MOSTRA SUL BATTAGLIONE AZOV E FOTO DANNEGGIATE: IL SEGRETARIO SENESE DEL PD VALENTI PRENDE POSIZIONE (IDENTICA ALLA NOSTRA)
CHIUSI – Sull’atto vandalico che ha danneggiato due foto della mostra “Questo è tutto” con gli scatti del fotografo-soldato Orest del battaglione Azov, interviene anche il segretario provinciale del Pd senese Andrea Valenti, che è anche un ottimo fotografo.
Scrive Valenti: “A Chiusi sono state danneggiate due delle foto esposte per una iniziativa promossa dal locale fotoclub con il patrocinio del Comune e della Fondazione Orizzonti. La mostra fotografica, dal titolo ‘Questo è tutto’ espone le foto che Dmytro Kozatsky, nome di battaglia Orest, ha scattato durante l’assedio dell’acciaieria di Mariupol, la Azovstal, testimoniando la vita quotidiana dei suoi commilitoni del battaglione Azov. Perché Kozatsky, oltre ad essere un fotografo, è un combattente del battaglione Azov.
Il mio giudizio sul battaglione Azov è senza appello. Di chiara ispirazione neonazista, colpevole di crimini di guerra ed efferatezze nel Dombass, con gravi responsabilità della strage di Odessa nel 2014. Inquadrato, è anche questo è grave, nella Guardia Nazionale Ucraina. Questo ultimo particolare ha aiutato non poco Putin a classificare l’invasione dell’ Ucraina come ‘denazificazione’.
Le foto di Kotatsky sono bellissime . Di fotografia qualcosa capisco, anche solo per 20 anni di pratica e studio. Tecnicamente ineccepibili, ma non solo. Hanno il dono che solo le foto davvero belle hanno: raccontano una storia . E la raccontano in maniera netta, dura, reale, come deve essere un reportage.
Secondo me sono foto che meritano di essere esposte e viste . Certo, Kozatsky è un neonazista. Professa una ideologia deplorevole e condannata dalla storia .
Eppure io credo che sia un esercizio di libertà scindere l’opera dall’artista. Leggo Céline, sapendo che era un antisemita.
Adoro le poesie di Ezra Pound, che era un fasciata , sebbene i sedicenti fascisti del terzo millennio portino indegnamente il suo nome.
Guardo i film di Polansky, consapevole che è uno stupratore.
Ascolto e vado ai concerti di Giovanni Lindo Ferretti, antiabortista e ultimamente vicino a posizioni sovraniste.
Ascolto Morrisey, che ultimamente dice solenni cazzate di estrema destra.
Ammiro il lavoro fotografico e cinematografico di Leni Riefenstahl, che in gioventù ha girato ‘Il trionfo della
Volontà’ e ‘Olympia’.
Guardo con estrema attenzione e ammirazione tecnica le foto di Kozatsky. Riesco a leggerne la testimonianza pur non condividendo la sua impostazione ideologica.
Questo fa di me un nazista, un antisemita, uno stupratore, un oscurantista ? Ne dubito. Anche perché, semplicemente, non lo sono.
Ma questo non fa di me nemmeno un censore. Altri bruciavano i libri e le opere d’arte ritenute segno di corruzione.
Rovinare quelle foto è vandalismo, ma non solo. È pensiero magico. Leggete Frazer. Ha lo stesso valore simbolico di chi brucia una bandiera per colpire una nazione, di chi pianta spilloni nelle bambole voodoo, del bambino che picchia il gioco dove è inciampato e gli ha fatto male. Pensiero magico, forma infantile e inevoluta di scienza. La cultura non si censura e non si danneggia. Questo facevano i nazisti”.
Il segretario senese del Pd dunque stigmatizza e condanna il gesto del danneggiamento, ma senza girarci troppo intorno fa anche, esattamente, quello che fin dal primo momento, da quando la mostra è stata annunciata, come primapagina abbiamo chiesto che si facesse: cioè spiega bene e puntualmente chi è il soldato Orest e cos’è il battaglione Azov. Non ci voleva molto a farlo. Secondo noi era doveroso farlo. Ed era doveroso soprattutto da parte del Comune e della Fondazione Orizzonti, per evitare che qualcuno potesse pensare che a Chiusi, con i soldi pubblici e il patrocinio del Comune e dell’ente culturale, si facesse propaganda al battaglione Azov, ovvero ad una formazione prima paramilitare, poi militare di chiaro orientamento neonazista. Questo purtroppo non è stato fatto, o è stato fatto balbettando, trincerandosi dietro il paravento della mostra come evento d’arte, fermandosi alla qualità tecnico-fotografica delle immagini, quando tutto ciò proprio per le caratteristiche dell’autore e del battaglione cui appartiene, è anche inevitabilmente altro.
