CHIUSI, OGGI IN PIAZZA GARIBALDI ARRIVANO I “RIBELLI DI SHERWOOD”. INCONTRO CON I CANDIDATI DI UNIONE POPOLARE

mercoledì 21st, settembre 2022 / 12:49
CHIUSI, OGGI IN PIAZZA GARIBALDI ARRIVANO I “RIBELLI DI SHERWOOD”. INCONTRO CON I CANDIDATI DI UNIONE POPOLARE
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CHIUSI – Oggi, a Chiusi Scalo, Piazza Garibaldi, alle 17,30 arrivano i “ribelli di Sherwood”. Ovvero i candidati della lista Unione Popolare, quella che fa capo a De Magistris, a Potere al Popolo e Rifondazione Comunista. Un tentativo, l’unico a dire il vero, di rimettere insieme un po’ di cocci della sinistra, mentre tutti gli altri, Pd in primis, ma anche i comunisti e gli stessi 5 Stelle, non hanno neanche provato a farlo. Ognuno per sé, e con una legge elettorale come quella vigente è un errore da matita blu, che con tutta probabilità consegnerà la maggioranza in Parlamento al centro destra. Un centro destra che non va d’accordo su niente, ma quando ci sono le elezioni riesce sempre a fare quadrato.

Ribellli  di Sherwood, perché a differenza degli altri che hanno assunto la fantomatica Agenda Draghi (che non si cosa sia) come stella polare e unico paradigma su cui orientare la propria politica, quelli di U.P. hanno optato per l’Agenda Robin Hood. Ovvero un programma concreto di redistribuzione del reddito, di lotta alle diseguaglianze. Velleitario? Probabile. Ma la politica senza un minimo di utopia è ragioneria… Ed ecco che viene fuori Robin Hood. Perché diciamocelo il primo tentativo raccontato in letteratura di mettere in discussione la dittatura del mercato, le logiche guerrafondaie dei troppi sceriffi di Nottingham, e magari coniugare equità, uguaglianza e tutela dell’ambiente è proprio quello di Robin Hood e dei suoi ribelli. Molto prima di Che Guevara, dei sandinisti del Nicaragua, di Thomas Sankara il leader del Burkina Faso che fu assassinato per aver smascherato il piano egemonico mondiale messo in atto dai poteri forti attraverso lo strumento del debito… Il luogo che nell’immaginario collettivo è il primo luogo al mondo identificato come il rifugio di ribelli che combattono un tiranno e come il primo luogo al mondo in cui quei ribelli mettono in atto un primordiale tentativo non solo di autodifesa dei poveracci, ma anche di redistribuzione del reddito: togliere ai ricchi per dare ai poveri…

Siamo curiosi di capire come intendano fare i candidati di Unione Popolare. Che certamente non stanno preparando archi, frecce, balestre… E siamo curiosi anche di ascoltare la loro posizione sulla guerra in Ucraina, sull’invio di armi a Zelensky, sulla crisi del gas e le sanzioni, ma anche sulla tutela dei beni comuni, sulla difesa dell’ambiente che non può essere solo una somma di “no a prescindere”…  Siamo anche curiosi di sapere cosa pensano i candidati di UP sulle prospettive del dopo voto, cioè se ci sono o meno le condizioni per riaprire un ragionamento il più unitario possibile a sinistra.

Oggi in Piazza Garibaldi a Chiusi Scalo, li ascolteremo volentieri. Già il fatto che nel manifesto dell’iniziativa parlino di “dibattito” pubblico e non si limitino al solo comizietto, cercando il confronto con il resto del mondo, è un altro elemento che li rende più simpatici. Non vinceranno le elezioni, questo è certo. Ma una pattuglia di ribelli in Parlamento potrebbe anche far comodo, alla lunga. Un po’ come il Frecciarossa a Chiusi, una sola fermata serve a poco, ma è meglio averla che non averla. Freccia… rossa… Robin Hood… C’è pure una certa assonanza…

m.l.

 

 

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