perchè se fossero stati prodi in detta situazione non ci si sarebbero cacciati. Questo è poco ma sicuro.E allora siccome non ci vuole una intelligenza superiore a capire che quando il padrone di casa accenda le luci ci si veda in tutta la casa, il rimanere al buio tanto confortevole non sia.E chi ha un minimo di gnegnero per intendere intenda. Ed è questa soprattutto la forza che il sitema usa perchè si ìè mantenuto anche con tale metodo nel tempo e se gli si dà adito a farlo vuol dire che i discorsi sono discorsi mentre i fatti sono altri. E se Yu Kung ha preso la pala per togliere i sassi alla montagna visto che questa è fatta di sassi, se ne toglie un sasso alla volta e si aspetta che altri sassi vengano giù, forse si aspetta invano.Ed i discorsi ”per il bene di Chiusi” lasciano il tempo che trovano, anche se di notte capisco che lo stomaco sembrerebbe ribellarsi.Ed allora diventa tutta una manfrina,anche di fronte alla destra che possa impedire di alzare il ponte levatoio.La politica è l’arte del compromesso ma la visione di tale politica spesso fa a cazzotti con la decenza, perchè occorre sapere che a tutto c’è un limite, e lo vediamo nei segnali che ci sono in queste settimane sia provenienti da quell’immagine frastornante di decine di partiti e partitini che scalpitano per assicurarsi una seggiola in Parlamento e che credono di dar forza nelle liste a schieramenti più grandi,contribuendo così a quella che ho chiamato ”indecenza” infischiandosene soprattutto di apparire agli occhi della gente come incapaci e perciò venduti al primo offerente, poi anche di fronte a quella che indubbiamente grazie all’iniziativa prioritaria dei 5 Stelle è stata la riduzione del numero delle seggiole nei confronti del numero dei culi. E questa-non me lo si venga a dire- è stata una condizione, una delle poche- nelle quali i 5 Stelle hanno trascinato per i capelli il PD con ” ob torto loro collo e credo sommessamente sia anche per questo che ancora qualche timore lo esercitino avverso l’establishment e lo si capisce da come reagiscono sia il PD sia il centro destra.Per farla finita ieri sera ho sentito Berlusconi alla Tv che tuonava contro ” l’egemonia gramsciana” della quale sarebbero eredi il PD.Ecco tutto questo dà il segno dell’involuzione culturale di una parte di quella destra che ha generato ed amministrato la destra che si presenta oggi come vincitrice delle elezioni. E c’è da dire che hanno anche ragione a dirle tali idiozie e veicolarle per televisione a milioni di persone quando servano a farle penetrare nei cervelli della gente,se in un paese come l’italia nessuno si vergogni a dire ed approvi ciò che ha rappresentato uno come lui.
X Luca. No, si dovrebbe dire-secondo me- ”il dissenso” secondo i metodi POLITICI e non amministrativi che pur ci sono questi ultimi, ma che derivano giocoforza da quelli POLITICI. E parla uno che non è iscritto ad alcun partito nè al PD- e ci mancherebbe- ma nemmeno a quelli della sua sinistra, perchè da uno sguardo generale come si sono comportati i dirigenti alla Fratojanni per esempio, il tutto la dice parecchio lunga sulle aspettative che nutrono dalle loro carriere politiche.Ma sono in buona compagnia anche loro insieme a diversi degli schieramenti paralleli ed opposti,sia al centro sia in periferia; e’ una malattia ormai endemica questa,che c’è sempre stata per la verità ma in un periodo di degrado degli ideali si afferma sempre più l’azione di chi voglia o spera di poter dar sfogo al proprio arrivismo. Ma dirlo dopo è un problema e la luce che ne deriva può essere interpretata anche in maniera che lasci molte perplessità. Quindi lasciamo stare il capitolo poltrone ma ti rammento-senza voler dare lezioni di vita a nessuno e tantomeno nè a te e ne a Possiamo,- che chi abbia certezza delle proprie idee tramuta i percorsi politici in altro modo perchè a quegli entourages di cui si parlava non si debba rendere conto, anche perchè credo-almeno da ciò che mi appare-che tu personalmente permettimelo ”nulla devi” dal momento che hai sia il tuo lavoro chè i tuoi riferimenti politici ma che quindi non si abbisogni di fare linguina agli altri. E allora il discorso dell’esserci dentro a condizione di assicurare la presenza per poter incidere e cambiare qualcosa mi sembra che non sia successo nè che succeda e nè se continua questa solfa succederà.Lo sò che è facile a parole a spiegarsi le situazioni ma siamo persone e occorre avere anche l’umiltà di riconoscere i propri errori quando ci si sono ed a riconoscerli come tali. Il tempo giudicherà, non certo Carlo Sacco che è il signor nessuno e spesso fa il grillo parlante e mene rendo conto, e ne altri che si erigono a giudici, ma Chiusi caro Luca è un entourage fra i più arretrati della Toscana e se è vero che lo è, lo è principalmente perchè è stato governato e continua ad essere governato secondo logiche nemmeno tanto spartitorie ma che rispondono pienamente alla sottocultura ed all’arretratezza di un territorio dove la cultura contadina che faceva capo ad un partito come quello del PCI, ha rappresentato un potere di