Andrea Valenti parla chiaro e dice chiaramente cos’è il battaglione Azov, non si fa problemi a definirlo “di chiara ispirazione neonazista”.
Valenti ha esercitato, con il suo post, una funzione di supplenza rispetto al suo partito di Chiusi, che finora è rimasto, unica forza politica tra quelle presenti sulla piazza, in silenzio. Insomma ha dettato la linea, che guarda caso è quella che avevamo indicato anche noi. E con noi i Podemos che fanno parte (ancora) della maggioranza che governa insieme al Pd: la mostra non andava censurata, né tantomeno danneggiata, ma andava spiegata, fugando ogni possibile dubbio, ogni possibile fraintendimento, ogni possibile semplificazione…
Forse Valenti non sapeva che in quelle foto non figurano simboli nazisti, perché il soldato Orest li ha accuratamente evitati facendo una operazione di camuflage che rende il valore documentario delle foto stesse molto minore e più evidente il fatto che abbia voluto mettere in rete immagini meno sconvenienti, più rassicuranti. Noi lo avevamo scritto.
Forse non era neanche intenzione di Andrea Valenti tirare le orecchie ai suoi dirigenti locali, ma in realtà lo ha fatto. Per una volta siamo d’accordo.
m.l.
Si, a parte lo sfoggio di conoscenza e citazioni che mi procura sempre un po’ di fastidio, Valenti dice la cosa giusta, quello che singolarmente e come gruppo Possiamo abbiamo detto: nessuna censura alla mostra ma chiarimento di cosa stavamo parlando, cosa si andava a mostrare e chi è veramente l’autore delle foto, era facile da capire piuttosto che alzare polveroni e strumentalizzazioni su ciò che chiedevamo.
Sui silenzi del pd locale riguardo a questo e tanti altri argomenti non so se sono più tragici o comici, credo ci sia la volontà di far passare tutto, la speranza che le cose vengano dimenticate in modo da andare avanti senza grandi traumi o difficoltà.
Mi permetto di rispondere, semplicemente dicendo che ciò ha scrive il Segretario Valenti che saluto cordialmente può anche, al limite, andare bene ma quando l’ambientazione è personale, privata. Certamente leggere libri di appartenenti al nazistmo o guardare foto di militanti neonazisti si può fare ma LOGICAMENTE, far esporre foto di un militante nazista dichiarato che fotografa i suoi camerati durante la guerra odierna, facendo addirittura una mostra supportata dal comune di Chiusi e da Orizzonti nella quale si sono apertamente difesi gli Azov ed addirittura ritenuti cultori della democrazia occidentale mi pare troppo….Il Valenti riconosce che siano dei Nazisti ed io riconosco che all’interno della quattro mura di casa sua, ognuno fa ciò che vuole ma esporre con il beneplacito del Comune di Chiusi e della Fondazione CULTURALE Orizzonti, ifoto di militari nazisti che combattono per il loro credo e che si sono macchiati di crimini orrendi come la STRAGE DI ODESSA, ove le persone furono ARSE VIVE NELLA CASA DEI SINDACATI ED I MORIBONDI FINITI A COLPI DI MAZZA FERRATA…, È PURA FOLLIA, questo è il mio pensiero. Ho parlato con chi era presente o con chi abita in quella città e certamente si sono sentiti presi in giro. Strappare non è mai la soluzione ma rigirare la frittata è pure peggio. Ricordo bene le urla per le vie di Siena quando abbiamo sfilato per il 25 Aprile, urla di sdegno e rabbia per la santificazione dei nazisti di Azov, ecco forse sarebbe stato meglio questo ma rimane il fatto, OSPITARE FOTO DI CHI HA COME CREDO LA DIFESA DELLA RAZZA, LA SUPERBIA, L’ODIO, E LA VIOLENZA COME VERBO MI FA VERAMENTE NAUSEA….Non si possono smacchiare con la candeggina, non si possono lavare….SONO NAZISTI, SONO UN VELENO…
Sembrerebbe che in periodo elettorale dare addosso a coloro dei quali non si condivida la politica sia un mestiere ricorrente e ricorrente in effetti lo è, perchè TUTTO è politica. E’ contro tale status che vige in italia, un pensiero diffuso culturalmente nella società civile che invece ci racconta il contrario e che insiste nel non vederci aspetti della politica e della salvaguardia di interessi dei quali credo occorra affermarne la presenza perchè è una menzogna che il silenzio delle autorità nulla dica e nulla certifichi e nulla affermi, da qualunque parte del mondo e da qualsiasi parte politica si trovino, che invece rappresenta il centro spiegato della colpevolezza ad iniziare dai fondamentali negati. Un costume supportato da idee nelle quali si nega spessissimo e fondamentalmente quasi sempre che vi siano interessi e che appunto di conseguenza si abbia una neutralità rispetto ai fatti. Un costume antico quanto il mondo,ma portato avanti consapevolmente per interesse.In questo caso tale principio è valido sia per l’Ucraina chè per la Russia nei casi di cui parliamo, soprattutto dalla coltre del silenzio mediatico che avvolge la vicenda bellica, quando le ragioni di questa non sono totalmente da una parte sola.Ma qui e su questo tema la responsabilità è di chi amministra il complesso mediatico e non ci sono scuse perchè è manifesta la partigianeria espressa ma anche quella subdola,soprattutto quando faccia girare le parole d’ordine a cominciare da quelle della distinzione di chi sia l’aggredito e chi sia l’agggressore quando si guarda alle ragioni del conflitto.Le volontà espresse in seno europeo, spesso PIEGATE AL RICATTO DEI SOLDI,come succede nei confronti dei destinatari dei finanziamenti e dell’assistenza bellica,spiegano spesso dove sia l’interesse e chi lo metta in pratica, e questo lo si fà anche non espressamente ma anche col silenzio, con il lasciar perdere, facendo passare sotto silenzio quelle che possono rappresentare delle contraddizioni che vengono oscurate.I distinguo talvolta sarebbe opportuno anche farli,perchè anche quella è politica, non solo le decisioni espresse e portate avanti dalle ragion di stato. Ed allora-se così è- si vedrebbe come possa essere subdola la posizione di chi si esprime tirato per i capelli sopra le questioni, anche quelle più piccole,quando anche una piccola parte della società civile possa far suonare il campanello d’allarme, anche nei confronti di tutta una platea dormiente, perchè l’avverbio vero è quello di ”dormiente” ed io direi anche di ” collusa”, che è quella grande schiera che non sà più distinguere quale sia la realtà da quello che è la visione imposta dai media.E allora, se questo che ho detto è reale e se così si verifica, occorre una sola cosa per cambiare strada, anche per dare un segnale a tutti coloro che sono intenti all’attività di riciclo all’interno dei partiti senza mostrare il minimo dubblio sul timore di perdere la faccia. A questi ed a chi regge ed ha retto tale sipario che credo occorra far sentire la pesantezza di una lezione, che comunque credo che non verrà perchè ormai lo si è visto chi sia che porti avanti le condizioni per le quali i poveri è storico che debbano perdere, soccombere, subire, ed anche spesso essere contenti quando gli si racconta che l’alternativa non ci sia e che tocca scegliere il meno peggio, fornendo indicazioni anche qui di parte. Credo che la prima cosa da fare sia quella di spazzar via e di far fallire tale proposito che stà mettendo le basi oggi per poi essere funzionale agli scopi di domani : riportare Draghi al governo dell’Italia seguendo le strategie di chi lo vuole ed anche quelle che dal lato dichiarato opposto lo vogliono ugualmente ! I nomi ? Centro destra, centro sinistra ed adesso anche il terzo polo. Ecco la forza vera di chi detenga il possesso e la pressione della funzione mediatica sulla società civile. I poveri la cui speranza è quella di rivolgersi alla Meloni come ultima istanza sono stati già gabbati soprattutto da chi ha da decenni in mano la gestione del paese,dei media, dei sindacati e dei tribunali e degli apparati fiscali, di quelli finanziari e delle categorie produttive e delle banche: è quello che si è sostituito da ormai dopo il crollo della seconda repubblica in italia e che alternativamente ha imposto la visione che esiste in sostanza nel modello americano: democratici e repubbblicani come uomini contro, che sono tutti e due le facce della stessa medaglia con semprepiù sottigliezze delle loro politiche che si differenziano l’uno dall’altro,mentre a questi del paese importa veramente poco ma a sentir loro adesso riportano alla luce i soliti discorsi di beneficio delle categorie produttive, della salvaguardia dei pensionati, della riduzione delle bollette per i meno abbienti, per poi fare il contrario appena dopo le elezioni. Prima tutti contro la povertà,poi come si diceva negli anni ’50 quando nella barzelletta di aiuti all’india chi decideva la spartizione dei pani e dei pesci esclamava:”questo a me, questo a te, e questo all’india” facendo rivolto a quel paese il verso dell’ombrello.Personalmente -e l’ho dichiarato- sono stato deluso dalla politica dei 5 stelle ma una cosa devo riconoscere che