conservazione tipico della genia secolare e cultura contadina, dove si sono innestate istanze di conservazione di singoli individui che a loro piacimento hanno nel tempo e per un tempo molto lungo e che continua anche oggi a rappresentare il potere e l’utilitarismo di gruppo. Il PCI dell’Emilia per esempio era di tutt’altra natura, di certo veramente progressista, perchè l’Emilia aveva una classe operaia cosa che la Toscana e la bassa Toscana specialmente non ha avuto e quando la natura dell’economia-non dimentichiamolo- segna anche il modo di pensare,le discrasia appaiono e segnano il tempo, anche dopo molto tempo, e l’oggi è il risultato di ciò che è stato ieri, sia culturalmente sia produttivamente parlando politicamente. Oggi tali condizioni si riscontrano anche nel discorso ”assoluto ed in un certoqualmodo giustificazionista” che ha fatto Enzo Sorbera nell’altro intervento sulla Schlein quando ha parlato di Chiusi, dicendo cose vere e facendo la fotografia della situazione, ma con finalità diverse da quelle dell’appoggiare un cambiamento, perchè lo sà anche lui che in quel modo che sostiene non si cambi affatto, ben attento a non uscire dal seminato di una linea cara a chi accenda la luce a tutto il palazzo. Ed è proprio in tali spazi, che si è insinuato un partito che dal PD veniva che è quello di Italia Viva,ma non solo tale partito anche parecchie teste che oggi formano l’alleanza che sostiene il PD, che ha rappresentato per un verso IL TENTATIVO STRUMENTALE DELLA CONSERVAZIONE FATTA IN MANIERA PROGRESSISTA CON LA ROTTAMAZIONE. La sottocultura politica generale dei dirigenti PD( se ne sono salvati pochi o nessuno) in periferia ha prodotto il resto e la foto la vediamo anche oggi) Quindi, con tali esempi davanti agli occhi ben vengano disegni di rottura con alleanze che mascherano le loro finalità,ben altro che quello che dice ”Renato” che ogni tanto prospetta dalle righe di questo giornale la ricostituzione di un assembramento su termini ormai che non esistono più e che fanno parte di un passato anche illustre e veramente progressista del quale siamo stati testimoni in ogni campo del nostro territorio. Certo che anche certe incongruenze non sono mancate all’epoca ma purtuttavia il livello del tenore di vita delle popolazioni è aumentato anche se in molti casi sia aumentato il degrado del territorio tanto per dirne una.Ma quel passato non esiste più e non si può ricostituire, nemmeno se Putin ci tirasse addosso una delle sue bombe tattiche come paventano gli americani dopo che hanno trovato il verso di fare la guerra che non vogliono terminare, e non il popolo Ucraino che ne è succube della loro politica insieme a quello nostro tramite Draghi perfettamente schierato come la maggioranza che lo ha sostenuto ha permesso ed hanno anche permesso timidamente ed in maniera molto larvata coloro che rappresentavano la sinistra un po’ più vera.Questo tanto per dire il vero, mentre crediamo e ci hanno fatto credere che il tutto serva alla difesa dei diritti umani. Quali diritti numani ? Quelli del Nord Africa bombardato e spezzato nelle sue unità nazionali, oppure della Siria e dell’Irak o dei diritti umani proprio anche della stessa Ucraina dove non si è sentita una partola contro il governo zelensky ? Sono tutti patrioti che inseguono il modello occidentale e non ce n’è nessuno contro l gverno Zelensky e che ogni tanto vengono trovate le fosse di coloro che sono stati uccisi dai russi (ci dicono le televisioni americane e se qualcuno sospettasse che le vittime in molti casi siamo vittime della repressione interna la storia come si metterebbe visto che i media sono totalmente nelle mani di chi comanda quel paese? Tesi troppo azzardate queste anche alla luce di oggi della lotta del ” bene ncontro il male ?”. No, lo domando ai lettori visto Il discorso con gli esportatori di libertà sulla canna dei fucili sarebbe lungo, molto lungo e di certo non si riconvertirebbe a loro favore, sia culturale sia più propriamente dei diritti dei popoli visto che amano passare per maestri in detta materia.Ma quasi sempre in questi casi gli allievi( la gente del cosiddetto popolino o popolo bue che dir si voglia è peggiore dei maestri).Ed è in genere quella gente che piace rimanere attaccata alle gonne della mamma di oltre atlantico e di non mettere mai i pantaloni e trova tutte le ragioni per non farlo. L’Orso sovietico degli anni ’50 che tanto ha impauurito gli italiani ed usato a propria convenienza dalla Spes, i risultati le ha prodotti anche per decenni, come vediamo, nonostante il comunismo non ci sia più. e quello che vale, come dicono i cinesi non è il presente, ma il progettare a lunga scadenza l’assicurazione della continuità futura del sistema. In questo Spes e Xi Jinping sono paralleli e vincenti. Siamo noi che siamo perdenti e perdenti con noi saranno i nostri figli,quando le loro mogli andrannoa fare le badanti alle donne cinesi. Credo che quel periodo possa essere più vicino di quanto si creda e dipende non da noi ma nemmeno da Putin,anche perchè 4000 anni non sono passati invano e la storia lo insegna.