abbiano prodotto a favore delle classi meno abbienti ed anche cercato di imporre, che con tutte le contraddizioni che si vogliano trovare e che anche ci possono essere, si chiamano Reddito di Cittadinanza e Riduzione dei Parlamentari. Iniziamo a vedere da questo le ragioni sul perchè su tali politiche abbiano trovato TUTTI CONTRO e che ancora oggi hanno ancorpiù contro.Poi ognuno decida se andare a votare e chi votare, ben sapendo però quanto possa essere illusorio votare per chi dice di difendere gli interessi delle classi meno abbienti e che poi fà una politica uguale a quella di chi dice di combattere e si lagna se la gente scelga l’originale invece che la copia. Vedi quanto è successo nella vicina Umbria per la verità.Ma vedo che tutto porta al mantenimento dei ruoli quando si scatena la lotta per le nomine e per le poltrone di fronte ad una platea di poveri che stravolti da tale politica decidono di votare credendo che la salvezza loro possa essere quella di essere diretti da un banchiere appartenuto alla Goldman Sachs e pensando che sia una cosa normale una cosa come quelle che il Fondo Black Rock abbia assunto la proprietà di una parte di una delle banche più importanti d’italia che si ripromette di mandare a casa 3500 dei sui dipendenti dopo tutta quanta l’acqua che le è passata sotto i ponti. Tutto normale e tali poveri arriveranno a morire di fame sentendosi sazi e con la pancia piena. Meglio di così e di realizzare i programmi di parole di chi è delegato da noi a decidere cosa si voglia ? Fra l’altro non sotto la dittatura ma sotto la democrazia, dove ognuno dice liberamente e non in clandestinità ciò che vuole, ciò che và e ciò che non và e per chi votare.Meglio di così ?…
Sì, Carlo, ma il reddito di cittadinanza, il fondo Black Rock e Mps c’entrano veramente poco con i ragionamenti sull’opportunità di una mostra fotografica allestita a Chiusi Città o sulle interpretazioni di essa che sono state fin qui fornite. Proverei a seguire il dibattito che si è creato sul tema cercando di rimanere al tema… altrimenti sarà difficile uscirne…
Ci vuole tanto a voler capire che il discorso è politico e che ciò che avviene intorno a noi e nei partiti e nelle persone che si comportano come dici sia cosa che riguardi la politica, oppure invece si vede il mondo con gli avvenimenti staccati gli uni dagli altri e si converga inevitabilmente a ripercorrere il solito percorso di sempre per cui si arrivi a dire in questi casi ”chi sia l’aggressore e l’aggredito ,oppure al solito di sempre ”cosa c’entra questo o quello con quanto sia successo?”.. Se non si entra in tale modus ragionandi si calca il terreno che desidera chi produce la guerra da ogni parte che posssa essere delle parti.Le semplificazioni portano acqua all’interesse di chi opprime i poveri,come sempre è stato nella storia,vedi gli stati autoritari. Se la russia è uno stato autoritario e lo è senza se e senza ma, altrettanto autoritario è anche l’Ucraina che ha come la Russia i propri oligarchi ed i propri padroni esterni che hanno prodotto la politica di tale paese,mentre questo invece dalla propaganda di casa nostra viene detto solo a senso unico.Ma ci vuole uno gnegnero speciale a capirlo ? No marco, lo sai il fatto qual’è ? E’ il fatto che tale cosa che ho detto or ora la comprendono tutti ma non la vogliono considerare, interessa tenerla lontana e fanno ”da gobbi” i nostri governanti, quindi parliamo di parti interessate non di poveri sciocchi.Ed i silenzi di chi è preposto ad amministrare io li leggo in questa chiave che credo sia quella più reale, più esemplificativa della situazione attuale, anche perchè se leggiamo le complessità si nota che da questo avvenimento di cui si parla chi è che si trovi ”politicamente” con l’acqua alla gola è chi si stia in un certoqualmodo giustificando,portanto esempi calzanti per il proprio status ma che evitano decisamente di affrontare il problema che è anche quello di leggere la realtà con gli occhi degli altri, che spesso vengono invocati, ma quando si tratta di autocriticarsi col cavolo che si imbocchi tale via.E questo appartiene purtroppo anche alla cosiddetta democrazia cristiana mascherata da sinistra che parla di ripresa, che si dule che non ci sia più Draghi e che lotta insieme al centro destra per riportarlo dove si trovava prima, aborrendo i 5 stelle e considerando-secondo me poco- che il centro destra in tutto questo abbia fatto il proprio giuoco e sicuramente sia vincitore in italia sulla carta guardando ai sondaggi elettorali e la responsabilità dei guasti ricade su Conte che era ciò che volevano tutti e che non vedevano l’ora perchè per le armi all’Ucraina aveva detto di no e che per le sovvenzioni a chi stava più male aveva chiesto di rafforzarle.Siamo sempre agli stessi punti che quando si tratta di portare minimamente avanti l’interesse dei poveri in italia si sconvolga il mondo., anzi oggi si porta i poveri a pensare che ”come faremo senza Draghi’…’.capito a quali punti hanno portato la gente oppure no ? E come anche questo sia prodotto come il risultato di chi voglia vedere le cose con la separatezza come metodo politico andando in tasca e fregandosene della continuità ? Come faremo ora ? Faremo come abbiamo fatto con Berlusconi, con Monti, con Letta, con Renzi o cvene siamo dimenticati? Questi sono ossessionati che a causa della loro politica, monti la protesta sociale e vengano allontanati dal potere, perchè quello ce l’hanno tutto e lo tengono ben stretto,anche perchè non ho mai capito la stretegia politica ed effettiva dei 5 stelle che avendo un terzo del parlamento non abbiano imposto il cambiamento all’amministrazione mediatica dei mezzi di informazione come la TV.Sarebbe stata la prima cosa da fare una volta avuta la maggioranza relativa, fatta in modo progressivo perchè se la loro autofottitura c’è stata è passata per l’amministrazione di quei sistemi informativo-mediatici che hanno assunto ed espletato la loro denigrazione sistematica e la guerra totale al modo delle loro politiche.Il Pd in questo si è servito dell’ingenuità politica ed anche dell’attrazione sulla connivenza dell’uso del potere che ha riguardato persone alla loro dirigenza poichè credo che interiormente la loro polica non è stata forte abbastanza per rinunciare al canto delle sirene(Di Maio and Co. ed anche la stessa ministra dell’istruzione che dopo la campagna mediatica che le hanno rivolto trattandola in ogni maniera come una pezza da piedi come vedi ha accettato la via dell’alleanza con le sirene di tabacciane…).Questo faccia riflettere e personalmente credo che abbiano disilluso molte persone che li avevano votati e che adesso si guardano bene da ricadere nell’imbraca. Cosa c’entra questo con gli Azov ? Chi ha istituito la centrale che decide regionalmente quale politica culturale fare e di quali supporti avvalersi e su quali motivazioni politiche culturali contare ? Chi lo comanda tale centro decisionale in regione per il quale la periferia si trova davanti ad una scelta economicamente resa conveniente ma di un certo ben identificato colore politico e decide quali iniziative portare avanti e quali non siano da portare avanti e che diventino economicamente sconvenienti e quelle che convengano ? Allora si aprano gli occhi a chi si riempie la bocca che anche nelle cose piccole come queta mostra fotografica che sono stato fra i primi a dire ed a scrivere ed a dire che occorreva farla ma con un grado di competenza politica e di preparazione come ha notato anche Possiamo.In questo paese esiste la casualità e la completa libertà delle scelte culturali nelle cose che non possono infastidire il potere ma se per caso ci sia qualcosa o qualcuno che si metta di traverso scattano subito parecchi spiriti liberi che hanno visto gli asini volare mentre queli non liberi fanno in possibile silenzio da gobbi.E si è capito da parecchio tempo che si tratta di gente che rimanga sorpresa ed anzi malevolmente colpita da altri che invece la pensano in modo diverso.Storie di principi, principini,vassalli e valvassori come sempre.Mi evoca tutto questo il ricordo di una discussione abbastanza feroce da anni ’70 che feci con uno studente Afghano a Firenze che scuteva il capo quando gli dissi che se fosse esistito al mondo un paese che avesse potuto cambiare la propria politica sociale,nei confronti soprattutto delle donne , l’ultimo di quei paesi era di certo l’Afghanistan.Si incazzò ed ci mancò poco che mi menava, e pensare che era figlio di un Mullah che si permetteva di studiare all’estero con tanto di casa a Londra….Chiusi non è l’Afghanistan ma da questo punto di vista di comprensione della politica e delle resistenze al cambiamento parecchie volte mi appare abbia molto parellelismo con quella terra.Ed i Mullah ci sono anche qui e non sono di certo quelli della ” Moschea di Via Pasubio”.